Economia
Fs italiane, i profili dei nuovi Cda delle controllate
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – RFI Paola Firmi – Presidente Laureata con lode in Ingegneria Civile Trasporti all’Università La Sapienza di Roma, con dottorato in Progettazione Ambientale delle Infrastrutture dei Trasporti, Paola Firmi lavora nel Gruppo FS Italiane dal 1993. Ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in RFI, guidando prima le strutture “Ambiente” e “Standard Infrastrutture Civili” e poi la Direzione Tecnica. Nel biennio 2022/2023 è stata a capo della Vice Direzione Generale Sviluppo e Standard di RFI, con focus sullo sviluppo tecnologico, sulla resilienza e sul potenziamento della rete. Dal Novembre 2023 è Amministratore Delegato della Società Infrarail srl in cui ricopre anche il ruolo di Direttore Generale. Ha fatto parte di commissioni nazionali e internazionali, tra cui il Comitato Elettrotecnico Italiano e l’UIC. È stata presidente di Blu Jet e consigliera di FS Sistemi Urbani e FS Technology. Dal dicembre 2021 è stata Presidente di Italferr, AD e Presidente della Società Tunnel Ferroviario del Brennero (TFB). Dal 2021 è stata nominata Commissario Straordinario del potenziamento della linea ferroviaria Verona-Brennero e della Variante Val di Riga.
Aldo Isi – Amministratore Delegato Laureato in Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma, Aldo Isi ha iniziato la sua carriera nel Gruppo FS Italiane nel 1999, dove in Rete Ferroviaria Italiana ha ricoperto molteplici incarichi: dal 2014 al 2016 è stato Responsabile della Direzione Territoriale Produzione di Milano, dal 2016 gli è stato affidato il ruolo di Direttore Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, incaricato della gestione del processo decisionale connesso al ciclo di realizzazione degli investimenti, della progettazione, realizzazione e messa in servizio di tutte le nuove linee ferroviarie, convenzionali e ad Alta velocità. Dal 2018 al 2021 Aldo Isi è stato alla guida di Italferr in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Dal 2021 al 2025 è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Anas. In questo nuovo mandato è chiamato ad attuare la strategia di sviluppo tracciata nel nuovo Piano strategico 2025-2029 del Gruppo FS.
Stefano Cuzzilla – Presidente Nato a Roma nel 1965, laureato in Giurisprudenza. Siede nel Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti. È Amministratore delegato di I.W.S – Industria, Welfare, Salute S.p.A., società per azioni per la prestazione di servizi nel campo della sanità integrativa e Presidente di 4.Manager, Associazione costituita da Federmanager e Confindustria per promuovere la cultura d’impresa. Da maggio 2021 è stato Consigliere di amministrazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, dal 2023 Presidente di Trenitalia.
Gianpiero Strisciuglio – Amministratore Delegato Laureato al Politecnico di Bari in Ingegneria dei Trasporti con lode, ha conseguito il Master di II livello a Napoli, Università Parthenope, ed è iscritto al Consiglio Nazionale degli Ingegneri dal 2001. Ha iniziato la sua carriera nel Gruppo FS nel 2002, ricoprendo, nel tempo, incarichi manageriali di crescente rilievo. Dal 2013 al 2014 è stato responsabile di Pianificazione e Sviluppo Servizi di Rete Ferroviaria Italiana sul territorio barese. Da 2014 al 2017, sempre in RFI, ha rivestito il ruolo di Direttore Commerciale ed Esercizio. Dal 2017 al 2018 è stato Responsabile della Divisione Passeggeri Long Haul in Trenitalia. Dal 2018 all’aprile 2022 ha ricoperto il ruolo di Director of Strategy, Industrial Planning, Innovation&Sustainability in Mercitalia Logistics S.p.A. Nell’aprile 2022 è stato nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mercitalia Logistics S.p.A., incarico che conserverà fino a maggio 2023. Da maggio 2023 ha ricoperto l’incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana.
ANAS Giuseppe Pecoraro – Presidente Nato a Palma Campania nel 1950, Giuseppe Pecoraro si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Napoli. Iniziata la carriera prefettizia a Rovigo nel 1973, nel tempo, ha ricoperto ruoli di grande rilievo: Capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (2001-2007) e Vice Capo del Dipartimento Ps, Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile (2007-2008), Prefetto di Roma dal 2008 al 2015. Dal 2016 al 2019 è stato Procuratore Generale della FIGC. Dal gennaio al dicembre 2023 Coordinatore Nazionale per la Lotta contro l’Antisemitismo, nominato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Claudio Andrea Gemme – Amministratore Delegato Nato a Genova, laureato in Scienze Economiche e Politiche con indirizzo politico internazionale, Claudio Andrea Gemme ha iniziato la sua carriera nel 1973 in Finmeccanica ricoprendo incarichi di crescente responsabilità fino a diventare Direttore Generale di Ansaldo Sistemi Industriali. Ha guidato con successo la privatizzazione e riorganizzazione dell’azienda, assumendone poi il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato. Ha ricoperto posizioni di vertice in diverse società di rilievo, tra cui Amministratore Delegato di Fincantieri Sistemi Integrati e Presidente e Amministratore Delegato di Fincantieri Infrastructure. È stato Consigliere di amministrazione di Sogei dal 2008 al 2009 e di Anas dal 2009 al 2011, diventando poi Presidente di Anas dal 2018 al 2021, con l’incarico anche di Commissario per il Piano Cortina 2021. È stato Presidente di ANIE, Amministratore Delegato di Isotta Fraschini, membro del Consiglio Direttivo e di Giunta di Confindustria, del Consiglio Generale di Confindustria e di vari Gruppi Tecnici, tra i quali Presidente di Industria Ambiente. ITALFERR Dario Lo Bosco – Amministratore Delegato Dario Lo Bosco è Professore Ordinario e Decano del Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali “DICEAM” nell’Ateneo di Reggio Calabria, nonché Responsabile dell’area scientifico-disciplinare ‘Strade, Ferrovie, Aeroporti’ e Direttore dei Laboratori di Ricerca di “V.I.A. delle Infrastrutture Territoriali” e di “Ingegneria delle Infrastrutture Ferroviarie”. Presidente dell’Academy & Technical Methodologies del Polo Infrastrutture e Decano del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile, Ambientale e Sicurezza, ha prodotto innumerevoli pubblicazioni scientifiche. È stato Presidente di RFI – Rete Ferroviaria Italiana con deleghe agli affari istituzionali, sistema di controllo interno, indirizzo tecnico-scientifico in materia di innovazione, ricerca e sviluppo, ingegnerizzazione digitale dei cantieri, cooperazione internazionale, Ponte sullo Stretto, opere connesse ed ottimizzazione della navigazione.
BUSITALIA Serafino Lo Piano – Amministratore Delegato Serafino Lo Piano è dal 2019 Amministratore Delegato di Metro 5 S.p.A., società concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione della nuova linea 5 della Metropolitana di Milano. Proveniente dal mondo trasporto aereo, entra in Trenitalia nel 2002. Dal 2018 ha ricoperto l’incarico di Head of Sales con responsabilità sulla rete nazionale e internazionale dei treni ad alta velocità e a lunga percorrenza. Ha inoltre svolto ruoli di rilievo nel settore associativo e istituzionale, tra cui Vice Presidente della sezione Turismo di Unindustria Lazio e Consigliere Direttivo e Special Advisor di Federturismo, contribuendo allo sviluppo di strategie per il turismo e il trasporto.
SISTEMI URBANI Maria Rosa Sessa Nata a Salerno nel 1973, Maria Rosa Sessa è laureata in Economia Aziendale. Dottore commercialista e revisore dei conti. Giornalista pubblicista. Già cultore della materia Economia Politica presso Università degli Studi di Salerno. Già membro della Camera dei Deputati. Collabora con il Presidente della Commissione Bicamerale Affari Regionali. Componente scientifico dell’associazione Edela al fianco delle donne vittime di violenza nonché a supporto degli orfani di femminicidio. Responsabile Regionale dipartimento politiche sociali e disabilità. Già dipendente AnciForm (scuola di formazione dell’ANCI). Funzionaria Formez, dapprima in Amministrazione Finanaza e Controllo poi in Comunicazione e Relazioni istituzionali. Oggi presidente FS Sistemi Urbani.
Matteo Colamussi Nato a Bari nel 1972, Matteo Colamussi è laureato in Economia Aziendale e vanta un’esperienza ultradecennale nella gestione aziendale nel settore dei trasporti, con un focus su mobilità sostenibile, innovazione e interconnessione. Dal 2012 è Direttore Generale di Ferrovie Appulo Lucane, società partecipata dal MIT, dove ha guidato investimenti per oltre 600 milioni di euro, rinnovando completamente il parco mezzi e le infrastrutture. Dal 2022 è Presidente del Fondo Priamo, gestendo un patrimonio superiore ai 2,3 miliardi di euro. È inoltre Presidente della Commissione Economica di ASSTRA e membro della Giunta Esecutiva ASSTRA nazionale, con competenze consolidate nella programmazione finanziaria e nella gestione di fondi previdenziali.
FS INTERNATIONAL Luigi Corradi – Amministratore Unico Laureato in Ingegneria meccanica all’Università di Genova con un master MBA all’Università Bocconi, ha incominciato a lavorare all’Arsenale della Marina militare a La Spezia e subito dopo all’Ansaldo Energia a Genova, sua città natale. In seguito ha lavorato alla Bombardier (allora Abb Daimler Benz Transportation), della quale nel 2003 è diventato direttore generale e, dieci anni dopo, presidente e amministratore delegato. Incarico mantenuto fino all’agosto 2019. Dal 2020 è stato AD e Direttore generale di Trenitalia.
-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).
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Economia
Hong Kong partner commerciale sempre più strategico per le imprese italiane
Pubblicato
15 ore fa-
27 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Hong Kong è considerata da molte aziende italiane, sempre più orientate verso l’Asia, un mercato prioritario e un partner commerciale strategico. Osservando il quadro generale, le opportunità per le Pmi di Hong Kong appaiono notevoli. In particolare, il 77% delle aziende italiane prevede di espandersi in Asia nei prossimi tre anni, indicando la Cina continentale, Hong Kong, il Giappone, la Corea del Sud e l’India come mercati preferiti. Se si guarda ai settori, il 95% delle imprese italiane dell’innovazione e tecnologia intende espandersi in Asia, seguito dall’88% di quelle della sanità e dall’86% del commercio al dettaglio/all’ingrosso. Questi dati si allineano con la nuova strategia industriale di Hong Kong, che punta su innovazione e tecnologia, scienze della vita e healthtech, oltre alle numerose iniziative nel campo dell’e-commerce. È quanto emerge dal un nuovo rapporto “Le priorità di espansione asiatica delle imprese italiane: settori dell’innovazione, della sanità e del retail”, realizzato congiuntamente da Italy China Council Foundation (ICCF) e dalla sede di Milano di Hong Kong Trade Development Council (HKTDC), ente statutario fondato nel 1966 con l’obiettivo di promuovere, assistere e sviluppare il commercio di Hong Kong su scala globale e piattaforma di riferimento per la promozione delle Pmi nella loro espansione sui mercati globali.
Il rapporto è stato presentato a Milano, a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, in occasione dell’evento internazionale Think Business, Think Hong Kong (TBTHK), organizzato dall’Hong Kong Trade Development Council per promuovere il commercio bilaterale e gli investimenti con l’Italia. Con il primo ritorno in Italia dopo l’edizione del 2014, il simposio ha riunito oltre 90 delegati provenienti da Hong Kong, tra cui funzionari governativi, leader del mondo imprenditoriale e creativo, operatori di servizi finanziari e professionali, investitori, start-up e imprenditori della Cina continentale con sede a Hong Kong, per una giornata di dialogo, networking e creazione di partnership con aziende italiane interessate a espandersi in Asia. Secondo il rapporto realizzato da HKTDC e ICCF, le previsioni di espansione delle imprese italiane contribuirebbero a rafforzare ulteriormente le solide relazioni economiche tra Italia e Hong Kong. Nel 2024, gli scambi commerciali tra Italia e Hong Kong hanno raggiunto 8,3 miliardi di dollari, posizionando il nostro Paese come quarto partner commerciale dell’UE per Hong Kong e terzo mercato UE di importazione. Inoltre, sempre nel 2024, erano circa 200 le aziende italiane attive a Hong Kong. Nella sessione di apertura di Think Business, Think Hong Kong sono intervenuti Paul Chan, Hong Kong SAR Government Financial Secretary, e il Prof. Frederick Ma, Chairman, Hong Kong Trade Development Council, mentre Valentino Valentini, Viceministro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha inviato un video messaggio.
“Per HKTDC, facilitare le partnership è al centro di ciò che facciamo. Le partnership generano innovazione. E l’innovazione alimenta la crescita e l’espansione. Aiutiamo le imprese, grandi e piccole, a realizzare i loro piani di crescita ed espansione, ovunque si trovino: in Cina, in Asia e oltre”, ha sottolineato il prof. Frederick Ma. “Riconosciuta come uno dei principali hub finanziari internazionali al mondo, Hong Kong offre numerose e interessanti opportunità alle aziende italiane, sia nei settori tradizionali che in quelli più innovativi. Proprio come l’Italia, Hong Kong è fortemente focalizzata sull’innovazione e la tecnologia. Ciò comprende fintech, greentech, AI e creazione delle smart city, il settore creativo e molto altro ancora. Vedo un grande potenziale di collaborazione”.
Durante la giornata sono state evidenziate alcune delle motivazioni che rendono Hong Kong una meta particolarmente interessante per le aziende italiane. È, innanzitutto, una piattaforma commerciale globale con 9.960 aziende multinazionali, 1.410 sedi regionali, e 73 delle 100 maggiori banche mondiali con operatività a Hong Kong; nel 2025, la città ha registrato una crescita delle esportazioni del +10,9% nei primi otto mesi, con il mercato IPO più vivace al mondo, conquistando il primo posto nella raccolta fondi tramite quotazioni; Il sistema fiscale è tra i più competitivi al mondo: imposta sugli utili al 8,25% fino a 2 milioni di HKD, nessuna tassa su capital gain, dividendi, IVA, né imposte sulle successioni; Hong Kong ha sottoscritto 53 accordi per evitare la doppia imposizione fiscale con 33 economie, offrendo un ambiente giuridico stabile, trasparente e favorevole agli investimenti esteri; Il sistema legale di common law e la protezione della proprietà intellettuale sono di livello internazionale, garantendo sicurezza e certezza per gli investimenti e lo sviluppo tecnologico; Hong Kong è un hub fintech di livello mondiale, con oltre 1.100 aziende Web3, 230 banche virtuali, e varie piattaforme autorizzate di asset digitali; politiche governative all’avanguardia supportano l’innovazione digitale, inclusi pagamenti mobili, valute digitali e tokenizzazione degli asset; la città si conferma hub internazionale per il commercio, grazie a nove accordi di libero scambio con 21 economie e a 24 accordi di investimento bilaterali, facilitando l’accesso a mercati strategici.
Dopo la sessione di apertura, la sessione plenaria di Think Business, Think Hong Kong ha esaminato le tendenze economiche globali, l’evoluzione del ruolo dei mercati finanziari di Hong Kong e la profonda integrazione con la Cina continentale che continua a fornire alle aziende internazionali, comprese quelle italiane, un vantaggio competitivo nell’accesso alla crescita asiatica. La discussione ha coinvolto figure di spicco della business community internazionale per comprendere in che modo Hong Kong continui a costituire la porta d’accesso strategica all’Asia. Presieduta da Hans Michael Jebsen, Chairman, Hong Kong-Europe Business Council e Chairman of the Jebsen Group, la discussione ha ospitato gli interventi di Bernard Chan, Chairman, West Kowloon Cultural District Authority e President of Asia Financial Holdings Limited; Bonnie Chan, CEO, Hong Kong Exchanges and Clearing Limited; Claudio de Bedin, Partner, Justin Chow & de Bedin Solicitors LLP; Fabio De Rosa, Head of Global Transaction Banking, Banco BPM; e Alex Zhavoronkov, Founder e CEO of Insilico Medicine.
In linea con le priorità in evoluzione di entrambe le economie, le cinque sessioni tematiche successive hanno toccato quattro aree strategiche. La sessione Digital Trade and Finance, organizzata in collaborazione con l’Hong Kong Monetary Authority, ha esplorato il modo in cui la tecnologia sta ridefinendo il commercio transfrontaliero e i flussi finanziari. Ha inoltre illustrato come piattaforme quali le soluzioni commerciali basate su registri distribuiti e sistemi di scambio di dati commerciali stiano migliorando l’efficienza, la trasparenza e l’accesso ai finanziamenti, offrendo nuovi percorsi per la collaborazione commerciale tra Italia e Hong Kong.
La sessione parallela Innovation and Technology, supportata da Hong Kong Science and Technology Parks Corporation, si è concentrata sull’innovazione delle smart city e sulla rapida ascesa delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale in Asia, illustrando come le aziende italiane possano interagire con il fiorente ecosistema dell’innovazione di Hong Kong. Dopo il networking lunch, la sessione dedicata alla Global Supply Chain, organizzata in collaborazione con Invest Hong Kong, ha esaminato come i mercati dei capitali e i sistemi di tesoreria aziendale di Hong Kong stiano guidando la trasformazione delle supply chain globali. La discussione ha evidenziato il ruolo di Hong Kong come hub per la digitalizzazione della filiera, la logistica green e le partnership nel settore della produzione manufatturiera avanzata.
A seguire, si sono succedute due sessioni dedicate a Creative and Design, una delle quali ha riunito affermati architetti e designer italiani e di Hong Kong, tra cui Steve Leung, Founder dello Steve Leung Design Group; Andrea Ponti, Founder e Design Director di Ponti Design Studio Limited; e Dr Rocco Yim, Principal, Rocco Design Architects Associates Limited. Durante il secondo incontro, organizzato in collaborazione con Hong Kong Design Centre e Hong Kong Designers Association, si è discusso di come Hong Kong e l’Italia, due centri globali di creatività, possano co-progettare nuove opportunità nell’architettura, nel lifestyle, nel lusso e nell’innovazione culturale. I partecipanti hanno analizzato come la sinergia tra l’artigianato italiano e la vivacità culturale di Hong Kong possa aprire nuovi mercati in tutta l’Asia. Parallelamente al simposio, TBTHK ha favorito incontri di business matching in presenza, consultazioni individuali e opportunità di networking dedicate.
Durante l’evento, i partecipanti hanno anche visitato l’InnoVenture Salon e la Business Support Zone, un’area espositiva con espositori provenienti da Hong Kong, tra cui start-up e rappresentanti di enti governativi, società di servizi contabili e corporate, operatori logistici, studi legali e di molti altri settori. Queste aree hanno offerto la possibilità concreta per le aziende italiane di entrare in contatto con esperti basati a Hong Kong, approfondire servizi, soluzioni e tecnologie innovative e rafforzare la collaborazione transfrontaliera. Dopo il simposio, si è tenuta la Hong Kong Dinner a Palazzo Parigi, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle business community di Hong Kong e dell’Italia.
– Foto xm4/Italpress –
(ITALPRESS).
Economia
L’Italia delle città intermedie, Esposito: “Tessuto connettivo del Paese”
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18 ore fa-
27 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Un tessuto connettivo capace di unire le aeree interne del Paese con quelle metropolitane. Sono le 157 città intermedie analizzate in un rapporto curato da Mecenate 90 in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne. Città che ospitano imprese di eccellenza del Made in Italy e ad alto contenuto innovativo, città che esprimono dinamismo sociale, culturale ed economico e creano opportunità concrete per contrastare lo spopolamento e l’insufficiente dotazione di infrastrutture fisiche e digitali. “Le città intermedie sono il tessuto connettivo dei comuni del nostro Paese. Sono le medie città, che non sono né le città metropolitane, le 14 grandi aree del Paese, nè i comuni molto piccoli. Parliamo di comuni che fanno quasi 11 milioni di popolazione, il 18% di quella italiana, e producono circa il 20% dei beni e servizi del nostro Paese. Quindi sono delle realtà importanti che hanno tutta una serie di vantaggi rispetto alle città metropolitane non secondarie”, spiega Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne in un’intervista alla Italpress.
Quindi le città intermedie sono “i soggetti che presidiano il territorio e a loro volta fanno quasi da ponte rispetto anche a quelle che sono le aree interne del Paese. Noi abbiamo calcolato una specie di indice di qualità della vita di queste città, comparandolo con quello delle città metropolitane. È stato calcolato su quattro dimensioni: degli affari, economica, sociale e della demografia. Chiaramente – sottolinea Esposito – i territori sono molto diversificati tra di loro, ma nell’aggregato abbiamo visto che prima di tutto nel complesso le città intermedie hanno una qualità del tessuto economico che è un pò inferiore ma sostanzialmente paragonabile a quelle delle aree metropolitane. Dove migliorano tanto è invece dal punto di vista culturale e demografico. Nel primo caso l’indice che abbiamo stimato indica un valore superiore al 20% in termini di punteggio rispetto alle città metropolitane, mentre il valore è un pò più basso ma sempre superiore per quanto riguarda gli aspetti demografici. Parliamo di circa un 12% di punteggio superiore rispetto alle città metropolitane e questo spiega anche perché se facciamo una proiezione al 2050, quando il nostro Paese avrà quasi 4 milioni di persone in meno, le città intermedie perderanno meno popolazione rispetto alle città metropolitane. Le città intermedie perderanno il 4% della popolazione, mentre le aree metropolitane circa l’8%”.
Esposito ribadisce poi che le città intermedie “funzionano come una rete di collegamento tra le grandi aree metropolitane e il complesso dei comuni dell’entroterra: le abbiamo anche individuate come una specie di poli intermedi che attirano un complesso di flussi di interscambio con il resto del territorio. Quindi rappresentano quella armatura territoriale del nostro Paese che spiega come quando alcuni grandi poli di sviluppo vanno in crisi, il sistema tiene ed è resiliente perché ha questa rete diffusa che consente in qualche modo ammortizzare i colpi della crisi”.
Quindi si potrebbe dire che il concetto di “medio” può essere considerato vincente prendendo proprio a modello le città intermedie. “E’ quel concetto che consente di contemperare le diversità di situazioni e anche di assicurare una flessibilità non solo economica ma soprattutto sociale e probabilmente di rappresentare quella ‘gioia di vivere’ che nel passato è stato considerato uno dei modelli di successo del nostro Paese”, conclude Esposito.
-Foto screenshot video Italpress-
(ITALPRESS).
Economia
Pnrr, Meloni “L’ok del Consiglio Europeo alla revisione conferma la credibilità del lavoro del governo”
Pubblicato
18 ore fa-
27 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “L’approvazione definitiva da parte del Consiglio europeo della revisione del PNRR italiano conferma ancora una volta il lavoro solido e credibile del Governo nell’attuazione del Piano. La revisione mantiene invariata la dotazione finanziaria di 194,4 miliardi di euro, sottolineando l’impegno a proseguire con concretezza le riforme e gli investimenti strategici. Questo risultato rafforza la posizione dell’Italia in Europa e dimostra come l’Italia sappia tradurre le ambizioni in risultati concreti, garantendo il pieno utilizzo delle risorse europee a beneficio dei cittadini e dell’economia”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo l’approvazione definitiva della revisione del PNRR italiano, predisposta in linea con gli indirizzi della Commissione contenuti nella Comunicazione del 4 giugno scorso.
“Nei prossimi giorni – ha Meloni – ci aspettiamo dalla Commissione europea il via libera al pagamento dell’ottava rata, pari a 12,8 miliardi di euro, che porterà a oltre 153 miliardi le risorse complessivamente ricevute dall’Italia. Contiamo, inoltre, di presentare entro fine anno la richiesta di pagamento della nona e penultima rata del Piano”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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