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Cronaca

APERTA UNA INCHIESTA PER LA MORTE DI MADRE E FIGLIO AL SAN MATTEO DI PAVIA DURANTE IL PARTO

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La Procura di Pavia ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla morte della trentenne Andreea Mihaela Antochi, e del bimbo che portava in grembo Sasha Andrei Lovin, durante il parto al Policlinico San Matteo. L’avvio dell’inchiesta è seguito alla denuncia presentata dal marito e padre delle vittime lorin Catalin Lovin, residente a Villanterio. Il fatto è avvenuto nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre nel reparto di Ostetricia dell’ospedale. Il fascicolo contro ignoti è stato aperto per i reati di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario.
“Per tutta la comunità del San Matteo questa è una giornata di lutto. La morte di una mamma e del suo bambino è un dramma dolorosissimo e il nostro pensiero accorato è tutto rivolto a chi non c’è più e ci stringiamo a chi ne piange la scomparsa”, scrive in un comunicato ufficiale l’ospedale San Matteo di Pavia. “C’è un’indagine in corso a cui il nostro istituto garantisce piena collaborazione per i dovuti accertamenti. Per parte nostra, non possiamo fare altro che ribadire il valore e l’alta professionalità dei medici e di tutto il personale del San Matteo, che dedicano tutta la propria vita, con incredibile abnegazione, a salvare vite e a farne nascere di nuove”.
E’ stata acquisita tutta la documentazione sanitaria riguardante il caso. La Procura inoltre ha disposto l’autopsia sulle due salme, che verrà effettuata all’istituto di Medicina Legale. Il procedimento penale vuole “accertare eventuali condotte colpose – sottolinea una nota della Procura – e individuare eventuali responsabilità dei sanitari” che hanno avuto in cura la donna e il bambino. La mamma, 30 anni, di origini romene come il marito, è deceduta per una crisi respiratoria. I medici hanno cercato inutilmente di salvare il neonato con il taglio cesareo. La direzione del San Matteo ha disposto un accertamento diagnostico per fare luce sulle cause della morte di madre e figlio.

Cronaca

Pari contro l’Udinese, la Lazio manca il sorpasso sulla Juve

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio non approfitta del tonfo della Juventus contro l’Atalanta e manca l’occasione per il sorpasso, rimanendo in quinta posizione: all’Olimpico, contro l’Udinese, infatti, termina 1-1 per effetto dei gol nel primo tempo di Thauvin e Romagnoli. Baroni deve rinunciare a Tavares, fermato da un guaio muscolare, mentre Rovella parte dalla panchina per un affaticamento: dal 1′, quindi, Lazzari con Marusic spostato a sinistra, mentre è Vecino a fare coppia con Guendouzi davanti alla difesa. Runjaic ritrova Okoye, che torna titolare dopo oltre tre mesi di assenza. Ritmi molto alti fin dalle prime battute, con i friulani che pressano a tutto campo e i biancocelesti che si affidano a Isaksen, decisamente ispirato negli ultimi tempi. Per gli ospiti il più pericoloso è Lucca, che prima tenta una deviazione su un tiro di Kamara dalla distanza e poi manca di un soffio il tocco sottoporta sul cross di Lovric. Il centravanti dell’Udinese al 22′ dà il via all’azione che porta al vantaggio tenendo palla e servendo Thauvin che poi, sullo sviluppo dell’azione confusa, batte Provedel da pochi passi. La reazione della Lazio è veemente e si concretizza al 32′: Romagnoli pesca Zaccagni con un lancio a scavalcare la difesa, il 10 trova il tiro ma anche il miracolo di Okoye. Sul calcio d’angolo battuto da Isaksen, Vecino trova la sponda per lo stesso Romagnoli, che sul secondo palo, con un gol simile come dinamica a quello realizzato in Europa League contro il Viktoria Plzen, pareggia i conti. Prima dell’intervallo c’è ancora spazio per la girata di Lucca, con la palla che esce per centimetri. La Lazio torna in campo più propositiva nel secondo tempo, con Noslin, entrato per un Tchaouna non a suo agio nel ruolo di prima punta, subito protagonista: l’ex Verona trova lo spunto per servire un assist a Zaccagni, anticipato quasi sulla linea da un intervento super di Kamara. L’Udinese fatica a prendere campo e allora Runjaic cambia tutto: dentro Atta, Payero e Zemura, subito protagonisti. In particolare, è Zemura ad andare vicino al gol direttamente su punizione: Provedel vola per togliere la palla dall’angolino. I friulani acquisiscono sempre più fiducia mentre i biancocelesti pagano forse un pò di stanchezza. La Lazio riesce comunque a tenere e il risultato non cambia più. La squadra di Baroni può ora pensare al ritorno contro il Viktoria Plzen, mentre l’Udinese prosegue nel momento positivo dopo le quattro vittorie e un pareggio nelle precedenti cinque giornate.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

BURICINELA E IL GRANDE CARNEVALE VOGHERESE

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Piazza Duomo a Voghera gremita ieri per il carnevale vogherese. Presenti rappresentanti dell’istituto comprensivo Pertini, scuola Pascal, oratorio San Giovanni Bosco, Oratorio Don Orione, Guest Ranch e altre realtà territoriali, che hanno dedicato tante ore ed impegno per la realizzazione di questa giornata. Le famiglie vogheresi hanno partecipato numerose, apprezzando il divertimento, la musica e il cibo preparato in piazza. Un evento organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con Alo Voghera e l’associazione Clessidra di Luisa Dosseni, partito in tarda mattinata con la discesa dalla torre campanaria degli acrobati, proseguito con l’esibizione delle scuole di ballo e il grande corteo aperto da Buricinela con la sfilata di maschere e carri.

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Cronaca

“I FIORI DELLA SPERANZA” CON AIDO VOGHERA

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Anche quest’anno l’Aido di Voghera ha voluto essere presente nel weekend dedicato alla festa della Donna portando “i fiori della speranza”, mimose e primule, presso la Parrocchia di Don Orione in via Emilia a Voghera, a poca distanza dalla sede. Un omaggio a tutte le donne che ogni giorno donano, lottano, ispirano.
Sul fronte donatori c’è un quadro in leggera crescita nel numero degli iscritti, ora sono 1500 (circa una ventina in più rispetto a due anni fa), come ha spiegato il presidente Massimo Cellana, da quasi trent’anni alla guida dell’Aido vogherese e la vice Grazia Cambareri: “ E’ importante per la nostra associazione fare corretta informazione sull’importanza che riveste la donazione degli organi. Il prossimo 17 marzo, organizzeremo un convegno a Godiasco, in cui si potrà ascoltare la testimonianza di una persona, la cui figlia, mancata all’età di 40 anni, ha fatto rivivere ben 9 persone con la donazione degli organi”.
Nella foto Don Federico con i volontari di Aido Voghera.

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