ROMA (ITALPRESS) – “Noi quest’anno realizziamo un indebitamento, un deficit ben inferiore a quello che era stato promesso e dichiarato, che molti ritenevano irraggiungibile, del 4,3%. Chiuderemo al 3,8%, vale qualcosa? Eccome se vale. Perchè sotto quel 3,8% c’è un dato ancora più importante. Ieri in Commissione ho detto che l’avanzo primario non è un obiettivo economico, è un obiettivo prima di tutto morale, cioè di non creare per nostra responsabilità nuovo debito rispetto al debito che abbiamo ereditato. E quindi, il fatto che si chiuda o si possa chiudere il 2024 con un avanzo primario positivo è qualcosa che a me soddisfa moralmente, prima ancora che politicamente e prima ancora che economicamente”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in aula alla Camera in replica alla discussione sul Psb. “Il problema vero che abbiamo in Italia è il debito. Noi affrontiamo ogni manovra di bilancio con un fardello del debito pubblico che ormai ha raggiunto i 3.000 miliardi, con i relativi oneri e interessi. Allora, quando io, come una specie di mantra, continuano a ripetere prudenza, responsabilità, cautela, qualcuno dice: ma questo qui forse ha il disco rotto. No, non è un disco rotto perchè io voglio costruire una credibilità a questo Governo, a questo Paese che ci permetta, come ci ha permesso, di abbassare lo spread sul debito pubblico italiano. E cosa significa abbassare di 100 punti base lo spread? Basta fare un calcolo matematico sull’ammontare del debito pubblico italiano, in termini di risparmio di oneri finanziari che si possono mettere a disposizione, come ossigeno puro per le famiglie e per le imprese”, ha concluso il ministro.
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