LA VOCE PAVESE – OLTREPÒ DEL VINO: “PATTO DI TERRITORIO” O COLONIA?
Oltrepò Pavese al bivio: vecchia strada o strada nuova? Storia di un territorio di qualità che non genera valore e rischia di diventare una colonia, una terra di conquista. Serve un “patto di territorio”. L’Oltrepò Pavese della vite e del vino è di fronte a una scelta importante per il proprio futuro, ma per farla deve saper rileggere il passato, a partire da quello recente. Il tutto non si tiene. La prima? Ridurre immediatamente e per sempre le rese delle produzioni IGT a ragionevolezza. Togliendo di mezzo l’uva che non c’è e non potrà mai esserci si darà un segnale all’Italia e si proteggerà la nave del territorio dai galeoni dei pirati, altrimenti dopo l’ennesimo abbordaggio resteranno solo le scialuppe di salvataggio. La seconda? C’è un punto da sempre eluso: in Oltrepò è mancata e continua a mancare una regia nella programmazione strategica sui nuovi vigneti. Nonostante le annate scarse il territorio produce ancora troppa uva che non serve e lo fa con vigne di varietà diversa impiantate alla rinfusa, senza una precisa zonazione. Bisogna indicare cosa piantare e farlo fare secondo la vocazionalità delle diverse vallate, dei diversi terreni, delle esposizioni e del microclima. Se il viticoltore oggi si avvale di finanziamenti erogati occorre che il meccanismo premiante, quello che inietta soldi pubblici a calmiere degli investimenti aziendali, scatti solo per chi sostiene un progetto territoriale, scientificamente definito e scandito per logiche di mercato per il bene comune. Piantare nuovi vigneti che sono inutili al percorso di valorizzazione non solo non è efficace ma diventa controproducente. Bisogna lavorare su ciò che si può vendere. La svolta può arrivare solo dall’essere uniti in un percorso che parta dalla cooperazione del territorio: da chi vuol fare il bene dell’Oltrepò perché in Oltrepò vive, ha sede, ha radici e sente cucita addosso una missione per il bene comune.
Ogni Domenica c’è l’incontro con Don Franco Tassone, parroco del SS.mo Salvatore e della Chiesa del Sacro Cuore a Pavia. Sacerdote da sempre a fianco degli ultimi, tra la Mensa del Fratello di Don Giuseppe Ubicini e la Casa del Giovane con il venerabile Don Enzo Boschetti, nei segni di un cammino che ha fatto crescere opere e segni della presenza del Signore al servizio dei poveri ed emarginati.
LA VOCE PAVESE – PAVIA, REVOCATO IL BANDO PER LA NUOVA SCUOLA MEDIA A OVEST
Stop temporaneo al percorso che porterà alla costruzione della nuova scuola media Leonardo da Vinci a Pavia Ovest. Il Comune ha revocato il bando di gara per la progettazione, dopo aver rilevato un errore formale: nella versione rettificata del disciplinare non era stata indicata in modo preciso la nuova scadenza per la presentazione delle offerte. Una svista che, secondo gli uffici dei Lavori pubblici, avrebbe potuto esporre l’ente a ricorsi.
Il provvedimento di revoca in autotutela è stato pubblicato sull’albo pretorio. La dirigente ha spiegato che la rettifica, decisa il 10 luglio e resa pubblica il 15, non riportava correttamente il termine aggiornato per la consegna delle proposte, già posticipato rispetto al bando originale. Per garantire pari opportunità a tutti gli operatori economici, si è quindi deciso di annullare la procedura.
Il sindaco Michele Lissia ha confermato che si tratta di un passaggio puramente tecnico, volto a scongiurare possibili impugnazioni davanti al Tar. Il bando, dal valore di circa 400mila euro per la progettazione di fattibilità, quella esecutiva e il coordinamento della sicurezza, era stato pubblicato il 24 giugno con scadenza al 25 agosto.
Il progetto complessivo, finanziato con 9,1 milioni di euro di avanzo di amministrazione comunale, prevede 15 classi, una palestra e un piccolo auditorium. La nuova sede, destinata a essere una succursale dell’attuale Leonardo da Vinci di corso Cavour, punta a ridurre il traffico proveniente dalla zona ovest e dai comuni limitrofi. La redazione del progetto richiederà 210 giorni, con avvio dei lavori previsto nel 2026. Un intervento che l’amministrazione considera strategico per potenziare i servizi scolastici e migliorare la viabilità.
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