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Economia

Confcommercio, Carlo Sangalli confermato presidente per il prossimo quinquennio

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ROMA (ITALPRESS) – L’assemblea di Confcommercio-Imprese per l’Italia ha confermato per acclamazione Carlo Sangalli alla guida della Confederazione per il prossimo quinquennio. Un rinnovo che sancisce la continuità dell’impegno di Confcommercio a sostegno delle imprese del terziario di mercato in un momento di grande incertezza e di profonde trasformazioni economiche, tecnologiche e sociali. Trasformazioni che richiedono anche un’accelerazione dei cambiamenti organizzativi del sistema confederale. Nel suo intervento all’assemblea, Sangalli ha delineato gli ambiti di intervento prioritari della nuova consiliatura che, nel rispetto dei principi di responsabilità, partecipazione e innovazione, si pone tra gli obiettivi la valorizzazione della rete territoriale e di categoria.

Ma anche lo sviluppo di strumenti concreti per supportare sempre di più il sistema imprenditoriale e, più in generale, il rafforzamento dell’azione sindacale rispetto ai temi cruciali per il futuro del Paese: dalle grandi riforme strutturali alla trasformazione digitale con l’intelligenza artificiale generativa, dalla sostenibilità ambientale, economica e sociale alle strategie per rendere le città più vivibili e competitive. Sarà, inoltre, determinante la valorizzazione del contributo delle imprese del terziario di mercato a una nuova e più avanzata fase del progetto europeo.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Ricavi Mondadori al +3,3%, Porro “Raggiunti obiettivi prefissati”

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MILANO (ITALPRESS) – Il gruppo Mondadori chiude il 2024 con ricavi consolidati che si sono attestati a 934,7 milioni, in crescita del 3,3% rispetto ai 904,7 milioni del 2023. L’EBITDA Adjusted, pari a 157,6 milioni, ha evidenziato un incremento del 3,6% rispetto ai 152,1 milioni del 2023, grazie prevalentemente alle aree Libri Trade, Retail e Media.

Complessivamente la redditività si è attestata al 16,9%, stabile rispetto a quella dell’esercizio 2023. L’EBITDA di Gruppo è pari a 155 milioni, in miglioramento di circa 6,1 milioni rispetto ai 148,9 milioni al 31 dicembre 2023. L’EBIT del Gruppo Mondadori, positivo per 92 milioni, ha mostrato una crescita rilevante (+9,3%), pari a 7,9 milioni, rispetto al 2023, esercizio sul quale aveva inciso negativamente la contabilizzazione di svalutazioni per complessivi 7,3 milioni.

“Mondadori nel 2024 ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati. E’ stato un anno a due velocità e riuscire a centrare gli obiettivi non era scontato. Ma siamo particolarmente orgogliosi di riuscire a confermarne il raggiungimento. Il mercato italiano ha reagito meglio delle nostre aspettative”. Così Antonio Porro, amministratore delegato di Mondadori, durante la presentazione dei risultati finanziari.

“I nostri rapporti con Feltrinelli sono ottimi” mentre per quanto riguarda Adelphi “monitoriamo l’andamento della casa editrice, che ci sta molto a cuore. Abbiamo buone relazioni con gli azionisti ma non c’è nessuna novità significativa”, ha proseguito ancora Porro.

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“Nel corso dell’esercizio, ci sarà l’apertura di altri nove punti vendita” ha anticipato l’amministratore delegato di Mondadori, che ha poi annunciato come a Milano “a
maggio, nella Galleria Vittorio Emanuele II ci sarà l’inaugurazione della nuova libreria Rizzoli, completamente ristrutturata”. 

Nel 2027, il dividendo distribuito da Mondadori, sull’esercizio 2026, dovrebbe arrivare a 16,9 centesimi per azione. “Quest’anno abbiamo distribuito 36,5 milioni di euro”, con 14 centesimi per azione. “L’anno prossimo saranno 40,1 milioni, per poi raggiungere la quota di 44,2 milioni di euro” nel 2027, ha spiegato Antonio Porro, amministratore delegato di Mondadori, durante la presentazione dei risultati finanziari 2024. “Nemmeno noi pensavamo di ottenere una simile performance”.

– Foto xm4/Italpress –

(ITALPRESS)

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Economia

Le regioni del centro trainano l’export, calo nord-ovest, sud e isole

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ROMA (ITALPRESS) – Nel quarto trimestre 2024, rispetto al trimestre precedente, le esportazioni risultano in aumento per il Centro (+1,7%) e il Nord-est (+0,5%) e in flessione per il Nord-ovest (-0,8%) e il Sud e Isole (-0,2%). Lo rende noto l’Istat, sottolineando che nel 2024, rispetto all’anno precedente, la lieve diminuzione dell’export nazionale in valore (-0,4%) è sintesi di dinamiche territoriali differenziate: la contrazione delle esportazioni è più ampia per le Isole (-5,4%) e il Sud (-5,3%), più contenuta per il Nord-ovest (-2,0%) e il Nord-est (-1,5%), mentre si rileva una forte crescita per il Centro (+4,0%).

Nel complesso del 2024, le flessioni più ampie delle esportazioni riguardano Basilicata (-42,4%), Marche (-29,7%) e Liguria (-24,1%); le regioni più dinamiche all’export, invece, sono Toscana (+13,6%), Valle d’Aosta (+11,1%), Calabria (+9,4%), Lazio (+8,5%) e Molise (+5,8%).

Nel 2024, le minori esportazioni di autoveicoli da Piemonte, Basilicata, Campania e Abruzzo (-0,9 punti percentuali) e la forte riduzione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche (-0,8 punti percentuali) contribuiscono a frenare l’export nazionale. All’opposto, gli aumenti delle esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Lazio e Campania (+1,0 punti percentuali) e di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (n.c.a.) dalla Toscana (+0,7 punti percentuali) forniscono un impulso positivo alle vendite nazionali sui mercati esteri.

Sempre secondo l’Istituto di statistica, nell’intero anno, i contributi negativi più ampi all’export nazionale derivano dal calo delle vendite delle Marche verso la Cina (-91,9%), della Liguria verso gli Stati Uniti (-77,7%), della Toscana verso la Svizzera (-48,9%), del Piemonte verso Germania (-11,2%) e paesi OPEC (-34,4%) e della Campania verso gli Stati Uniti (-28,2%).

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Gli apporti positivi maggiori provengono dall’aumento delle esportazioni della Toscana verso Turchia (+242,9%) e Stati Uniti (+12,3%), della Campania verso la Svizzera (+26,1%), della Lombardia verso la Spagna (+11,1%) e del Lazio verso Belgio (+20,8%) e Stati Uniti (+35,7%).

Nel 2024, le province che più contribuiscono a frenare l’export nazionale sono Ascoli Piceno, Torino, Genova, Potenza, Siracusa e Ancona; all’opposto, quelle che maggiormente sostengono le vendite nazionali sui mercati esteri sono Arezzo, Firenze, Latina, Lodi e Monza e della Brianza. “La lieve flessione dell’export in valore nel 2024 è sintesi di dinamiche negative di diversa intensità che riguardano tutte le aree, a esclusione del Centro – commenta l’Istat -. La Toscana è la regione che fornisce l’impulso positivo maggiore alla dinamica dell’export nazionale nel 2024. All’opposto, Marche, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto e Basilicata forniscono i contributi negativi più ampi”.

– Foto ufficio stampa Istat –

(ITALPRESS).

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Economia

Istat, a gennaio aumento dell’1,6% dei prezzi alla produzione dell’industria

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ROMA (ITALPRESS) – A gennaio, l’aumento congiunturale e l’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi alla produzione dell‘industria sono principalmente spiegati dai forti rialzi dei prezzi della componente energetica (in particolare della fornitura di energia elettrica e gas) sul mercato interno; al netto di tale componente, i prezzi sono pressoché stazionari su base mensile e mostrano una crescita su base annua molto più contenuta.

Sul mercato interno, accelera ulteriormente la crescita tendenziale dei prezzi dei beni di consumo (+1,8%, da +1,5% di dicembre) e dei beni strumentali (+0,6%, da +0,4% di dicembre), e i prezzi dei beni intermedi – in flessione da maggio 2023 – tornano a crescere su base annua, per quanto in misura modesta (+0,1%). Per le costruzioni, i prezzi registrano nuovi aumenti su base mensile, seppur contenuti; su base annua, sono stazionari per edifici, in modesto aumento per strade. E’ quanto emerge dall’indagine Istat sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni. In particolare, a gennaio 2025, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dell’1,6% su base mensile e del 4,4% su base annua (era +1,1% a dicembre). Sul mercato interno i prezzi crescono del 2,0% rispetto a dicembre 2024 e del 6,0% su base annua (da +1,3% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un aumento congiunturale modesto (+0,2%) e una crescita tendenziale molto più contenuta (+0,8%; era +0,5% a dicembre)

Sul mercato estero i prezzi aumentano dello 0,4% su base mensile (+0,4% area euro, +0,3% area non euro) e dell’1,0% su base annua (+0,9% area euro, +1,1% area non euro). Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria crescono del 2,5% (+3,4% mercato interno, +0,4% mercato estero). A gennaio 2025, fra le attività manifatturiere, gli aumenti tendenziali più elevati riguardano prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,5%) e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+2,2%), sul mercato interno, e coke e prodotti petroliferi raffinati (+6,7% area euro, +5,6% area non euro) e industria del legno, della carta e stampa (+7,0% area euro), sul mercato estero.

Cali tendenziali si rilevano per un numero limitato di settori, i più ampi per articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-1,5% area euro) e prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-1,5% area non euro). Sul mercato interno, la crescita su base annua dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas è in forte accelerazione (+18,1%, da +3,6% di dicembre 2024). A gennaio 2025, i prezzi alla produzione delle costruzioni per Edifici residenziali e non residenziali crescono dello 0,3% su base mensile e sono stazionari su base annua (era -0,2% il mese precedente); quelli di Strade e Ferrovie aumentano dello 0,6% in termini congiunturali e dello 0,1% in termini tendenziali (da -0,5% di dicembre 2024).

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– foto screenshot dati Istat –

(ITALPRESS).

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