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Cronaca

Nuovi bandi per la cultura da Fondazione Cariplo

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MILANO (ITALPRESS) – Sul fronte del sostegno alla cultura, Fondazione Cariplo ha in programma numerose iniziative e progetti per un’ampia azione per la promozione di iniziative che arrivino, soprattutto, a quelle persone che di solito non hanno opportunità in questo ambito. Sono 4 le direttrici scelte per il mandato 2024-2027: creare valore condiviso attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali; ridurre le disuguaglianze intervenendo sulle diverse forme di povertà e fragilità; allargare i confini comprendendo e gestendo le relazioni tra il territorio di riferimento, l’Italia e l’Europa; creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità. Dentro questo impianto strategico si muove anche l’azione della fondazione nel settore della Cultura, con una modalità interdisciplinare. La Cultura infatti ha risvolti sociali e può essere un veicolo anche per attività in campo ambientale. Fondazione Cariplo come sempre sosterrà i progetti che, attraverso la partecipazione ai bandi, le verranno presentati da parte di enti non profit che operano in Lombardia o nelle due province di Novara e Verbania.
“Fondazione Cariplo ha la volontà di portare la cultura dove fino ad ora adesso non è arrivata o è arrivata in maniera non così compiuta” ha dichiarato Giovanni Caimi, coordinatore sottocommissione arte e cultura di Fondazione Cariplo. Tra gli obiettivi contenuti nella programmazione 2024, infatti, anche quello di coinvolgere almeno 50mila nuovi fruitori.
“Abbiamo l’intenzione di aprirci sempre di più alle collaborazioni per massimizzare i possibili risultati – ha spiegato – Tra le tante iniziative in programma, vogliamo recuperare i luoghi in degrado, affidandoli alle cure e alla gestione delle comunità locali perchè le facciamo rivivere”.
Sono quattro i bandi presentati da Cariplo, in questi giorni, di cui ben tre nuovi. Durante l’anno, poi, ne usciranno altri. L’iniziativa già attiva da diversi anni è quella citata e riguarda la rigenerazione di luoghi culturali. Con un budget di 5 milioni di euro il bando prevede il sostegno a progetti di rigenerazione culturale di luoghi in disuso o sottoutilizzati e per l’avvio di nuove attività, il tutto in stretta collaborazione con i territori e gli enti locali.
“Le tre nuove iniziative ci riportano al periodo pre-covid, con l’intensità e la produzione culturale che c’era prima che il mondo si chiudesse. L’idea è quella di ritornare a puntare in campo culturale sulla qualità, sul valore della cultura, di portare la cultura in tutte le aree del nostro territorio di intervento dove la fruizione culturale è più bassa”, ha spiegato Andrea Rebaglio, vicedirettore area arte e cultura di Fondazione Cariplo.
Tra le novità c’è il bando “Valore della Cultura”. Come dice il nome, l’iniziativa punta ad incoraggiare lo sviluppo di un’offerta di cultura ricca, articolata e di qualità. Con un budget di 3 milioni di euro, i progetti candidati devono tra gli altri migliorare l’offerta culturale in termini di curatela, produzione, gestione e promozione e presentare nuovi linguaggi, modalità di espressione e metodologie di produzione. Insomma: devono essere al passo coi tempi e con i bisogni di oggi.
Un altro bando si chiama “Cultura diffusa” e ha l’obiettivo di favorire l’accesso a un’offerta culturale ampia e diffusa, con particolare attenzione alle aree meno servite e alle forme di espressione artistico-culturale meno rappresentate. Il budget a disposizione è di 2 milioni e 750mila euro.
“E infine l’ultima novità è quella di rilanciare una linea dedicata agli studenti delle scuole superiori. Un’iniziativa che si chiama “clima creativo””, ha aggiunto Rebaglio.
Questa iniziativa, per la quale sono stati messi a disposizione un milione e 150mila euro, vuole coinvolgere gli studenti in percorsi educativi interdisciplinari che tengano uniti sostenibilità ambientale e diversi linguaggi artistico-culturali.
“La cultura è per definizione trasversale a tutti i comparti per questo sosteniamo le organizzazioni che operano in questo campo, istituzioni, associazioni, ma stimoliamo al contempo progetti che abbiano ricadute sociali ed ambientali, ha affermato Patrizia Asproni, referente Arte e Cultura del CDA di Fondazione Cariplo – Pensiamo ad esempio alla povertà educativa dove il favorire l’accesso alla cultura alle persone fragili, o a quelle che non hanno la possibilità di fruirne, contribuisce a ridurre le disuguaglianze e le marginalità. Questo vale per tutti , giovani, adulti e anziani, che hanno esigenze diverse, ma, in comune, un grande bisogno di opportunità culturali”. Sappiamo infatti che ci sono persone che non sono mai entrate in un museo, a teatro, al cinema…
La cultura deve avere anche un approccio nazionale e internazionale. “E’ importante confrontarci e collaborare con chi è impegnato in questi ambiti, anche al di fuori dei nostri confini” ha aggiunto Asproni sottolineando l’importanza di “sostenere gli enti del terzo settore che operano in questo campo a affinchè possano svilupparsi dal punto di vista progettuale, gestionale e manageriale”.
Insomma sono molte le iniziative per l’anno in corso, mentre va ricordato che nel 2023 appena concluso, sul fronte della cultura la fondazione ha finanziato 643 progetti con un impegno di circa 50 milioni di euro.
-foto ufficio stampa Fondazione Cariplo-
(ITALPRESS).

Cronaca

Milano, albero cade su marciapiede per il vento. Nessun coinvolto

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MILANO (ITALPRESS) – Nonostante il vento forte, per ora si segnala un solo intervento di rilievo dei Vigili del Fuoco a Milano. Si tratta di un albero staccatosi, a causa delle forti raffiche, dal cortile della Chiesa Sacro Cuore di Gesù in via Cittadini e andando a finire sul marciapiede pedonale. Fortunatamente in quel momento nessuno transitava. I Vigili del Fuoco hanno provveduto a rimuovere l’albero e a mettere in sicurezza l’area.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Vigili del Fuoco Milano

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Professioni sanitarie Milano “Mototerapia è solo attività complementare”

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata approvata lo scorso 20 novembre in Senato la proposta di riconoscimento della mototerapia come terapia complementare. La pratica, ideata dal campione di motocross Vanni Oddera, prevede il coinvolgimento dei pazienti in attività ludiche con l’uso di moto elettriche, che allevierebbero le difficoltà legate all’ospedalizzazione per i bambini o altre categorie fragili. Dal commento del Ministro della Disabilità Alessandra Locatelli, si apprende che tale ‘terapià contribuirebbe a “garantire quella dimensione umanizzata e più dignitosa della cura e […] l’unicità della persona a partire dalle sue emozioni e dal suo diritto di essere felice, anche in contesti ospedalieri”. Replica l’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio. “La ‘mototerapià, anche rispetto ad altre ‘terapie complementarì legate ad attività ludiche, ad esempio musicoterapia, arteterapia o clownterapia, non ha solidi fondamenti scientifici a comprovarne l’efficacia, come ha giustamente rilevato la Senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo” afferma il Presidente dell’Ordine, Diego Catania. “In generale, tali attività possono essere, sì, affiancate alle cure ufficiali, ma non devono essere confuse con percorsi terapeutici e riabilitativi riconosciuti da linee guida e documenti di indirizzo. In caso contrario, possono crearsi false aspettative negli assistiti e nelle loro famiglie, già in una condizione di vulnerabilità e sofferenza”. L’Ordine comprende tante Professioni dell’area della riabilitazione, fra le quali si annoverano i Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, i Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, i Terapisti Occupazionali, gli Educatori Professionali e i Logopedisti, tutti operanti a supporto di individui fragili sotto vari punti di vista, come l’età, la disabilità fisica o psichica o la ridotta autonomia e vulnerabilità psicologica conseguente a gravi patologie. Gli ambiti in cui tali Professionisti svolgono la loro attività, come reparti di oncologia, centri diurni o residenze per persone con disabilità, sono proprio i contesti a cui potrebbe essere applicato l’uso della ‘mototerapià o di altre attività complementari. Dichiarano i Presidenti delle Commissioni d’Albo interessate: “Il rischio è che possano essere approvate dal Parlamento proposte di terapia che dovrebbero, invece, essere validate dalla comunità scientifica. Occorre seguire l’iter della medicina basata sull’evidenza, che prevede confronti e processi a garanzia dell’efficacia dell’intervento, nonchè il coinvolgimento di tutti i Professionisti della cura”. “Le Professioni Sanitarie basano la loro attività su solidi fondamenti deontologici e precise competenze, grazie a percorsi universitari specifici che includono gli aspetti psicologici e relazionali necessari a garantire il pieno rispetto della dignità e unicità dell’individuo” aggiunge il Presidente Catania. “Mi lascia perplesso, dunque, che la ‘mototerapià e altre pratiche similari siano elette a baluardo della ‘dimensione umanizzata […] della curà, come se l’operato di Professionisti qualificati non fosse sufficiente a garantirla. Sarebbe prioritario, invece, dare più riconoscimento e margine d’intervento alle risorse umane già presenti nel nostro Servizio Sanitario Nazionale, così da mettere i Professionisti nelle condizioni di attuare al meglio le terapie riconosciute e scientificamente provate, a maggior tutela dei soggetti fragili e delle loro famiglie”. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa e Comunicazione Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio

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Colpita base Unifil in Libano, 4 militari italiani feriti

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ROMA (ITALPRESS) – Quattro militari italiani sono rimasti leggermente feriti a seguito dell’esplosione di due razzi da 122 millimetri che hanno colpito la base UNP 2-3 di Shama, nel sud del Libano, che ospita il contingente italiano e il Comando del settore ovest di Unifil. “Ho immediatamente contattato il comandante del contingente, generale di Brigata Stefano Messina, per sincerarmi delle condizioni dei quattro militari, che non destano preoccupazioni. Ho anche contattato la mia controparte libanese ribadendo che il contingente italiano di Unifl permane nel sud del Libano per offrire una finestra di opportunità alla pace e non può diventare ostaggio degli attacchi delle milizie. E’ intollerabile che ancora una volta una base di Unifil sia stata colpita”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Cercherò di parlare con il nuovo ministro della Difesa israeliano, cosa che è stata impossibile dal suo insediamento ad oggi, per chiedergli di evitare l’utilizzo delle basi Unifil come scudo. Ancor più intollerabile è la presenza di terroristi nel Sud del Libano che mettono a repentaglio la sicurezza dei caschi blu e della popolazione civile”, ha aggiunto il ministro.
Da una prima ricostruzione, due razzi, hanno colpito un bunker della base e un locale nei pressi della polizia militare internazionale, provocando danni alle infrastrutture circostanti. Alcuni vetri, a causa dell’esplosione si sono frantumati colpendo i quattro militari.
“Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano”, afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinchè le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di Unifil e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”, aggiunge.

– Foto di repertorio IPA Agency –

(ITALPRESS).

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