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Economia

Pulsee Luce e Gas, nasce la nuova società del Gruppo Axpo Italia dedicata alla clientela consumer

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo avere annunciato poche settimane fa un investimento per il biometano in Basilicata, Axpo Italia, tra i maggiori player di energia in Italia, annuncia la costituzione della società Pulsee Srl.
La costituzione della società dedicata alla clientela domestica rientra nella visione di Axpo di garantire ancora più focus, con investimenti, risorse e team dedicati per fornire ai consumatori italiani un servizio sempre più all’avanguardia e in cui semplicità, digitale e sostenibilità siano centrali nella proposta di Pulsee Luce e Gas ad un mercato sempre più attraente e competitivo.
Il Cda insediatosi ieri sotto la presidenza di Simone Demarchi ha nominato Amministratore Delegato Alicia Lubrani, già responsabile del business consumer di Axpo Italia e Chief Marketing Officer di Axpo Italia.
-foto ufficio stampa Smart Italy (nella foto Alicia Lubrani)-
(ITALPRESS).

Economia

A settembre il mercato dell’auto in calo del 10,7%

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che a settembre 2024 sono state immatricolate 121.666 autovetture a fronte delle 136.316 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad una diminuzione del 10,75%.
I trasferimenti di proprietà sono stati 443.993 a fronte di 427.058 passaggi registrati a settembre 2023, con un aumento del 3,97%.
Il volume globale delle vendite mensili, pari a 565.659, ha interessato per il 21,51% vetture nuove e per il 78,49% vetture usate.
Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 30.9.2024, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di settembre 2024.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Uilca Gruppo Intesa Sanpaolo, sui Fondi pensione raggiunta l’intesa per la completa unificazione

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MILANO (ITALPRESS) – “L’unificazione dei fondi pensione è uno dei temi negoziali alla base della costruzione, nel tempo, di un ampio e articolato sistema di welfare dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori del Gruppo e alle loro famiglie. Oggi finalmente si completa un virtuoso percorso di valorizzazione della previdenza complementare che ha avuto inizio dapprima con la costituzione iniziale di due Fondi “unici” – rispettivamente a contribuzione e a prestazione definita – e successivamente con la definizione del percorso di ulteriore aggregazione fra i due Fondi e l’ingresso del Fondo Cariplo”, così Simona Ortolani, segretaria responsabile Uilca Gruppo Intesa Sanpaolo, commenta l’accordo appena raggiunto tra le Organizzazioni Sindacali e Intesa Sanpaolo.
“Il Fondo nascente avrà una dimensione rilevante sia sotto il profilo della numerosità degli iscritti – che supererebbero i 140.000 – che delle masse gestite”, osserva Dario Cerri, segretario Uilca e consigliere del Fondo a contribuzione definita. “Il nuovo Fondo potrà così sfruttare competenze esistenti; sviluppare ulteriori sinergie operative e offrire a tutti gli iscritti le medesime opportunità, fra cui i benefici della sua struttura multi comparto e la possibilità di iscrivere i familiari a carico, evenienza questa che costituisce una caratteristica distintiva, come evidenziato anche dalla Vigilanza”.
Per Claudia Tolomei, segretaria Uilca e consigliera del Fondo a prestazione definita, “la creazione nel nuovo Fondo, di una sezione unica anche per la prestazione definita, non solo va nella direzione da tempo indicata da Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) di razionalizzazione dei fondi preesistenti, ma consente, conservando tutte le tutele e le garanzie preesistenti, soprattutto sulle prestazioni, di inserire compagini in via di esaurimento in un contesto organizzativo di grande solidità ed efficienza. Fra l’altro, la sottoscrizione dell’accordo aprirà alla valutazione di percorrere nuove offerte di capitalizzazione, opzione in passato risultata sempre molto apprezzata”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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Economia

Energia, nel 2023 meno dipendenza dall’estero e più rinnovabili

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ROMA (ITALPRESS) – Meno dipendente dagli approvvigionamenti esteri e più rivolta alle rinnovabili, in un contesto di contrazione dei consumi di energia da parte delle famiglie italiane. E’ quanto viene evidenziato dalla Relazione Annuale sulla Situazione energetica nazionale 2024, realizzata dal MASE. La Relazione, con dati riferiti al 2023, è online sul sito del Ministero ed è stata presentata a Roma, nella sede del Gestore dei Servizi Energetici, dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
“Il Rapporto, frutto di un prezioso lavoro tra le istituzioni e realtà di riferimento del settore – spiega il ministro Pichetto – ci restituisce l’immagine di un Paese che, nonostante le difficili congiunture internazionali, va nella direzione auspicata anche dal nostro PNIEC: quella di una maggiore sicurezza energetica e dello sviluppo di fonti rinnovabili”.
Si attenua la dipendenza del nostro Paese dall’estero: la quota di importazioni nette rispetto alla disponibilità energetica lorda scende dal 79,2% del 2022 al 74,6% dello scorso anno. Forte il calo nelle importazioni di combustibili solidi (-2922 ktep, -38%), di energie rinnovabili e bioliquidi (-621 ktep, -22%) e di gas naturale (-8.823 ktep, -15%). Meno marcato il contenimento dell’import netto di petrolio e prodotti petroliferi, con (-1926 ktep, -2,5%), compensato da una crescita del 15% dell’import netto di energia elettrica. La produzione nazionale è in aumento di 1.461 ktep, (+ 4,2% rispetto al 2022), attribuibile soprattutto all’aumento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
In continuità con gli anni precedenti, le fonti rinnovabili di energia nel 2023 hanno trovato ampia diffusione in tutti i settori di utilizzo: dall’elettrico, con le fonti solare ed eolica in progressiva crescita, al termico trainato principalmente dalla diffusione delle pompe di calore, ai trasporti con biocarburanti e biometano; la quota dei consumi energetici complessivi coperta da rinnovabili è stimata al 19,8%, in aumento di circa 0,7 punti percentuali rispetto al 2022.
Si segnala inoltre la riduzione del 10,3% (-7 miliardi di metri cubi) della domanda del gas in Italia, giustificata dalla persistente stagnazione, che ha impatto in tutti i settori economici e produttivi, all’uso limitato del gas per la produzione di energia elettrica, al piano di contenimento nei consumi e alle condizioni climatiche particolarmente miti nel corso del 2023.
Il 2023 ha fatto registrare cali di prezzi, in particolare per imprese: diminuiscono del 25% l’energia elettrica e del 18% il gas naturale rispetto al 2022. Nel 2023 le famiglie italiane hanno consumato 49.315 Ktep di energia, il 4,3% in meno rispetto al 2022, spendendo 101,6 miliardi (-4,2% sul 2022). Il 55,8% dell’energia usata è per usi domestici e il restante 44,2% per trasporto privato. L’uso domestico (ridotto, in quantità, dell’8% rispetto al 2022) è stato soddisfatto soprattutto con gas naturale, biomasse e elettricità. Per il trasporto in conto proprio, costato alle famiglie circa 47,5 miliardi di euro (+0,5%), sono stati consumati soprattutto gasolio e benzina. Tra il 2022 e il 2023 si registra una diminuzione della spesa energetica totale pari al 4,2%, che porta ad attestarsi a prezzi correnti su circa 101,6 miliardi di euro.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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