Politica
Pichetto “Entro il 2030 il nucleare anche in Italia”
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7 mesi fa-
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Redazione
SATURNIA (GROSSETO) (ITALPRESS) – “La legge delega richiede una lunga serie di azioni, dobbiamo ripartire ricreando il quadro, la parte del permitting, l’ente di certificazione, tutta la fase di formazione e istruzione, le modalità tecnologiche, i criteri di installazione, le distanze rispetto all’installazione. Tutto questo avverrà con decreti legislativi. Ora la legge delega va alle Camere, penso settimana prossima, poi dipenderà dal presidente della Camera e quello della commissione la calendarizzazione”. Lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, intervenendo alla quinta edizione del ‘Forum in Masserià, dopo il via libera di ieri del Cdm alla legge delega sul nucleare. “Ci sarà un lungo dibattito perchè ci sono già stati due mesi di audizioni alla Camera. Mi auguro che per l’autunno, fine anno, venga approvata. Da lì poi 12 mesi per avere i decreti legislativi ed entro il 2030 avremo il nucleare in Italia. Ne sono convinto”, ha aggiunto. Quanto alle bollette, in particolare per il gas, secondo il ministro “sugli indicatori, gli analisti danno, oltre che per il fatto che viene l’estate, una tendenza alla riduzione del prezzo del gas. Questo significa una riduzione del prezzo dell’energia complessivo, con un effetto notevole per il nostro Paese, perchè il prezzo in Italia è essenzialmente terminato dal gas”, ha spiegato.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-
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Politica
Regionali, il centrodestra candida Cirielli in Campania, Lobuono in Puglia e Stefani in Veneto
Pubblicato
13 ore fa-
8 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A margine della riunione sulla legge di bilancio che si è tenuta oggi pomeriggio, i leader del centrodestra sì sono confrontati sulle candidature per la prossima tornata delle elezioni regionali. “Scambio che ha portato a definire le candidature del viceministro agli Affari esteri e coordinatore dell’Esecutivo di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli in Campania, dell’imprenditore ed ex presidente della Fiera del levante Luigi Lobuono in Puglia e del vicesegretario federale e deputato della Lega Alberto Stefani in Veneto. La coalizione, come sempre, darà il massimo supporto ai suoi candidati”. È quanto si legge in una nota congiunta del centrodestra.
STEFANI “VENETI DAVANTI A NUOVE SFIDE, SERVE ENERGIA”
“Per me è l’onore più grande”. Così Alberto Stefani commenta l’ufficialità della sua candidatura a governatore della Regione Veneto. “Ringrazio la coalizione di centrodestra per il sostegno, ora avanti verso il traguardo – prosegue – Il 23 e 24 novembre siamo chiamati a eleggere il presidente di tutti i Veneti. La nostra squadra è pronta ad amministrare la Regione, in continuità con l’ottimo lavoro di Luca Zaia”.
“Il nostro impegno è chiaro: metteremo davanti a tutto, anche alle logiche della politica, le necessità delle persone – spiega Stefani – Accetto questo confronto forte di un’eredità solida. Abbiamo davanti grandi e nuove sfide, che meritano di essere affrontate con energia. A partire dal disagio giovanile, dall’invecchiamento della popolazione, dalla crisi economica internazionale, sino alla difesa dell’ambiente e del lavoro. Trascorrerò la campagna elettorale nelle piazze e nelle periferie dei nostri Comuni, cercando di stringere la mano a quanti più Veneti possibile – conclude Stefani – Ascolterò tutti, compreso chi non la pensa come me”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Piantedosi “Magistratura accerterà se c’è regia dietro disordini”
Pubblicato
17 ore fa-
8 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Sarà l’autorità giudiziaria ad accertare se esiste una regia dietro ai disordini verificatisi nei giorni scorsi in occasione di manifestazioni a sostegno della causa palestinese. In ogni caso le strutture specialistiche del Ministero dell’Interno sono costantemente impegnate nelle attività di analisi e prevenzione riguardo a quelle iniziative che rischiano di degenerare in comportamenti violenti e alimentare ignobili episodi di antisemitismo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso del Question Time alla Camera.
“Questo governo anche grazie ai più recenti strumenti normativi introdotti, continuerà a garantire l’incolumità dei cittadini e la piena libertà di riunirsi e manifestare pacificamente le proprie idee, senza rinunciare a valutare ogni altra misura in grado di migliorare ulteriormente la cornice di sicurezza in occasione delle manifestazioni di piazza”, ha aggiunto il titolare del Viminale.
“La libertà di manifestare legata alla mobilitazione di solidarietà con il popolo palestinese è certamente legittima. E’ stata in più di un’occasione strumentalizzata da gruppi che hanno posto in essere atti di puro e indiscriminato vandalismo e assalti violenti contro le forze dell’ordine – ha spiegato Piantedosi -. Ricordo che dall’inizio dell’anno al 7 ottobre si sono tenute 8.674 manifestazioni di rilievo e in 242 casi sono state registrate criticità per l’ordine pubblico, con 330 feriti tra le forze dell’ordine. Nello stesso periodo, rispetto a questo totale delle manifestazioni, 2.304 sono state a carattere pacifista su questi temi e in 84 casi ci sono stati problemi di ordine pubblico con 242 feriti tra gli operatori di polizia di cui 146 soltanto negli ultimi 10 giorni”.
“Nell’anno 2024 sono state 2.069 le persone denunciate, oltre alle 16 arrestate nell’immediatezza delle manifestazioni. Nel 2025 le persone denunciate in tutte queste manifestazioni sono 1.460 di cui 20 quelle arrestate nell’immediatezza – ha aggiunto il ministro -. Sono dati che consentono di affermare che non deve in alcun modo passare l’idea che si possano vandalizzare impunemente le nostre città, danneggiando la proprietà pubblica e privata e mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini. E del resto è parso evidente come i disordini dei giorni scorsi avessero ben poco a che fare con le sorti del popolo palestinese”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Quasi un italiano su due teme lo scoppio di una terza guerra mondiale
Pubblicato
19 ore fa-
8 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Lo scenario geopolitico internazionale sta vivendo ormai da alcuni anni una situazione complessa ed altalenante che mette in crisi diversi Paesi in diversi contesti, passando dai dialoghi e alle trattative di pace al rischio di escalation e inasprimento di conflitti e ostilità. Uno scenario che porta quasi la metà della popolazione italiana (il 47,9%) a temere per lo scoppio di una terza guerra mondiale e il conseguente coinvolgimento diretto del nostro Paese. E proprio in riferimento all’Italia, le parole del Presidente ucraino Zelensky su un ipotetico rischio di attacco di droni russi nel nostro Paese hanno preoccupato e preoccupano quasi 4 italiani su 10. In tutto questo contesto si inserisce anche la figura di Donald Trump che, nonostante i tentativi di mediazione e i dialoghi per la pace, per le sue azioni e le sue dichiarazioni viene considerato da quasi due terzi della popolazione un pericolo che mette a rischio i principi della democrazia.
Infine, uno scenario internazionale di questo tipo ha delle ripercussioni anche dal punto di vista economico e 1 italiano su 3, a causa del conflitto in Ucraina e della situazione in Medio Oriente, teme per i propri risparmi, mentre oltre 1 su 4, vista anche l’attuale situazione non riesce a risparmiare a fine mese.
Dati Only Numbers – Realizzato il 29-30/09/2025 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.
– foto screenshot Euroweek –
(ITALPRESS).


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