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Cronaca

Cdo, Dellabianca “Esg non sia solo utile per banche, diamogli contenuti”

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ROMA (ITALPRESS) – L’impegno per un’economia sempre più attenta all’Esg “acronimo al quale vogliamo provare a dare contenuto perchè non rischi di rimanere un obbligo per avere un rapporto sano con la banca”, la rinascita di “Matching”, storico evento attraverso il quale l’associazione riusciva a metttere in relazione in una settimana piccole e medie imprese con grandi realtà e ridare un contenuto vero alla dimensione del corpo intermedio. Sono questi i principali obiettivi, a breve e lungo termine, di Andrea Dellabianca, presidente Nazionale della Compagnia delle Opere, associazione che fa coesistere 10.000 aziende profit e non profit, oltre che opere educative e che conta su 24 sedi locali in Italia e alcune sedi all’estero, intervistato dall’Agenzia di Stampa Italpress. A proposito dell’Esg, “cioè la coesistenza fra iniziative profit, non profit ed educative – ricorda Dellabianca – in un’attività di attenzione all’ambiente di lavoro, al mondo circostante, a creare un mondo che sia mantenuto e diciamo partecipato responsabilmente anche dalle imprese, noi pensiamo che sia un fattore al quale vogliamo provare a dare un contenuto e che non rimanga un acronimo che rischia di restare un obbligo per avere un rapporto sano con la banca. E’ una strada in cui tutti dobbiamo andare, perchè il sistema finanziario si regolamenterà su questi parametri. Noi abbiamo un contenuto. E’ anche la possibilità di far emergere un vero valore che in Italia c’è”. “Noi non siamo un’associazione datoriale, cioè non abbiamo un contratto di lavoro nostro e quindi non un’associazione automatica per bisogni sindacali o giuslavorativi. Noi non siamo nè meglio nè peggio delle altre associazioni, anzi collaboriamo molto con le altre associazioni, ma proponiamo l’associazione a uno a uno, cioè incontri personali. Per noi avere al centro la persona, quindi il valore sociale dell’impresa, è un fattore economico, non è solo un fattore etico. Pensiamo che la sfida di relazione positiva fra le persone sia un qualcosa che possa aiutare uno sviluppo buono dell’impresa – dice ancora Dellabianca -. Buono significa che faccia i conti con un utile positivo, perchè l’utile è un fattore economico sostanziale per fare un’impresa positiva, ma anche un fattore in cui l’utile non è l’unico scopo dell’azienda. Lo scopo dell’azienda è costruire, a partire da un bisogno che si intercetta, che sia un bisogno che faccia generare un’opera profit o un’opera non profit, capire come rispondergli in maniera utile, interessante, dignitosa, con un rapporto con il territorio e con le persone che lavorano e con i fornitori, che sia un rapporto in cui la relazione diventa un fattore sostanziale”. Proprio in questa direzione va l’obiettivo di Cdo di ricreare un evento nazionale, che negli anni scorsi aveva avuto un impatto molto positico e che si chiamava Matching. “Era la possibilità di mettere in relazione in una settimana piccole e medie imprese con grandi realtà, sia per paragonarsi sulle scelte e le iniziative imprenditoriali, sia per iniziare una relazione concreta, non virtuale, con realtà differenti sul territorio italiano, con realtà differenti per dimensione e con realtà anche estere. Io penso che quello sia stato un evento che ha segnato molto la nostra crescita e che per ovvi motivi è stato dismesso, ma che oggi ha necessità di essere riproposto in un evento fisico a livello nazionale” commenta il presidente della Cdo. A proposito delle relazioni con il mondo politico e istituzionale, Dellabianca ha ammesso la sua intenzione di intensificare i rapporti sia a livello locale che nazionale. “Questa è una responsabilità che abbiamo ripreso più intensamente nell’ultimo periodo, anche con la mia presidenza da gennaio, creando proprio una divisione di relazioni istituzionali che prima non c’era, perchè riteniamo che il rapporto con le istituzioni, quindi con la politica, che si deve prendere una responsabilità verso un governo di un territorio o di una regione o di una nazione, abbia bisogno di un contenuto e di un contributo da parte dei cosiddetti corpi intermedi. Noi sentiamo la responsabilità oggi di poter, a partire dalle esperienze che quotidianamente noi facciamo nel rapporto con il lavoro, possa fare sintesi e proposta. Chi governa è bene che sia giudicato, ma deve essere anche aiutato partendo dall’esperienza che ogni giorno facciamo. Dico che non c’è una parte preferenziale, oggi con l’attuale governo stiamo trovando delle risposte positive su alcuni temi che ci interessano”. Infine, il sogno nel cassetto del numero uno di Compagnia delle Opere “è sicuramente ridare un contenuto vero alla dimensione del corpo intermedio. Oggi stiamo andando verso una dimensione in cui il welfare sarà difficile che possa essere sostenuto dagli economics. Stiamo andando verso una denatalità e quindi ricreare un fattore positivo e sussidiario fra le realtà del territorio, pubbliche e private, e una capacità di costruzione che possa mettere insieme tutti i soggetti, anche creando nuove iniziative e nuove formule. Penso che questa sia una responsabilità. Oggi noi stiamo lanciando una piattaforma europea, della CDO, insieme alla Fondazione Meeting e ai centri culturali, che sono i nostri partner, per cercare di lavorare sui contenuti anche a livello europeo, che possono ridare una centralità della persona come relazione, come dicevo prima, per affrontare le nuove sfide tecnologiche e tutto ciò anche che in Europa non si vedeva come una guerra che abbiamo alle porte”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Italpress

Cronaca

Sex workers, centri massaggi e creators di contenuti espliciti: nel Bresciano introiti in nero per un milione e mezzo di euro

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BRESCIA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Brescia ha condotto una serie di interventi nei confronti di centri massaggi, sex workers e creators di contenuti espliciti, operanti anche su piattaforme online, portando alla luce significativi casi di evasione fiscale ed irregolarità lavorative.

I controlli, eseguiti dai Reparti territoriali del Comando Provinciale di Brescia, hanno consentito di individuare 11 soggetti responsabili di rilevanti condotte riconducibili all’evasione fiscale, di cui 7 completamente inadempienti rispetto agli obblighi tributari, i quali hanno sottratto a tassazione un imponibile prossimo ad un milione e mezzo di euro.

Il caso più evidente ha riguardato una sex worker individuata a Desenzano del Garda dalla locale Compagnia che ha omesso di dichiarare al fisco proventi ammontanti a quasi mezzo milione di euro. In collaborazione con l’Agenzia delle Entrate di Brescia, con specifico riguardo a questo particolare caso, è stata avviata una procedura che ha consentito di sottoporre a sequestro conservativo di natura amministrativa un appartamento con relativo garage, al fine di evitare che i beni del contribuente vengano dispersi facendo venir meno la garanzia per il Fisco.

Nel contesto di tali controlli, 11 esercizi operavano solo formalmente nel settore dei centri massaggi, ma di fatto offrivano prestazioni proprie dell’ambito del sex working. All’interno degli stessi, a Brescia, Concesio, Desenzano del Garda e Darfo Boario, sono stati riscontrati numerosi casi di irregolarità, individuando in totale 10 lavoratori in nero e uno irregolare, nonché accertando, nel caso scoperto a Darfo Boario, oltre allo svolgimento di attività in assenza di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), gravi carenze igienico- sanitarie che hanno comportato l’immediata sospensione dell’attività mediante apposita ordinanza del Sindaco. Ulteriori 13 lavoratori in nero sono stati individuati a Nuvolera in un locale d’intrattenimento notturno.

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-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza-
(ITALPRESS).

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Moricca “PagoPa punto di accesso per il cittadino a tutta la Pa”

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ROMA (ITALPRESS) – Aiutare i cittadini a interloquire in maniera più semplice con la Pubblica amministrazione e accompagnare la modernizzazione della stessa e diffondere i servizi pubblici digitali attraverso lo sviluppo di progetti innovativi.
E’ la missione di PagoPa, società partecipata dallo Stato attraverso il Mef e chiamata a progettare e costruire le infrastrutture digitali dello Stato.
“PagoPa è la tech company incaricata dallo Stato di realizzare infrastrutture e soluzioni tecnologiche che semplifichino il rapporto tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Il digitale è per noi la chiave per costruire una PA più trasparente, efficiente e capace di rispondere in tempo reale ai bisogni della società. Sviluppiamo e gestiamo infatti soluzioni tecnologiche, interconnesse con tutte le principali piattaforme nazionali, progettate per favorire la diffusione di servizi pubblici digitali che siano accessibili a tutti nel modo più semplice possibile”, ha spiegato Alessandro Moricca, amministratore unico di PagoPa, in un’intervista alla Italpress. Tra i servizi innovativi c’è anche l’app Io. “E’ il punto di accesso per il cittadino a tutta la pubblica amministrazione. E’ l’app che permette di invertire quel paradigma secondo il quale era il cittadino a dover cercare la pubblica amministrazione e per riuscire a risolvere dei problemi. Oggi con l’app Io il cittadino ha la possibilità di ricevere direttamente sul proprio smartphone messaggi e promemoria da parte degli enti.
Quindi è la Pubblica Amministrazione che va dal cittadino e crediamo che questo sia un’evoluzione fondamentale anche da un punto di vista di sostenibilità”. In termini pratici, il cittadino “può ricevere dalla PA tutte le comunicazioni che lo riguardano: dalle informazioni sull’erogazione di una prestazione da parte dell’Inps, al pagamento di una multa, al promemoria sulla Tari. In molti casi l’app consente quindi al cittadino di ricordare scadenze importanti. Sono circa 13 milioni gli utenti attivi sull’app nell’ultimo anno, e sugli smartphone di più o meno della metà della popolazione adulta – quindi circa 20 milioni di persone – è installata l’app Io”.
PagoPa, inoltre, gestisce anche “la piattaforma dei pagamenti, che quest’anno ha già gestito quasi 400 milioni di transazioni per un controvalore di 87 miliardi, e Send, il Servizio delle Notifiche Digitali che permette agli enti di inviare atti a valore legale. Infine abbiamo appena lanciato l’ultima piattaforma che è Pari. Questa permette di erogare e gestire i bonus di welfare verso il cittadino. E’ una piattaforma che rappresenta un ulteriore tassello, particolarmente importante, nell’ecosistema digitale che offriamo perchè consente ai cittadini di accedere ai bonus, fare la richiesta e ricevere la risposta sull’erogazione in un posto solo, nell’app Io. Questa piattaforma è partita proprio questa settimana con il bonus elettrodomestici del Mimit, per il quale ha gestito solo nel primo giorno circa 550 mila richieste. E’ una piattaforma a cui teniamo particolarmente e che effettivamente permette una notevole semplificazione del modello di erogazione dei bonus”, ha concluso Moricca.
(ITALPRESS).
-Foto: Italpress-

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Traffico di armi, due arresti nel Milanese e sequestri

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MILANO (ITALPRESS) – A Garbagnate Milanese gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato due cittadini italiani di 41 e 49 anni, per detenzione e traffico di armi da guerra e comuni da sparo. Il primo è stato anche denunciato per ricettazione, in quanto trovato in possesso di un’arma rubata.
I poliziotti del commissariato Legnano e Busto Arsizio, in seguito a riscontri informativi, sono venuti a conoscenza di un imminente incontro tra i due uomini, finalizzato alla cessione di armi da guerra. Gli agenti hanno notato il 41enne, a bordo di un furgone, uscire dalla propria abitazione, per poi incontrare, il 49enne, giunto a bordo di un’utilitaria. Dopo un breve colloquio, hanno fatto accesso, con i propri veicoli, in un complesso condominiale per poi uscirvi dopo pochi minuti e dirigersi in direzioni diverse. I poliziotti hanno seguito i due, riuscendo a intercettare il furgone, guidato dal 41enne, nei pressi di un centro commerciale a Garbagnate Milanese. All’interno del veicolo sono state rinvenute e sequestrate due pistole mitragliatrici Thompson calibro 45, entrambe classificate come armi da guerra, una pistola mitragliatrice MP40 calibro 9, classificata come arma da guerra, un fucile Beretta modello Moschetto calibro 38 automatico, due calcioli per impugnatura a spalla e 33 cartucce calibro 9. Inoltre, presso il domicilio del 41enne è stato trovato un fucile d’assalto AK-47 di fabbricazione cinese, parti meccaniche e accessori per armi corte, oltre 120 cartucce di vario calibro e una pistola F.N calibro 6.35 risultata essere provento di furto in abitazione a Milano lo scorso dicembre.
Successivamente gli agenti hanno perquisito l’abitazione del 49enne, al cui interno sono stati rinvenuti e sequestrati 4.420 euro nascosti in un guanto da motociclista e ulteriori banconote nel portafoglio, vari appunti manoscritti contenenti elenchi di armi, munizioni e relativi prezzi e 165 cartucce di vario calibro, custodite nel box di pertinenza.
Il materiale sequestrato, di rilevante potenzialità offensiva e in parte di provenienza estera, verrà sottoposto a perizia balistica per verificare eventuali collegamenti con altri episodi criminosi.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

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