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Cronaca

Webuild cede quota concessione su linea M4 di Milano per 141 milioni

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MILANO (ITALPRESS) – Un lungo e meticoloso lavoro ha permesso di raggiungere con successo e nell’interesse di tutti gli attori in campo un accordo per la vendita ad Atm S.p.A. dell’intera partecipazione del Gruppo Webuild in SPV Linea M4, società concessionaria della progettazione, costruzione e gestione della linea M4 della metropolitana di Milano, per un corrispettivo complessivo di cassa pari a 141,3 milioni. La vendita, oltre a rappresentare una opportunità di rotazione del capitale anche in ottica di eventuali nuovi investimenti, costituisce un ulteriore passo in avanti nell’ambito della strategia del Gruppo illustrata con il Roadmap al 2025 “The Future is Now”, che prevede la valorizzazione e monetizzazione degli asset non strategici. L’operazione conferma la capacità di consegna di progetti complessi da parte del Gruppo e la lungimiranza di operazioni di sistema di lungo periodo, per il rafforzamento del settore italiano delle infrastrutture, come “Progetto Italia”, l’operazione industriale lanciata dal Gruppo nel 2019 insieme CDP Equity, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM e alcuni investitori istituzionali. Con questa operazione Webuild ha garantito tra l’altro la continuità e la progressiva consegna della M4, rispettando le esigenze e le aspettative del cliente e della cittadinanza, scongiurando il pericolo del blocco dei lavori e consegna a data da definire, salvaguardando anche l’occupazione di centinaia di dipendenti.
L’accordo è stato firmato tra l’azienda di gestione del trasporto pubblico Atm e i soci privati, tra cui le controllate Webuild Italia S.p.A. (quota del 9,63%) e Partecipazioni Italia S.p.A. (9,63%). Nello spirito di totale collaborazione e attenzione al territorio, per permettere ai cittadini di utilizzare prima possibile alcune tratte della linea, man mano che i lavori vengono completati, negli ultimi mesi sono state consegnate le prime tratte per il collegamento in soli 12 minuti tra il centro di Milano, con la stazione San Babila, e l’aeroporto di Linate. Nei prossimi giorni verranno poi riconsegnate alla cittadinanza le aree di superficie di Corso Europa e Piazza Tricolore dopo un piano accurato di attività di rigenerazione urbana, a cui seguirà la consegna delle aree di Largo Augusto nei primi mesi del 2024. La distanza tra i due capolinea di Linate e San Cristoforo pari a 15 km sarà coperta in soli 30 minuti di viaggio; a seguito dell’entrata in funzione della M4, la metropolitana sarà in grado di trasportare 24.000 persone/ora per direzione di marcia, per un totale previsto di 86 milioni di passeggeri all’anno. Una volta ultimata, M4 contribuirà a togliere dalle strade 180.000 auto al giorno, con notevoli benefici in termini di riduzione delle emissioni di CO2. La linea M4 è una metropolitana leggera ad automatismo integrale, che si sviluppa tutta in sotterraneo.
La guida è driverless, senza conducente a bordo, e le porte delle carrozze si aprono esclusivamente alle fermate in stazione, con la banchina totalmente separata dai vagoni in movimento, condizione che garantisce la massima sicurezza per tutti i passeggeri. I lavori su tutta la linea sono in via di ultimazione con un avanzamento che ha superato il 90% e la consegna di tutte le fermate è prevista entro fine 2024. La consegna progressiva delle diverse tratte della linea M4, che rappresenta uno dei progetti di mobilità sostenibile sotterranea più importanti in Europa, conferma la capacità di Webuild, insieme a tutta la filiera, di realizzare grandi infrastrutture complesse e tecnologicamente avanzate in un contesto sfidante come una città ad alta densità abitativa e di traffico come Milano, salvaguardando nello stesso tempo il patrimonio storico e artistico della città. Negli ultimi 10 anni Webuild ha consegnato, spesso a tempo di record, 270 infrastrutture di grande complessità e dimensione in quattro continenti e nei principali segmenti di business nei quali opera. Con oltre 14.000 chilometri di ferrovie e metropolitane realizzate nel mondo, Webuild è uno dei leader globali nel settore, in grado di realizzare opere complesse in contesti urbani ed extraurbani molto differenti e sfidanti, tra le quali il Grand Paris Express, la metropolitana di Riad e di Doha, la metropolitana di New York, oltre alle principali linee metropolitane di Roma e Milano.
-foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).

Cronaca

Tripletta Thuram, Inter batte 3-2 il Torino

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MILANO (ITALPRESS) – Nell’anticipo della settima giornata di Serie A, un Inter famelica piega per 3-2 la rivelazione Torino, rimasto in dieci dopo 20 minuti. A San Siro le luci della ribalta sono tutte per Marcus Thuram, autore di una memorabile tripletta: per il Torino, invece, vanno in rete Zapata (uscito poi per
infortunio) e Vlasic su rigore. I padroni di casa dominano il
match, ma mostrano alcune preoccupanti disattenzioni che
permettono agli avversari di segnare due volte. L’Inter è brava a
indirizzare la partita sin dal primo tempo. Dopo una prima fase
caratterizzata da un paziente possesso palla, i campioni d’Italia
riescono a scardinare il blocco basso del Torino. Il compito dei
nerazzurri viene facilitato dalla madornale ingenuità di Maripan:
l’ex difensore del Monaco, infatti, dopo revisione al Var, viene
espulso, in seguito ad un pericoloso piede a martello su Thuram.
Nonostante l’inferiorità numerica, i granata provano a non
concedere troppo campo agli avversari. Di fronte, alla squadra di
Vanoli, però, si pone un Thuram semplicemente in stato di grazia.
Nel giro di dieci minuti, tra il 25′ e il 35′, il francese segna
due reti di testa, al termine di due azioni fotocopia: i cross
provengono entrambi dalla sinistra e portano la firma prima di
Bastoni, poi di Acerbi. Il doppio vantaggio dura, però, solo una
manciata di secondi. L’Inter si distrae e subisce al 36′ il gol
del 2-1 di Zapata, trovatosi tutto solo davanti a Sommer. Al 40′
Dimarco ha la chance di rimettere a distanza di due reti gli
ospiti, ma Milinkovic gli nega la gioia del gol. Nella ripresa non basta il grande sacrificio di Zapata per far prendere campo e
respirare il Torino. I nerazzurri continuano a macinare gioco,
schiacciando gli uomini di Vanoli nella propria metacampo. Il
terzo gol è solo una questione di minuti e ancora una volta il
marcatore è Thuram: al 60′ l’attaccante interista trova la prima
tripletta italiana, insaccando da pochi passi. I ragazzi di
Inzaghi sfiorano più volte anche il quarto gol con Lautaro e
Taremi. Nel finale piove sul bagnato per il Torino, costretto a
fare i conti con l’infortunio di Zapata: il colombiano è infatti
uscito dal campo in barella. Gli ospiti si regalano comunque un
recupero di speranza, approfittando della seconda sbavatura della
serata dell’Inter. Calhanoglu stende in area Masina: dal dischetto va Vlasic che fa 3-2. Con questo successo l’Inter torna
momentaneamente al secondo posto, a -2 dal Napoli capolista.
Dall’altra parte, invece, il Toro è costretto a leccarsi le
ferite, incassando il secondo ko consecutivo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – A BRESCIA SMART FUTURE ACADEMY, QUALE FUTURO PER I GIOVANI

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Al via Smart Future Brescia 24′, evento dedicato all’orientamento e al matching tra giovani, aziende e enti di formazione. Presente alla cerimonia di inaugurazione l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi che ha sottolineato l’importanza di puntare su innovazione e competenze all’avanguardia per affrontare un mercato del lavoro sempre più complesso.

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Confesercenti “Tetti agli affitti per le attività di prossimità”

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MILANO (ITALPRESS) – Taglio del cuneo fiscale, semplificazione e meno burocrazia, aumento del potere d’acquisto delle famiglie, regolamentazione del commercio sulle piattaforme online, lotta all’elusione fiscale e tetti agli affitti delle attività di prossimità. Queste le principali richieste di Confesercenti al governo in vista della legge di bilancio, ribadite all’Italpress dalla presidente Patrizia De Luise, nella nuova puntata di Primo Piano, la rubrica condotta da Claudio Brachino.
“Noi chiediamo il taglio del cuneo fiscale, semplificazione e aumento del potere d’acquisto delle famiglie attraverso la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali, per lasciare soldi in tasca ai lavoratori, e chiediamo anche tagli alle spesa improduttiva: dove tagliare non spetta a noi dirlo, spetta al Governo, che ha responsabilità di scegliere” spiega De Luise. “Poi c’è il discorso delle piattaforme. Indubbiamente il covid ha abituato le persone a comprare sulle piattaforme online. Però c’è da metterci le mani, lì dentro. Per prima cosa sulla concorrenza fiscale. Perchè noi facciamo un lavoro in cui la concorrenza non ci spaventa, è la nostra quotidianità. E devi saper vendere il tuo prodotto, saper intercettare il bisogno del consumatore a cui ti rivolgi. Però, se giocano due squadre con due regole diverse, a tavolino sappiamo già chi vince. E noi giochiamo con regole diverse, perchè le piattaforme e i grandi colossi dell’online sappiamo tutti che non hanno residenza in Italia, non si sa molto spesso dove ce l’hanno. Quindi, questi soldi che arrivano dal transato non vengono reinvestiti nel nostro Paese. Se questi rimanessero qui staremmo meglio tutti, sia i cittadini sia le imprese” dice ancora la numero uno di Confesercenti.
Poi la presidente parla di affitti, tra le spese fisse più importanti per un’attività di prossimità: “sono esagerati, specialmente se un’attività si trova in una buona zona. Chiediamo tetti e regole. Chiediamo che si torni a considerare l’affitto commerciale come affitto residenziale a famiglie, bisogna cercare di detassare l’affitto a favore del proprietario, ovviamente a fronte di un taglio dell’affitto al commerciante. E poi chiediamo di considerare latterie, mercerie o negozi essenziali come attività di servizio. E’ chiaro che con queste attività non puoi fare miliardi che ti consentono di avere una tassazione come quella in vigore. Quindi, chiediamo di mettere un tetto alla tassazione in relazione al giro d’affari dell’attività”.
De Luise ha affrontato i temi legati alla manodopera, ai giovani e alla formazione. Anche le piccole attività di quartiere faticano a trovare lavoratori, “perchè nelle nostre attività di servizio il sabato si lavora. Poi, se il negozio è posizionato in una zona di particolari flussi turistici anche la domenica si lavora. Gli orari si sono dilazionati e ci sono turni più scomodi. Questi fattori rendono meno appetibili i lavori nelle attività di prossimità”.
La presidente di Confesercenti passa poi al tema della formazione: “perchè quando un ragazzo non vuole studiare, gli si dice ‘vai a fare il commessò? Ci vuole una preparazione per tutto, e non basta solo conoscere le lingue. Si dovrebbe investire sulla formazione, spiegare il lavoro dando gli strumenti. A volte i ragazzi si allontanano da un mestiere semplicemente perchè non lo comprendono”.
(ITALPRESS).

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