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Politica

Borghi “Gli euroscettici possono vincere”

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ROMA (ITALPRESS) – Serve “meno Europa”, i singoli Stati devono recuperare sovranità. Claudio Borghi, senatore della Lega e candidato nella circoscrizione Centro alle Europee, lo spiega intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress. “Per la prima volta le forze eurocritiche possono ottenere la maggioranza. L’altra volta la Lega andò bene, altri meno, ma stavolta sono tutti in salita. Il primo cambiamento è “meno Europa”. Anzichè continuare sulla strada dell’integrazione e della cessione della sovranità dobbiamo recuperarla. Senza avere il Macron di turno che decide di fare la guerra e tutti devono seguirlo”, ha affermato l’esponente del Carroccio.
Borghi è euroscettico “dal periodo della crisi greca, uno scempio della democrazia”. Secondo il leghista la comunità europea aveva un senso ai tempi della CEE, “quando tutti andavano d’accordo e ci si coordinava con spirito e positivo. Con l’UE, mettendo i soldi insieme e facendo partire regole strane come parametri e austerità, ci si è resi conto che la comunità di amici era diventata un condominio di persone che si odiano, tutti col naso su conti di altri, a sproposito”.
Negativo il giudizio sul Pnrr, un sistema “con un controllore centrale”, e sul Green deal: “Stop alla direttiva sulle case verdi”. Borghi non vede poi rischi dal boom dell’intelligenza artificiale: “Guardiamo il Giappone, è tra i Paesi tra più automatizzati ma la disoccupazione è zero”. E promette battaglia in Europa per difendere le Pmi italiane, “danneggiate dalle regole di austerità”. Sarebbe invece più utile arrivare ad una politica sanitaria europea, “magari mettendo nei patti di stabilità oltre alle armi anche la sanità. Positivo il giudizio sui centri accoglienza in Albania, “serve deterrenza”, ma sull’invio delle armi in Ucraina chiede di riflettere:
“Così la guerra non finirà mai”. Infine un chiarimento sul tweet del 2 giugno: “Non ho mai chiesto le dimissioni di Mattarella. Riscriverei quel tweet, avevo detto che se davvero il presidente della Repubblica pensa che la sovranità è europea, e non italiana, allora la sua funzione non ha più ragione di esistere. L’articolo 11 dice che la Repubblica consente limitazioni di sovranità, non la cessione”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Politica

Papa “E’ sempre più necessario promuovere la nonviolenza”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Nel mezzo delle numerose sfide che il nostro mondo si trova ad affrontare in questo momento, tra cui il diffuso conflitto armato, la divisione tra i popoli e le sfide delle migrazioni forzate, gli sforzi per promuovere la nonviolenza sono quanto mai necessari. E’ bene ricordare che, dopo la violenza della Crocifissione, le prime parole di Cristo risorto agli Apostoli offrirono una pace «disarmata e disarmante, umile e perseverante»”. Così Papa Leone XIV in un messaggio ai partecipanti all’Assemblea Nazionale di Pax Christi USA.

“Gesù continua a inviare i suoi seguaci nel mondo perchè diventino artefici di pace nella loro vita quotidiana – aggiunge il Pontefice -. Nelle parrocchie, nei quartieri e soprattutto nelle periferie, è ancora più importante che una Chiesa capace di riconciliazione sia presente e visibile. Prego in modo particolare affinchè il vostro incontro ispiri tutti i membri di Pax Christi USA a impegnarsi per trasformare le proprie comunità locali in “‘case di pacè dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si coltiva il perdono”. In questo modo, permetterete a molte più persone di accogliere l’invito di San Paolo a vivere in pace con i propri fratelli e sorelle”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Meloni “Controproducente riconoscere ora lo Stato di Palestina”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’ho detto varie volte, anche in Parlamento. L’ho detto alla stessa autorità palestinese e l’ho detto anche a Macron. Credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni al quotidiano ‘La Repubblica’.

“Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta – prosegue la premier -, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è”, e poi sottolinea: “Quanto ho detto è la ragione per la quale essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione”. “L’Italia è per la soluzione due popoli e due Stati – evidenzia -, ma il riconoscimento del nuovo Stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele. A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull’altro”, conclude la premier.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Il Time dedica la copertina a Giorgia Meloni “È tra le figure più interessanti d’Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – Il settimanale statunitense Time dedica la copertina del nuovo numero al premier italiano Giorgia Meloni.Dove Giorgia Meloni sta guidando l’Europa” è il titolo che accompagna la foto in primo piano del presidente del Consiglio. “Meloni ha smentito i suoi detrattori”, scrive Time, spiegando che “sulla scena internazionale si è comportata più come una conservatrice pragmatica che come una rivoluzionaria di destra. Meloni ha abbracciato l’Unione Europea, la NATO e l’Ucraina, si è adoperata per isolare la Cina e si è adoperata abilmente per ricomporre i rapporti tesi tra America ed Europa durante l’inizio del secondo mandato del presidente Donald Trump. Lungo il percorso, ha conquistato leader di tutto lo spettro ideologico, da Biden alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al vicepresidente J.D. Vance”.

“A quasi tre anni dal suo mandato, Meloni, 48 anni, è emersa come una delle figure più interessanti d’Europa”, prosegue il settimanale, che sottolinea: “Si oppone a quello che definisce un globalismo “omogeneizzante”, ma è sostenitrice dell’integrazione europea. È la prima donna leader in Italia e afferma di aver dovuto “affrontare stereotipi ridicoli” nella sua carriera, ma respinge i tentativi del governo di risolvere questi o altre forme di discriminazione, che definisce “quote””. 

-Foto Time-
(ITALPRESS).

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