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Cronaca

Milano, “Back to the city concert”. Call to action per giovani musicisti

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MILANO (ITALPRESS) – Biblioteca degli Alberi Milano lancia una call to action rivolta a giovani musicisti ai primi anni di studio di violino, viola e violoncello per partecipare a una speciale Masterclass con la celebre violinista Veronika Eberle che domenica 15 settembre dalle ore 10.00 li vedrà suonare insieme sulle note di Mozart nel grande giardino botanico di Portanuova. Un’esperienza formativa unica nel suo genere che precederà l’atteso concerto serale di musica classica Back to the City Concert, momento di alta qualità, ideato e diretto da Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale BAM, gratuito e aperto a tutti, che ogni anno Fondazione Riccardo Catella offre alla città al rientro dalle vacanze estive. Per partecipare alla Masterclass i giovani musicisti sono invitati a studiare circa 30 battute del Rondò del Concerto n.5 di Mozart trascritte appositamente per loro, scaricandole dal sito web di BAM, e a prenotare il proprio posto compilando il form di iscrizione. La partecipazione è gratuita e la sera i partecipanti potranno ascoltare il concerto nell’area sottopalco a loro dedicata. “Crediamo fortemente nell’importanza dell’educazione musicale nel percorso di crescita”, spiega Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale BAM- Biblioteca degli Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella. “Abbiamo pensato ad occasioni come questa per consentire ai giovani studenti musicisti non solo di ascoltare dalle prime fila i grandi protagonisti della scena internazionale, ma anche di poter suonare fianco a fianco con loro, conoscersi, confrontarsi e ricevere motivazioni e consigli preziosi per la loro futura, speriamo, carriera musicale”. La violinista sarà la solista d’eccezione del grande concerto serale Back to the City Concert: dopo cinque anni in compagnia di alcune tra le più rinomate orchestre italiane, per la prima volta sul palco di BAM si esibirà una prestigiosa orchestra internazionale, la Camerata Salzburg, che insieme a Veronika Eberle proporrà un programma improntato alle musiche immortali di Wolfgang Amadeus Mozart: il Concerto per violino n.5 “Tùrkish” in La maggiore K 219 e la celebre Sinfonia n.40 in Sol minore K. Veronika Eberle.
Non solo un concerto, ma un vero e proprio viaggio insieme sulle note di Mozart. Da Milano al mondo con una prestigiosa orchestra internazionale, dai prati di BAM verso tanti quartieri milanesi, per avvicinare sempre di più la musica alle persone: Back to the City Concert, momento di punta del programma culturale annuale, ideato e diretto da Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale BAM, Fondazione Riccardo Catella, per questa sesta edizione ha voluto giocare sul programma mozartiano e creare curiose “variazioni sul tema” con un percorso di avvicinamento musicale in dieci tappe in città a partire dal 10 settembre che culmina nell’indimenticabile concerto serale open air nel giardino botanico in Portanuova. Tante le novità di questa edizione, che unisce una proposta di altissimo livello a un format ampliato, trasformando il Back to the City in un itinerario musicale che si snoda attraverso la città attorno al fil rouge del genio mozartiano per coinvolgere e incuriosire il pubblico attraverso linguaggi diversi, dalla classica al pop, dalla lirica al jazz, ecc. Alla base del progetto il desiderio di richiamare sempre più persone a vivere momenti culturali di qualità anche fuori dai confini del Parco, in tanti altri quartieri milanesi, grazie a sinergie e a collaborazioni cittadine. Un vero e proprio viaggio itinerante pensato per accompagnare e preparare il pubblico al grande concerto del 15 settembre, cogliendo e reinterpretando i vari aspetti che caratterizzano la figura del compositore, da sempre un esempio per promuovere l’attività di educazione musicale e valorizzare il talento. Ad aprire la settimana del Back to the City, da martedì 10 a venerdì 13 settembre, una serie di appuntamenti con musicisti ed esperti – fra cui Giovanni Falzone, Munedaiko, Luigi di Fronzo – animeranno diversi quartieri della città tra Dergano, Bovisa, Certosa District e in zona Washington (presso l’auditorium della Fondazione AEM), per attraversare il repertorio e la vita del compositore anche con sguardi e approcci differenti nell’universalità dei diversi generi musicali: dai musicisti classici e cantanti lirici fino a un mix di sonorità jazz, pop, classica, etnica. Tutti i concerti saranno introdotti dai protagonisti delle Istituzioni partner. A seguire sabato 14 e domenica 15 settembre a BAM prenderà vita un intero weekend con diversi momenti di approfondimento musicale: la consueta Guida all’ascolto con la partecipazione del Maestro Fabio Sartorelli; laboratori musicali per bambini e adulti; un dialogo sonoro tra classica e jazz sulle pagine del compositore e, in particolare, la grande azione partecipata, realizzata in collaborazione con Ricordi Music School una Masterclass con Veronika Eberle che vedrà protagonisti giovani musicisti: una call to action rivolta agli studenti di musica, ai primi anni di studio di violino, viola e violoncello. Un invito, un’opportunità unica rivolta a giovani che potranno prepararsi per imparare e suonare eccezionalmente insieme alla solista Veronika Eberle e dare voce alla passione condivisa per la musica. Mozart rappresenta il compositore per eccellenza, di respiro universale, un talento geniale fin da piccolo che, viaggiando, ha portato la sua arte in tutta Europa. Ripercorrendo la propensione del compositore al viaggio e all’incontro con diversi Paesi e tradizioni, questa edizione del Back to the City Concert invita il pubblico a vivere “Un viaggio con Mozart”. Mozart trascorse infatti gran parte della sua vita viaggiando e vide più di 200 luoghi – città, paesi, palazzi – che contribuirono in modo significativo al suo sviluppo individuale e compositivo. La formazione, l’ispirazione e lo scambio con altri studiosi e musicisti nel corso di queste esperienze plasmarono infatti in modo significativo la sua personalità e le sue opere. Il programma rappresenta proprio per questo motivo un percorso che inizia la settimana antecedente il concerto serale per poi concentrarsi a BAM in un crescendo all’insegna della musica classica che coinvolgerà bambini, giovani, adulti, famiglie e, più in generale, appassionati di musica. Quest’anno sarà la Camerata Salzburg, tra le orchestre più rinomate a livello mondiale, ad eseguire dai prati del parco un concerto indimenticabile sulle note immortali di Mozart. Un’esibizione che segue la partecipazione negli anni scorsi di cinque tra le maggiori Orchestre italiane alternatesi negli anni sul palco – la Filarmonica della Scala, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi con Stefano Bollani, l’Orchestra e Solisti Accademia Teatro alla Scala -, 296 musicisti, 12 solisti e oltre 27.000 persone che hanno potuto ascoltare sedute sui prati del parco le musiche scritte dai più grandi compositori sette-ottocenteschi, fino ai contemporanei. Anche quest’anno il concerto sarà come sempre gratuito e verrà introdotto da Tommaso Sacchi – Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Kelly Russell Catella – Direttore Generale Fondazione Riccardo Catella, Francesca Colombo – Direttore Generale Culturale BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella. L’appuntamento sarà un’occasione per permettere a tutti di vivere un’esperienza artistica di altissima qualità, dal vivo, in maniera libera e a contatto con la natura. I posti sottopalco nell’Area Cedri sono limitati e saranno prenotabili sul sito di BAM, ma grazie a un potente impianto audio l’ascolto sarà possibile in tutto il Parco, rendendo ancora più inclusiva la partecipazione della città a questo imperdibile momento musicale che nelle edizioni precedenti ha visto oltre 6.000 persone unite in questo magico momento. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Biblioteca degli Alberi Milano

Cronaca

“Dritti alla meta”, il tour di Generali arriva al rush finale

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MILANO (ITALPRESS) – Generali Italia fa il punto in vista della fine dell’anno con un convegno in streaming rivolto alle migliaia di persone che compongono la sua rete commerciale, cuore delle attività della compagnia di assicurazione. Dal titolo “Dritti alla Meta: Rush Finale”, l’evento lancia lo sprint commerciale di fine anno e dà il via a un roadshow in 59 città che coinvolgerà tutti gli agenti, i consulenti e il personale amministrativo delle agenzie di Generali. Sono quattro i macro-temi legati a bisogni emergenti su cui si apre il confronto con la Rete commerciale: dalla nuova sensibilità dei clienti rispetto alla protezione della proprietà e delle attività economiche a seguito di importanti eventi atmosferici e catastrofali alla protezione dai crescenti rischi di inabilità legati al trend demografico di invecchiamento della popolazione, passando per la salute e per la protezione dei progetti di risparmio e investimento nel medio e lungo periodo delle famiglie italiane.
Per Marco Oddone, Chief Marketing & Distribution Officer di Generali Italia, “la Rete commerciale è il cuore del nostro business. Questo tour ha un messaggio molto chiaro: “Dritti alla Meta: Rush Finale”, una metafora velica per navigare negli ultimi mesi che ci separano dalla fine dell’anno nei quali interpretare il nostro ruolo di consulenti preparati e partner nella relazione con la massima determinazione e con la consapevolezza del ruolo sociale che ricopriamo. Un percorso, questo, iniziato insieme nel 2022 e che vogliamo portare a compimento con successo”.
In un Paese come l’Italia in cui la ricchezza è detenuta sotto forma di liquidità per più di 1.500 miliardi di euro, si pone il problema di come inflazione e rialzo dei tassi erodono il valore del denaro. Spiega Giancarlo Bosser, Chief Life Officer di Generali Italia: “La nostra compagnia lancia due soluzioni: Generali Obiettivo Rendimento, che mette insieme un portafoglio di strumenti obbligazionari diversificati, e Rinnova Valore Bonus, che mette in campo il meglio delle gestioni separate che in questo momento possiamo offrire, sempre in ottica di diversificazione”.
Fondamentale anche il tema della salute, affrontato da Francesco Bardelli, Chief Health & Welfare and Connected Business Development Officer di Generali Italia: “Per oltre l’80% dei cittadini è la priorità numero uno e continua a crescere anche in conseguenza della crisi pandemica. C’è una domanda maggiore di protezione e prevenzione, oltre che un trend demografico che acuisce l’esigenza di avere una sanità di qualità e accessibile in tempi brevi. Crediamo che il ruolo del privato possa supportare e integrare il Sistema Sanitario Nazionale. Per Generali la salute è un pilastro della nostra strategia di partner di vita dei nostri clienti; per questo abbiamo creato una nuova Business Unit Health & Welfare che raccoglie tutto il business assicurativo malattie e infortuni per le famiglie, per i professionisti e per le grandi corporation. A questo si aggiunge il mondo dei servizi, in carico a Generali Welion”.
All’incontro in streaming hanno partecipato circa 10mila tra agenti e consulenti collegati da tutta Italia. “E’ grazie al valore delle nostre persone che abbiamo raggiunto risultati finanziari solidi”, conclude Oddone, “a cui si aggiungono un’esperienza cliente eccellente e un maggior impatto sociale e ambientale”.

– foto ufficio stampa Generali Italia –
(ITALPRESS).

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Generale Luzi incontra comandante Gendarmeria francese “Insieme contro cybercrime”

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PALERMO (ITALPRESS) – Un incontro con la stampa per fare il punto sulla cooperazione tra Italia e Francia e sulle attività operative sia vigenti sia in fieri: questo l’obiettivo della visita del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, e del direttore generale della Gendarmeria nazionale francese, generale Christian Rodriguez, al Comando Legione Carabinieri Sicilia di Palermo.
Il dialogo con i giornalisti verte su numerosi punti: cybercriminalità, lotta al riciclaggio, criminalità organizzata, ma soprattutto interoperatività tra due paesi chiamati ad affrontare numerose sfide comuni. Sulla scelta di tenere l’incontro a Palermo è il generale Luzi a fare chiarezza: “Volevamo mandare un segnale a una realtà importante come Palermo, che è un simbolo della lotta alla criminalità organizzata, per concertare linee d’azione a livello nazionale e internazionale: aprire una stazione dei Carabinieri allo Zen non è stato facile, ma alla fine si è rivelato un piccolo segnale vincente in questa città perchè è segno che il quartiere ha accettato lo Stato”.
Nel tracciare sfide e obiettivi congiunti, Rodriguez spiega come “ci interessa soprattutto la cultura dei dati a disposizione dei Carabinieri per combattere il cybercrime e la criminalità organizzata: per noi è un obbligo analizzare la fenomenologia mafiosa, anche se la titolarità spetta alla magistratura. Con i Carabinieri mettiamo in atto numerosi scambi a livello operativo”.
Secondo il direttore generale della Gendarmeria la priorità spetta al cybercrime, ma non è l’unica: “La cybercriminalità sta aumentando e conosciamo solo il 20% di ciò che avviene: i criminali sono molto duttili, dobbiamo trovare le condizioni per rispondere adeguatamente. Per queste attività non esiste confine, dobbiamo lavorare assieme per contrastarle nel quotidiano: è fondamentale soprattutto riuscire a gestire i big data”.
Su attività correnti dell’Arma e coordinamento internazionale, il generale Luzi spiega come “a Milano abbiamo costituito una sezione che si occupa esclusivamente di criptovalute e lotta al riciclaggio: per quanto invece riguarda l’addestramento comune la lingua è un grande limite, ma abbiamo mandato un gruppo di marescialli in Francia e Spagna e loro li hanno mandati da noi. Abbiamo un coordinamento che ci permette di mantenere una relazione tra popoli, ma quello europeo è un modello estremamente seguito”.
– foto xd8 Italpress –
(ITALPRESS).

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Terapie digitali e Intelligenza artificiale nella sanità del futuro

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MILANO (ITALPRESS) – Innovazione continua, sanità digitale e terapie digitali sono i pilastri della sanità del Terzo Millennio, resi più solidi dall’intelligenza artificiale e dalla sua capacità di analizzare enormi quantità di dati e di apprendere da essi, rivoluzionando il modo in cui medici e ricercatori possono effettuare diagnosi, decidere e ottimizzare trattamenti e gestione delle malattie. Un nuovo mondo della sanità che, per essere reale, deve dotarsi dei presupposti di tipo normativo, regolatorio e organizzativo. Sono questi i temi oggetto degli Stati Generali della Sanità Digitale e DTx, che si svolgono al Politecnico di Milano.
Un confronto tra governo, politici, rappresentanti delle istituzioni scientifiche e imprenditoriali e del mondo universitario per identificare una strategia comune che ponga le terapie digitali e la sanità digitale al vertice dell’agenda politica del paese.
Tre le macro aree: dati in sanità e il ruolo dell’intelligenza artificiale; le terapie digitali in Italia; le competenze e la formazione dei professionisti per lo sviluppo della sanità digitale.
La sanità digitale è al centro di diversi interventi e investimenti nell’ambito del PNRR e, come emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, la spesa ad essa associata è cresciuta del 22% nel 2023, arrivando a quota 2,2 miliardi di euro. Se la sanità digitale avvierà una nuova stagione nella comunicazione tra il cittadino e le strutture della sanità con la possibilità, per le organizzazioni sanitarie, per i clinici e per il paziente, di disporre di molti servizi – dalla cartella informatizzata e condivisa alla sicurezza completa del dato, dalla prenotazione delle prestazioni al monitoraggio delle condizioni del paziente, oltre a molte prestazioni di tipo specialistico.
Anche l’intelligenza artificiale sta trovando margini di applicazione rilevanti: secondo l’ultima rilevazione svolta dall’osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano, tra i medici specialisti e consolidato l’utilizzo di soluzioni per l’analisi di immagini e segnali, a cui il 19% del campione ha fatto un ricorso almeno una volta nell’ultimo anno.
Inoltre il 29% dei medici specialisti ha utilizzato l’IA Generativa per ricercare informazioni scientifiche, un dato triplicato rispetto alla rilevazione del 2023.
Da parte loro, le terapie digitali rappresentano davvero la nuova era nella quale gli interventi terapeutici per molte patologie sono guidati da software basati su evidenze scientifiche frutto di sperimentazioni cliniche rigorose che, rendendo possibili percorsi di cura basati su interventi cognitivo-comportamentali personalizzati sui singoli pazienti, migliorano enormemente gli esiti clinici relativi ad un ampio spettro di patologie. Dalle malattie croniche come il diabete, all’asma o all’ipertensione, dalle malattie mentali alle dipendenze (che rappresentano ad oggi i veri ambiti di patologia in cui le prime Dx sono state sviluppate, testate ed autorizzate), fino alla possibilità di incidere in modo determinante anche nei percorsi riabilitativi; solo per citare alcuni degli ambiti sanitari nei quali le terapie digitali possono potenziare le risposte terapeutiche. Secondo l’Osservatorio Life Science Innovation del Politecnico di Milano, sono 93 il numero di DTx attualmente disponibili in vari paesi (Germania, Francia, Regno Unito e USA) e le aree terapeutiche maggiormente interessate sono la psichiatria (37%), l’endocrinologia (14%), la reumatologia (10%), e l’oncologia (10%).
Secondo uno studio dell’Osservatorio Lite Science Innovation del Politecnico di Milano è rilevabile un notevole interesse dei pazienti italiani rispetto alle DTx: il 65% si dichiara infatti disposto ad utilizzare una terapia digitale proposta dal medico curante e circa la metà dei medici specialisti e dei medici di medicina generale sarebbe disposto a prescriverle se ne avesse possibilità.
Tra i principali benefici riconosciuti emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati sia su supporto delle attività di ricerca clinica (68%) Sia per prendere decisioni (65%).
Il ministro della salute Orazio Schillaci ha affermato che “la digitalizzazione deve essere uno strumento per diminuire le differenze, troppe, che ancora ci sono nella nostra Nazione, e non per aumentarle. Al contempo sappiamo di dover assicurare la sostenibilità futura del nostro sistema d’assistenza, anche in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione”.
Sul fronte delle opportunità offerte alle terapie digitali, il ministro ha parlato di “rivoluzione culturale”. “E’ importante parlarne, bisogna avere un dibattito sempre più ampio e aperto. Un dibattito che dovrà arrivare a coinvolgere i cittadini, che devono diventare i protagonisti di questa nuova sanità digitale”, ha concluso.
“Dobbiamo riconoscere che ad oggi sanità digitale e terapie digitali mancano ancora di un quadro chiaro di riferimento sul piano delle norme e delle procedure dal punto di vista scientifico e regolatorio – ha sottolineato Simona Loizzo, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Sanità Digitale e Terapie Digitali -. E’ quindi compito della politica intervenire per recuperare il ritardo rispetto agli altri paesi che già si stanno muovendo in modo organico. Per questa ragione, come Intergruppo, abbiamo presentato una proposta di legge per definire gli ambiti d’uso delle terapie digitali e istituire organismi di valutazione e monitoraggio”.
Il Politecnico di Milano, attraverso i suoi Dipartimenti, Laboratori e Osservatori, ha costruito in questi ultimi anni un patrimonio di conoscenze, dati e informazioni che saranno determinanti per orientare la sistematizzazione e il miglior sfruttamento di queste discipline in quella che sarà la sanità del Terzo Millennio. Gli esiti dei tavoli di lavoro che hanno visto il confronto degli esperti e gli elementi di proposta emersi nel corso della sessione plenaria confluiranno in un documento di sintesi che sarà consegnato al Ministro della Salute, ai Presidenti del Senato e della Camera, oltre che ai Presidenti delle regioni.

– Foto xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

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