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Cronaca

BORGHI DI LOMBARDIA, LANFRANCHI: SONO PRESIDI DI BELLEZZA E AUTENTICITA’

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Per tracciare un percorso verso il futuro dei Borghi lombardi, anche in vista del ‘Festival nazionale dei borghi più belli d’Italia’ che il prossimo anno si terrà a Bellano, sul Lago di Como, l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia Barbara Mazzali, ha incontrato a Palazzo Pirelli, i Sindaci dei 26 “Borghi più belli d’Italia” di Lombardia. All’evento erano presenti, tra gli altri, il Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” Fiorello Primi con il Vicepresidente Pier Achille Lanfranchi, Sindaco di Fortunago, il Presidente di ANCI Lombardia Mauro Guerra e il Segretario Generale Rinaldo Mario Redaelli.

Lanfranchi ha evidenziato come “i piccoli borghi sono presidi di bellezza e autenticità e questi sono valori che vanno tutelati e conservati. Sono quindi necessarie risorse per garantire tre elementi: sicurezza, decoro e accessibilità, perché un piccolo borgo con una strada d’accesso difficilmente percorribile diventa poco attraente. Siamo grati al fatto che su questi temi ci sia la possibilità di interagire con la Regione in una leale collaborazione istituzionale”.

“I 26 borghi della Lombardia si stanno affermando come destinazioni di eccellenza, attirando sempre più visitatori da tutto il mondo – ha evidenziato l’assessore Mazzali -. Da gennaio ad agosto 2024, il flusso turistico è cresciuto del 22,03%, con ben 757.399 pernottamenti, di cui l’82,9% stranieri. Un risultato straordinario che testimonia il fascino irresistibile di queste mete tutte da scoprire”. “Questi 26 borghi sono piccole gemme, ognuna con una storia da raccontare. Non sono semplicemente luoghi da visitare, ma esperienze da vivere”, ha proseguito Mazzali, considerando che “Il prossimo Festival nazionale de ‘I Borghi più belli d’Italia’, che si terrà proprio a Bellano, sarà un’occasione imperdibile per mostrare al mondo queste meraviglie, e far riscoprire anche agli italiani una Lombardia dai tanti turismi”.

Sugli aspetti turistici è intervenuto anche il Presidente di ANCI Lombardia, Mauro Guerra, considerando che nei piccoli borghi si concentra spesso buona parte del turismo internazionale, alla ricerca dell’autenticità italiana.

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Chiudendo l’incontro, ha ripreso la parola Lanfranchi, ringraziando “la Regione per la disponibilità data. Come Associazione dei borghi più belli d’Italia siamo impegnati a tutelare i nostri territori, quali simbolo di identità delle comunità del Paese. Ringraziamo ANCI Lombardia che ci ha sempre supportato in questi 25 anni di attività, durante i quali siamo riusciti a porre all’attenzione dei media e dei turisti i centri ritenuti di minore interesse, raggiungendo un risultato sul quale nessuno avrebbe scommesso 25 anni fa”.

Cronaca

IL MONDO IN LUTTO: “ALLE 7,35 IL PAPA E’ TORNATO ALLA CASA DEL PADRE”

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L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno nella mattinata di Pasquetta, quando nulla lasciava presagire una notizia del genere. All’improvviso arriva sulle agenzie il video dal Vaticano, con le parole di Sua Eminenza, il Card Farrell: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.”
E’ di ieri l’ultima immagine del Pontefice. Papa Francesco, alla fine dell’Urbi et Orbi, è sceso a sorpresa in Piazza San Pietro e ha fatto un giro in papamobile per salutare i fedeli presenti per la messa di Pasqua. La voce era debole, affaticata, dopo tutte le cure per la polmonite bilaterale che lo aveva colpito, ma lui ha voluto esserci lo stesso in questi giorni, dando un forte segnale al mondo.
Era arrivato dodici anni fa, il 13 marzo del 2013, e il mondo lo ha conosciuto per quel semplice “buonasera”. Era il suo primo saluto rivolto al mondo intero e già quella semplicità disarmante preannunciava una ventata di nuovo, rivoluzionaria. Jorge Mario Bergoglio ha preso in mano la Chiesa da quello stesso giorno e l’ha condotta per sentieri coraggiosi, aprendo le porte a “tutti, tutti, tutti”, e non preoccupandosi di quell’ala dei cattolici che sono sempre restii alle novità. Lo ha fatto dopo lo choc delle dimissioni di Benedetto XVI ma lui ha saputo voltare pagina in un modo che era difficile anche da immaginare.
Lo ricorderemo tutti come il Pontefice della semplicità e della misericordia, la sua azione pastorale si è sempre concentrata sulla vicinanza ai poveri e sulla promozione di una Chiesa aperta e missionaria. Nel suo decennio di Pontificato, Papa Francesco ha affrontato sfide complesse, tra cui le tensioni interne alla Chiesa, le crisi globali e il dialogo interreligioso. Tuttavia, il suo messaggio di speranza e di rinnovamento ha continuato a ispirare milioni di fedeli in tutto il mondo, riaffermando il valore della misericordia come fondamento del cristianesimo moderno.
A Roma annullati tutti gli eventi pubblici previsti per oggi e domani, la Lega Calcio ha rinviato a data da destinarsi tutte le partite in programma oggi, dalla serie A agli altri campionati.
Il Presidente della Cei Matteo Zuppi: “È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che ‘tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre’. Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale”.
Il Capo dello Stato Mattarella: “Avverto un grande vuoto, il Papa era un riferimento. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “”Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che ‘non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce’. Cammineremo in questa direzione, per ricercare la strada della pace, perseguire il bene comune e costruire una società più giusta e più equa. Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti”.
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: “Ha ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica, con la sua umiltà e il suo amore così puro per i meno fortunati. Il mio pensiero va a tutti coloro che sentono questa profonda perdita. Che possano trovare conforto nell’idea che l’eredità di Papa Francesco continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole”.
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E’ MORTO PAPA FRANCESCO

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Papa Francesco è morto oggi, lunedì 21 aprile. Il Pontefice si trovava a Roma, a Casa Santa Marta, dove era stato trasferito dopo il ricovero al Gemelli. A dare la notizia il cardinale Farrell: «Alle 7.35 il Vescovo di Roma è tornato alla casa del Padre».

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FARMACIA 2.0 – COMUNICHIAMO – 21 APRILE 2025 – A CURA DELLA FARMACIA DE PAOLI DI LUNGAVILLA

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