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Cronaca

Milano, a Palazzo Reale apre la mostra “Valerio Adami. Pittore di idee”

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MILANO (ITALPRESS) – Palazzo Reale di Milano da domani, mercoledì 17 luglio, e fino al 22 settembre, ospita l’antologica di Valerio Adami, uno dei maggiori artisti italiani del Dopoguerra, nel suo sessantacinquesimo anniversario di carriera e ricerca. La mostra è promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale con l’Archivio Valerio Adami, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Curata da Marco Meneguzzo, con il coordinamento generale di Valeria Cantoni Mamiani, presidente dell’Archivio Valerio Adami, la rassegna presenta oltre settanta grandi quadri e circa cinquanta disegni, dal 1957 al 2023, tra i più significativi dell’opera del Maestro.
La mostra ripercorre la produzione del Maestro configurandosi come un’antologica scandita con andamento cronologico, salvo alcune significative varianti. Nelle prime due sale sono esposti i lavori dagli esordi alla fine degli anni Sessanta. La terza sala presenta le opere degli anni Settanta (con aperture verso gli Ottanta), mentre la quarta diventa una sala tipologica, destinata ai ritratti che l’artista ha condotto nei decenni sui “padri nobili”, che ha scelto come esempi di vita e di arte. Le sale successive sono dedicate soprattutto agli ultimi quattro decenni, per testimoniare la fecondità del lavoro di Adami e per continuare idealmente la mostra realizzata nel1986 al Centre Pompidou di Parigi e poi trasferita integralmente lo stesso anno nelle sale di Palazzo Reale a Milano. Arricchisce la mostra uno stretto passaggio tra le sale “tappezzato” dai recentissimi ritratti ideali che l’artista ha compulsivamente realizzato negli ultimi mesi e che costituiscono una specie di “contraltare” espressionista alla sua misurata e calcolata pittura.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Comune di Milano

Cronaca

A Milano il ricordo per Luisa Fantasia a 50 anni dal suo omicidio

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MILANO (ITALPRESS) – Presso i giardini dedicati alla memoria di Luisa Fantasia in via delle Forze Armate, l’Amministrazione Comunale ha ricordato con un omaggio floreale i 50 anni dal suo omicidio.

La giovane donna venne uccisa da due criminali legati a una delle prime ‘ndrine presenti in Lombardia il 14 giugno 1975. Moglie del brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Antonio Maschione, che stava indagando sotto copertura sull’arrivo di una grossa partita di eroina a Milano, Luisa Fantasia venne sequestrata, violentata, torturata e uccisa, di fronte alla figlia di 18 mesi, dai due criminali venuti a conoscenza dell’indirizzo dove abitava insieme al marito.

Il 7 dicembre 1975, sei mesi dopo l’assassinio e i funerali di Stato, il Comune di Milano le assegnò la Medaglia d’oro di Benemerenza civica alla memoria. Nel 2021 il Comune di Milano le ha voluto dedicare un giardino, in via delle Forze Armate all’angolo con via Mar Nero, nel quartiere dove viveva insieme al marito e alla figlia. Anche il Municipio 7, lo scorso 3 giugno, durante la “Passeggiata per la Legalità” organizzata in collaborazione con Libera Milano e la Scuola di Formazione Antonino Caponnetto, ha ricordato Luisa Fantasia insieme ad oltre 400 studentesse e studenti del quartiere.

– Foto Ufficio stampa Comune di Milano –

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(ITALPRESS)

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Cronaca

Israele-Iran, Conte “L’Europa è afona e si divide”

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SALERNO (ITALPRESS) – “Stiamo assistendo a un’escalation, ormai Netanyahu sta riscrivendo il diritto internazionale a suo piacimento. Sta realizzando un genocidio a Gaza e da ultimo ha attaccato infrastrutture strategiche in Iran”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Salerno.
“Noi ci chiediamo quale sarà il futuro. Sicuramente rischia di incendiare l’intero Medio Oriente con strascichi e quindi grande pericolo anche in Europa. L’Europa frattanto è afona, si divide.
Tajani aveva detto che non era previsto un attacco, dopo poche ore è stato smentito. Meloni invece è sempre lì alla ricerca di capire quale sarà la prossima mossa di Trump per schierarsi ovviamente a suo favore e a favore degli Stati Uniti. La verità è che l’unica cosa certa è questa corsa al riarmo. Ci vogliono portare anche al 5% col prossimo vertice della Nato. Per noi significa aumentare sino a 4 volte addirittura gli investimenti e le spese militari. E l’unica cosa certa ancora è questa escalation militare che non porterà assolutamente più sicurezza, ma anzi più insicurezza a tutti i cittadini”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Tajani “Iran non può dotarsi dell’atomica, lavoriamo per de-escalation”

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di Francesca Tana
ROMA (ITALPRESS) – “Di fronte ad una minaccia nucleare non può esservi alcuna ambiguità, l’Iran non può dotarsi di una bomba atomica”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in audizione presso le Commissioni Affari esteri di Camera e Senato, a seguito della crisi tra Israele e Iran.
Tajani ha spiegato che l’operazione militare “appare destinata a durare diversi giorni se non settimane. Il mio omologo israeliano mi ha spiegato come la decisione di lanciare l’operazione ‘Leone nascentè sia scaturita tra precise informazioni di intelligence sul programma nucleare e sul programma missilistico di Teheran. Sviluppi tali da configurare una minaccia esistenziale imminente per lo Stato ebraico, per l’intera regione e per tutta la comunità internazionale. Secondo l’intelligence israeliana – ha proseguito il vicpremier -, in meno di 6 mesi l’Iran avrebbe potuto disporre di 10 bombe atomiche e di oltre 2mila missili balistici da lanciare verso Israele e non solo. Un quadro assolutamente allarmante confermato in maniera inequivocabile dal recente rapporto dell’Aie che ha denunciato la violazione da parte dell’Iran degli obblighi sul tema dell’arricchimento dell’uranio”.
Il titolare della Farnesina ha ribadito che il governo italiano è “in prima linea per favorire una de-escalation, ora più che mai non bisogna recidere il filo del dialogo. Il governo sostiene i colloqui Usa-Iran, l’obiettivo è una soluzione diplomatica delle crisi e ci auguriamo che domani a Muscat possa svolgersi la sesta riunione, invitiamo Teheran a seguire la via della diplomazia ed essere presente in Oman. L’Italia ha storicamente svolto un ruolo di ponte e dialogo tra le parti, convinti anche che nei momenti di massima tensione esistano margini per una soluzione politica. Siamo orgogliosi di non avere agende nascoste – ha osservato -, ma perseguiamo con forza il nostro interesse prioritario di garantire la stabilità nel Mediterraneo e nel Medio Oriente. Ora più che mai è il momento di riannodare le fila del dialogo e del negoziato. E’ giunto il momento di fermarsi, di negoziare, di lasciare che sia la diplomazia a parlare e non le armi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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