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Cronaca

Brianza, inaugurati appartamenti in co-housing per pazienti psichiatrici

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VEDANO AL LAMBRO (MONZA E BRIANZA) (ITALPRESS) – Sono stati inaugurati questa mattina sei nuovi appartamenti in co-housing per soggetti fragili della Fondazione AS.FRA – Adele Bonolis, all’interno della struttura già esistente a Vedano al Lambro (MB), Casa San Paolo, che ospita 5 persone. Le nuove unità abitative – una da 4 posti, 3 da 1 e 2 unità da 2, per un totale di 11 posti, oltre ai 5 già esistenti – saranno disponibili con il nuovo anno per persone con fragilità psicologica e psichiatrica che stanno seguendo percorsi riabilitativi finalizzati all’acquisizione di una maggiore autonomia e indipendenza. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il Presidente e Direttore Generale della Fondazione AS. FRA. – Adele Bonolis Alessandro Pirola, l’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini, il Sindaco di Vedano al Lambro Marco Merlini, il Direttore Generale di Cariplo Sergio Urbani, la psichiatra e responsabile co-housing Cinzia Mattavelli e l’operatrice Monica Miolla. Presente all’inaugurazione anche l’ordinario di Pischiatria dell’Università Bicocca di Milano Professor Massimo Clerici. Hanno raccontato la propria esperienza anche due ospiti degli appartamenti già in uso. “Quella di oggi è una data storica per noi – ha dichiarato Alessandro Pirola Presidente e Direttore generale Fondazione AS.FRA. – Adele Bonolis – perchè, rispettando i tempi che ci siamo prefissati, possiamo aprire le porte dei nuovi appartamenti in co-housing che ampliano la struttura di Casa San Paolo. Per questo esprimiamo innanzitutto gratitudine per quanti hanno sostenuto e condiviso lo sforzo di Fondazione Bonolis, come Fondazione Cariplo. Con il nuovo anno – ha aggiunto Pirola – gli appartamenti apriranno ufficialmente e nuovi ospiti potranno fare il proprio ingresso all’interno delle unità abitative. L’obiettivo della Fondazione è quello di curare i suoi pazienti per fare in modo che, migliorando le loro condizioni, possano inserirsi nel mondo del lavoro, la condizione di base di re-ingaggio del malato nella società. Ci occupiamo di persone che hanno necessità di cure ad alta intensità con malattia psichiatrica severa: il 30% di queste, inoltre, ha esperienze giudiziarie. In molti dei nostri ospiti, ciononostante, riscontriamo una frequente riduzione dell’intensità delle cure e grazie a questi nuovi posti in co-housing, una formula innovativa nella psichiatria in Italia, aiuteremo un numero sempre più elevato di pazienti”. “Desidero invocare ogni benedizione di Dio su tutti gli ospiti, gli operatori e i volontari di questa nuova struttura” ha commentato l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini. “Siamo chiamati a entrare nella logica evangelica: non possiamo immaginare di risolvere tutti i problemi e rimediare a ogni povertà o fragilità: i poveri sono sempre con noi, tutti siamo poveri; eppure i pochi pani e i pochi pesci consegnati alla benedizione di Gesù continueranno a bastare per la moltitudine. Sono qui per dire che è più bello fare il bene che il male, essere insieme che da soli, curarsi gli uni degli altri che chiudersi in casa e abbandonare al proprio destino chi magari soffre di fragilità che ci fanno un pò paura”. Il progetto di ampliamento del co-housing è stato realizzato grazie ad un investimento di 1,3 milioni finanziato in parte con risorse proprie, in parte grazie a contributi filantropici e al bando Housing sociale per persone fragili di Fondazione Cariplo, con un contributo pari al 25% del totale (330mila euro). Casa San Paolo è l’immobile storico acquistato dalla fondatrice Adele Bonolis con l’aiuto diretto di Papa Paolo VI e costruito a fine anni 50 su quattro livelli di circa 700 mq ciascuno. La Fondazione AS.FRA. – Adele Bonolis è impegnata, in convenzione con il Servizio Sanitario Regionale, nell’assistenza e nella riabilitazione delle persone con disagio psichico attraverso le strutture di Vedano al Lambro (2 comunità protette CPA ad alta intensità e 2 riabilitative CRA ad alta intensità per ottanta pazienti residenziali complessivi e un centro diurno accreditato per 27 posti e frequentato da circa 50 persone a rotazione). Il co-housing – un’esperienza nata in Svezia negli anni 90 che combina l’autonomia dell’abitazione privata e la condivisione di spazi e servizi comuni – è un’opportunità per persone fragili, pazienti psichiatrici, nello specifico di Fondazione AS.FRA – Adele Bonolis, di ritornare ad abitare in una casa autonoma e indipendente. Le persone possono vivere in coppia o da sole con l’assistenza di personale educativo e sanitario multi-professionale e accompagnate nella frequentazione del Centro Diurno. L’esperienza già in atto nelle 5 unità abitative di Casa San Paolo ha permesso di conseguire ad oggi risultati eccellenti, come la frequente riduzione della intensità di cura dei soggetti.
Ogni unità abitativa ha i requisiti di una abitazione civile, essendo dotata di impianti e servizi che garantiscono l’assenza di rischi e percorsi di accesso privi di barriere architettoniche e completamente autonomi rispetto al resto della struttura. L’obiettivo è quello di rendere gli ospiti progressivamente autonomi fino a trasferirsi, alla fine del percorso, in un contesto abitativo del tutto indipendente. I pazienti della Fondazione inoltre, vengono coinvolti in diverse attività all’interno di Casa San Paolo: il giardino, infatti, è molto curato proprio grazie agli ospiti che lavorano come giardinieri. Alcuni, inoltre, hanno aperto una “tisaneria” per lo staff della Fondazione. Altri lavorano al catering per eventi sia interni che esterni.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Fondazione Bonolis

Cronaca

Campi Flegrei, Musumeci “Dichiarare lo stato di emergenza”

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ROMA (ITALPRESS) – «Il perdurare dello sciame sismico, che in due mesi ha fatto registrare tre scosse ben avvertite dalla popolazione, suggerisce la necessità di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale nell’area dei Campi Flegrei». Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, al termine del vertice presieduto a Roma al quale hanno partecipato il capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano, il capo dipartimento per la prevenzione e ricostruzione di Casa Italia Luigi Ferrara, il capo gabinetto Riccardo Rigillo ed il capo ufficio legislativo Francesco De Luca.
«Il provvedimento – ha voluto precisare il ministro – risponderebbe essenzialmente all’esigenza di assicurare, in regime straordinario, la velocizzazione delle procedure già in atto, definite dalle varie norme varate dal governo Meloni nell’ultimo anno e mezzo in relazione al rischio sismico in atto nei Campi Flegrei, connesso al bradisismo. Chiederò quindi al presidente della Regione Campania la necessaria intesa, prima di portare la proposta di delibera all’esame del Consiglio dei ministri».

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Di Matteo (ASI) “Donne fondamentali per storia e futuro dell’automotive”

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NAPOLI (ITALPRESS) – “L’automobile è nata da un’idea maschile, ma a farla funzionare è stata una donna”. E’ il messaggio lanciato da Agnese Di Matteo, vicepresidente dell’Automotoclub Storico Italiano (ASI), nel corso del suo intervento a Herconomy, dove ha raccontato la storia di Bertha Benz, pioniera dell’automotive e figura simbolo del contributo femminile spesso dimenticato in questo settore.
“Bertha Benz – ha spiegato – fu molto più della moglie di Carl Benz: fu lei a credere, finanziare e poi testare il primo veicolo a motore, percorrendo 100 km con i figli al seguito, risolvendo problemi tecnici con mezzi di fortuna: una giarrettiera per sistemare la cinghia, uno spillone per pulire il carburatore. E’ stata la prima collaudatrice della storia”.
Secondo Di Matteo, “la sua storia non si racconta abbastanza perchè viviamo ancora in un immaginario in cui l’auto è dominio maschile. Invece, le donne sono da sempre parte attiva dell’automotive. E oggi più che mai sono chiamate a giocare un ruolo decisivo in settori come la sostenibilità, la cultura e l’innovazione”.
Nel suo intervento, Di Matteo ha ricordato che l’ASI – fondata nel 1966, con sede a Torino e 150mila soci, di cui 21mila donne – è attiva su numerosi fronti grazie a 27 commissioni tematiche. Tra queste, la Commissione Green, che studia soluzioni sostenibili per garantire un futuro ai veicoli storici. “Stiamo lavorando su biocarburanti avanzati – ha sottolineato – che permettano di continuare a far vivere mezzi d’epoca senza impattare negativamente sull’ambiente. I nostri test dimostrano che le bio-benzine di seconda generazione possono abbattere fino al 65% le emissioni di CO2, mantenendo intatte le prestazioni”.
“E’ una sfida culturale oltre che tecnica”, ha aggiunto. “Il motorismo storico non è solo passione, ma anche patrimonio da preservare. E possiamo farlo solo innovando in chiave green”.
Di Matteo ha poi ricordato la recente firma di un protocollo tra ASI e RAI per garantire l’accuratezza storica dei veicoli usati in film, fiction e pubblicità. “Abbiamo già certificato l’auto della radiocronaca del Giro d’Italia e altri veicoli iconici. In questo lavoro le donne sono fondamentali: hanno precisione, attenzione al dettaglio, capacità organizzative che emergono anche nella Commissione Eventi, dove ogni anno gestiamo oltre 3.000 iniziative tra motoraduni, concorsi, tour culturali e manifestazioni solidali”.
Infine, Di Matteo ha raccontato il proprio percorso: “Sono entrata in questo mondo quasi per caso, da Napoli, con studi diversi alle spalle. Mio padre era medico e appassionato di auto d’epoca. Ho cominciato aiutandolo nell’organizzazione di eventi legati alla sicurezza, poi mi sono candidata in ASI. Alla prima non ce l’ho fatta, poi sono passata terza, seconda e oggi sono vicepresidente. Su 13 consiglieri sono l’unica donna, l’unica campana, una delle poche del Sud. Non ho mai vissuto mancanza di rispetto, ma i clichè esistono ancora. Per questo bisogna continuare a raccontare storie come quella di Bertha e di tante altre”.

– foto ufficio stampa Economy Group –
(ITALPRESS).

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Italiano “Bologna club in crescita, ora un altro passo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Bologna sta dimostrando una grande crescita negli ultimi anni, dall’arrivo di Sinisa al percorso dell’anno scorso con la qualificazione in Champions. Ora si è aggiunta la finale”. Vincenzo Italiano spera di regalare ai rossoblù la Coppa Italia, Milan permettendo, a coronamento di un percorso che parte da lontano.

“Il Bologna è in crescita, da quando è arrivato presidente Saputo sta facendo bene, il presidente è ambizioso, tutta la gente che lavora con lui lo fa bene. Da quando sono arrivato è stato un susseguirsi di emozioni. Sono arrivati i risultati, la crescita di tutti, una coesione così non l’avevo mai vista”. Quella di domani è una partita da vivere “con grande entusiasmo, è quello che ci ha accompagnato in questo percorso in coppa con una semifinale di ritorno col Dall’Ara gremito e domani tutta la gente che si muoverà per venire qui a darci il sostegno. Dopo 51 anni il Bologna torna a disputare una gara così importante, tutti insieme cercheremo di fare un ulteriore passo verso la storia sapendo di affrontare una squadra di campioni”.

Italiano non è nuovo a sfide così importanti. “Questa è la mia settima finale, devo dire che arrivarci è già un grande merito. Giocare le finali è bello perchè ci arrivi attraverso un percorso in cui batti squadre forti e in cui riesci a stupire, perchè non era in programma la nostra presenza qui. Le finali si giocano per vincere, ma arrivarci è già una soddisfazione”.

Nella memoria c’è la sconfitta in rimonta di venerdì scorso al Meazza: “Sono convinto che si riparte da zero, ma dobbiamo cercare di capire dove in quel quarto d’ora abbiamo sbagliato, dove abbiamo fatto bene per 70 minuti, e cercare di ripartire. Ogni volta che abbiamo sbagliato abbiamo avuto la capacità di reagire, e sono convinto che domani, per l’importanza della partita e per quello che richiede, non ci sia nemmeno bisogno dell’allenatore”.

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E se dovesse arrivare la vittoria… “Io avevo smesso con i fioretti, ma se dovessimo fare il miracolo voglio pensarci dopo, qualcosa vediamo di organizzare anche con la squadra – ha aggiunto -. Tutta l’attenzione è per quello che dobbiamo ancora preparare per mettere in difficoltà il Milan. Il grande passo è stato fatto, cerchiamo di farne un altro”.

In conferenza stampa anche il capitano Lorenzo De Silvestri. “Questo è un gruppo che sta bene insieme. Da due stagioni ha intrapreso un modo unico di affrontare le partite, abbinando consapevolezza a spensieratezza unica. Abbiamo iniziato questa stagione affrontando le partite così, dovremo affrontare quella di domani alla stessa maniera. E’ una finale, ci vuole un’attenzione più che massima, ma anche la spensieratezza che ci ha permesso di fare questo campionato. Questo Bologna ha battuto tanti record, quest’anno – ha poi ricordato – Quando abbiamo la rosa al completo, concentrata, ce la giochiamo per vincere. La Champions ci ha aiutato a capire che quando il livello si alza bisogna alzare tutte le nostre caratteristiche. E’ un orgoglio aver portato il Bologna in finale”.

Poi un pensiero a Mihajlovic, scomparso nel 2022. “Sinisa ci ha fatto crescere tantissimo a livello umano. Personalmente avevo un rapporto incredibile, la squadra in quel momento lì è cresciuta tantissima. Adesso, quel fattore umano lo porti anche in campo. Sinisa ci ha fatto crescere, ci ha permesso di essere uomini forti. Ora siamo giocatori forti con un allenatore forte. Abbiamo la possibilità di fare 68 punti giocando la Champions e arrivando in finale di Coppa, è un merito”, ha concluso, elogiando il lavoro di Vincenzo Italiano.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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