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L’Ucraina non sfonda ed è fuori, il Belgio trova la Francia

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STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – A Stoccarda vince la paura nello 0-0 tra Ucraina e Belgio che manda i Diavoli Rossi agli ottavi di finale con il secondo posto nel Girone E, in cui tutte le squadre chiudono a 4 punti. L’Ucraina saluta invece la manifestazione, pagando la netta sconfitta alla prima giornata (per 3-0) contro la Romania, che vince il raggruppamento per differenza reti. Avanza come migliore terza anche la Slovacchia.
Rebrov cambia modulo e sceglie le due punte: Yaremchuk e Dovbyk partono insieme dal primo minuto. Tedesco conferma dieci undicesimi della squadra che ha battuto la Romania, in campo Trossard (al posto dello squalificato Lukebakio) con De Bruyne e Doku alle spalle di Lukaku. Occasioni col contagocce fino all’intervallo. Lukaku strozza un sinistro che diventa inoffensivo, mentre Casteels neutralizza senza particolari difficolta una botta potente ma centrale di Yaremchuck. Ancora il 9 dell’Ucraina ci prova di testa spedendo il pallone sopra la traversa e qualche minuto dopo la mezz’ora De Bruyne vuole sorprendere Trubin calciando direttamente in porta una punizione da posizione defilata che finisce sull’esterno della rete. Poco altro da dire sui primi 45′ in cui entrambe le compagini si perdono spesso nel momento dell’ultimo passaggio.
Più vivace la ripresa anche per merito di un Belgio che parte con un piglio più propositivo sfruttando la vivacità di Doku e del neoentrato Carrasco. Lukaku si ritaglia lo spazio per la conclusione ma il suo tiro finisce debolmente tra le braccia di Trubin che poi fa una grande parata sul tentativo improvviso di Carrasco. Passano i minuti e l’Ucraina, spalle al muro, è costretta a osare: Rebrov manda in campo Malinovskyi e poi Yarmolenko per Svatok. Chance per Dovbyk ma il capocannoniere della Liga calcia a lato, così l’occasione più clamorosa arriva direttamente da calcio d’angolo con la traiettoria a rientrare disegnata da Malinovskyi che stava per fare secco Casteels, reattivo a intervenire allontanando la sfera sulla linea di porta. In contropiede Bakayoko calcia a giro e non inquadra lo specchio, l’ultimo squillo è di Sudakov ma Casteels blocca blindando il pass per gli ottavi del Belgio e condannando l’Ucraina.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Al Tour la tappa di Torino all’eritreo Girmay, Carapaz in giallo

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TORINO (ITALPRESS) – Giornata storica per il Tour de France. Prima vittoria di tappa nella Grande Boucle per un eritreo, ovvero per Biniam Girmay (team Intermarchè-Wanty). Prima maglia gialla per un ecuadoriano, Richard Carapaz (EF Education-EasyPost). Tutto questo è successo nella terza tappa del Tour 2024, la più lunga di questa edizione, disputata in Italia, da Piacenza a Torino, per un totale di 230.8 chilometri. Il ciclista eritreo ha trionfato in volata. Una volata condizionata da una caduta a due chilometri dall’arrivo, per fortuna senza conseguenze particolari per gli interessati, che ha alterato gli equilibri dei vari team del gruppo, che era compatto verso l’arrivo. Girmay ha preceduto allo sprint il colombiano Fernando Gaviria (Movistar), secondo, e il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny), terzo.
La maglia gialla di leader della corsa è passata dalle spalle dello sloveno Tadej Pogacar (UAE Emirates) a quelle dell’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) per via dei migliori piazzamenti ottenuti fino a oggi. Restano comunque tutti appaiati in classifica generale, con lo stesso tempo, il nuovo leader della corsa, lo stesso Pogacar, il danese Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) e il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step).
Grandi emozioni dopo il traguardo per entrambi i protagonisti di oggi. “E’ un sogno avverato per me indossare la maglia gialla. Per il grande rispetto che ho del Tour de France, per me è un momento magico. Volevo cogliere questa opportunità e ci sono riuscito. Abbiamo lavorato bene come team nel finale, che è stato a dir poco spettacolare”, ha detto Carapaz. “Grazie alla squadra per tutto il supporto che mi ha dato. E’ il nostro momento. Stiamo conquistando diverse vittorie e anche oggi è andata bene. Non avevamo mai vinto al Tour e sono felicissimo. E’ una vittoria importante per me e per l’Africa: ho sempre sognato di far parte di questa corsa e magari di vincere una frazione. Saluto la mia famiglia e tutta l’Africa. I piani del team erano altri ma dopo la caduta nel finale è cambiato tutto e io ho provato a vincere la tappa”, ha affermato invece Girmay.
Domani è in programma la quarta frazione, da Pinerolo a Valloire, di 139.6 chilometri: la pattuglia gialla saluterà l’Italia per approdare in Francia e, soprattutto, affronterà le prime vere salite.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Tre ori per il taekwondo azzurro al “3° Solidarity’s Center Open 2024”

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ROMA (ITALPRESS) – Tris d’oro per i tre azzurri in gara al “3° Solidarity’s Center Open 2024”, torneo di taekwondo di classe G1 organizzato a supporto dei rifugiati e dei paesi in difficoltà. Simone Alessio, Ilenia Matonti e Giada Al Halwani, guidati dal direttore tecnico Claudio Nolano, hanno conquistato tre medaglie d’oro, dimostrando ancora una volta la forza e la dedizione del Taekwondo italiano. Il taekwondo azzurro sarà rappresentato da tre atleti ai prossimi Giochi Olimpici. Oltre a Simone Alessio e Ilenia Matonti, la squadra azzurra potrà contare sul campione olimpico Vito Dell’Aquila.
– foto ufficio stampa Fita –
(ITALPRESS).

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Drogba tra i vincitori Premio Internazionale Fair Play Menarini

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FIRENZE (ITALPRESS) – Non finiscono mai le sorprese al Premio Internazionale Fair Play Menarini: la Giuria del Premio ha aggiunto alla rosa dei vincitori dell’edizione 2024 un altro fuoriclasse del calcio mondiale, l’attaccante ivoriano Didier Drogba. Campione di livello assoluto, due volte nominato calciatore africano dell’anno (2006 e 2009), con i suoi gol Drogba ha condotto la Costa d’Avorio alla prima storica qualificazione alla fase finale di una Coppa del Mondo, nel 2006. Con ben 65 reti, detiene tutt’oggi il record di marcature con la maglia degli ‘Elefantì. In Europa ha scritto le pagine più belle della storia del Chelsea: con la maglia dei ‘blues’ ha vinto quattro campionati, quattro Coppe nazionali e, nel 2012, la prima Champions League del club, diventando uno dei simboli del calcio inglese del nuovo millennio. E’ stato, inoltre, il primo calciatore africano a segnare 100 gol in Premier League. Non solo gol e trionfi sul campo: nel corso della sua carriera Drogba si è fatto più volte promotore della cessazione delle ostilità nella guerra civile che da decenni insanguina la Costa d’Avorio. E’ rimasto impresso nella memoria collettiva un suo discorso trasmesso nell’ottobre 2005 quando, ottenuta con la Nazionale la qualificazione ai Mondiali in Germania, implorò in ginocchio il popolo ivoriano di deporre le armi e organizzare libere elezioni. Nel 2007 è stato anche nominato dalle Nazioni Unite Ambasciatore di buona volontà per la lotta contro la povertà. I membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini, Antonello Biscini, Valeria Speroni Cardi ed Ennio Troiano, sono felici di accogliere a braccia aperte nel roster dei vincitori di quest’anno una leggenda del calcio e un esempio di etica, lealtà e rispetto. Didier Drogba e gli altri campioni della 28°edizione saliranno sul palco del Teatro Romano di Fiesole giovedì 4 luglio durante la cerimonia di premiazione. Di seguito i premiati del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini: Didier Drogba, Samuel Etòo, Marco Belinelli, Federico Buffa, Fabio Cannavaro, Alessandro Costacurta, Giuseppe Dossena, Ciro Ferrara, Cesare Fiorio, Francesca Lollobrigida, Gian Paolo Montali, Cesare Prandelli, Roberto Rigali, Clemente Russo, Ambra Sabatini.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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