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Cronaca

Novartis investe in Piemonte, 100 mln per ampliare il polo di Ivrea

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IVREA (ITALPRESS) – Novartis investe in Piemonte e rafforza la sua presenza sul territorio con l’ampliamento del polo di Ivrea, fiore all’occhiello per l’Italia nell’innovazione oncologica, situato presso il Bioindustry Park di Colleretto Giacosa. Inaugurato un nuovo stabilimento, su cui andrà un investimento di 84 milioni di euro nei prossimi 3 anni, per potenziare le attività di ricerca, sviluppo e produzione di radiofarmaci a scopo terapeutico, in particolare nel tumore alla prostata. Stanziati ulteriori 20 milioni di euro per la costruzione di un nuovo edificio che ospiterà la produzione di prodotti diagnostici, oltre che attività di ricerca e sviluppo.
Il polo di Novartis rappresenta l’ultima frontiera della medicina nucleare di precisione in oncologia, con un approccio innovativo basato sui radioligandi, ossia radiofarmaci in grado di riconoscere selettivamente le cellule tumorali ed eliminarle attraverso l’uso di particelle radioattive, senza danneggiare le cellule sane. Un’innovazione che affonda le sue radici nella ricerca Made in Italy, svolta proprio a Colleretto Giacosa da Advanced Accelerator Applications (AdAcAp), realtà all’avanguardia del Gruppo Novartis che ha sviluppato le prime terapie con radiofarmaci al mondo. Qui, infatti, è stato scoperto e sviluppato il primo farmaco a base di radioligandi che è stato approvato e immesso in commercio in Europa e negli USA (anno 2017) per il trattamento di un tumore raro neuroendocrino; cui è seguita l’approvazione FDA e EMA (anno 2022) per la prima terapia di questo genere indicata per il trattamento del carcinoma prostatico progressivo metastatico resistente alla castrazione e PSMA-positivo. Il programma di sperimentazioni di Novartis nell’ambito della medicina nucleare di precisione con i radioligandi si sta concentrando su altre neoplasie, alcune delle quali considerate big killer, come il tumore al seno e al polmone.
“Oggi si riconferma quanto il nostro Paese abbia i numeri per attrarre risorse ed essere competitivo a livello europeo e mondiale in un settore particolare come quello delle Scienze della Vita, che richiede grande professionalità e know-how specifici – commenta Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia -. Questo si traduce in un beneficio che nel medio-lungo periodo favorisce la crescita non solo a livello economico, ma anche sociale oltre che scientifico. Il Governo sta lavorando senza sosta per far sì che le aziende continuino a investire nel nostro Paese come punto di riferimento nel panorama mondiale, aperto all’innovazione e al talento. Sono inoltre orgoglioso di come la mia regione di origine, il Piemonte, si posizioni da leader nel contesto internazionale per ricerca e produzione di terapie altamente innovative e che possono davvero cambiare la vita delle persone che affrontano un tumore”.
La produzione e logistica delle terapie con radioligandi richiedono un assetto organizzativo strutturato e rigoroso: il processo produttivo viene avviato di volta in volta per il singolo paziente, per il quale viene attivata una catena organizzativa unica nel suo genere, che ne garantisce la consegna entro 120 ore dalla produzione. Al momento il sito di Ivrea è uno dei 3 stabilimenti al mondo, 2 dei quali in Europa – nonchè unico in Italia – in grado di produrre e distribuire in tutto il mondo questa tipologia di terapie.
L’azienda inaugura un nuovo stabilimento per la medicina nucleare di precisione contro i tumori, con l’obiettivo di potenziare le strutture produttive già esistenti, oltre ad allargare gli spazi dedicati alla ricerca e sviluppo. La superficie complessiva è di 3.000 metri quadri, di cui 2.200 metri quadri sono dedicati alle funzioni produttive e 800 metri quadri agli uffici. Sul sito inaugurato è previsto un investimento di 84 milioni di Euro nei prossimi 3 anni, per sostenere e ampliare la produzione di terapie a base di radiofarmaci innovativi. L’investimento consentirà di aumentare la produzione di oltre il 20% e quindi la quota di fatturato generato dall’export dal 60 al 90%. Inoltre, è previsto un aumento del 40% dei posti di lavoro entro il 2023.
“Iniziative come queste confermano l’importanza delle scelte e delle azioni messe in campo dalla Regione Piemonte per favorire la creazione di un ecosistema di innovazione virtuoso, di cui il Bioindustry Park è un esempio, accanto al ricco patrimonio di poli universitari, centri di ricerca e di eccellenza nel settore sanitario e farmaceutico che il Piemonte possiede – evidenzia Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte -. Una rete d’eccellenza che in futuro potrà contare anche sul nuovo Parco della Salute come luogo di innovazione sanitaria. Riteniamo che sia importante continuare a valorizzare la collaborazione tra pubblico e privato e continuare a lavorare affinchè nuove opportunità, come quella che oggi salutiamo grazie a Novartis, possano crearsi per lo sviluppo dei territori. Condividiamo in questo senso anche l’impegno e la volontà di dare piena attuazione in Piemonte al nuovo Piano Oncologico Nazionale”.
La scelta dell’ampliamento deriva dal fatto che, fin dalla sua fondazione, questa sede ha costituito un centro di eccellenza ed è stata un punto di riferimento per la ricerca e sviluppo di tutto il Gruppo Novartis. La strategia dell’azienda, quindi, è quella di rafforzare in modo significativo il polo piemontese, capace di attrarre importanti investimenti esteri, dato il ruolo di primaria importanza che esso ha assunto sui mercati globali, perchè sede di eccellenza manifatturiera a beneficio della crescita del Paese. In questo sito infatti ricade la produzione non solo per il mercato italiano, ma anche per Europa, USA, Canada, Giappone, Cina, Corea del Sud, Singapore e Taiwan, con prospettive di business anche per i paesi sudamericani. Si calcola che, nel 2022, oltre il 75% della produzione è stata destinata all’estero.
La strategia prevede inoltre di potenziare ulteriormente il polo di Colleretto Giacosa nel prossimo futuro. Infatti, sempre nell’ottica di rafforzare il ruolo del Polo italiano nel campo dello sviluppo e produzione di radiofarmaci, Novartis ha già stanziato altri 20 milioni di euro per la costruzione di un nuovo edificio, che ospiterà le attività di Molecular Imaging, dedicata allo sviluppo e produzione di marcatori per la diagnostica per immagini di precisione e che permette ai medici di individuare le cellule tumorali, scegliere le terapie personalizzate e monitorare i progressi della terapia.
“Oggi si conferma l’impegno concreto di Novartis nel guidare l’innovazione in oncologia attraverso lo sviluppo di piattaforme terapeutiche innovative – come i radioligandi – che rappresentano un unicum nel panorama italiano e internazionale, non solo a livello terapeutico, ma anche a livello di produzione e distribuzione – commenta Valentino Confalone, Country President e Amministratore delegato di Novartis Italia -. Un impegno ad investire in Italia da un lato valorizzando l’altissima professionalità italiana, dall’altro aumentando la competitività del settore nell’ambito europeo e mondiale. In questo contesto, abbiamo confermato alla Regione Piemonte la nostra volontà e l’impegno a dare concreta attuazione anche in questo territorio al Piano Oncologico Nazionale, di recente approvato dal Ministero della Salute”.

– foto ufficio stampa Omnicom PR Group –
(ITALPRESS).

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Ordine dei Biologi della Lombardia, Rossetto: “Mi dissocio dalle dichiarazioni di D’Anna su Pitzalis”

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MILANO (ITALPRESS) – Rudy Alexander Rossetto, Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, insieme ai Consiglieri Marzia Bedoni, Paolo Broglio, Simone Lepre, Laura Pandolfi e Giorgio Portera, esprimono in una nota – a titolo personale – una “presa di distanza dalle dichiarazioni del Presidente FNOB Vincenzo D’Anna”.

Desideriamo manifestare la nostra completa e netta dissociazione dalle dichiarazioni rese dal Presidente FNOB Vincenzo D’Anna in merito alla dolorosa vicenda della Signora Valentina Pitzalis. La sua storia rappresenta una delle più dolorose testimonianze di violenza di genere nel nostro Paese. Riteniamo necessario affermare, con rispetto e senza ambiguità, la nostra vicinanza alla Pitzalis, alla sua dignità e al suo coraggio”.

La tutela delle donne e delle vittime di violenza non ha colori né appartenenze: è un valore che precede qualsiasi ruolo istituzionale. La vicenda della Pitzalis richiede attenzione, sensibilità e responsabilità. Per questo riteniamo doveroso esprimere la nostra posizione personale, fondata sul rispetto della persona prima ancora che sul ruolo professionale. In questa fase non utilizziamo i canali istituzionali dell’Ordine dei Biologi della Lombardia in quanto non è stata raggiunta la maggioranza necessaria nel Consiglio. La scelta di esprimerci a titolo personale nasce dal dovere morale di prendere posizione senza compromettere l’istituzione”.

-Foto Ordine Biologi Lombardia-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Associazione armata dedita al narcotraffico, 28 arresti

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MILANO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura, sta eseguendo misure cautelari nei confronti di 28 indagati (25 in carcere e 3 ai domiciliari) appartenenti ad un’associazione criminale armata composta da soggetti facenti parte della ‘ndrangheta della locride che, a vario titolo e con il supporto di soggetti inseriti in ambienti della criminalità albanese, avrebbero promosso, diretto, finanziato, organizzato e realizzato traffici internazionali di sostanze stupefacenti. Tra i destinatari di misura cautelare personale figura anche, per il reato di riciclaggio, un cittadino cinese che, nella sua qualità di cambista, ha permesso all’organizzazione criminale di effettuare il pagamento di partite di stupefacente tramite il sistema di compensazione/trasferimento informale di valore noto come fei eh ‘ien.
L’attività investigativa, diretta dalla Procura con il costante coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia, ha permesso di disvelare una triangolazione di accordi tra esponenti della criminalità organizzata calabrese, lombarda e campana volta a favorire l’importazione dal Sud America di grandi quantitativi di stupefacente. E’ stata infatti individuata una fitta rete criminale di stanza in Lombardia, con ramificazioni in Germania, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito, Colombia e Brasile che, utilizzando sofisticati apparati di messaggistica criptata e sfruttando diretti contatti con broker albanesi e con fornitori di cocaina dal Sud America, nell’arco temporale di circa due anni, ha movimentato stupefacente per un controvalore stimato in oltre 27 milioni di euro.
L’operazione, che vede complessivamente indagate 41 persone, ha consentito di ricostruire svariate importazioni di cocaina che, senza soluzione di continuità, dalla Colombia e dal Brasile sono state destinate con vettore marittimo verso i porti di Livorno, Rotterdam, Gioia Tauro e Le Havre attraverso la tecnica del cosiddetto “rip-off” (gacho ciego), mediante la quale i narcos inseriscono stupefacente all’interno dei container utilizzati per i trasporti commerciali leciti via mare.
Di significativa importanza per la riuscita dell’indagine è stata anche la collaborazione con Eurojust ed Europol per l’acquisizione, attraverso numerosi Ordini Europei di Indagine, di conversazioni di messaggistica crittografata, attraverso le quali è stato possibile identificare compiutamente i componenti del sodalizio, il cui vertice, appartenente alla “famiglia Barbaro” di Platì (RC), era in contatto con broker di caratura internazionale di origine albanese. In tal modo sono state ricostruite importazioni di cocaina per oltre 3,5 tonnellate, di cui oltre 400 chili sequestrati all’organizzazione dalle forze dell’ordine sia in Italia che all’estero.
Sono in corso perquisizioni nella provincia di Milano, Pavia, Bergamo, Parma, Imperia, Como, Roma, Taranto e Reggio Calabria con l’ausilio di unità cinofile eash dog e antidroga della Guardia di Finanza.
– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).

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Mattarella “Parità è prima di tutto educazione al linguaggio del rispetto”

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ROMA (ITALPRESS) – “In ogni ambito della vita sociale e privata, nelle case, nei luoghi di lavoro e negli spazi urbani, il principio della parità tarda ad affermarsi, limitando l’autonomia femminile, compromettendo la sicurezza delle donne, impoverendo il progresso della società. I teatri di conflitto armato, dove la violenza contro le donne viene utilizzata come strumento di intimidazione e oppressione, ne sono drammatico esempio”. Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nella giornata contro la violenza sulle donne. “Oggi assistiamo al dilagare di forme di violenza consentite dalla dimensione digitale, amplificate dalle dinamiche dei social network, con effetti tutt’altro che virtuali: umiliazioni, ricatti, coercizioni che portano, nei casi più gravi, ad aggressioni fisiche e femminicidi. Abusi che lasciano cicatrici profonde nel corpo e nella mente. In questo contesto, affatto indifferente è l’uso del linguaggio quando alimenta stereotipi, pretende di giustificare relazioni di dominio e comportamenti inaccettabili.
Parità significa, prima di tutto, educazione al linguaggio del rispetto”.
“Nel 65esimo anniversario dell’assassinio delle sorelle Mirabal, torturate e uccise il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana – oggi, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – la loro scelta di opporsi alla dittatura continua a ispirare intere generazioni, ricordandoci che libertà e protagonismo delle donne sono conquiste collettive da difendere e consolidare ogni giorno” conclude Mattarella.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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