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Cronaca

Lombardia, Pd “Serve regolamentazione su insediamenti logistici”

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stato discusso oggi in occasione dell’evento “Logistica in Lombardia – Mettiamo ordine” il Progetto di Legge su iniziativa del Consigliere regionale lombardo del PD Matteo Piloni, “Disposizioni straordinarie per gli insediamenti logistici”. Durante i lavori, stakeholder e diverse realtà interessate al progetto, hanno avviato una riflessione sulla proposta legislativa che mira a introdurre un’analogia tra gli insediamenti logistici e le grandi strutture di vendita prevedendo una disciplina speciale che sottragga tali interventi dall’ordinaria pianificazione comunale. Obiettivo primario della proposta è quello di disinnescare una competizione territoriale tra comuni negativa, individuando una regia sovracomunale per la localizzazione degli interventi in capo alla Regione identificando in particolare – nell’Accordo di Programma promosso dalla Regione – l’atto autorizzativo mediante il quale si manifesta il potere di coordinamento in questione. Ad oggi gli insediamenti logistici rappresentano una domanda di consumo di suolo crescente, in grado di erodere spazio agricolo, trasformare periferie urbane, ampliare i volumi di traffico veicolare con conseguenze sulle emissioni, oltre a influire in modo negativo sul tessuto economico del commercio di vicinato. Secondo i dati presentati da Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” quello della logistica è un settore chiave per il sistema Paese poichè vale circa il 9% del Pil. Le aziende fornitrici di servizi logistici sono più di 80mila aziende e impiegano oltre 1milione e 400mila addetti, per un fatturato stimato del settore che ha superato nel 2023 i 110 miliardi di euro. Il settore assume una certa rilevanza anche in Lombardia, che è la regione che ospita il 27% degli immobili logistici presenti in Italia. Considerando il fatturato del comparto a livello regionale si è passati dai 31,2 miliardi di euro del 2018, ai 44,7 del 2023 con un tasso di crescita (+5,7%) ben superiore rispetto alla media nazionale. In altre parole, in Lombardia la logistica ha accompagnato uno sviluppo economico che l’ha vista protagonista della crescita che ha portato il Nord Est a produrre quasi la metà dei PIL nazionale. Un settore strategico – quindi – che però a livello di normativa non contempla una disciplina speciale che sottragga i nuovi insediamenti logistici alla sola e ordinaria pianificazione e autorizzazione comunale, così come è invece disposto per le grandi strutture di vendita. “Il territorio va difeso e le comunità locali vanno ascoltate. Questi per noi sono due punti irrinunciabili. Le attività connesse alla logistica non possono mangiare lo spazio urbano senza regole che ne accompagnino il naturale sviluppo” – dichiara Pierfrancesco Majorino, capogruppo PD in Regione Lombardia. Il consigliere regionale Matteo Piloni, che ha messo in piedi l’iniziativa, aggiunge: “Oggi in Lombardia non esistono ancora norme che regolino la proliferazione selvaggia degli insediamenti logistici che si sono moltiplicati negli ultimi anni, con un impatto assai critico su viabilità, ambiente e paesaggio. E’ proprio per mettere fine a questo caos che, come gruppo Pd, abbiamo presentato, ormai tre anni fa, un progetto di legge che abbiamo traghettato anche in questa nuova legislatura”.
“Una proposta che in soli quattro articoli, intende modificare la normativa urbanistica regionale, chiediamo sostanzialmente alla Regione di introdurre tre principi: la regia sovracomunale degli insediamenti che non possono essere lasciati all’iniziativa e alla responsabilità del singolo comune; la priorità al recupero delle aree dismesse e alle zone già dotate di collegamenti a infrastrutture esistenti; il rispetto della qualità del lavoro” – conclude Piloni. “Data la sua continua espansione, il settore della logistica necessita urgentemente di una maggiore regolamentazione e di una pianificazione strategica e coordinata a livello regionale. In una regione come la Lombardia, dove il consumo di suolo è altissimo, è fondamentale garantire una pianificazione equa e attenta a una crescita economica sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Regione Lombardia non può abdicare al suo ruolo di pianificazione e governo dei grandi processi economici nel nostro territorio. Come Pd, grazie a Piloni abbiamo per questo voluto dare nostro contributo con una proposta di legge e continuando un confronto con tutti gli attori”- aggiunge la deputata Silvia Roggiani, Segretaria regionale Pd Lombardia. Durante il convegno hanno portato il loro contributo e la loro esperienza alcuni dei più importanti professionisti del settore, sindacati e associazioni di categoria: Emanuele Barosselli – Segretario Generale Filt Cgil Milano; Antonio Albrizio – Segretario Generale UIL Trasporti Lombardia; Giovanni Abimelech – Segretario Generale FIT Cisl Lombardia; Attilio Dadda – Presidente Legacoop Lombardia; Andrea Cappa – Segretario Generale Alsea (Associazione Lombarda Spedizionieri e Autotrasportatori); Paolo Bisogni – Presidente Allog (Associazione Italiana di Logistica); Andrea Gibelli- Presidente Asstra (Associazione Nazionale delle Imprese di Trasporto Pubblico Locale) Umberto Ruggerone – Presidente Assologistica; Alessandro Peron – Segretario Generale FIAP (Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali); Daniele Testi – Presidente SOS LOGistica; Claudio Riva – Presidente Confartigianato Trasporti Lombardia; Lucia Mantegazza – Vicepresidente Anci Lombardia; Tommaso Dal Bosco – Presidente Audis (Associazione Aree Urbane dismesse) Nicoletta Piccirillo – Presidente Confcooperative Habitat; Damiano Di Simine – Responsabile scientifico Legambiente Lombardia.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Pd Lombardia

Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – INCLUSIONE, SPORT E TURISMO PROTAGONISTI FORUM SVILUPPO SOSTENIBILE

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L’assessore regionale Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) e Federica Picchi, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega a Sport e Giovani hanno partecipato al forum regionale per lo sviluppo sostenibile. Sono intervenute al momento di lavoro dedicato a ‘Lombardia Protagonista – L’economia circolare a servizio di sport e turismo sostenibili’.

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Intesa Sanpaolo, nei primi 9 mesi 2024 l’utile netto sale a 7,2 mld

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MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2024.
I risultati dei primi nove mesi del 2024 evidenziano un utile netto pari a 7,2 miliardi di euro, +17,1% rispetto ai 6,1 miliardi dello stesso periodo del 2023. L’utile netto è previsto a oltre 8,5 miliardi nell’intero anno, tenendo conto delle azioni gestionali del quarto trimestre per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, che contribuiscono all’utile netto del 2025 previsto a circa 9 miliardi.
Le azioni gestionali includono l’accelerazione del ricambio generazionale nel quadro della trasformazione tecnologica, con un modello di business resiliente nello scenario di digitalizzazione e intelligenza artificiale. In particolare, a ottobre è stato firmato l’accordo sindacale che prevede, entro il 2027, 4.000 uscite volontarie e, entro il primo semestre 2028, 3.500 assunzioni di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection, dal quale derivano oneri nell’ordine dei 500 milioni di euro al lordo di imposte e 350 milioni al netto da contabilizzare nel quarto trimestre 2024.
“I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra. Nel 2024 contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro, frutto di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l’obiettivo di utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi di euro, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica”, commenta Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
“Nei primi nove mesi del 2024 l’utile netto è stato di 7,2 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi nel terzo trimestre. Dei dividendi cash – pari a 5 miliardi – maturati al 30 settembre, circa 3 verranno distribuiti ai nostri azionisti a novembre come interim dividend – aggiunge -. Intesa Sanpaolo ha sviluppato un modello unico in Europa per la consolidata leadership delle sue Divisioni al servizio di famiglie e imprese, la significativa componente del Wealth Management, Protection and Advisory, la gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza, l’offerta digitale tecnologicamente avanzata, la condizione di Banca “Zero NPL” e un profilo ESG di grande rilievo a livello internazionale”.
“I nostri punti di forza – rappresentati dall’elevata redditività, la sostenibilità dei risultati, la solidità patrimoniale e il basso profilo di rischio – ci permettono di svolgere un ruolo unico in Italia a favore dell’economia reale e sociale. Nei primi nove mesi del 2024 le erogazioni a medio e lungo termine a favore delle famiglie e delle imprese italiane hanno superato i 30 miliardi di euro. Le risorse destinate alle nostre persone che lavorano in Italia superano i 4 miliardi di euro – sottolinea Messina -. Al 30 settembre 2024 i dividendi cash già maturati sono pari a 5 miliardi di euro, il 40% di questa cifra è destinato alle famiglie italiane e alle Fondazioni azioniste. Nei primi nove mesi del 2024 le imposte per Intesa Sanpaolo sono pari a 4,6 miliardi di euro, in crescita di 700 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2023. Intesa Sanpaolo è un’istituzione al servizio del Paese: realizziamo il principale progetto di coesione sociale, per promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto: in aggiunta al miliardo del periodo 2018 – 2021 stiamo realizzando un programma di interventi per 1,5 miliardi di euro entro il 2027 promosso da mille professionisti della Banca; oltre 500 milioni sono già stati impiegati. Al centro delle nostre strategie e delle nostre prospettive di sviluppo ci sono i clienti, la loro fiducia nella solidità della nostra Banca e nella sua leadership, il forte rapporto con i professionisti al loro servizio per il credito e la consulenza. L’ascolto delle loro esigenze è la nostra priorità”.
“Il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023 – afferma ancora il consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo -. Siamo i primi nell’Eurozona per crescita dei ricavi e nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto al totale dei ricavi. La nostra forza è rappresentata altresì da circa 17.000 professionisti – che diventeranno 20.000 entro il 2027 – dedicati alla consulenza nel risparmio gestito. Abbiamo identificato 100 miliardi di euro di attività finanziarie dei clienti in grado di dare impulso alla crescita del risparmio gestito. La creazione di un presidio unitario delle attività del wealth management ne favorisce la crescita e la semplificazione operativa delle fabbriche prodotto.
La forte attenzione ai costi – a fronte della crescita degli investimenti tecnologici – ci permette di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di cost/income pari al 39,1%.
Il flusso ai minimi storici degli NPL porta il costo del rischio annualizzato a 25 punti base, accompagnato da un aumento delle coperture”.
“La robusta generazione di capitale ci rafforza ulteriormente: il CET1 ratio al 30 settembre è pari al 13,9%. Il significativo eccesso di capitale ci pone nelle condizioni di valutare ulteriori significative distribuzioni di risorse agli azionisti.
L’innovazione tecnologica è elemento chiave del nostro successo: ci posizioniamo come leader a livello europeo grazie ai 3,5 miliardi di euro di investimenti IT già effettuati e circa 2.250 specialisti IT già assunti – conclude Messina -. Siamo fortemente impegnati nel contrasto al cambiamento climatico: dal 2021 al 30 settembre 2024 le nuove erogazioni a supporto della Green Economy e della transizione ecologica sono state di quasi 63 miliardi di euro, di queste oltre 11 miliardi dal 2022 a supporto dell’economia circolare, e i nostri approvvigionamenti in Italia da fonti rinnovabili hanno raggiunto il 100%. La qualità professionale delle nostre persone è elemento determinante per raggiungere risultati solidi e sostenibili a favore di tutti gli stakeholder: a loro va il nostro grazie”.

– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

(ITALPRESS).

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Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 31 OTTOBRE 2024

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I fatti del giorno: A Valencia sale a oltre 150 il numero delle vittime dell’alluvione – Razzi dal Libano colpiscono il nord di Israele, 5 vittime – I russi avanzano nel Donbass, Ottobre nero per Kiev – Piantedosi: “Furto di dati per attaccare avversari politici” – Ciclista ucciso a Foggia, arrestato pirata della strada – Umbria, governatrice Tesei indagata per i fondi agricoli – Istat, dopo tre mesi calano occupati a Settembre, -63mila – “Un albero per la salute” contro le emissioni di gas serra – Previsioni 3B Meteo 1 Novembre.

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