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A Liegi Pogacar pigliatutto: lo sloveno trionfa in solitaria

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ROMA (ITALPRESS) – L’ennesimo capolavoro, l’ennesimo acuto del “fenomeno”. Tadej Pogacar trionfa nell’edizione 2024 della Liegi-Bastogne-Liegi, grazie all’assolo cominciato sul Cote de la Redoute, a 35 chilometri dal traguardo. Piano praticamente perfetto quello della UAE Emirates: al campione sloveno sono bastati un paio di chilometri per fare il vuoto e dunque salutare la concorrenza. Primo dei “mortali” Romain Bardet: il francese del Team DSM-Firmenich PostNL è arrivato a 1’39”; mentre il campione del mondo in carica, l’olandese Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck) ha vinto la volata ristretta dei primi inseguitori, piazzandosi sul gradino più basso del podio.
La terza gara del Trittico delle Ardenne è iniziata con una fuga di otto corridori ma a stravolgere l’andamento è stata una caduta a 100 chilometri dall’arrivo: coinvolti William Junior Lecerf (Soudal Quick Step), Toon Clynhens (Team Flanders Baloise) e Chris Hamilton (Team DSM-Firmenich PostNL), oltre a Van Der Poel, a pochi metri di distanza, che ha perso circa un 1’30” dal gruppo di testa.
Giornata dunque complessa per l’olandese, costretto a una corsa totalmente di rincorsa. Nella parte finale è stato però ricucito lo strappo, a fare la differenza è stato il lavoro della UAE con Novak a tirare per il proprio capitano: sul Cote de la Redoute Pogacar ha trovato lo scatto decisivo, facendo praticamente il vuoto. Nei 30 chilometri finali lo sloveno si è inventato una cronometro individuale che ha deciso l’edizione numero 110 della corsa belga. Per lui è il secondo successo a Liegi, dopo quello del 2021 e il sesto acuto a livello di “classiche monumento” (un Fiandre, 3 Lombardia e 2 Liegi). “E’ stata una gara complessa sin dall’inizio: abbiamo spinto fortissimo con la squadra. E’ stata una giornata molto emozionante per me, perchè due anni fa la morte della mamma di mia moglie mi costrinse a tornare a casa, mentre lo scorso anno c’è stato l’infortunio al polso”, ha detto a fine corsa il soddisfatto Pogacar.
“Sono davvero felice di essere riuscito a vincere questa fantastica corsa ma non ci sarei riuscito senza la mia squadra: abbiamo sempre tenuto un passo deciso sulle salite. Penso che sia pazzesco arrivare da solo in questa corsa, sono davvero contento di aver vinto con la maglia di campione sloveno sulle spalle”, ha aggiunto il “fenomeno”. Si chiude il periodo delle grandi classiche di un giorno: da martedì si torna in strada per il Giro di Romandia, antipasto principale in vista del Giro d’Italia, che partirà da Venaria Reale sabato 4 maggio.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Alla Parigi-Roubaix vince ancora Van der Poel, 2° Pogacar

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ROMA (ITALPRESS) – Uno, due, tre. Manca ancora una vittoria per entrare definitivamente nella storia, ma la terza consecutiva di Mathieu van der Poel è un capolavoro assoluto. La Parigi-Roubaix 2025 è ancora un affare dell’olandese volante, nemmeno lo spauracchio Tadej Pogacar ha intaccato il trono dell’alfiere dell’Alpecin-Deceuninck: a decidere la gara è stata la caduta dello sloveno all’uscita del settore 9, nemmeno la borraccia lanciata da uno spettatore ha bloccato la cavalcata solitaria verso il velodromo. Manca il poker come Roger De Vlaeminck e Tom Boonen, ma poco importa: Van der Poel è già entrato nell’olimpo delle classiche monumento.

I 30 settori di pavè, per un totale di 55 chilometri, hanno scandito il solito testa a testa: Pogacar e Van der Poel si sono dati battaglia fino all’ingresso del settore 9, quello che porta da Pont-Thibault a Ennevelin, dopo la caduta contro le transenne l’olandese ha preso un margine rassicurante, nemmeno il cambio bici a causa di una foratura ha influito sulla solita prestazione di livello.

“Questa vittoria significa molto per me. E’ stata una gara molto dura – ha affermato van der Poel -, stavo davvero soffrendo. Tadej ha giudicato male un angolo e sono stato abbastanza veloce da evitarlo. Questo fa parte delle corse. Ho lottato con il vento contrario sul pavè, ma ho dato tutto quello che avevo fino alla fine. Tadej è un campione straordinario, era la sua prima volta qui, ma non sono sorpreso dalla sua performance perchè è semplicemente un talento straordinario. Se non avesse commesso un errore probabilmente saremmo andati insieme al velodromo. E non è una vendetta dopo il Fiandre”.

Secondo posto per Pogacar, all’esordio nell’inferno del Nord, terzo invece Mads Pedersen, che ha regolato allo sprint Vermeersch e Van Aert. “Ero concentrato sul tentativo di seguire le moto quando sono caduto. Non ho visto la curva e non sono riuscito a frenare in tempo, credevo di poter tornare, ma il divario era sempre intorno ai 15″, il mio freno anteriore toccava la ruota. Potrei tornare alla Parigi-Roubaix l’anno prossimo”, ha dichiarato il campione del mondo in carica.

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Nulla da fare per Filippo Ganna, tra gli outsider della gara, l’azzurro ha perso terreno a causa di un problema tecnico. Si chiude dunque la centoventiduesima edizione della corsa, domenica si torna in pista con un’altra grande classica, l’Amstel Gold Race.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Gp Bahrain, vince Piastri su Russell, Leclerc ai piedi del podio

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SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Oscar Piastri domina il Gran Premio del Bahrain di Formula 1 e centra la sua seconda vittoria stagionale, chiudendo un weekend perfetto a livello personale. Alle spalle del pilota australiano della McLaren si piazzano la Mercedes di George Russell e l’altra McLaren di Lando Norris.

Quarto posto per la Ferrari di Charles Leclerc, che si vede sfuggire il podio a pochi giri dalla conclusione; il monegasco precede l’altra Rossa di Lewis Hamilton, autore di una buona rimonta. Gara anonima del quattro volte campione del mondo Max Verstappen, che chiude solo sesto. Kimi Antonelli, penalizzato dall’ingresso in pista della safety car, non riesce ad entrare in zona punti e deve accontentarsi dell’undicesimo posto.
– foto IPA Agency –
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La Fiorentina non sfonda, il Parma strappa un pari

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina spreca la grande occasione di continuare ad ambire ad un piazzamento nella prossima Champions League non andando oltre lo zero a zero casalingo contro un coriaceo Parma. Deludono i viola che vengono traditi in particolare da quei giocatori che giovedì scorso erano stati risparmiati dall’andata di Conference League contro il Celje ovvero Kean, Gudmundsson e Fagioli, dimostrando una sorprendente difficoltà offensiva.

Per i ducali di contro quello preso al Franchi è un punto d’oro in chiave salvezza al termine di una partita generosa e di carattere. Il primo tempo vede gli ospiti approcciare meglio la gara con Bernabè che servito da un cross dalla sinistra di Valeri già al 3′ trova De Gea a salvare il risultato. I gigliati, privi di Palladino squalificato, oltre che degli infortunati Gosens e Colpani, faticano a trovare le giuste posizioni in campo, e non è un caso che siano ancora i ducali a rendersi pericolosi all’11’ con una percussione centrale di Keita, fermata ancora dal portiere viola.

La Fiorentina non sollecita mai Suzuki, mentre man mano che passano i minuti la partita si fa spigolosa con quattro ammoniti nel Parma e con Valeri che rischia grosso l’espulsione dopo un fallo su Pablo Mari. Manganiello sorvola e Chivu tira un sospiro di sollievo. La manovra di Ranieri e compagni nella ripresa è più intensa e non è un caso che già al 54′ Kean avrebbe una grande chance per sbloccare il risultato, servito perfettamente da Mandragora, ma il bomber viola fallisce clamorosamente.

Poco dopo la seconda clamorosa chance per andare in vantaggio, con ottimo intervento di Suzuki su Dodo, primi cambi gigliati con fuori i due interni di centrocampo, Mandragora e Fagioli, e dentro Adli e Richardson. Il Parma nei secondi 45′ si limita a chiudere gli spazi e a provare a ripartire ma, tranne una conclusione di Bonny, salvata ancora da De Gea (ma l’attaccante francese era in fuorigioco), non si fanno mai vedere nell’area della Fiorentina. Nel finale ci si aspetta un assalto dei toscani ma gli uomini di Chivu si chiudono senza fatica.

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IL TABELLINO 

FIORENTINA (3-5-2): De Gea 7; Pongracic 6 (35’st Comuzzo 6), Pablo Mari 6.5, Ranieri 6; Dodo 6.5, Mandragora 6 (24’st Richardson 6), Cataldi 6, Fagioli 5.5 (24’st Adli 6.5), Parisi 6 (30’st Folorunsho 5.5); Kean 5.5, Gudmundsson 5 (30’st Beltran 5.5).

In panchina: Terracciano, Martinelli, Moreno, Ndour, Zaniolo, Caprini.

Allenatore: Palladino (squalificato, in panchina Citterio) 5.5

PARMA (3-5-2): Suzuki 6.5; Leoni 6 (12’st Balogh 6), Vogliacco 6.5, Valenti 6; Del Prato 6.5, Bernabè 6.5 (23’st Ondrejka 6), Keita 6.5, Sohm 6 (12’st Hernani 6), Valeri 5.5; Pellegrino 5.5 (36′ st Djuric sv), Bonny 5.5 (36’st Man sv).

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In panchina: Corvi, Marcone, Lovik, Circati, Hainaut, Estevez, Camara, Haj Hanas Allentore: Chivu 6

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo 5.5

NOTE: pomeriggio di pioggia, terreno in ottime condizioni.

Spettatori: 21355.

Incasso: 541.492 euro.

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Ammoniti: Pellegrino, Valeri, Leoni, Sohm.

Angoli: 2-2.

Recupero: 1′; 4′.

(ITALPRESS).

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