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Cronaca

Netanyahu “A Gaza guerra di civiltà”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se si permette al terrorismo di conseguire successi da qualche parte, si diffonderà ovunque. Occorre che voi Occidentali capiate bene che questa è una guerra di civiltà.
Israele è in prima linea. La sua vittoria contro il terrorismo sarà anche la vostra». Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un’intervista riportata su La Repubblica
(come componente dell’alleanza di giornali europei Lena). “Abbiamo accettato – prosegue – un cessate il fuoco temporaneo per liberare gli ostaggi. Hamas si rifiuta di accettarlo perchè esige un cessate il fuoco permanente che lascerà quei terroristi padroni di Gaza, pronti a reiterare massacri come quello del 7 ottobre 2023. Nessun governo responsabile lo accetterebbe. Oggi tutti riconoscono che sono Sinwar e i dirigenti di Hamas a ostacolare un accordo. La guerra può finire domani se si arrendono senza condizioni e se rilasciano gli ostaggi».
“Lo Stato ebraico di Israele – aggiunge – con i suoi cittadini non ebrei aventi gli stessi diritti, continuerà a sopravvivere e a prosperare. Per quanto concerne i palestinesi che vivono nei territori controllati da loro, dovranno avere tutti i poteri per autogovernarsi, ma nessun potere di minacciarci. Questo significa che in un prossimo futuro Israele dovrà mantenere il controllo della sicurezza, dal Giordano al mare. Se abbandonassimo il controllo che abbiamo sulla Giudea e la Samaria, l’Iran se ne impossesserebbe subito, tramite Hamas o altri gruppi islamisti».
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Cronaca

SCONTRO IN CONSIGLIO COMUNALE A PAVIA SU PONTE NAVIGLIO CHIUSO

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Il Ponte sul Naviglio di viale Ludovico il Moro a Pavia è chiuso da 9 mesi e in Consiglio Comunale si è consumato uno scontro quando il capogruppo di Forza Italia, Antonio Bobbio Pallavicini ha chiesto alla vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici Alice Moggi di indicare quando inizieranno i lavori e lei ha risposto di non essere in grado di indicare una data precisa. Pallavicini allora ha ricordato come, quando l’amministrazione leghista Fracassi era impegnata nella realizzazione del vicino ponte Ghisoni, l’allora consigliera di opposizione Alice Moggi sottolineasse a più riprese i ritardi, “mentre ora non è in grado di fornire una data”. Quel che fa rabbia ai pavesi è che i lavori sono stati assegnati all’impresa Fratelli Marotta srl con sede legale in via Capo Santa Maria a Rotondi (Avellino) lo scorso 18 marzo per un ammontare dell’appalto di 234.600 euro oltre agli oneri di sicurezza pari a 22.034 euro e all’Iva. Di fatto il ponte è stato chiuso il 22 luglio 2024 e ancora oggi non si vedono materialmente operai al lavoro.

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Cronaca

ANDREA SEMPIO: “NON HO NULLA DA TEMERE E SONO TRANQUILLO”

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“Sono tranquillo e non ho nulla da temere”. E’ quello che va ripetendo Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia nella nuova indagine sul delitto di Chiara Poggi, a Massimo Lovati, il legale che lo difende con Angela Taccia.
Sempio, come ha riferito Lovati, “ha fiducia nella magistratura” ed è “sereno” in quanto non ha alcuna responsabilità nell’omicidio per cui oggi, davanti al gip Daniela Garlaschelli, si è aperto l’incidente probatorio: “c’è stato un colpo di scena – ha aggiunto – perché i pm hanno ricusato il perito, il professor Emiliano Giardina. La giudice si è riservata, ma quasi certamente ne nominerà uno nuovo”.

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Cronaca

DELITTO GARLASCO, NO DELLA PROCURA A RICHIESTA STASI DI SEMILIBERTÀ

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La procura generale di Milano ha chiesto il «rigetto» della richiesta della
semilibertà avanzata da Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio dell’ex fidanzata Chiara Poggi. E, «in subordine», ha chiesto un rinvio del procedimento per valutare le «circostanze» della sua ultima intervista a «Le Iene» del 30 marzo, che non è stata autorizzata. Davanti ai giudici di sorveglianza, nell’udienza a porte chiuse, la sostituta procuratrice generale di Milano, Valeria Marino, ha espresso in aula un parere solo «parzialmente positivo» sulla richiesta di Stasi. La decisione dei giudici è attesa entro cinque giorni. Stasi non si è presentato in udienza.

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