Cronaca
Premio Internazionale Fair Play Menarini, a Fiesole il gran finale
Pubblicato
11 mesi fa-
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Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – Le leggende dello sport al Teatro Romano di Fiesole per il 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini. La manifestazione dedicata ai valori di etica, lealtà e rispetto ha celebrato con la cerimonia di premiazione i vincitori dell’edizione 2024, esempi di correttezza e sportività in gara e nella vita.
Gli spettatori del Teatro Romano hanno salutato tra gli applausi icone del panorama internazionale. A cominciare da Samuel Etòo, rappresentante del miglior calcio mondiale e gloria intramontabile del Camerun e il capitano della Nazionale campione del mondo 2006 Fabio Cannavaro e altri due pilastri degli Azzurri: Ciro Ferrara, vice campione a Euro 2000, e Giuseppe Dossena, “eroe di Spagna” al Mundial ’82. A chiudere il roster del calcio Cesare Prandelli, che ha portato la Nazionale italiana al secondo posto agli Europei del 2012.
Fra le atlete che hanno calcato il tappeto rosso del Fair Play Menarini, la regina del pattinaggio di velocità Francesca Lollobrigida, trionfatrice ai campionati europei del 2018, e la velocista Ambra Sabatini, portabandiera italiana alle Paralimpiadi di Parigi. Il basket ha potuto contare su Marco Belinelli, fenomeno dell’NBA, mentre la pallavolo ha trovato il suo rappresentante di primo piano in Gian Paolo Montali, già commissario tecnico dell’Italvolley maschile due volte campione d’Europa. E poi Roberto Rigali, argento ai Mondiali di Budapest 2023 nella staffetta 4×100, la leggenda dei rally e della Formula 1 Cesare Fiorio e il più volte primatista mondiale dei pesi massimi Clemente Russo. Infine, il giornalismo sportivo vede vincitore Federico Buffa, voce e volto delle imprese dei grandi sportivi.
A premiarli, coloro che li hanno preceduti nell’Albo d’Oro: gli Ambasciatori del Fair Play Menarini. Tra questi Federica Pellegrini, vincitrice dell’edizione 2022 e madrina dell’evento, insieme ai presentatori Rachele Sangiuliano e Omar Schillaci, per la prima edizione del Premio realizzata in partnership con Sky TG24. La cerimonia di premiazione sarà trasmessa in differita su Sportitalia.
“E’ stata un’edizione indimenticabile, con tantissimi premiati leggendari – commentano Antonello Biscini, Valeria Speroni Cardi ed Ennio Troiano, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini -. Ciò che ci rende più orgogliosi è la straordinaria partecipazione del pubblico e l’entusiasmo dei più giovani, che ci dimostra come i valori del fair play siano parte integrante della nostra società. Portiamo con noi le emozioni di questa serata e non vediamo l’ora di svelarvi le prossime sorprese del Premio”.
Di seguito i premiati del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini: Samuel Etòo, Marco Belinelli, Federico Buffa, Fabio Cannavaro, Giuseppe Dossena, Ciro Ferrara, Cesare Fiorio, Francesca Lollobrigida, Gian Paolo Montali, Cesare Prandelli, Roberto Rigali, Clemente Russo, Ambra Sabatini.
– foto ufficio stampa Premio Fair Play Menarini –
(ITALPRESS).
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Cronaca
La Juve vince al Penzo e va in Champions, Venezia in B
Pubblicato
4 ore fa-
26 Maggio 2025di
Redazione
VENEZIA (ITALPRESS) – La Juventus batte 3-2 il Venezia al Penzo e acciuffa la qualificazione in Champions League all’ultima giornata mentre per i lagunari si spalancano le porte della retrocessione. La squadra di Tudor reagisce al gol di Fila dopo due minuti con le reti di Yildiz (25′) e Kolo Muani (31′), subisce il pari di Haps al 10′ della ripresa ma rimette definitivamente la testa avanti col rigore trasformato da Locatelli al 28′: quarto posto difeso e missione Champions compiuta, con la Roma che resta dietro e deve accontentarsi dell’Europa League.
Avvio di carattere dei padroni di casa, che trovano il vantaggio dopo soli due minuti con il secondo gol in campionato di Daniel Fila approfittando di una difesa bianconera rattoppata (Costa-Savona-Kelly). Juventus tramortita e Venezia che spinge forte a caccia del raddoppio. Dopo un gol annullato ad Alberto Costa per un tocco col braccio, al 25′ arriva la rete del pari con Kenan Yildiz, che coglie in controtempo Radu. La partita gira e sei minuti dopo la squadra di Tudor mette la freccia con Randal Kolo Muani. Intensità alta, l’undici di Di Francesco sfiora il 2-2 al 34′ con una punizione di Nicolussi Caviglia che si stampa sul palo esterno sinistro. Nel secondo tempo la Juventus prova ad abbassare il ritmo e appare in controllo ma il Venezia non molla e trova il 2-2 al 10′ con un sinistro di Haps sporcato da Savona. Si torna a giocare a tutto campo e Doumbia al 26′ va a centimetri dal 3-2 trovando l’opposizione di uno straordinario Di Gregorio. Pochi minuti dopo Nicolussi Caviglia commette una leggerezza e sgambetta Conceicao in area. Calcio di rigore per gli ospiti trasformato da Locatelli (28′). Nel finale la squadra di Tudor cerca di gestire la gara anche se la fatica si fa sentire (crampi per Yildiz, Thuram e Conceicao, col portoghese costretto a uscire), il Venezia ci prova ma i risultati degli altri campi tolgono energie e lucidità. La Juve centra dunque l’obiettivo minimo, i lagunari salutano la serie A dopo una sola stagione.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Torino-Roma 0-2, giallorossi in Europa League
Pubblicato
6 ore fa-
26 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – In quella che dovrebbe essere la ultima partita da allenatore di Claudio Ranieri, la Roma batte 2-0 i granata all’Olimpico Grande Torino ma deve rinunciare al sogno Champions League, vista la vittoria della Juventus sul campo del Venezia. L’eredità del tecnico testaccino al suo misterioso erede è quindi l’Europa League. Un risultato importante, visto il dodicesimo posto occupato dalla squadra giallorossa al momento dell’arrivo sulla panchina del futuro advisor dei Friedkin. La Roma fa il suo, ma non basta. Dopo i due boati dello spicchio di tifosi giallorossi per le buone notizie da Venezia (gol dei padroni di casa e annullamento dell’1-1 bianconero), al 18′ la Roma sblocca il risultato. Dembelè stende in area Saelemaekers e a Di Bello non serve il Var per accorgersi del fallo da rigore. Dagli undici metri si presenta Paredes che realizza il suo quarto gol stagionale. Sotto di una rete il Toro alza la pressione e guadagna campo. La Roma arretra il baricentro, infiacchita forse anche dalla notizia della rimonta juventina al ‘Penzò, ma nel primo tempo i giallorossi concedono ai granata una conclusione dalla distanza di Vlasic, facilmente bloccata da Svilar.
All’intervallo Ranieri non fa cambi e conferma l’inedito 4-3-2-1 di partenza con Shomurodov unico riferimento in attacco con Soulè e Saelemaekers a supporto. Sono proprio i due trequartisti a costruire la rete del raddoppio giallorosso: Soulè crossa dalla destra, Saelemaekers si libera della marcatura di Dembelè e di testa firma il 2-0, proprio mentre un altro boato accompagna il nuovo pareggio del Venezia. Al 65′ la Roma sfiora il tris: Angelino apre una prateria per Soulè che calcia col mancino e scheggia la traversa. Nel finale c’è spazio per un gol annullato a Cristante per un fuorigioco di Angelino e per l’ingresso in campo di Hummels, anche lui pronto ad appendere gli scarpini al chiodo. La festa però è a metà: la Juventus vince a Venezia e va in Champions. La Roma “si accontenta” dell’Europa League e dell’uscita dalle coppe della Lazio.
– foto Image –
(ITALPRESS).
Cronaca
Lazio-Lecce 0-1: biancocelesti fuori dalle coppe, salentini salvi
Pubblicato
6 ore fa-
26 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – La Lazio è fuori dalle coppe; il Lecce si guadagna un’altra stagione in Serie A. Sono questi i verdetti emersi dalla sfida dell’Olimpico dell’ultima giornata di campionato. Per i biancocelesti, quindi, si concretizza lo scenario peggiore: sconfitta per 1-0 e, in virtù delle vittorie di Juventus, Roma e Fiorentina, settimo posto che non basta nemmeno per la Conference League. In festa invece i salentini, che hanno giocato tutta la ripresa in inferiorità numerica. Uomo partita è stato Coulibaly.
Una stagione che si chiude malissimo per la Lazio, specchio dei tre mesi e mezzo senza vittorie davanti al proprio pubblico. Baroni, squalificato e sostituito in panchina dal vice Del Rosso, conferma Isaksen dal 1′ facendo partire Pedro dalla panchina. Giampaolo, invece, sceglie Pierotti, Berisha e Karlsson dietro a Krstovic. E iniziano meglio proprio gli ospiti, che si fanno vedere due volte con Gaspar e poi con un tiro di Gallo deviato da Guendouzi.
La Lazio fatica a trovare trame interessanti per merito dell’ottimo lavoro del Lecce in fase di non possesso. La partita si accende nel finale di primo tempo: ospiti avanti al 43′ con Coulibaly, che prima recupera palla su un tocco errato di Gila e poi batte Mandas in uscita dopo aver ricevuto da Krstovic. Al 47′, però, Pierotti commette un’ingenuità facendo fallo su Tavares e meritandosi il secondo giallo, lasciando i suoi in dieci. L’uomo in più e l’ingresso di Pedro fanno sì che sia la Lazio a spingere fin da inizio ripresa. Ma Falcone sembra insuperabile mettendosi in mostra con due grandi parate, prima su Guendouzi e poi su un colpo di testa a colpo sicuro di Castellanos. Anche un pò di sfortuna per i biancocelesti, con un piazzato di Pedro che esce di pochissimo e un tiro di Gila che termina alto non di molto dopo una deviazione. Baschirotto rischia un autogol per anticipare Vecino, colpendo la traversa, poi Falcone dice ancora di no a Pedro. I minuti passano, la carica della Lazio cala sempre più e, anzi, è il Lecce a farsi vedere avanti. Il risultato non cambia più e il settore ospiti, gremitissimo, può far festa. Emblema della delusione della Lazio, invece, è l’espulsione diretta di Romagnoli, arrivata poco prima del triplice fischio. Strana festa giallorossa all’Olimpico: salentini salvi e Roma in Europa League.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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