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Cronaca

PESTE SUINA AFRICANA IN OLTREPÒ PAVESE, LEGAMBIENTE E WWF: “SI STA FACENDO TROPPO POCO, ORA UNA STRATEGIA VERA”

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Sul tema della peste suina africana (PSA) si è fatto troppo poco secondo Legambiente Voghera Oltrepò e WWF Pavia Lodigiano che ora optano per un comunicato congiunto rivolto agli enti territorialmente preposti a intervenire sul problema.

“I recenti ritrovamenti, concentrati quasi unicamente in Val Nizza , di carcasse di cinghiali fanno pensare ad un picco dell’ epidemia di PSA. L’unica risposta messa in campo fino ad ora è quello di battute sistematiche che mirano all’eradicazione dei cinghiali dal territorio, il che oltre che apparire velleitario e poco realistico, ha dimostrato la sua inefficacia testimoniata appunto dal picco di PSA di questo periodo. Ribadiamo pertanto come già fatto più volte, la necessità di mettere in campo misure diverse, sussistendo perplessità circa il fatto che siano state messe in atto tutte le pratiche utili al contenimento del virus . Innanzitutto riteniamo utile e necessario il coinvolgimento degli esperti dell’Università di Pavia , che peraltro già operano sul territorio per il monitoraggio e studio della fauna selvatica. Riteniamo utile che si verifichi la possibilità di applicare tecniche di contraccezione e sterilizzazione delle femmine di cinghiali, come già avvenuto altrove. Si deve , a nostro avviso, inoltre, valutare metodi di contenimento territoriale, visto che le carcasse sono quasi unicamente state ritrovate in Val Nizza oltre al fermo precauzionale della stagione venatoria 2024/2025 . Inoltre occorre valutare lo stato delle acque di superficie, ritenendo che tale dato vada adeguatamente indagato ed escludere quantomeno la presenza di esche avvelenate , questo non certo per negare la PSA ma quanto per avere un quadro chiaro della situazione. Non ultimo occorre una informazione puntuale e chiara per gli Enti locali , i cittadini e gli operatori turistici ed economici del territorio. La vicina Provincia di Piacenza si è attivata in tal senso e crediamo sia una buona pratica da seguire anche in Oltrepò”.

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Manovra, Tajani “Si troverà un accordo, nessun pericolo per la maggioranza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Noi abbiamo le nostre idee, faremo le nostre proposte e come al solito si troverà un accordo. Avere idee diverse non significa che ci sono pericoli per la maggioranza. Stiano tranquilli i signori delle opposizioni, i problemi sono a casa loro e non a casa nostra”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine degli Stati Generali della Space Economy. “La manovra è assolutamente positiva e condivisibile nell’impalcatura generale. Visto che si scrive nei ministeri, a Chigi ma anche in Parlamento alcune cose potranno essere migliorare. Si può fare di più sulle forze dell’ordine, va abolita la nuova tassa sulla casa, bisogna affrontare la questione della tassazione ulteriore sui dividenti che deve essere modificata se non cancellata. Bisogna affrontare la questione dei trasporti con là metro di Roma, Milano e il collegamento Afragola e Napoli”, ha aggiunto. “Sono sempre pronto a parlare con tutti. Con Giorgia e Matteo ci confrontiamo spessissimo. Siamo partiti diversi e si possono avere idee diverse, l’importante è che la strategia sia comune. Non è che perchè c’è un dibattito allora c’è una divisione, sono opinioni diverse anche perchè sarebbe una caserma, una dittatura nel centrodestra. Meno male che c’è il dibattito. C’è anche un elettorato diverso e questa è la grande forza del centrodestra”, ha concluso Tajani.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Mattarella “Difficoltà del Ssn sono un ostacolo al diritto alla salute”

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ROMA (ITALPRESS) – “Alla base – come dovere delle istituzioni e nelle attese degli italiani – si colloca il diritto alla salute, che la Costituzione definisce diritto universale. Le innovazioni che portano giovamento alla vita delle persone devono avere una positiva ricaduta sull’intero sistema del Servizio sanitario nazionale, che si trova alle prese con l’invecchiamento della popolazione, con i prezzi dei farmaci salvavita, con le carenze di personale medico e infermieristico, insomma con le difficoltà che rappresentano ostacoli al pieno raggiungimento di uno dei traguardi più importanti della vita della Repubblica”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia per “I giorni della ricerca” Airc al Quirinale.
Per il capo dello Stato “le nuove terapie hanno aperto strade alla vita. L’evidenza dei progressi ha accresciuto anche la sensibilità alla prevenzione. Per alcune tipologie di tumore, questa è divenuta concreto programma pubblico di screening.
Se la ricerca è stata il motore primo di tutto questo, è doveroso riconoscere che il suo valore si irradia molto oltre i laboratori. Il tempo delle accelerazioni, del resto, riguarda anche il merito della ricerca. E’ un paradosso che, in presenza di così tante evidenze, e nel pieno di una sfida che coinvolge intelligenze tra le migliori di ogni Continente, si propaghino – in parallelo a grandiosi progressi – anche sconclusionate teorie anti-scientifiche. E che facciano presa su parti – per quanto ridotte – della società. Un fenomeno che non risparmia le società più avanzate, le più beneficate dai progressi della scienza.
Chiusure regressive che, avversando la scienza, si traducono in autolesionismo e in sfiducia nella vita e nel futuro. La strada maestra è quella di continuare nella ricerca”.
Mattarella ha infine sottolineato come “oggi, dopo una diagnosi di tumore vivono milioni di persone. I numeri inducono alla commozione, tanto più se osservati nella progressione di pochi decenni. Tanti possono dirsi guariti e sono tornati alla vita familiare, sociale, professionale. L’evidenza di questi risultati, inoltre, ha spinto a varare norme, più che opportune doverose, per assicurare l’oblio oncologico; quella sorta di marchio a vita di pazienti, con quel che significa nell’ambito delle relazioni”.
(ITALPRESS).
-Foto: Quirinale-

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Meloni “Alle banche chiesti 5 mld su 44 di profitti, possono essere soddisfatte”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non vogliamo tassare la ricchezza prodotta dalle aziende, perchè daremmo un segnale sbagliato. Vogliamo un contributo sulla rendita accumulata per condizioni di mercato che la politica del governo ha fortemente contribuito a creare”. Così la premier Giorgia Meloni a Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, nel nuovo libro di Bruno Vespa “Finimondo”, in uscita giovedì 30 ottobre per Mondadori-Rai Libri. “Ho spiegato – continua Meloni – che per mantenere i conti in ordine, occorrono delle risorse e le abbiamo chieste a chi, grazie a questa politica, ha avuto dei grandi benefici. Se cresce lo spread, se sale il rating dell’Italia, se le banche hanno potuto approfittare dei 200 miliardi messi a disposizione dal governo Conte per rinegoziare con la garanzia dello Stato prestiti che avevano già erogato, o dei crediti del superbonus, sempre grazie a Giuseppe Conte, è giusto che quelle stesse banche ci diano una mano a continuare in una politica così profittevole. Se su 44 miliardi di profitti nel 2025 ce ne mettono a disposizione circa cinque per aiutare le fasce più deboli della società, credo che possiamo essere soddisfatti noi e che in fin dei conti possano esserlo anche loro”, conclude Meloni.
(ITALPRESS).
-Foto: Palazzo Chigi-

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