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Cronaca

Lombardia, incontro tra vertici Carabinieri Ambientali e direttore Ersaf

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MILANO (ITALPRESS) –  Visita ufficiale del nuovo Comandante Regionale dei Carabinieri Forestali, il Generale Benito Castiglia, accompagnato dal Comandante del gruppo CC Forestale di Milano, Tenente Colonnello Giorgio Deligios alla sede ufficiale di ERSAF a Milano. Gli alti ufficiali dell’Arma sono stati accolti dal Direttore Generale di ERSAF:  Mauro Fabrizio Fasano. L’incontro è stato l’occasione per rafforzare la storica collaborazione tra ERSAF e i Carabinieri Forestali, due enti chiave nella tutela dell’ambiente e nella valorizzazione del territorio lombardo. Nel corso della visita, il Generale Castiglia ha avuto modo di conoscere le attività e i progetti di ERSAF, soffermandosi in particolare sul ruolo dell’Ente nella gestione delle foreste, delle aree protette, della rete sentieristica e nella lotta agli incendi boschivi.
“La collaborazione tra ERSAF e i Carabinieri Forestali è fondamentale per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale”, ha affermato il dott. Fasano. “Condividiamo obiettivi comuni e lavoriamo quotidianamente per garantire la sicurezza e la fruizione sostenibile del territorio lombardo”. Il Generale Castiglia ha espresso il suo impegno a proseguire e rafforzare la collaborazione con ERSAF, sottolineando l’importanza di un lavoro sinergico tra le diverse istituzioni per la tutela dell’ambiente. “L’ambiente è un bene prezioso che dobbiamo custodire e consegnare alle future generazioni”, ha dichiarato il Generale Castiglia. “L’impegno dei Carabinieri Forestali è quello di lavorare fianco a fianco con ERSAF e con tutti gli enti competenti per garantire la sua salvaguardia”. La visita si è conclusa con un reciproco impegno a proseguire la collaborazione e a sviluppare nuove sinergie per affrontare le sfide future legate alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio lombardo.(ITALPRESS).

Foto; Ufficio stampa Ersaf

Cronaca

53enne aggredita e violentata a Gallarate, fermato un uomo

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VARESE (ITALPRESS) – Fermato dai carabinieri un uomo ritenuto il presunto autore della violenza sessuale commessa ieri in un parcheggio nel quartiere Cajello di Gallarate, in provincia di Varese, dove una donna di 53 anni è stata prima picchiata e poi violentata. In manette è finito un 35enne del Gambia, individuato dai carabinieri della compagnia di Gallarate e sottoposto dal pm di Busto Arsizio a fermo di indiziato di delitto per violenza sessuale aggravata e lesioni aggravate.

L’uomo, nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, è stato trovato nascosto nel cassettone di un letto, mentre il cellulare della vittima è stato trovato vicino al suo appartamento. L’indagato, durante l’interrogatorio con il pm, avrebbe confessato. La donna, affidata alle cure dei sanitari dell’Ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate, ha riportato una prognosi di 20 giorni per le ferite subite.

“L’arresto del presunto aggressore è una notizia importante. Restano la gravità e la ferocia di quanto accaduto: una donna picchiata e violentata mentre andava al lavoro. Sono vicina alla vittima e alla comunità di Gallarate, scossa da una vicenda che lascia un segno profondo”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso. “Ringrazio i Carabinieri per la rapidità delle indagini e per il lavoro svolto – ha aggiunto Caruso -. Ogni donna deve poter uscire di casa senza temere per la propria sicurezza. E’ importante la presenza sul territorio e una risposta immediata quando avviene un fatto così grave. Non c’è spazio per chi delinque”.

– foto di repertorio IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

ORNELLA VANONI, IL RICORDO DEL SUO MATRIMONIO A PORANA ED IL SUO LEGAME CON PAVIAORNELLA VANONI, IL RICORDO DEL SUO MATRIMONIO A PORANA ED IL SUO LEGAME CON PAVIA. CAMERA ARDENTE DOMENICA E LUNEDI’ AL PICCOLO TEATRO GRASSI DI MILANOORNELLA VANONI, IL RICORDO DEL SUO MATRIMONIO A PORANA ED IL SUO LEGAME CON PAVIA

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In tanti hanno un ricordo legato ad Ornella Vanoni, l’artista 91enne che si è spenta Venerdì 21 Novembre poco prima delle 23 nella sua abitazione in centro a Milano a seguito di un arresto cardiocircolatorio. La camera ardente di Ornella Vanoni sarà allestita al Piccolo Teatro Grassi, in via Rovello, Domenica 22 dalle 10 alle 14 e Lunedì 23, dalle 10 alle ore 13. In queste ore fioccano tutte sui social e la descrivono come un personaggio eclettico, che ha saputo, anche nella sua terza età, arrivare anche ai giovani, sia per le sue canzoni, con una vocalità inconfondibile, elegante e sensuale, sia per la sua schiettezza ed ironia che trasparivano nelle sue apparizioni televisive, da Fabio Fazio sul 9 o da Maria de Filippi ad Amici, come giudice, su Canale 5. Noi vogliamo aggiungere qualcosa in più, il suo legame con questa terra pavese, fin da quel matrimonio nel Giugno 1960 presso la Chiesa di Porana di Pizzale (Pv), con il noto impresario teatrale ed ex cantante Lucio Ardenzi. “Quel matrimonio fu un errore – ripeteva spesso -. Io volevo ancora bene a Gino Paoli e lui mi ha sconsigliato sino all’ultimo”. Effettivamente quel matrimonio, che a Porana ricordano ancora come un grande evento e con molto sfarzo, andò male e quando nel 1962 nacque Cristiano i due si lasciarono. Lei era ancora innamorata di Gino Paoli, l’uomo più importante della sua vita, sia sentimentalmente che a livello di collaborazione artistica. Una storia che, anche una volta finita, ha dato spazio all’affetto profondo, continuando a fare insieme tournée di grande successo.
Ma Ornella Vanoni aveva un altro legame speciale con la terra pavese: nel 2014 molti ricordano il suo spettacolo-concerto al teatro Fraschini “Un filo di trucco, un filo di tacco”. Ma a Pavia veniva anche a farsi curare in una clinica pavese, la Maugeri. Nel 2018 si esibì proprio lì, con i suoi più grandi successi, per senso di gratitudine e di fiducia verso i medici che l’avevano seguita. Proprio in una sua recente intervista al Corriere a Maurizio Porro, amico e confidente, aveva dichiarato: “Non sto bene, un dolore a una vertebra, non so mi sento strana, ma andrò in una clinica di Pavia dove sono bravissimi, li conosco, mi metteranno a posto. Ora devo stare ferma, ho un dolore, sai come un coltello che ti trapassa la schiena. Domenica non vado da Fazio, ci sono a settimane alterne, ci andrò domenica prossima”. Quella Domenica non è mai venuta, è rimasta l’ultima sua apparizione quella con la corona di fiori appoggiata sul bancone dello studio il 2 Novembre, per la commemorazione dei defunti: anche lì si è dimostrata una campionessa di ironia, scherzando sulle bare da regalare alle sue coetanee. Amava ricordare sempre il Piccolo Teatro e Giorgio Strehler, che aveva frequentato iscrivendosi all’Accademia di Arte Drammatica, dove si è formata artisticamente: “Quando l’ho visto nella galleria della sala di via Rovello sentivo e vedevo che era a casa sua. Ho vissuto qui per alcuni anni, ho visto tutte le prove del maestro. Giorgio mi diceva sempre: «Hai grande talento, ma troppo nervosa, troppo timore della scena”. Si sbagliava, perché quella scena l’ha calcata per decenni, e sempre con il suo stile inconfondibile. Non sapeva solo cantare e recitare, era una leonessa indomita del palcoscenico, un unicum dello show business, amata da tutti, specie ora che Fazio l’ha fatta conoscere in una altra veste, un po’ come la vecchia signora che va in salotto a mettere insieme, con simpatia, pezzettini della sua vita. E lei c’è riuscita sino alla fine dei suoi giorni. E domani…”Domani è un altro giorno e si vedrà”…

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E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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