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Cronaca

“FONDAZIONE CHIPS-IT – CENTRO ITALIANO PER IL DESIGN DEI CIRCUITI INTEGRATI A SEMICONDUTTORE”: AL VIA LA FASE OPERATIVA. PUBBLICATO IL BANDO PER LA SELEZIONE DEL DIRETTORE

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Lo scorso novembre l’Università di Pavia ha ospitato l’evento inaugurale della “Fondazione Chips-IT – Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore”, alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca sen. Anna Maria Bernini, del Ministro dell’Economia e delle Finanze on. Giancarlo Giorgetti e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy sen. Adolfo Urso.

Un passaggio fondamentale verso la nuova strategia italiana per la microelettronica: la Fondazione,  istituita dall’art. 1, comma 406 della Legge 197/2022, ha lo scopo di coordinare l’attività di ricerca e design di microchip con attori pubblici e privati.
Pavia non solo è la sede legale, sarà anche il principale centro operativo e di ricerca. La scelta di Pavia è stata dettata dal ruolo e prestigio internazionale dell’Ateneo pavese per le attività di formazione, ricerca, innovazione nell’area della microelettronica. Ma anche dalla presenza di una consolidata rete di aziende del settore sul territorio che ha portato alla recente nascita del Distretto della Microelettronica.

Il primo importante passo di Chips-IT è stato compiuto con la pubblicazione del bando per la selezione tramite procedura competitiva internazionale del Direttore.

L’obiettivo del Direttore non sarà solo quello di creare l’organizzazione, ma anche di elaborare una visione per il settore della progettazione di circuiti integrati e di realizzarla sfruttando l’attuale panorama di finanziamenti incarnato dalla legge europea sui chip e dalle iniziative legislative italiane dirette a promuovere la produzione e la progettazione in questo settore. 
Dovrà essere in grado di costruire la comunità interna ed esterna di Chips-IT migliorando la diversità dei ricercatori e del personale e lavorando a stretto contatto con l’industria e il Governo.
Si cercano figure con laurea specialistica o dottorato di ricerca, preferibilmente in ingegneria, fisica e matematica. I candidati devono possedere una comprovata conoscenza e competenza degli ecosistemi industriali e di ricerca sulla progettazione microelettronica a livello mondiale.

Il bando è pubblicato sul sito web della fondazione: https://www.fondazione-chipsit.it/

La Fondazione  Chips-IT, presieduta da Alberto Sangiovanni-Vincentelli professore dell’Università di Berkeley e autorità indiscussa in materia di semiconduttori, nasce anche per cogliere le opportunità del pilastro del Chips Act europeo dedicato allo sviluppo e al trasferimento tecnologico e svolgerà il ruolo di Competence Centre, aiutando a formare nuove generazioni di talenti nel settore.

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Francesco Svelto, Rettore dell’Università di Pavia, è stato designato come membro del Consiglio di Amministrazione.
Chips-IT  – dice il Rettore Francesco Svelto – costituisce una grande opportunità per la città, per tutto il territorio e per l’Università. Siamo di fronte ai primi passi concreti di un progetto ambizioso, ma strategico per la ricerca italiana e per lo sviluppo del Paese. La Fondazione sarà infatti in grado di supportare le imprese italiane e attrarre investimenti dall’estero. È un motivo di orgoglio che Pavia sia stata scelta come sede. L’Università di Pavia vanta un riconosciuto prestigio internazionale per le attività di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico nell’area dei circuiti integrati in tecnologie micro- e nano-elettroniche. Un punto di riferimento sancito anche dalla nascita di un Distretto della Microelettronica che abbiamo inaugurato nel 2022. La presenza a Pavia della Fondazione sarà l’opportunità per sviluppare rapporti di ricerca, creare occasioni di formazione e opportunità di carriera per i nostri studenti e i nostri neolaureati”.

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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