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Economia

Quasi 3 italiani su 10 ricevono aiuto economico da un familiare

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ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi anni, quasi 3 italiani su 10 (29%) hanno ricevuto un aiuto economico dalla propria famiglia, la maggior parte (23%) in modo ricorrente, soprattutto per pagare le bollette e la spesa alimentare. Secondo i dati rilevati dall’Osservatorio Mensile Findomestic (Gruppo Bnp Paribas) di febbraio, il 10%, invece, ha ricevuto un sostegno economico una tantum dai propri familiari sotto forma di prestito, donazione di denaro o di beni importanti. Sono soprattutto i genitori (60%) a prestare aiuto e in percentuale minore (13%) fratelli o sorelle. “L’analisi di febbraio – commenta Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – evidenzia una situazione economica che per il 40% delle famiglie italiane continua a essere ‘moltò o ‘abbastanzà problematica. Oltre la metà (52%) negli ultimi 3 mesi non è riuscita a risparmiare nulla del reddito guadagnato e l’inflazione rimane saldamente la preoccupazione principale di 6 italiani su 10. In questo quadro, secondo la nostra ultima indagine, l’aiuto familiare, spesso intergenerazionale, si rileva fondamentale per 3 famiglie su 10”.
Gli ecoincentivi per le auto a motore termico a basse emissioni (i più utilizzati dagli italiani) si sono esauriti in poche settimane frenando le intenzioni d’acquisto di auto nuove (-11,5%) e trascinando al ribasso (-8,3%) la propensione media all’acquisto degli italiani per i prossimi 3 mesi. Come rilevato dall’Osservatorio Findomestic, quello della mobilità (anche la propensione all’acquisto di auto usate e motoveicoli è in calo, rispettivamente del 16,5% e 18,2%) non è l’unico settore che soffre: nell’ambiente domestico flessione a doppia cifra per impianti di isolamento termico (-19,5%) e piccoli elettrodomestici (-11,4%). Arretrano anche i grandi elettrodomestici (-6,3%), i mobili (-4,5%), gli infissi (-2,4%) e le caldaie a condensazione e biomassa (-0,9%). Al contrario risultano in crescita pompe di calore (+8,3%) e impianti fotovoltaici/solari termici (+6,5%). Segno meno per la propensione agli acquisti nel comparto tecnologico: fotocamere (-4,7%), tablet (-4,9%), Tv (-6,5%), telefonia (-10,2%) e Pc (-13,5%). “I consumatori – ha aggiunto Bardazzi – sono proiettati verso la bella stagione: le intenzioni d’acquisto di monopattini (+28%) ed e-bike (6%) crescono così come quelle dei viaggi (+10,8%) che compensano gli andamenti negativi di altri segmenti del settore tempo libero: -8,4% per le attrezzature sportive e -6,4% per il fai da te”.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Findomestic –

Economia

Confcommercio, per il Black Friday si spende e si acquista di più anche con l’aiuto dell’IA

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ROMA (ITALPRESS) – Sette italiani su dieci faranno acquisti durante la settimana del Black Friday, il 3% in più rispetto al 2024 e, oltre la metà, ne approfitterà per comprare i regali di Natale. Il budget medio di spesa sarà 268 euro, in leggera crescita rispetto all’anno scorso. A trainare lo shopping soprattutto le donne, i giovani tra i 18 e i 34 anni e i residenti nel Nord Italia. Elettronica ed elettrodomestici restano in cima alla lista degli articoli più gettonati. Seguono abbigliamento, prodotti per la cura della persona e giocattoli, confermando un orientamento verso regali utili, personali e destinati alla famiglia. Il 50,2% degli acquirenti utilizzerà sia i negozi fisici che quelli online. La comunicazione digitale gioca un ruolo centrale: il 41,5% dei consumatori dichiara di essere influenzato dal web advertising, il 34,6% dall’intelligenza artificiale (in crescita tra i consumatori per la ricerca di informazioni e ammortizzamento dei tempi) e il 29,1% da Instagram. Tra chi si informa sui social, i reel e i post sono i contenuti più determinanti nella scelta. Questi i risultati principali dell’indagine realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Research, sulle previsioni e intenzioni d’acquisto degli italiani in occasione del Black Friday.

PROPENSIONE ALL’ACQUISTO

Nel 2025, il 70,2% degli italiani effettuerà acquisti durante la settimana del Black Friday, in crescita di 3 punti percentuali rispetto al 2024. A trainare questa tendenza sono soprattutto le donne, i giovani tra i 18 e i 34 anni e i residenti nel Nord Italia Tra il 70,2% di chi acquisterà durante il Black Friday, il 66,7% lo farà per comprare regali di Natale, con un incremento di 2,4 punti rispetto all’anno precedente In media, questi acquisti rappresenteranno il 47% del budget complessivo destinato al Natale.

BUDGET DI SPESA

Il budget medio che gli italiani intendono destinare agli acquisti del Black Friday è pari a 268 euro, in leggera crescita rispetto ai 261 euro del 2024. Il 90,9% dei consumatori spenderà fino a 500 euro, mentre solo il 9,1% supererà questa soglia.

CANALI DI VENDITA

Il 50,2% degli acquirenti utilizzerà sia i negozi fisici che quelli online, mentre il 32,3% comprerà solo online e il 17,5% esclusivamente nei negozi fisici. Tra i canali offline, i centri commerciali si confermano i luoghi preferiti, con un aumento di 5,2 punti percentuali rispetto al 2024. La comunicazione digitale gioca un ruolo centrale: il 41,5% dei consumatori dichiara di essere influenzato dal web advertising, il 34,6% dall’intelligenza artificiale (in crescita tra i consumatori per la ricerca di informazioni e ammortizzamento dei tempi) e il 29,1% da Instagram. Tra chi si informa sui social, i reel e i post sono i contenuti più determinanti nella scelta.

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– foto IPA Agency –

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Economia

Moody’s alza il rating dell’Italia a Baa2 dopo 23 anni. Meloni “Fiducia dei mercati nel governo”

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ROMA (ITALPRESS) – Moody’s rialza il rating dell’Italia portandolo da ‘Baa3’ a ‘Baa2’. L’outlook passa da positivo a stabile. E’ la prima promozione per il nostro Paese, da parte dell’agenzia, dopo 23 anni.

“Accogliamo con grande soddisfazione l’upgrade di Moody’s sull’Italia, un risultato importante che non avveniva da 23 anni”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che si trova a Johannersburg per il G20. “Questo riconoscimento – aggiunge – premia il lavoro serio e responsabile del nostro governo, frutto di scelte coerenti sui conti e di riforme strutturali, ma anche il lavoro e l’impegno delle nostre imprese e dei nostri lavoratori”. “Desidero ringraziare in particolare il ministro Giorgetti per lo sforzo costante e scrupoloso nella gestione dei conti – sottolinea -. La promozione di Moody’s è una conferma della fiducia dei mercati non solo nel governo, ma nell’Italia tutta”.

“Siamo soddisfatti della promozione di Moodys, la prima dopo 23 anni. Un’ulteriore conferma della ritrovata fiducia in questo governo e dunque nell’Italia”. Così in una nota il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, commentando il rialzo del rating dell’Italia da parte di Moody’s.

– foto IPA Agency –

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Economia

Bankitalia “Prospettive crescita contenute, debito pubblico fattore vulnerabilità”

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ROMA (ITALPRESS) – Dalla scorsa primavera, i prezzi delle attività più rischiose nei mercati finanziari internazionali sono “notevolmente saliti” e “la volatilità è tornata su livelli molto bassi, nonostante la perdurante incertezza e le tensioni geopolitiche”. Il rischio di “correzioni improvvise è aumentato”, soprattutto “qualora le valutazioni si discostassero dai fondamentali economici”, ma “gli investitori appaiono particolarmente fiduciosi, malgrado l’elevata incertezza del quadro macroeconomico globale e i profondi cambiamenti in ambito geopolitico”. E’ il quadro tracciato dal secondo Rapporto di Stabilità Finanziaria del 2025 di Bankitalia.

In Italia, i rischi per la stabilità finanziaria riconducibili a fattori interni “permangono contenuti”, mentre “sono non trascurabili quelli connessi con l’instabilità a livello internazionale”. Il quadro macrofinanziario “è rimasto complessivamente stabile rispetto allo scorso aprile” e beneficia “della moderata ripresa del credito, della tenuta dei redditi da lavoro, della bassa disoccupazione, della prudente impostazione della politica di bilancio, del contenuto debito privato e della posizione creditoria netta sull’estero”. Le prospettive di crescita “restano tuttavia contenute e soggette a rischi legati prevalentemente a fattori esterni”, rileva il Rapporto. “Da un lato, la tenuta dei redditi da lavoro, la bassa disoccupazione, la posizione netta sull’estero largamente creditoria e il debito privato contenuto costituiscono elementi di forza. Dall’altro lato, l’elevato debito pubblico rimane un fattore di vulnerabilità.

Per assicurare una sua significativa riduzione in rapporto al prodotto sarà necessario combinare azioni concrete per sostenere la crescita con il mantenimento della prudente gestione delle finanze pubbliche, uno dei fattori alla base delle recenti revisioni al rialzo del merito di credito del Paese”.

Per le famiglie “i rischi restano contenuti”. L’incertezza sulle prospettive economiche “si riflette su una propensione al risparmio ancora superiore ai livelli precedenti la pandemia”, spiega Bankitalia. “Nonostante l’accelerazione del credito, l’indebitamento in rapporto al reddito ha continuato a ridursi, portandosi su valori storicamente bassi. La dinamica dei prestiti riflette soprattutto quella dei mutui, erogati prevalentemente a tasso fisso”. Per le imprese, le condizioni finanziarie delle imprese “rimangono complessivamente buone, sostenute dalla redditività e da un indebitamento che ha continuato a ridursi in rapporto al PIL”.

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Anche il credito “ha mostrato segnali di ripresa, dopo una fase di contrazione iniziata nel 2023”. La crescita “è stata trainata dalle grandi imprese, ma si è osservata anche per quelle più solide tra le minori”. Complessivamente, “le condizioni finanziarie delle imprese rimangono buone, sostenute dalla redditività e da un indebitamento che ha continuato a ridursi in rapporto al PIL”. L’andamento del credito finora ha “risentito in misura limitata dell’innalzamento dei dazi statunitensi”: dalla fine dello scorso anno, rileva Bankitalia, la domanda di finanziamenti da parte delle imprese attive nei settori più esposti alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti è stata “solo leggermente inferiore rispetto a quella relativa al resto dell’economia”.

Le condizioni del sistema bancario “sono nell’insieme solide. Gli indicatori di mercato rimangono favorevoli e migliori di quelli dei principali intermediari dell’area dell’euro. La redditività, ancora elevata nell’anno in corso, è prevista in moderata diminuzione nel prossimo biennio”. Per il settore assicurativo, “la patrimonializzazione si è rafforzata. E’ proseguito il miglioramento della redditività e delle condizioni di liquidità, favorito dal significativo incremento della raccolta premi e dalla diminuzione dei riscatti”.

– Foto IPA Agency –

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