Seguici sui social

Sport

Abete “Svizzera alla portata dell’Italia, Spalletti top”

Pubblicato

-

PALERMO (ITALPRESS) – “Sono state tutte e tre partite difficili. La prima con l’Albania non avevamo ancora iniziato a gustarci l’inizio del nostro Europeo e dopo poco più di 20 secondi eravamo sotto. Abbiamo avuto una bella reazione e vinto. Poi la partita con la Spagna onestamente non ha avuto storia da un punto di vista di qualità di gioco. La partita con la Croazia è stata una gara difficile, impegnativa e che abbiamo ripreso per i capelli, quindi abbiamo visto una forte volontà di rimanere aggrappati all’Europeo. E’ stata una prima fase complessa, a un minuto dalla fine del recupero stavamo sostanzialmente fuori, come poi hanno testimoniato i risultati degli altri gironi”. Lo ha dichiarato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, intervenuto alla trasmissione prodotta da Italpress “Primo Piano Euro 2024”, condotta da Claudio Brachino insieme al direttore editoriale dell’Italpress Italo Cucci, in onda in serata sulla piattaforma multimediale dell’agenzia e sul network di TV del gruppo Netweek. “Tante volte noi abbiamo iniziato in salita e poi ci siamo stabilizzati e per assurdo il risultato che abbiamo ottenuto è un risultato che ci mette in una parte del tabellone che è migliore” ha aggiunto l’ex presidente della Figc e Capodelegazione azzurro per tantissimi anni.
Poi sulla sfida con la Svizzera ha aggiunto:”E’ un avversario tosto che spesso ci ha visto protagonisti di partite sempre molto faticose, però è alla nostra portata e possiamo batterlo tranquillamente”. Abete ha anche parlato in generale del torneo: “Senza dubbio la Spagna ha fatto una migliore impressione, non fosse altro perchè noi l’abbiamo vista all’opera contro di noi, il livello complessivo non mi sembra altissimo. Tante partite hanno visto un equilibrio fortissimo. Ho visto l’Inghilterra, che sperando di andare avanti potrebbe essere un nostro avversario, e non mi è sembrata una squadra che fa un gioco stratosferico. E’ un Europeo molto combattuto e come tale è aperto a tutte le soluzioni. Abbiamo visto l’Austria che ha battuto l’Olanda, la Francia in difficoltà, la Germania che ha recuperato il risultato con la Svizzera all’ultimo minuto, altrimenti sarebbe stato il nostro avversario: meglio la Svizzera che la Germania, non fosse altro che la Germania gioca in casa, anche se noi con la Germania abbiamo una tradizione positiva”.
Infine, Abete – ospite del presidente della Figc-Lnd Sicilia Sandro Morgana in occasione della 2a edizione della Festa del calcio siciliano – ha detto la sua anche sul Ct:”Spalletti è un tecnico di grande qualità. Può risultare come tutti più o meno simpatico, però l’importante è che sia un tecnico di grande qualità. Il risultato che ha ottenuto il Napoli nel 2023 senza nulla togliere alla qualità dei tecnici che il Napoli ha avuto nel 23-24 la dice lunga sulla capacità che ha avuto Spalletti di ottenere un risultato eccezionale. Io ho molto fiducia nel tecnico, lo ritengo una persona di qualità e motivata”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Sport

Pogacar vince sul Galibier in solitaria e torna in maglia gialla

Pubblicato

-

VALLOIRE (FRANCIA) (ITALPRESS) – Tadej Pogacar ha vinto con arrivo solitario la quarta tappa del Tour de France, da Pinerolo a Valloire di 139,6 km. Lo sloveno indossa nuovamente la maglia gialla di leader della corsa sfilandola a Carapaz, giunto al traguardo con oltre 5′ di ritardo. Lo scatto decisivo è arrivato sul Galibier, con Vingegaard che ha provato a rimanere a ruota senza riuscirci. Lo sloveno ha poi aumentato il suo vantaggio nella discesa verso il traguardo. Piazzamento d’onore, con 35″ di ritardo sul vincitore, per Remco Evenepoel, terzo Ayuso e quarto Roglic. Adesso, Pogacar comanda la classifica generale con 45″ di vantaggio su Evenepoel e 50″ su Vingegaard. Si tratta della 15esima vittoria stagionale per il corridore della UAE Emirates, la 12esima al Tour de France. Domani è in programma la 5a tappa, da Saint-Jean-de-Maurienne a raggiungere Saint-Vulbas di 177,4 km.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Abodi “Euro2024? Sorpreso dalla ricerca di responsabilità altrui”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Ero a Berlino e ho vissuto in presa diretta l’amarezza non di una sconfitta, perchè lo sport insegna non solo a vincere ma anche a perdere, ma di una disfatta, di una resa incondizionata, non solo sportiva ma anche morale”. Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, non ci gira troppo intorno. Ospite di “Non Stop News” su RTL 102.5, usa toni decisi per commentare l’uscita di scena della Nazionale a Euro2024 per mano della Svizzera. “Non c’è stata reazione, non c’è stato un lampo, uno sguardo di quelli che nello sport si vedono soprattutto nei momenti difficili – sottolinea – Bisogna tirar fuori la forza morale che la maglia azzurra deve ispirare e che chi la indossa deve poter rappresentare”. Ma a colpire Abodi è stato anche altro. “La partita ormai è chiusa, siamo tornati a casa, ma la cosa che mi ha sorpreso è la ricerca di responsabilità altrui. Penso che di fronte alla sconfitta il primo fattore che deve emergere sia l’autocritica e da qui ripartire. E’ troppo facile guardare le responsabilità degli altri. Ancora una volta lo sport insegna ad assumersi le responsabilità direttamente e non a trasferirle”. “I giocatori che vanno in campo lo sanno perfettamente, non posso immaginare che non abbiano avuto la capacità di riavvolgere il nastro, rivedere la partita e capire dove si è sbagliato – insiste Abodi – Tra l’altro non si tratta di errori singoli e tattici, la nazionale sembrava assente moralmente. Questo deve smuovere riflessioni, così che possa esserci un punto e accapo”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Malagò “Nella disfatta la responsabilità è di tutti”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Mi è capitato di assistere a sconfitte, ovvio. Ma in uno sport di squadra, con la possibilità di effettuare cinque sostituzioni su undici, la scena mi è sembrata inverosimile: i giocatori in campo hanno trasmesso la sensazione di frustrazione e umiliazione. Sembrava che neanche se ne accorgessero, perchè in genere se sei in difficoltà magari ti fai prendere dalla foga agonistica, invece erano proprio amorfi. Non hanno mai dato l’impressione di metterci anima e cuore”. Giovanni Malagò, presidente del Coni, usa toni duri per commentare al “Corriere della Sera” l’eliminazione della Nazionale da Euro2024 per mano della Svizzera. Spalletti, riconosce, “è stato onesto nell’ammettere di aver sbagliato e che il mestiere del selezionatore è diverso da quello dell’allenatore. Il ct deve saper gestire un gruppo in base alle proprie idee tattiche. Il suo curriculum parla da solo ma è evidente che ha responsabilità”. Questo però non significa che debba dimettersi: “Se ora Luciano dice di essere pronto a rimettersi in gioco per dimostrare di poter ottenere risultati migliori, chi dovrebbe prendere la decisione di sostituirlo? I vertici federali che sono i primi a essere messi in discussione?”. A questo proposito Malagò dice di aver sentito Gravina. “Mi sono permesso di dirgli che non avrebbe potuto dilatare nel tempo questa situazione: l’aria si è fatta irrespirabile. Prima di questa tragedia nazionale, le elezioni federali si sarebbero dovute tenere fra febbraio e marzo del prossimo anno. Le ha convocate invece a novembre, alla prima data utile. Chi chiede le dimissioni deve sapere che, quando un presidente lascia, decade il consiglio che, in attesa di nuove elezioni entro novanta giorni, esercita le funzioni di ordinaria amministrazione. Chi arriverà si prenderà le sue responsabilità e deciderà se accordare fiducia a Spalletti oppure fare altre valutazioni”. In Gravina “ho avvertito delusione. Ho percepito che si è sentito tradito da chi è andato in campo. Il problema piuttosto nel calcio è un altro. Solo in questo sport esiste una legge non scritta, che poi è il prezzo da pagare quando una disciplina è così popolare. In caso di disfatta la responsabilità non è solo di chi va in campo ma anche dei dirigenti”. E un ritorno nel calcio di Malagò? Il diretto interessato chiude: “Il calcio non è nel mio futuro, per natura abbraccio progetti attuabili. Se devo correre una maratona magari in cinque ore la completo ma non gareggio alle Olimpiadi. Da qui al 2026 il mio impegno è verso il mio Paese e i Giochi, diversamente tradirei lo spirito olimpico”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano