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Cronaca

Monza, arrestati 4 giovanissimi per rapine in centro

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MONZA (ITALPRESS) – Alle ore 22.15 circa di sabato 16 marzo, giungevano diverse chiamate, presso la Sala Operativa della Questura di Monza e della Brianza, che segnalavano un’aggressione sul Ponte dei Leoni da parte di diversi giovani ai danni di un altro ragazzo. All’arrivo degli equipaggi della Polizia di Stato gli autori dell’aggressione fuggivano in diverse direzioni e, mentre un equipaggio soccorreva la vittima, un ragazzo italiano 17enne, che presentava un rigonfiamento allo zigomo e lesioni al labbro con fuoriuscita di sangue, l’altro equipaggio si metteva alla ricerca dei fuggitivi. Dalla vittima si apprendeva che era stato aggredito da un gruppo di giovani, tra i 16 e i 20 anni, in quanto aveva cercato di ottenere la restituzione di quanto sottratto a suo fratello, 14enne, vittima di una rapina, accaduta poco prima, durante la quale gli era stato asportato uno smanicato “Emporio Armani” di colore grigio e delle cuffie Bluetooth. Grazie alla descrizione fornita dalle vittime (alto 190 cm, carnagione chiara, vestito di scuro e con capelli castani, lunghi e lisci), immediatamente diramata agli altri equipaggi, gli Agenti della Polizia a circa 100 m da dove era avvenuto il fatto, nelle vicinanze del Duomo di Monza, rintracciavano un ragazzo che attirava la loro attenzione in quanto oltre ad indossare un giubbotto di colore nero al di sotto del quale si intraveda la fuoriuscita di un altro giubbotto di colore bianco, aveva anche le nocche dell’indice della mano destra sanguinanti. Sottoposto a controllo, diceva di non ricordarsi come si era ferito ed invitato a slacciare il giubbotto nero, si notava che sotto vestiva uno smanicato uguale a quello che era stato appena sottratto. Poichè sprovvisto di documenti, veniva fatto salire sulla Volante e, prima di accompagnarlo presso gli Uffici della Questura per procedere all’esatta identificazione, gli operatori ritornavano dalle vittime per poter acquisire ulteriori informazioni. Queste ultime alla vista del ragazzo sottoposto a controllo, lo indicavano come uno degli autori sia dell’aggressione che della rapina. Mentre gli operatori erano impegnati nelle attività di fotosegnalamento presso il Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura, un altro equipaggio della Squadra Volante stava procedendo all’arresto di tre minori, due 16enni, un italiano e un marocchino, e un 17enne rumeno, anch’essi responsabili di una rapina ai danni di un 38enne, al quale avevano sottratto 55 euro. Alle ore 02.10, del 17 marzo, mentre il 38enne transitava a piedi in via Canova, all’altezza di via Cremona, veniva avvicinato da tre soggetti in bicicletta, che con insistenza provavano a richiamare l’attenzione della vittima che avendo indosso le cuffiette non riusciva a capire cosa gli venisse detto. Pertanto, due dei tre ragazzi, ponendosi davanti a lui, gli bloccavano il passaggio, mentre il terzo estraeva dai pantaloni un oggetto appuntito tipo cavatappi, intimandogli di consegnargli il contenuto del portafoglio. Ottenuto il risultato, gli autori della rapina si davano alla fuga a bordo di biciclette, mentre la vittima chiamava prontamente il Numero Unico d’Emergenza segnalando quanto accaduto e veniva immediatamente raggiunto da un equipaggio della Polizia di Stato, al quale forniva una dettagliata descrizione degli aggressori: ragazzi tra i 16 e i 20 anni, uno di altezza media, capelli scuri e ricci di lunghezza media, giubbotto bianco con cappuccio e carnagione olivastra, un altro di altezza media e vestito di scuro ed il terzo di circa 180 cm, abiti scuri, una tracolla di colore marrone tipo “Alviero Martini – Prima Classe” e capelli scuri e corti. Diramata la descrizione, nei pressi di via Vittorio Emanuele un equipaggio della Polizia di Stato rintracciava i tre soggetti con una bici da donna, segnalata dal 38enne, che il possessore cercava di occultare alla vista della Volante. Mentre gli Agenti di Polizia li sottoponevano al controllo, transitava la proprietaria della bicicletta, che la riconosceva come sua e affermava che le era stata sottratta poco prima. I ragazzi fermati, essendo sprovvisti di documenti di riconoscimento, venivano accompagnati presso gli Uffici della Questura per l’identificazione. Uno dei 16enni, di origine marocchina, veniva trovato in possesso dei 55euro dello stesso taglio denunciato dal 38enne, mentre il 17 enne di un cavatappi, occultato all’interno della tracolla “Alviero Martini”, nella quale venivano trovati anche i documenti e lo smartphone appartenenti all’autore della rapina e dell’aggressione precedentemente avvenute al Ponte dei Leoni. Infatti, il 17enne ammetteva di aver partecipato anch’egli alla rapina in danno del 14enne al Ponte dei Leoni e che, successivamente, con l’altro autore della rapina si erano scambiati gli indumenti per confondere la polizia. Considerata l’evidenza di quanto accertato, tutti i soggetti fermati venivano tratti in arresto e posti a disposizione della Procura della Repubblica di Monza per quanto riguarda il maggiorenne, e della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni per quanto riguarda i tre arrestati di minore età. Il maggiorenne veniva portato presso la Casa Circondariale di Monza, mentre i minorenni presso il Carcere Minorile “Beccaria” di Milano.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Polizia Monza

Cronaca

IN DIFESA DEGLI ANIMALI DEL CIRCO PRESIDIO IN PIAZZALE FERMI A VOGHERA

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Da giorni la presenza del circo Orfei in piazzale Fermi a Voghera sta suscitando proteste, anche via social, da parte di numerosi animalisti. Ieri si sono dati appuntamento proprio nei pressi dell’area dove si svolgono spettacoli quotidiani, per fare sentire la loro voce.

Da tempo la querelle è vivace attorno alla presenza degli animali nei circhi. A Voghera da alcuni giorni si è focalizzata attorno all’area di piazzale Fermi, dove staziona il circo Orfei. Lì, ma anche sui social, sui vari gruppi cittadini, e anche attraverso molti volantini affissi per le vie, la protesta si è fatta vita da parte degli amanti degli animali, capitanati da Paola Gatti e con l’appoggio dell’associazione L’Arca degli Animali, con Enpa che ha avviato una raccolta firme su change.org. In molti accusano anche il Comune di essersi reso responsabile dell’arrivo dello spettacolo, di non averlo bloccato per tempo. Ma, come ha già spiegato il sindaco Paola Garlaschelli sui suoi profili social, pubblicamente, pur non condividendo la presenza degli animali nei circhi, non si è potuto fare nulla, dal punto di vista legale, sia perché gli animali durante i controlli sono risultati a norma, sia perché i numerosi ricorsi intentati anche in altre situazioni non hanno portato all’esito sperato. E’ invece importante, ha sottolineato il primo cittadino, sensibilizzare Regione e Governo (che poi è l’organo che legifera in materia) per cambiare le regole tanto discusse in questo settore. La proprietà, dunque la famiglia Orfei, ha replicato che gli animali non sono assolutamente maltrattati e che sono tenuti secondo la legge: si tratta, hanno spiegato, di animali per la quasi totalità provenienti da allevamenti e che non possono essere rilasciati in natura perchè altrimenti morirebbero. Domenica alcuni amanti degli animali si sono radunati attorno all’area di Piazzale Fermi, a pochi metri dal tendone del circo, per fare sentire la loro voce.

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Cronaca

Tivusat, la televisione satellitare gratuita ha superato i 400 canali

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ROMA (ITALPRESS) – La televisione satellitare gratuita ha superato i 400 canali. Questa è l’offerta disponibile oggi per tutti i telespettatori che hanno in casa il decoder o la cam della piattaforma Tivusat. Si parte con i canali d’informazione, per passare al cinema, alle serie tv, ai canali per bambini, alla musica classica e all’intrattenimento.
Quella della televisione satellitare è una storia che nasce in Italia il 29 gennaio del 1990 con il primo satellite gestito da RaiSat, si svilupperà con la nascita di Telepiu e di Stream, per arrivare a Sky e Tivusat. In questi anni la parabola e il decoder satellitare sono diventati lo strumento fondamentale per ricevere la televisione in molte zone del Paese dove non arrivano, nè la televisione terrestre, nè la banda larga.
La sua diffusione è stata favorita dal grande numero di canali disponibili, gratuitamente e con un’altissima qualità video e audio. Oggi è stato superato il traguardo dei 400 canali ricevibili per i possessori di un decoder o una cam di Tivusat, ai quali vanno aggiunti  centinaia di canali radio. Un’offerta che sarebbe stata impensabile se la televisione fosse rimasta solo terrestre. La scelta di vedere la tv via satellite, che fino a qualche anno fa sembrava limitata solo a chi decideva di abbonarsi a una pay tv, sta progressivamente coinvolgendo il grande pubblico, tanto da essere arrivati ad una platea di oltre 15 milioni di telespettatori. 
Negli ultimi anni, al pubblico televisivo italiano si è aggiunta una platea importante di stranieri residenti nel nostro Paese, che attraverso Tivusat possono accedere ai canali trasmessi nelle loro lingue. La possibilità di trasmettere un numero cosi grande di canali è una prerogativa della tv satellitare e ne spiega in parte la sua grande crescita, senza dimenticare la facilità di istallazione e la certezza di poterla ricevere in qualunque luogo. Ma lo sviluppo della piattaforma satellitare italiana non si ferma qui e nel corso dei prossimi mesi sarà disponibile sul mercato un nuovo decoder, che permetterà di ricevere contemporaneamente la tv satellitare  e di connettersi alla rete, offrendo un servizio che sarebbe stato inimmaginabile solo pochi anni fa. Con questo decoder si potranno utilizzare gli apparecchi televisivi presenti nelle nostre case, senza doverli sostituire con i televisori di ultimissima generazione.

– foto ufficio stampa Tivusat –
(ITALPRESS).

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Difesa, firmato accordo tra Italia e Giappone

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha firmato a Roma l’Accordo ACSA (Acquisition and Cross-Service Agreement) con il ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, per il rafforzamento della cooperazione bilaterale dei rispettivi Paesi nel settore della difesa.
“Oggi celebriamo un momento di grande importanza per le relazioni tra Italia e Giappone, un legame fondato su valori comuni come la democrazia, la pace e la cooperazione internazionale. La firma dell’ACSA, strumento volto a facilitare acquisizioni, forniture, scambi in campo militare e a mobilitare prontamente aiuti in caso di emergenze e di disastri naturali segna non solo un rafforzamento delle nostre capacità operative, ma anche un contributo significativo alla stabilità regionale e globale”, ha detto il ministro Crosetto che ha poi aggiunto: “La logistica è il cuore di ogni operazione moderna, e la nostra collaborazione permetterà di sviluppare soluzioni innovative, sostenibili ed efficienti. Questo ci consentirà di ottimizzare le risorse delle nostre Forze Armate e rispondere prontamente alle sfide globali, quali la gestione delle crisi umanitarie, i disastri naturali e la tutela della sicurezza nelle rotte commerciali internazionali”.
“L’accordo che firmiamo oggi ha un valore che va oltre l’ambito strettamente tecnico: rappresenta un impegno reciproco per costruire un futuro più sicuro e prospero per le generazioni che verranno. In tale quadro si inserisce anche il programma G-CAP, esempio concreto di come nazioni fondate sullo stesso sistema di valori, possano unire le forze per affrontare le complessità del mondo contemporaneo, promuovendo innovazione e stabilità su scala globale”, ha spiegato Crosetto.
“Sono convinto che questa collaborazione contribuirà non solo alla crescita delle nostre rispettive capacità difensive, ma anche alla creazione di un modello di cooperazione internazionale positivo e duraturo – ha affermato il ministro -. Italia e Giappone, insieme, dimostrano che la forza della diplomazia e del dialogo può produrre risultati concreti e benefici per tutti”.

– Foto screenshot da video ministero della Difesa –

(ITALPRESS).

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