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Cronaca

L’Italia U.21 chiude il 2024 con un pari con l’Ucraina

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LA SPEZIA (ITALPRESS) – La Nazionale under 21 chiude il suo 2024 con un pareggio per 2-2 contro l’Ucraina, ottenuto nell’amichevole dello stadio Alberto Picco di La Spezia. I ragazzi allenati dal ct Carmine Nunziata si rendono protagonisti di un buon avvio di partita, con Casadei che dopo appena tre minuti costringe Neshcheret al miracolo su una sua insidiosa conclusione. All’11 ci prova anche Pafundi con un mancino dalla distanza, che termina di poco a lato. La formazione ospite prova a reagire, ma fa molta fatica a rendersi pericolosa nella metà campo avversaria. Al 26′ gli azzurrini concretizzano il loro lungo predominio passando in vantaggio grazie alla rete realizzata da Giovanni Fabbian, autore di un mancino al volo su splendido assist di Palestra. Neanche il tempo di gioire per i padroni di casa, che due minuti più tardi l’Ucraina ristabilisce la parità: Kvasnytsya approfitta di un grave errore in impostazione di Fabbian e deposita la palla in fondo al sacco per l’1-1. Gli ospiti provano a portare l’inerzia della sfida dalla loro parte e al 36′ ci provano con un destro a giro di Bragaru, su cui interviene prontamente Turicchia. A pochi minuti dall’intervello ci pensa Francesco Pio Esposito a riportare avanti l’Italia, con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner calciato da Miretti: all’intervallo è 2-1. Nella ripresa l’Ucraina cerca una scossa anche attraverso le sostituzioni di Melgosa e al 54′ va al tiro con Fedor, ma la sua conclusione non impensierisce il neo-entrato Sassi. Gli azzurrini si concentrano maggiormente sul possesso palla per difendere il vantaggio e provare a colpire in contropiede, mentre l’Ucraina cerca il pertugio giusto per superare la retroguardia di casa. All’83’ la squadra gialloblù costruisce un’ottima azione sulla fascia destra con Tsarenko, che mette in mezzo per Krasnopir, il quale sigla il tap-in vincente per il pareggio. I ragazzi di Carmine Nunziata tentano un assalto finale, ma non riescono a riportarsi avanti, chiudendo così con un pari il 2024.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

SCONTRO IN CONSIGLIO COMUNALE A PAVIA SU PONTE NAVIGLIO CHIUSO

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Il Ponte sul Naviglio di viale Ludovico il Moro a Pavia è chiuso da 9 mesi e in Consiglio Comunale si è consumato uno scontro quando il capogruppo di Forza Italia, Antonio Bobbio Pallavicini ha chiesto alla vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici Alice Moggi di indicare quando inizieranno i lavori e lei ha risposto di non essere in grado di indicare una data precisa. Pallavicini allora ha ricordato come, quando l’amministrazione leghista Fracassi era impegnata nella realizzazione del vicino ponte Ghisoni, l’allora consigliera di opposizione Alice Moggi sottolineasse a più riprese i ritardi, “mentre ora non è in grado di fornire una data”. Quel che fa rabbia ai pavesi è che i lavori sono stati assegnati all’impresa Fratelli Marotta srl con sede legale in via Capo Santa Maria a Rotondi (Avellino) lo scorso 18 marzo per un ammontare dell’appalto di 234.600 euro oltre agli oneri di sicurezza pari a 22.034 euro e all’Iva. Di fatto il ponte è stato chiuso il 22 luglio 2024 e ancora oggi non si vedono materialmente operai al lavoro.

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Cronaca

ANDREA SEMPIO: “NON HO NULLA DA TEMERE E SONO TRANQUILLO”

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“Sono tranquillo e non ho nulla da temere”. E’ quello che va ripetendo Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia nella nuova indagine sul delitto di Chiara Poggi, a Massimo Lovati, il legale che lo difende con Angela Taccia.
Sempio, come ha riferito Lovati, “ha fiducia nella magistratura” ed è “sereno” in quanto non ha alcuna responsabilità nell’omicidio per cui oggi, davanti al gip Daniela Garlaschelli, si è aperto l’incidente probatorio: “c’è stato un colpo di scena – ha aggiunto – perché i pm hanno ricusato il perito, il professor Emiliano Giardina. La giudice si è riservata, ma quasi certamente ne nominerà uno nuovo”.

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Cronaca

DELITTO GARLASCO, NO DELLA PROCURA A RICHIESTA STASI DI SEMILIBERTÀ

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La procura generale di Milano ha chiesto il «rigetto» della richiesta della
semilibertà avanzata da Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio dell’ex fidanzata Chiara Poggi. E, «in subordine», ha chiesto un rinvio del procedimento per valutare le «circostanze» della sua ultima intervista a «Le Iene» del 30 marzo, che non è stata autorizzata. Davanti ai giudici di sorveglianza, nell’udienza a porte chiuse, la sostituta procuratrice generale di Milano, Valeria Marino, ha espresso in aula un parere solo «parzialmente positivo» sulla richiesta di Stasi. La decisione dei giudici è attesa entro cinque giorni. Stasi non si è presentato in udienza.

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