Politica
Corruzione, 59% italiani contro finanziamento pubblico ai partiti
Pubblicato
2 anni fa-
di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nelle ultime settimane vari scandali legati a fenomeni di corruzione hanno interessato diversi partiti politici e imprenditori da Nord a Sud del nostro Paese. Secondo la maggioranza degli italiani, quando si verifica un atto di corruzione, a tirare le fila e ad avere in mano la regia di tutta la situazione sono i politici più che gli imprenditori.
Solo 1 cittadino su 4 incolpa questi ultimi nell’atto di intraprendere azioni di corruzione. In generale, anche per limitare questi intrecci tra politica e imprenditoria, il 59% della popolazione si dichiara contraria alla reintroduzione del finanziamento pubblico ai partiti. Un’opinione comune e trasversale tra tutti gli elettori, gli unici a dichiararsi in prevalenza favorevoli a questa reintroduzione sono gli elettori dei partiti di più recente costituzione come Azione di Carlo Calenda e Stati Uniti d’Europa di Emma Bonino e Matteo Renzi. Oltre alla contrarietà al finanziamento pubblico ai partiti, sempre in questo contesto, più di due terzi della popolazione ritiene necessario e urgente normare l’attività di lobbying, cioè lo strumento di rappresentanza politica con il quale gruppi, organizzazioni e individui, legati tra loro da interessi comuni, incidono, legittimamente, sulle istituzioni al fine di influenzarne le decisioni a proprio vantaggio.
Dati Euromedia Research per Porta a Porta – Realizzato il 15/05/2024 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.
(ITALPRESS).
– Foto: Euromedia Research –
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Pubblicato
6 ore fa-
23 Novembre 2025di
Redazione
JOHANNESBURG (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Non credo che il tema sia lavorare su una totale controproposta: ci sono molti punti che sono condivisibili nel piano che noi stiamo leggendo. Anche per un fatto di tempo e di energia, penso che abbia più senso lavorare sulla proposta che c’è e concentrarci sulle questioni che sono davvero dirimenti”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa a Johannesburg, sul tema dell’Ucraina.
“Chiunque lavori” per accelerare e “arrivare a una pace giusta e duratura fa un lavoro prezioso: penso che la proposta americana vada letta con questa lente. Ovviamente il piano americano è una base di discussione per arrivare a una pace giusta e duratura, serve appunto una discussione che è quella che stiamo intavolando con i nostri partner europei, con la Nato, con gli americani e con gli ucraini”, ha aggiunto. “Nel piano americano ci sono alcuni punti che sicuramente devono essere oggetto di discussione: la questione dei territori, la questione del finanziamento per la ricostruzione, la questione dell’esercito ucraino”, ma “ci sono anche molti punti che considero particolarmente positivi, in tema soprattutto di garanzie di sicurezza dove c’è messo nero su bianco il coinvolgimento diretto anche degli Stati Uniti in una proposta di garanzia di sicurezza che riprende un’idea che all’inizio fu italiana ,cioè di garanzia di sicurezza basate sul modello dell’articolo 5”, sottolinea. “Penso che si possa fare un lavoro positivo, siamo sicuramente tutti impegnati per arrivare a una proposta che possa essere più possibile vicina a quello che serve per avere un’Ucraina indipendente e sovrana e per avere una sicurezza anche per l’Europa”.
“Sarebbe per esempio una buona cosa riuscire a ottenere almeno un cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture strategiche che i russi continuano a bombardare in maniera totalmente indiscriminata”, ha confermato. “Tutti siamo dimostrando dall’inizio la nostra buona volontà” mentre “i russi non hanno fatto un passo in avanti, penso che anche i russi debbano dare qualche segnale concreto di volere effettivamente arrivare alla pace”.
– foto screenshot video Palazzo Chigi –
(ITALPRESS).
Politica
Meloni vede Erdogan al G20 in Sudafrica, focus su Ucraina e Medio Oriente
Pubblicato
8 ore fa-
23 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale a margine dei lavori del G20 in Sudafrica con il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. I due Leader hanno sottolineato l’importanza della cooperazione tra Italia e Turchia in ambito Nato.
L’incontro è proseguito con uno scambio approfondito sulle crisi internazionali in corso con particolare riferimento alla guerra in Ucraina e alla situazione in Medio Oriente. I due leader hanno condiviso, inoltre, l’auspicio di continuare a rafforzare i rapporti bilaterali in una cornice molto positiva di continua crescita economica anche in settori strategici.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Aggressioni alle forze dell’ordine, Piantedosi “Non deve più succedere”
Pubblicato
8 ore fa-
23 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Purtroppo succede sempre di più, troppo spesso, colgo l’occasione per ringraziarli per essere un baluardo di democrazia. Ma dovremmo lavorare tutti perché non succeda più”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in una intervista al Tg1, commenta le aggressioni alle forze dell’ordine, sempre più frequenti negli ultimi tempi.
“Da quando c’è stato il conflitto israelo palestinese queste manifestazioni si sono intensificate, qualcuno ha voluto trasferire sul territorio nazionale questa situazione internazionale come motivo di polemica nei confronti del nostro governo, forse perché non ci sono altri motivi e quindi succede tutto questo”, ha aggiunto Piantedosi nell’intervista al TG1.
“Noi abbiamo registrato una recrudescenza di queste manifestazioni soprattutto in relazione al conflitto israelo-palestinese. Qualcuno ha immaginato che anche questo conflitto internazionale dovesse essere qualcosa da contestare alle politiche del Governo Meloni, probabilmente perché non c’è altro da contestare alle politiche del Governo”, ha aggiunto Piantedosi.
IL MINISTRO SUI DISORDINI DI VIRTUS-MACCABI
“Tutte le proposte che erano arrivate erano inattuabili perché avrebbero trasferito il problema altrove. L’esperienza ci insegna che questo si verifica sempre quando giocano squadre sportive israeliane. Credo che tutto questo celasse un pregiudizio ideologico nei confronti dello Stato di Israele, non fare giocare una squadra israeliana a Bologna. Non c’era una seria alternativa e non potevamo cedere a coloro i quali minacciavano di fare quello che poi hanno fatto”. Così il ministro dell’Interno ha commentato invece i disordini di venerdì sera durante la manifestazione di protesta contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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