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Cronaca

VOGHERA, INAUGURATO OGGI L’UFFICIO DI PROSSIMITÀ

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Favorire un punto di contatto diretto tra i cittadini e il sistema della Giustizia. Con queste premesse, il Comune di Voghera ha inaugurato oggi pomeriggio l’Ufficio di Prossimità, situato presso gli uffici del settore servizi sociali in Corso Rosselli 20, al primo piano. L’iniziativa punta a rendere più accessibili i servizi legati alla protezione giuridica, in particolare quelli in materia di volontaria giurisdizione, per i residenti delle aree più fragili e distanti dalle sedi dei tribunali ordinari. La creazione di questo ufficio rappresenta una risposta concreta alle esigenze emerse dopo la revisione delle circoscrizioni giudiziarie degli ultimi anni che ha portato, tra l’altro, alla chiusura del tribunale di Voghera.

Alla cerimonia d’inaugurazione erano presenti il sindaco, Paola Garlaschelli, l’assessore ai Servizi sociali, Federico Taverna, il dirigente del settore Servizi sociali, Domenico Marrapodi, l’assessore regionale alla Disabilità, Solidarietà sociale, Famiglia e Pari opportunità, Elena Lucchini, e il giudice tutelare del Tribunale di Pavia, Claudia Venturini.

L’Ufficio di Prossimità rientra in un progetto più ampio, finanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma Operativo Complementare al Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, coordinato dal Ministero della Giustizia sull’intero territorio nazionale. Per quanto riguarda Voghera, l’ufficio è stato realizzato in collaborazione con Regione Lombardia, con il supporto formativo di ANCI Lombardia. Il Comune di Voghera ha messo a disposizione i locali e il personale, adeguatamente formato, che sarà dedicato a questo nuovo servizio.

L’Ufficio di Prossimità sarà aperto tutti i venerdì dalle ore 10 alle 12, anche su appuntamento, e offrirà informazioni e assistenza su tematiche come la tutela e l’amministrazione di sostegno. Inoltre, consentirà ai cittadini residenti nei comuni del Piano di Zona dell’ambito territoriale Voghera e della Comunità Montana Oltrepò Pavese di comunicare telematicamente con il Tribunale di Pavia, riducendo così le difficoltà e i tempi di spostamento.

“La revisione della geografia giudiziaria e la soppressione di diversi tribunali, tra i quali quello di Voghera, ha generato un allontanamento della giustizia dai cittadini. L’Ufficio di Prossimità vuole colmare in parte il vuoto che si è creato in un settore, quello della volontaria giurisdizione, delle amministrazioni di sostegno, delle tutele e curatele che interessano la fascia più fragile della nostra popolazione – ha sottolineato il sindaco Paola Garlaschelli –. Verrà offerto un importante servizio di informazione e di supporto non solo ai cittadini vogheresi ma a tutti i residenti dei Comuni del Piano di Zona dell’ambito territoriale Voghera e Comunità Montana Oltrepò Pavese”.

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Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore regionale Elena Lucchini: “A partire dal 2020, Regione Lombardia ha aderito al progetto nazionale ‘Uffici di Prossimità’ voluto dal Ministero della Giustizia, con l’obiettivo di avvicinare gli uffici giudiziari e i cittadini, per offrire servizi di orientamento e di consulenza a tutela delle fasce deboli grazie alla collaborazione e al coinvolgimento degli Enti locali. Un percorso che ho voluto sostenere direttamente e che la città di Voghera, con l’apertura di questo sportello, ha saputo cogliere dimostrando attenzione e capacità amministrativa a favore dei cittadini dell’intero territorio”.

Anche l’assessore comunale ai Servizi sociali, Federico Taverna, ha sottolineato l’importanza del nuovo servizio: “Quello di oggi è un passo molto importante per Voghera. Occorre ribadire che si tratta di un servizio gratuito di orientamento e informazione per tutti i cittadini, rivolto in particolar modo alle fasce più fragili della popolazione, con l’obiettivo di assicurare una giustizia di prossimità, garantendo la tutela dei diritti e senza doversi necessariamente recare negli uffici giudiziari. I servizi sociali del Comune di Voghera si dimostrano ancora una volta disponibili ad accogliere le opportunità di una giustizia di prossimità al servizio del cittadino più vulnerabile”.

Con l’apertura dell’Ufficio di Prossimità, il Comune di Voghera si impegna a rafforzare il legame tra cittadinanza e giustizia, offrendo un servizio fondamentale per tutte quelle persone che, a causa della distanza dai centri giudiziari o della propria fragilità, necessitano di un supporto più vicino e accessibile.

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MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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