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Cronaca

Milano, scelti i nuovi Giusti onorati nel giardino del Monte Stella

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MILANO (ITALPRESS) – Il Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, di cui Comune e Fondazione Gariwo fanno parte, ha ratificato le scelte espresse dall’Assemblea il 22 dicembre scorso riguardanti il tema per le celebrazioni del 6 marzo 2022 al Giardino dei Giusti del Monte Stella di Milano: “Prevenire i genocidi e le atrocità di massa. Le storie dei Giusti contro il silenzio e l’indifferenza”.
“Gli onorati nel Giardino dei Giusti sono uomini e donne che, in tempi e luoghi diversi, hanno speso la loro vita nel tentativo di porre un argine all’odio e alla violenza nel mondo – afferma la Presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi -. Sono testimonianze di tenacia e coraggio, di un impegno senza condizioni per una società libera dalle oppressioni. Ricordare queste figure e il loro valore è un dovere e un compito che dobbiamo assolvere anche per le nuove generazioni, perchè attraverso questi esempi possano formarsi cittadine e cittadini consapevoli”.
Il presidente della Fondazione Gariwo, Gabriele Nissim, spiega il senso delle scelte: “Con i Giusti che onoreremo quest’anno lanciamo a tutto il Paese un grande segnale per la prevenzione dei genocidi, nello spirito della Convenzione delle Nazioni Unite approvata nel dopoguerra per merito del giurista ebreo polacco Raphael Lemkin, che cercò di unire il mondo attorno alla mobilitazione contro ogni atrocità di massa”. Lo sguardo è quindi alle sfide del mondo contemporaneo: “Mentre oggi in Russia viene messa fuori legge Memorial, l’organizzazione che ha documentato i gulag, abbiamo voluto rendere omaggio ad una scrittrice straordinaria come Evgenija Solomonovna Ginzburg che fu una delle grandi anime della resistenza morale al totalitarismo sovietico. Il giardino di Milano non vuole rimanere in silenzio di fronte a questa pericolosa distorsione della memoria. Ricordiamo inoltre la resistenza morale degli uiguri di fronte ai campi di rieducazione, dove si tenta di cancellare la loro identità storica. Per questo rendiamo omaggio al docente universitario Ilham Tohti, oggi condannato all’ergastolo per la denuncia che ha fatto al mondo”.
Ecco in breve le loro storie, disponibili per esteso sul sito di Gariwo.
Raphael Lemkin. Ebreo polacco, ideatore della definizione di genocidio, ha ricordato al mondo che la prevenzione di tali crimini è responsabilità dell’umanità intera. Ha dedicato tutti i suoi sforzi, contattando personalmente i leader mondiali nelle loro lingue, all’approvazione di una convenzione contro il reato internazionale di genocidio, da lui redatta e approvata il 9 dicembre 1948 dall’Onu.
Aristides de Sousa Mendes. Console portoghese a Bordeaux, disobbedì agli ordini del suo governo e fornì visti di transito agli ebrei perseguitati, perdendo per questo il lavoro, il sostentamento e la reputazione nel suo Paese. A chi non poteva pagare per i visti consegnò gratuitamente i documenti e istituì un ufficio nel consolato doveri lasciava permessi di ingresso. Tra il 15 e il 22 giugno 1940, Sousa Mendes emise un totale di 1.575 visti.
Henry Morgenthau. Ambasciatore americano nell’Impero Ottomano, testimone del genocidio armeno, raccolse fondi per gli orfani sopravvissuti e lavorò per il rimpatrio degli armeni sopravvissuti che continuavano a morire di fame e di epidemie. Scelse di denunciare la tragedia del Metz Yeghern, rendendo pubbliche le documentazioni e i rapporti sul massacro degli armeni, tenendo conferenze, scrivendo analisi sulla metodologia genocidaria.
Ilham Tohti. Docente uiguro, è stato condannato all’ergastolo per aver denunciato le discriminazioni verso le minoranze in Cina, al termine di un processo lampo durato due giorni. Ha sempre rifiutato la violenza e incoraggiato il dialogo, creando anche, a questo scopo, un sito web per promuovere il dialogo tra la minoranza uigura e il resto della popolazione cinese. Conosciuto come il “Mandela della Cina”, sta scontando la propria pena nonostante i numerosi riconoscimenti internazionali attribuiti alla sua azione.
Evgenija Solomonovna Ginzburg. Testimone della vertigine dei campi di lavoro sovietici, subisce la cella di isolamento, i lavori massacranti, la tortura, per la sua opposizione alla logica distruttrice del totalitarismo nei confronti della dignità umana. Durante la sua lunga resistenza nell’inferno dello stalinismo, rielabora la propria esperienza nella ricerca della verità: il suo libro Viaggio nella vertigine rimane una testimonianza drammaticamente straordinaria di una protagonista del ‘900.
Godeliève Mukasarasi. Sopravvissuta al genocidio dei tutsi in Ruanda, nonostante le minacce e l’uccisione di sua figlia e suo marito scelse di testimoniare nel processo Akayesu, contribuendo alla prima condanna al mondo per genocidio. Oggi è ancora impegnata nell’organizzazione SEVOTA da lei creata, che riunisce 80 associazioni con oltre 2000 membri e promuove la riconciliazione tra hutu e tutsi. Tra le iniziative in cui è maggiormente impegnata c’è l’assistenza medica per le sopravvissute alla violenza sessuale durante il genocidio.
Il Comitato ha inoltre approvato le candidature pervenute all’Associazione per i Giusti segnalati dalla società civile le cui storie avranno spazio sul sito di Gariwo.
Si tratta di: Achille Castelli, imprenditore comasco e membro del PNF, salvò antifascisti ed ebrei nascondendoli in casa propria, rifiutandosi anche di consegnare i propri dipendenti che sarebbero stati trasferiti in Germania. Tra di loro, Matilde Steiner Covo e la famiglia ebrea Esckenasi, che Castelli nascose nella propria abitazione.
Patriarca Kiril di Bulgaria – Konstantin Markov Konstantinov, che nel 1943 e 1944 ebbe un ruolo fondamentale nel fermare i treni diretti ai campi di sterminio. Il Patriarca difese gli ebrei davanti alla polizia locale, si oppose apertamente contro la politica governativa nei confronti degli ebrei in Bulgaria e insistette implacabilmente per far sì che non fosse negato loro il diritto al lavoro e al sostentamento, contribuendo a impedire la deportazione. Nel 2002 è stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem.
Giulia Galletti Stiffoni che accolse nella sua casa di Possano del Grappa la signora Weiss, ebrea, il rabbino jugoslavo Zadic, l’ebreo Leone Pinto, uno zio e uno scultore siciliano fuoriusciti dall’esercito. Quando le truppe fasciste perlustrarono l’abitazione alla ricerca di partigiani ed ebrei, Giulia Galletti riuscì a distrarre gli uomini, salvando così tutti i perseguitati.
Su proposta di Gariwo, nel 2012, il Parlamento Europeo ha proclamato il 6 marzo “Giornata europea dei Giusti” per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi. Dal 2017 la Giornata dei Giusti dell’umanità è divenuta solennità civile in Italia ed è celebrata con decine di iniziative nelle scuole e nei Giardini dei Giusti sorti in tutto il Paese.
(ITALPRESS).

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Trump accoglie il presidente polacco Nawrocki “Deluso da Putin”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente americano Donald Trump ha avuto un lungo colloquio nello Studio Ovale con il capo di Stato polacco Karol Nawrocki, giunto a Washington per la sua prima visita ufficiale all’estero dopo l’insediamento.
In apertura, Trump ha nuovamente espresso il proprio disappunto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin, manifestando crescente frustrazione per la mancanza di progressi nei negoziati di pace in Ucraina. “Sono molto deluso da Putin”, ha dichiarato, aggiungendo che la sua amministrazione sta pianificando misure per ridurre le vittime del conflitto. Allo stesso tempo, il presidente americano ha minimizzato l’impatto dell’asse Mosca-Pechino: “Non sono affatto preoccupato – ha spiegato -. Gli Stati Uniti hanno di gran lunga la forza militare più potente al mondo”. L’incontro con Nawrocki si è concentrato su temi chiave: il conflitto in Ucraina, la sicurezza europea e la presenza militare statunitense in Polonia, considerata un avamposto strategico sul fianco orientale della Nato. Varsavia ospita già circa 8.200 soldati americani, ma la Casa Bianca valuta un rafforzamento ulteriore della cooperazione militare.
Seduto accanto a Trump nello Studio Ovale, Nawrocki ha sottolineato l’importanza della presenza americana: “E’ la prima volta nella storia che i polacchi sono felici di avere soldati stranieri sul proprio territorio”, ha detto, rimarcando il valore deterrente delle truppe Usa contro Mosca.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Italvolley donne stende la Polonia e vola in semifinale ai Mondiali

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BANGKOK (THAILANDIA) (ITALPRESS) – L’Italvolley femminile continua a vincere e accede alle semifinali dei Mondiali, in scena in Thailandia. Le azzurre, trionfatrici a fine luglio in Nations League, all’Indoor Stadium Huamark di Bangkok, hanno sconfitto nei quarti di finale la la Polonia del ct italiano Stefano Lavarini per 3-0. Questi i parziali del match: 25-17, 25-21, 25-18. Le giocatrici allenate da Julio Velasco, campionesse olimpiche a Parigi2024, proseguono dunque la loro striscia record di vittorie: in match ufficiali la selezione tricolore è giunta, con quella di oggi, a quota 34 affermazioni di fila. Anna Danesi e compagne attendono ora nella semifinale della manifestazione iridata, in programma sabato, la vincente del match Francia-Brasile, in scena domani. Dall’altra parte del tabellone è già in semifinale il Giappone, vincitore oggi per 3-2 contro l’Olanda. Le nipponiche sfideranno la vincente dell’incontro Usa-Turchia, previsto domani. “Mi aspettavo una gara completamente diversa. Siamo state molto brave, restando sempre concentrate. Non possiamo essere più felici di così. La prossima gara? Per tutta l’estate abbiamo pensato a una partita alla volta e a un punto alla volta: continueremo a fare così anche in vista della semifinale di sabato”, ha detto a fine match Anna Danesi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Donnarumma “Daremo tutto per riportare l’Italia ai Mondiali”

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COVERCIANO (ITALPRESS) – “Mister Gattuso lo conosco da un pò avendolo avuto già al Milan, so quello che può dare. Ha cominciato alla grande, sta dando tutto e noi daremo tutto per riportare l’Italia al Mondiale. Dobbiamo essere umili, affiatati, dobbiamo fare gruppo ma non ho dubbi perchè abbiamo una squadra che vuole emozionare, fare un grande passo in avanti”. Lo ha detto il portiere azzurro Gianluigi Donnarumma nel corso di una conferenza stampa a Coverciano, dove la Nazionale sta preparando la gara in programma venerdì a Bergamo contro l’Estonia e valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali. “Potrei essere l’unico giocatore a saltare tre Mondiali? Non ci penso… Penso di venire dalla mia stagione migliore, ne sono orgoglioso, spero di continuare così e di togliermi tante altre soddisfazioni. Sento dire che manca il talento, è una sciocchezza, siamo una Nazionale giovane e forte, crescerà la fiducia e tutti prenderemo maggior consapevolezza. Tutta la Nazionale ed il mondo Italia farà un grande lavoro e ci toglieremo le soddisfazioni”, ha aggiunto Donnarumma. Il primo ostacolo da superare, nella rincorsa a un posto ai Mondiali, sarà l’Estonia: “Bisogna partire subito forte, far capire chi siamo, ma bisogna prenderla con umiltà. Il mister sta preparando le cose nel migliore dei modi, sono contento che Gattuso sia qui. Sarà una gara complicata, tutte le gare europee non sono mai facili, tutte hanno un loro perchè e bisogna prepararla bene, concentrati ed entrare in campo forti e convinti. Ringrazio tutti gli italiani che ci sono vicini, so che a Bergamo è tutto esaurito e spero di renderli orgogliosi di noi”. Donnarumma torna anche sul suo recente addio al Psg con conseguente approdo al City: “La verità è che magari negli ultimi giorni ho risentito delle voci di mercato ma sono sempre stato sereno, sinceramente non vedevo l’ora di andare al City perchè il mister (Guardiola, ndr) mi voleva fortemente, e questo mi ha lusingato. Essere voluto da una società prestigiosa come il City mi rende orgoglioso, sono emozionato e contento. Luis Enrique? Ho sempre avuto un ottimo rapporto con il mister, l’ho apprezzato perchè è stato diretto con me fin da subito, prima dell’inizio del ritiro. Deluso? Non lo so, è giusto che ogni allenatore faccia le proprie scelte ed abbia il potere di decidere, ma avere il supporto di tutti, soprattutto dei miei compagni di squadra, mi ha fatto capire cosa ho fatto per il Paris Saint Germain, questa è la cosa più importante”. Donnarumma, infine, ha mandato un messaggio a Thomas, il giovane portiere aggredito nei giorni scorsi dal padre di uno degli avversari durante la partita tra il Carmagnola e il Volpiano Pianese, in Piemonte: “Voglio mandargli a nome della Nazionale un messaggio di vicinanza, quel che ha subito sono cose che non dovrebbero mai accadere. Un abbraccio e lo aspettiamo presto a Coverciano”, ha concluso il portiere azzurro.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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