Seguici sui social

Cronaca

Interventi Pnrr, accordo tra Città Metropolitana di Milano e gruppo Cap

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – La Città metropolitana di Milano già pronta a ricevere i fondi previsti dal PNRR anche grazie a Gruppo CAP. Il 14 dicembre l’ente locale che sovrintende i comuni della Città Metropolitana e il gestore pubblico dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione del territorio, tra i primi enti pubblici nel panorama italiano, hanno sottoscritto un accordo finalizzato a presentare entro il 6 marzo 2022 un piano mirato di interventi sul territorio per dare attuazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Sono oltre 200 gli interventi già definiti, per un totale di oltre 81 milioni di euro: progetti nell’ambito dell’invarianza idraulica, che hanno l’obiettivo di mitigare l’impatto del cambiamento climatico e i rischi di dissesto idrogeologico nel territorio dell’area metropolitana. Non solo. A questi si aggiunge infatti il programma di riassetto e la messa in sicurezza del fiume Seveso, per un valore di oltre 150 milioni di euro.
“Con questo accordo – sottolinea Michela Palestra, vice sindaca della Città metropolitana di Milano, – la Città metropolitana dimostra di essere pronta alla sfida che l’attuazione dei piani previsti nel PNRR ci pone davanti. Si tratta di primi interventi di importante rilievo, con ricadute sulla lotta al dissesto idrogeologico e per la tutela dell’ambiente e del territorio”.
“All’indomani dell’approvazione del decreto che dà la facoltà agli enti del territorio di selezionare i progetti che saranno finanziati dal PNRR, noi siamo già pronti – commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP -. La profonda conoscenza delle problematiche del territorio lombardo, tra i più urbanizzati in Italia, e la stretta collaborazione con Città Metropolitana e le amministrazioni locali, che hanno già approvato i progetti di invarianza idraulica e il piano di riassetto del fiume Seveso, ci ha permesso di agire subito. L’occasione che ci viene data è unica: possiamo davvero cambiare la situazione dando vita a uno sviluppo del territorio più sostenibile e inclusivo”.
L’accordo di cooperazione pubblica tra la Città metropolitana di Milano e Gruppo CAP è stato sancito infatti a soli 15 giorni di distanza dall’approvazione da parte del Ministero dell’Interno del Decreto numero 152, che definisce i criteri di attuazione nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, secondo il quale le Città Metropolitane hanno il compito di individuare gli interventi finanziabili per investimenti del valore non inferiore a 50 milioni di euro in progetti relativi a Piani Urbani Integrati. Il tutto tramite accordi con le realtà del territorio, che diventeranno soggetti di attuazione incaricati di eseguire i lavori che verranno selezionati dal Ministero entro il 5 aprile 2022.
L’accordo intende favorire la realizzazione di opere, interventi e programmi in diversi ambiti, tra cui la progettazione di infrastrutture green, la rigenerazione del tessuto urbanistico, necessario per contrastare il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico. L’obiettivo è mettere in sicurezza le aree più a rischio frane o allagamenti e valorizzare il territorio, attraverso interventi di riqualificazione, monitoraggio e prevenzione.
Su questo piano, si legge in una nota, Regione Lombardia ha fatto scuola, avendo approvato a fine 2017, prima Regione in Italia, il Regolamento regionale 7/2017 sull’invarianza idraulica che ogni comune lombardo deve applicare agli interventi di ristrutturazione edilizia, urbanistica e di nuova costruzione per assicurare la stessa permeabilità del suolo anche dopo l’opera di trasformazione.
Il sistema idraulico italiano, infatti, è uno degli ambiti più delicati per la gestione del territorio del Paese. E la Lombardia, insieme al Veneto, registra il valore di impermeabilizzazione più alto d’Italia, pari al 13%. Forte del suo know-how nella realizzazione di sistemi innovativi di drenaggio urbano sostenibile, Gruppo CAP ha individuato 210 progetti di invarianza idraulica per territori con un alto indice di vulnerabilità materiale (> 97.1) distribuiti su 53 comuni e già approvati dalle amministrazioni comunali.
Si aggiunge tra le priorità per il territorio uno dei progetti più importanti e di pubblica urgenza su cui Gruppo CAP, gli altri gestori idrici del territorio e la Città metropolitana di Milano stanno lavorando da anni: la messa in sicurezza degli argini del fiume Seveso a vantaggio di ambiente, sicurezza e salute dei cittadini attraverso una serie di infrastrutture come la vasche di laminazione, che posizionate nei punti più strategici andranno a contenere le acque meteoriche evitando le periodiche esondazioni. L’intervento di riassetto, del valore di oltre 151 milioni di euro, rientra nel macro-progetto che prevede entro il 2033 un investimento a lungo termine pari a 490 milioni di euro.
L’accordo, che durerà fino al 2026, ovvero l’arco di tempo nel quale si dovranno mettere a frutto i fondi del PNRR, attribuisce alla Città metropolitana di Milano il ruolo di direzione di progetto, con il compito di coordinare i lavori previsti da Gruppo CAP nell’ambito del PNRR, assicurando che i progetti selezionati entro il 5 aprile 2022 vengano realizzati nei tempi concordati e le risorse stanziate siano gestite in modo corretto ed efficace. Dal canto suo, Gruppo CAP diventa il soggetto attuatore degli interventi e fornirà alla Città metropolitana di Milano un rendiconto periodico, finale e complessivo del proprio operato, che consisterà nelle attività di progettazione preliminare (fattibilità tecnica ed economica), definitiva ed esecutiva.
(ITALPRESS).

Cronaca

Panetta “Colmare gap Sud con politiche di sviluppo, no ad assistenza”

Pubblicato

-

CATANIA (ITALPRESS) – “Da decenni, il PIL pro capite del Sud Italia è poco più della metà di quello del Centro-Nord, consolidando disuguaglianze e rallentando la crescita del Paese. Colmare questo divario richiede politiche di sviluppo, non semplici misure redistributive. La crisi economica ha colpito duramente il Mezzogiorno, ma tra il 2019 e il 2023 la regione ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita del 3,7% e una riduzione significativa della disoccupazione”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, a Catania per parlare di sviluppo nel Sud Italia in occasione dell’appuntamento itinerante “Il Polso dell’Economia – Il Mezzogiorno”, sottolineando come dalla crisi attuale possano nascere comunque opportunità per il Mezzogiorno, favorite proprio dalla posizione a Sud d’Europa. A patto, però, di trovare una soluzione ad alcuni nodi irrisolti. “L’attuale instabilità geopolitica può favorire il Sud, grazie alla sua stabilità e vicinanza ai centri economici europei. Tuttavia, per attrarre capitali e valorizzare le risorse locali, serve migliorare il contesto produttivo e rafforzare la legalità. L’esodo dei giovani evidenzia la necessità di un ambiente che valorizzi i talenti e di una visione strategica a lungo termine” ha evidenziato, spostanto poi l’attenzione sul tema della crisi idrica e delle infrastrutture: “Vanno privilegiati gli interventi infrastrutturali per accrescere la capacità produttiva. Per esempio quelli per contrastare la crisi idrica e rafforzare la rete elettrica, per sfruttare il vantaggio comparato nella produzione di energie rinnovabili. Vanno inoltre migliorati i collegamenti potenziando il sistema portuale e aeroportuale e le reti stradali e ferroviarie”.
Ad anticipare il discorso di Panetta è stato l’intervento del direttore della filiale di Catania della Banca d’Italia, Gennaro Gigante: “L’intervento del governatore è basilare, significativo, su una tematica di sviluppo che ha tantissime soluzioni. Queste devono essere messe all’attenzione di chi deve fare delle scelte. Il nostro è un momento di scelta. Occorre scegliere e non lasciare che le cose procedano senza una strategia. Il nostro territorio sta vivendo una possibile crescita e tramite molti settori, uno è quello infrastrutturale, necessario a risalire il gap con il Centro-Nord nord. Di occasioni ce ne sono tante, serve cogliere”. “E” ragione di grande orgoglio per la nostra città ospitare un momento di confronto in cui dobbiamo metterci in discussione tutti – ha aggiunto il sindaco della Città metropolitana di Catania Enrico Trantino -. Dobbiamo abbandonare le rendite di posizione che hanno fossilizzato il dibattito e cominciare a pensare a cosa ci consente di realizzare il miglior tiro possibile (Trantino utilizza una metafora calcistica ndr). Negli ultimi anni ci siamo poco spesi nell’adempimento dei nostri doveri. Abbiamo bisogno di spingere sull’acceleratore attraverso il PNRR ed Fsc, Po Fesr e tutte gli altre fondi a disposizione per gli investimenti. Dobbiamo essere concentrati e proattivi verso una progettualità che deve diventare fatto e rendere i nostri figli orgogliosi di essere catanesi, siciliani e meridionali”, ha concluso Trantino.

– Foto xo5/Italpress –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Grins, Cervellati “Al lavoro per costruire un ecosistema per il Paese”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – “L’obiettivo della piattaforma Amelia è di facilitare la condivisione del dato, la verifica della sua qualità e soprattutto offrire dei servizi di analisi che forniscano dei servizi utili a imprese, famiglie e pubbliche amministrazioni”. Lo ha detto Matteo Cervellati, professore dell’Università di Bologna e Presidente della Fondazione Grins, ospite di Focus ESG, format tv dell’Italpress. “La fondazione Grins è stata creata all’interno dell’unica iniziativa PNRR per la sostenibilità economico-finanziaria dei territori italiani: il partenariato pubblico-privato ha risposto alla richiesta dell’Italia e dell’Europa di costruire una piattaforma che metta assieme dati per studiare e accompagnare imprese, famiglie e pubbliche amministrazioni nelle loro scelte e nella predisposizione delle politiche”, ha spiegato. “Andremo a costruire un ecosistema digitale, una piattaforma che sarà disponibile online e che tratterà dati di diverso tipo, amministrativi, climatologici, di sentiment analysis, dati presi dal web e non strutturati”.
La piattaforma “verrà ospitata dai server del Cineca e del Tecnopolo, quindi sarà una infrastruttura nazionale e molto sicura”. Gli ecosistemi digitali, anche quelli più piccoli, “richiederebbero un periodo più lungo, di almeno 5 anni” ma “i tempi del PNRR ci costringono a comprimere il lavoro: l’obiettivo è arrivare alla fine del terzo anno con una piattaforma funzionante, che nelle componenti di base sia sicura, in cui i dati vengano riconosciuti vengono analizzati e soprattutto in un ambiente che offra dei servizi e che possa essere scalabile”.
La fondazione Grins “è stata creata come hub del progetto: il nostro ha nove ‘spokè di diversa natura che studiano le famiglie, le imprese, le pubbliche amministrazioni, la decarbonizzazione, l’economia circolare, la sostenibilità dei territori e vengono coordinati da una fondazione di ricerca che mette assieme attualmente 25 enti. Sono coinvolti nominalmente 350 ricercatori delle università pubbliche e private, altrettanti ricercatori fanno parte dei gruppi di ricerca e poi abbiamo assunto circa 300 giovani: l’obiettivo di questo migliaio di persone è lavorare insieme alle imprese e alle pubbliche amministrazioni per capire come costruire queste infrastrutture e far sì che i dati utili per studiare i problemi economici e finanziari siano disponibili. Il lavoro quindi è duplice: la costruzione di un’infrastruttura, la raccolta e il trattamento di dati e, soprattutto, la predisposizione di meccanismi di analisi di questi dati”, ha sottolineato. “Quello che stiamo cercando di realizzare è uno strumento aperto, che permetta di fare scelte sulla base dei dati disponibili, idealmente in tempo reale o comunque in tempo sufficientemente utile”.
La speranza, conclude Cervellati, “è di lasciare al Paese un sistema solido e funzionante, con qualche progetto già avviato e che offra già alcuni servizi: questo poi ovviamente richiederà la ricerca di ulteriori finanziamenti nei tre anni successivi”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

VOGHERA APRE 6 PUNTI DI FACILITAZIONE DIGITALE NELL’AMBITO DEL PROGETTO “VOGHERA DIGITAL”

Pubblicato

-

Condividi

Il Comune di Voghera è lieto di annunciare l’avvio del progetto Digitale Facile. L’iniziativa parte dal più ampio piano di rilancio finanziato dal fondo NextGenerationEU, volto a stimolare la ripresa economica e sociale attraverso la digitalizzazione. Grazie alla collaborazione di Fondazione Le Vele, Istituto Santa Chiara e CSF-Centro Servizi Formazione, Voghera apre ben 6 punti di facilitazione digitale con il contributo di Regione Lombardia.

Il progetto, esteso in tutta la provincia di Pavia con diversi “Punti Facile”, prevede l’apertura di sportelli gemellati anche con i Comuni di Codevilla, Rivanazzano Terme, Varzi e Comunità Montana. La presentazione si è tenuta nella sala consiliare, alla presenza del sindaco di Voghera Paola Garlaschelli, del consigliere comunale con delega alla digitalizzazione Gloria Chindamo, del dirigente comunale Massimiliano Carrapa, del sindaco di Varzi e presidente della Comunità Montana Giovanni Palli, del sindaco di Codevilla Marco Da Piaggi, dell’assessore di Rivanazzano Terme Giuliano Giordano Barberis, del direttore generale della RSA Pezzani Alfonso Mercuri. Presenti in sala consiliare anche l’assessore Maria Cristina Malvicini e i consiglieri comunali Giuseppe Carbone e Laura Anselmi.

Il progetto è stato fortemente voluto dal Comune di Voghera per rispondere ad un’esigenza crescente di inclusione digitale, soprattutto in un contesto nel quale molte delle attività quotidiane sono ormai trasferite online. L’obiettivo principale è fornire supporto pratico per l’utilizzo dei servizi digitali, quali l’accesso ai portali della pubblica amministrazione, la gestione di pratiche online e l’uso di dispositivi elettronici. I facilitatori, formati dalla Regione Lombardia, aiuteranno i cittadini a navigare nel mondo digitale in modo sicuro ed efficace. Il progetto è orientato a facilitare l’inclusione di persone che hanno meno dimestichezza con le nuove tecnologie, come gli anziani, ma è a disposizione di tutti; oltre all’assistenza individuale, il progetto prevederà momenti formativi di gruppo che verranno erogati periodicamente.

Advertisement

“La tecnologia deve essere un’opportunità accessibile a tutti – dichiara il sindaco Paola Garlaschelli -. Grazie a questa iniziativa, vogliamo garantire che ogni cittadino abbia accesso alle risorse e agli strumenti necessari per sfruttare appieno i servizi digitali, migliorando così la propria qualità della vita. “Voghera Digital” rappresenta il trade union tra Istituzioni e cittadini, nell’ambito di un percorso che continueremo a sviluppare anche grazie al supporto del consigliere Gloria Chindamo e a chi ogni giorno si impegna per dare vita ad un contesto innovativo ed efficace”.

Di seguito le parole del consigliere comunale Gloria Chindamo: “Il progetto “Voghera Digital” prosegue attuando le azioni a lungo termine che ci eravamo prefissati a inizio mandato. Avevamo promesso l’apertura di punti fisici di supporto e abbiamo lavorato per riuscirci, in modo strutturato, raggiungendo i cittadini in posizioni strategiche e dotandoci di aule con i PC attraverso i nostri partner. Ci poniamo l’obiettivo di abbattere le barriere digitali attraverso il coinvolgimento di facilitatori digitali e siamo convinti di poter offrire un supporto concreto e utile ai cittadini, per fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per non lasciare indietro nessuno”.

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano