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Economia

Confindustria, la crescita italiana rallenta

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ROMA (ITALPRESS) – L’andamento del PIL italiano nel 2023 si profila in forte rallentamento rispetto al 2022, quando era cresciuto del +3,7%: nello scenario base, che non include gli effetti delle misure contenute del DDL Bilancio, il Centro Studii di Confindustria prevede un incremento annuo del +0,7%, già interamente acquisito. La crescita nel 2024 è prevista al +0,5%. (stima di marzo 1,2%). E’ quanto emerge dal Rapporto di previsione del Csc “L’economia italiana torna alla bassa crescita?”, presentato a Roma.
Il rallentamento è dovuto all’effetto negativo dei tassi di interesse elevati sulle imprese e sulle famiglie, e a una dinamica negativa, nell’anno in corso, del commercio internazionale.
La dinamica dei prezzi al consumo in Italia sta proseguendo in graduale rallentamento da dicembre 2022, scendendo al +5,3% annuo a settembre 2023. Un valore ancora alto rispetto all’obiettivo BCE del 2,0%, ma decisamente più favorevole rispetto ai record toccati nel 2022 (+11,8% a ottobre e novembre).
La variazione acquisita per la media del 2023 è pari al +5,7%. Nello scenario del Centro Studi di Confindustria , che incorpora un prezzo del gas in moderato aumento rispetto ai minimi di luglio, l’inflazione continuerà a frenare (soprattutto nei mesi finali del 2023, grazie a un favorevole “effetto base”), tornando in linea con l’obiettivo del +2,0% a fine anno. In media, si attesterà al +5,8% (da +8,1% nel 2022), con una revisione al ribasso di -0,5 punti rispetto allo scenario del Centro Studi di Confindustria di marzo. Nel 2024, terminata ormai la lunga frenata, l’inflazione è attesa rimanere intorno ai valori di fine 2023, assestandosi al +2,1% in media.
Le esportazioni italiane di beni e servizi, dopo un’espansione quasi in doppia cifra nel 2022 (+9,9%), registrano una battuta d’arresto nel 2023 (+0,8%). Le esportazioni accelerano gradualmente nel 2024 (+2,3%), sotto ai ritmi medi di crescita del periodo pre-pandemia (+2,5% nel 2012-2019) ma in linea con il commercio mondiale.
Nello scenario “a legislazione vigente” l’indebitamento netto della pubblica amministrazione è previsto scendere al 5,3% del PIL nel 2023 dall’8% dello scorso anno e al 3,8% nel 2024, sostanzialmente in linea con quanto indicato nella Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NaDEF) presentata dal Governo a fine settembre (5,2%).
Il debito pubblico in rapporto al PIL è stimato al 140,1% nel 2023, in calo di 1,5 punti rispetto al 2022, su valori simili a quelli stimati dal Governo. Per l’anno prossimo, è previsto risalire di oltre 0,4 punti fino al 140,6% del PIL anzichè calare al 139,7% come indicato nel quadro tendenziale della Nadef 2023.
Nel 2022 la dinamica dell’attività industriale delle imprese italiane era aumentata dello 0,4%, mostrando segnali di indebolimento nella seconda metà dell’anno. Nel biennio di previsione, la produzione è attesa diminuire di -2,3% quest’anno e rimbalzare molto parzialmente, di +0,8%, nel 2024. A soffrire sono principalmente i cosiddetti settori energy intensive (come carta, chimica, metalli non metalliferi e metallurgia), e quelli che rientrano nella filiera delle costruzioni (legno, prodotti in metallo, ma anche alcuni dei già citati energivori).
I livelli produttivi di questi settori si collocano ormai tutti sotto i valori medi del 2019. La contrazione di tali settori, oltre che nel 2022, è proseguita anche nella prima parte di quest’anno: in media a gennaio -agosto, rispetto allo stesso periodo del 2022, la chimica è in calo di -9,7%, la carta di -11,6%, la metallurgia di -7,1% e i minerali non metalliferi di -10,0%. Emerge, invece, una maggiore dinamicità per i comparti ad alta tecnologia come, ad esempio, la farmaceutica e le attività di computer ed elettronica e delle apparecchiature elettriche.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Si rafforza BRIDGeconomies, la rete europea a supporto delle PMI in Campania e Puglia

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ROMA (ITALPRESS) – Si chiama BRIDGeconomies ed è il progetto europeo al quale partecipa ENEA per fornire gratuitamente alle aziende di Campania e Puglia assistenza sull’accesso a finanziamenti e opportunità UE e servizi integrati che favoriscono l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

Il progetto ha usufruito di un finanziamento di circa 1 milione di euro per il periodo 2022-2025 e beneficerà di un ulteriore finanziamento di circa 900 mila euro per il triennio 2025-2028. BRIDGeconomies, che riunisce 13 partner tra camere di commercio, associazioni imprenditoriali, agenzie di sviluppo, centri di ricerca e università del Mezzogiorno, è uno dei sei consorzi italiani a offrire servizi della Enterprise Europe Network (EEN), la più grande rete mondiale a supporto delle piccole e medie imprese, istituita dalla Commissione Europea nel 2008, oggi presente con circa 600 punti di contatto in 57 Paesi.

“Come ENEA abbiamo creato un database con 1270 clienti della rete EEN che ricevono newsletter e vengono costantemente aggiornati sulle opportunità offerte. Ad oggi le imprese che sono supportate nel processo di innovazione e crescita a livello internazionale sono circa 850, quelle che beneficiano della consulenza specialistica dei nostri esperti 112, mentre le aziende che ricevono corsi di orientamento e formazione specializzati sono 525. Numeri importanti e in fase di continua crescita”, spiega il responsabile ENEA del progetto Oscar Amerighi, della divisione Knowledge transfer management, che collabora anche con i colleghi dei dipartimenti Energia e Sostenibilità. I servizi forniti dalla rete EEN comprendono: supporto all’innovazione con analisi delle capacità di gestione di ciascuna azienda; assistenza per il trasferimento tecnologico; sviluppo di partenariati attraverso la ricerca; identificazione di partner per accedere a progetti europei.

“Grazie ai nostri servizi sono circa 80 le aziende che finora hanno conseguito risultati importanti in ambito di partenariato internazionale. Inoltre, come ENEA abbiamo sottoscritto accordi di collaborazione con Confindustria, università e altri stakeholder presenti nelle due regioni e posto in essere diverse azioni sul tema della sostenibilità, come la realizzazione di due tavoli di simbiosi industriale a Salerno e a Taranto e la proposta di un servizio di assessment della sostenibilità aziendale e sul tema della digitalizzazione, anche in collaborazione con gli European Digital Innovation Hub CETMA-DIHSME e I-NEST”, conclude Amerighi. ENEA ha promosso anche il tema delle reti energetiche integrate, in vista dello sviluppo di un dimostratore di smart grid di piccola taglia presso il Centro di Portici, in provincia di Napoli, finanziato nell’ambito del Progetto Mission Innovation – POA Smart Grid, che sarà a disposizione delle imprese per mostrare i vantaggi relativi all’ottimizzazione dei consumi derivanti dall’adozione di tecnologie intelligenti e di fonti rinnovabili.

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Tra le varie iniziative portate avanti da ENEA nell’ambito del progetto: eventi, quali Innovation Village e Open Day della ricerca con incontri one-to-one tra ricercatori e imprese; incontri B2B tra imprese, incubatori e investitori, sia pubblici che privati.

– foto ufficio stampa Enea –

(ITALPRESS).

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Economia

Urso incontra 6 Commissari Ue “Serve un’offensiva contro l’ideologia del Green Deal”

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ROMA (ITALPRESS) – Fitta agenda di incontri per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, che tra mercoledì e giovedì avrà una serie di bilaterali con i 6 Commissari europei con deleghe legate ai principali dossier di politica industriale, energetica e tecnologica dell’Unione. “Serve un cambio di passo a Bruxelles, un’offensiva contro l’impostazione ideologica del Green Deal che sta condizionando la crescita e la competitività del nostro continente. Serve agire ora!”, ha dichiarato il ministro Urso. “L’Italia chiede di agire per un’Europa che coniughi transizione e crescita. Solo con politiche industriali concrete, che valorizzino la neutralità tecnologica e le specificità produttive di ogni Paese, l’Europa avrà un futuro nello scenario internazionale”, ha aggiunto. “Ci confortano – ha infine affermato Urso – le aperture della presidente von der Leyen sulla scelta di accelerare la revisione del regolamento sugli standard di emissione di CO2 per le autovetture, come noi avevano chiesto già lo scorso anno. Finalmente ci danno ragione”.

Nel dettaglio, mercoledì a Bruxelles il ministro Urso incontrerà innanzitutto la vicepresidente Henna Virkkunen, con delega a sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia, per approfondire i temi della transizione digitale, dell’intelligenza artificiale e dei semiconduttori. Seguirà un incontro con il vicepresidente della Commissione Raffaele Fitto, con delega alla coesione e alle riforme, per un confronto su PNRR e nuovi obiettivi di sviluppo industriale. Il ministro vedrà poi il commissario Andrius Kubilius, responsabile per la Difesa e lo Spazio, in vista del Consiglio ministeriale dell’Agenzia spaziale europea del 27 novembre, e successivamente il vicepresidente Stéphane Séjourné, titolare del portafoglio per l’Industria, il Mercato interno e le PMI, per un confronto sui dossier automotive, strategia 2040 e filiere tecnologiche.

Chiuderà la giornata l’incontro con il vicepresidente Wopke Hoekstra, responsabile per il Clima, per discutere delle politiche di decarbonizzazione e dei meccanismi di competitività legati al CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) e all’ETS (Emissions Trading System). Gli incontri proseguiranno il giorno seguente a Roma, dove il ministro Urso incontrerà il vicepresidente della Commissione europea MaroÜ èefcovic per proseguire il confronto sui temi di politica industriale e competitività, nell’ottica del commercio internazionale e della protezione da garantire alle imprese europee da comportamenti sleali di players stranieri. Gli incontri seguono il Consiglio europeo della scorsa settimana, che ha segnato un passo avanti nelle politiche comuni su transizione verde e competitività industriale. In quella sede l’Italia, con la presidente Giorgia Meloni, ha ribadito una linea pragmatica e fondata sulla neutralità tecnologica, che consenta a ogni Paese di raggiungere gli obiettivi climatici con strumenti diversi, senza rigidità né ideologie.

Una posizione che rilancia i contenuti del documento italo-tedesco sottoscritto lo scorso 6 ottobre dal Mimit con ministero dell’Economia e dell’Energia, in vista del dialogo strategico UE sull’auto, per una transizione verde che sia davvero sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e industriale: una svolta condivisa dalla maggioranza dei Paesi europei e che trova ampio consenso nelle associazioni di imprese europee che si ritroveranno a novembre a Roma nella Trilaterale Italia Francia Germania promossa da Confindustria.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Manovra, Tajani “Affitti brevi? Lavoriamo per cancellare una norma iniqua”

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TORINO (ITALPRESS) – “Noi consideriamo la casa come la dimora, qualcosa che è molto più delle mura. È il luogo dove si è nati, si è vissuti, si è gioito, si è sofferto. Quindi va protetta, va difesa e anche la proprietà della casa per ogni italiano rappresenta un elemento fondamentale nella propria vita e quindi, proprio perché noi crediamo nella libertà e nella centralità della persona, difendiamo la proprietà e la casa di ogni cittadino. Il tema degli affitti brevi? Noi siamo contrari e siamo già al lavoro per modificare quel testo e arrivare assolutamente a cancellare una norma che ci sembra assolutamente iniqua. È stata già corretta rispetto alla proposta iniziale ma non è sufficiente, anche perché non è che porti grandi vantaggi alle casse dello Stato, quindi la cambieremo. La manovra nel suo insieme è una manovra positiva e importante per dare segnali chiari al ceto medio”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine degli Stati Generali della casa di Forza Italia.

Sulla cedolare Tajani ha poi detto che “io abolirei tutto, rimaniamo con la legge attuale. Non c’è nessuna tensione in maggioranza. La maggioranza è composta da tre partiti che sono diversi, sennò saremmo un partito unico. Noi abbiamo una visione liberale dell’economia, portiamo il nostro contributo al tavolo della maggioranza, poi si fa la sintesi”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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