Cronaca
Draghi “Difesa comune europea passaggio obbligatorio”
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8 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Sulla difesa “occorre definire una catena di comando di livello superiore che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi e armamenti e che sia in grado di distaccarsi dalle priorità nazionali operando come sistema di difesa continentale”. Così l’ex premier ed ex presidente della BCE Mario Draghi nel corso di un’audizione in Senato riguardo il rapporto sul futuro della competitività europea da lui redatto. “Dal punto di vista industriale-organizzativo, questo vuol dire favorire le sinergie industriali europee concentrando gli sviluppi su piattaforme militari comuni (aerei, navi, mezzi terrestri, satelliti…) che consentano l’interoperabilità, che oggi non abbiamo o solo limitatamente, e riducano la dispersione e le attuali sovrapposizioni nelle produzioni degli Stati membri”, ha aggiunto.
“La difesa comune dell’Europa diventa pertanto un passaggio obbligato per utilizzare al meglio le tecnologie che dovranno garantire la nostra sicurezza. Persino la nostra valutazione dell’investimento in difesa, oggi basata sul calcolo delle sole spese militari, andrà modificata per includere gli investimenti su digitale, spazio e Cyber sicurezza che diventeranno necessari per la difesa del futuro. Per tutto ciò occorre iniziare un percorso che ci porterà a superare i modelli nazionali a pensare a livello continentale”. “Gli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni paesi significative espansioni del deficit, nè sono pensabili contrazioni nella spesa sociale sanitaria: sarebbe non solo un errore politico, ma soprattutto la negazione di quella solidarietà che parte dell’identità europea – ha sottolineato – Quell’identità che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell’autocrazia. Il ricorso al debito comune è l’unica strada”.
“La nostra sicurezza è oggi messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato rispetto alla Russia, che con l’invasione dell’Ucraina ha dimostrato di essere una minaccia concreta per l’Unione Europea. L’Europa è oggi più sola nei fori internazionali come accaduto di recente alle Nazioni Unite e si chiede: chi difenderà i suoi confini in caso di aggressione esterna? E con quali mezzi?”.
“Siamo il secondo o il terzo continente per spesa militare e sicuramente più della Russia. Ma i paesi europei alla fine acquistano gran parte delle piattaforme militari dagli Stati Uniti: tra il 2020 e il 2024 gli Stati Uniti hanno fornito il 65% dell’importazione di sistemi di difesa degli stati europei aderenti alla NATO. Nello stesso periodo l’Italia ha importato circa il 30% dei suoi apparati di difesa degli Stati Uniti – ha detto Draghi – “Se l’Europa decidesse di creare la sua difesa e di aumentare i propri investimenti superando l’attuale frazionamento invece di ricorrere in maniera così massiccia alle importazioni, essa ne avrebbe un maggiore ritorno industriale e un rapporto più equilibrato con l’alleato atlantico anche sul fronte economico – ha aggiunto – Questa grande trasformazione è in realtà necessaria non solo per le complessità geopolitiche alle quali stiamo assistendo, ma anche per via della rapidissima evoluzione della tecnologia che ha stravolto i concetti di difesa e di guerra”.
“L’Europa avrebbe dovuto comunque combattere la stagnazione della sua economia e assumere maggiori responsabilità per la propria difesa in presenza di un minore impegno americano da tempo annunciato. Ma gli indirizzi della nuova amministrazione hanno drammaticamente ridotto il tempo disponibile”, ha proseguito
Sui dazi l’ex premier ha dichiarato: “Per decenni l’Unione Europea ha garantito ai suoi cittadini pace, prosperità, solidarietà e insieme all’alleato americano sicurezza, sovranità e indipendenza. Questi sono i valori costituenti dell’Unione Europea. Ma questi valori sono oggi posti in discussione: la nostra prosperità, già minacciata dalla bassa crescita per molti anni, si basava su un ordine delle relazioni commerciali e internazionali oggi sconvolto dalle politiche protezionistiche del nostro maggior partner. I dazi, le tariffe e altre politiche commerciali che sono state annunciate avranno un forte impatto sulle imprese italiane ed europee”.
“In Europa tra settembre e febbraio il prezzo del gas naturale all’ingrosso è aumentato in media di oltre il 40% con punte di oltre il 65% per poi attestarsi a +15% nell’ultima settimana – ha continuato Draghi – Anche i prezzi dell’elettricità all’ingrosso sono aumentati in modo generalizzato di diversi paesi europei e continuano ad essere 2-3 volte più alti dei prezzi negli Stati Uniti. Questo problema è ancora più marcato in Italia dove i prezzi dell’energia all’ingrosso nel 2024 sono stati in media superiori dell’87% rispetto a quelli francesi, del 70% rispetto agli spagnoli, del 38% rispetto ai tedeschi. Anche i prezzi del gas all’ingrosso in Italia nel 2024 sono stati mediamente più alti rispetto ai mercati europei”.
Infine sul caro bollette: “Una seria politica di rilancio della competitività europea deve porsi come primo obiettivo la riduzione delle bollette per imprese e famiglie. A livello europeo nel mercato del gas naturale è necessario esercitare il nostro potere d’acquisto sfruttando al posizione di essere il più grande consumatore al mondo di gas: possiamo coordinare meglio la domanda di gas tra paesi, ad esempio riempiendo gli stoccaggi con flessibilità in modo da evitare l’irrigidimento della domanda complessiva. Costi dell’energia così alti pongono le aziende europee e italiane un perenne svantaggio nei confronti dei concorrenti stranieri. A rischio non c’è solo la sopravvivenza di alcuni settori tradizionali, ma anche lo sviluppo di nuove tecnologie ed elevata crescita: si pensi all’elevato consumo necessario per i data Centre”, ha concluso.
-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).
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Cronaca
Studio Generali jeniot-Quattroruote, uso smartphone alla guida aumenta i rischi
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36 minuti fa-
20 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – E’ stato presentato oggi, presso il Centro Tecnologico di Generali jeniot, a Pero (Milano), il report “Influenza della distrazione da smartphone alla guida”, realizzato da Generali jeniot e Automotive Safety Center GuidaSicura Quattroruote, sull’impatto reale dell’utilizzo dei dispositivi mobili.
Il test sperimentale in pista, che è stato svolto su un circuito che ha riprodotto le reali condizioni di traffico urbano a una velocità di 40-50 km/h, ha evidenziato come le attività più comuni con lo smartphone incidano negativamente sulla guida. Scrittura di messaggi: 59% del tempo senza guardare la strada, oltre 220 metri percorsi senza controllo visivo; impostazione del navigatore: 56% di distrazione visiva, circa 173 metri senza controllo visivo, con mancato riconoscimento di pedoni; telefonate: 5,7% di distacco visivo, con numerosi errori di guida per il carico cognitivo.
Per misurare in modo oggettivo il livello di attenzione è stato elaborato un apposito Distraction Score, un indice che combina dati di tracciamento oculare e performance di guida restituendo un valore su una scala da 0 a 100.
Generali jeniot ha sviluppato un simulatore di guida che permette di sperimentare in prima persona quanto sia rischioso distrarsi al volante, con l’obiettivo di trasformare i risultati dell’analisi in consapevolezza concreta. La postazione, paragonabile ai simulatori professionali utilizzati nelle autoscuole, consente di scegliere tra cambio manuale o automatico e di affrontare un percorso urbano realistico.
Lo studio sulla distrazione ha già posto le basi per lo sviluppo di nuove soluzioni digitali antidistraction dedicate ai clienti, pensate per prevenire i rischi e rendere lo stile di guida più sicuro e consapevole.
“Con questo progetto vogliamo elevare il livello di servizio ai clienti, trasformando ricerca e sperimentazione in strumenti concreti per la sicurezza delle persone. Lo studio e il simulatore di guida rendono tangibili le conseguenze della distrazione da smartphone, sensibilizzando in modo diretto sull’importanza di comportamenti responsabili al volante – afferma Alberto Busetto, CEO & GM Generali jeniot -. Con la nostra offerta innovativa vogliamo garantire servizi di prevenzione e protezione rafforzando il ruolo di Generali jeniot come punto di riferimento nella mobilità connessa e sostenibile”.
Lo studio e il simulatore di guida condividono la stessa visione che ha ispirato iniziative come “Chilometri di Scelte”, la nuova brand narrative di Generali jeniot, nata per raccontare il valore delle decisioni quotidiane attraverso un percorso fatto di incontri, esperienze e innovazione e che oggi prosegue con progetti mirati alla sicurezza stradale.
– Foto ufficio stampa Generali –
(ITALPRESS).
Cronaca
Maculopatia essudativa, Liguria prima regione ad approvare l’esenzione del ticket
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36 minuti fa-
20 Novembre 2025di
Redazione
GENOVA (ITALPRESS) – Dal primo gennaio del 2026 in Liguria sarà prevista l’esenzione del ticket per tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche rivolte ai pazienti con diagnosi accertata di maculopatia essudativa. Grazie a questo nuovo disegno di legge, proposto dall’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, la Liguria diventa la prima regione in Italia a garantire ai cittadini affetti da questa patologia l’accesso gratuito a diagnosi e cure tempestive, con un investimento di euro 400.000 euro.
“Con questo intervento – dichiara l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò – rafforziamo il nostro impegno per garantire la presa in carico dei pazienti più fragili e per promuovere la prevenzione di gravi conseguenze come l’ipovisione e la cecità. Si tratta di un passo concreto per ridurre il peso sociale ed economico di una patologia spesso legata alle malattie metaboliche e all’invecchiamento, tema particolarmente sentito, considerato che la nostra regione presenta la popolazione più anziana d’Europa, con profonde implicazioni sociali ed economiche”.
L’iniziativa risponde alla crescente necessità di garantire interventi tempestivi su patologie ad alto impatto invalidante e sociale. La maculopatia essudativa è infatti una malattia oculare che colpisce la macula, la parte centrale della retina responsabile della visione nitida e dei dettagli, portando a un progressivo danno della capacità visiva. Se non trattata in tempo, può causare una grave perdita della vista centrale.
La diagnosi precoce e l’accesso tempestivo alle terapie rappresentano dunque strumenti fondamentali per preservare la vista e la qualità della vita dei pazienti. Il provvedimento si inserisce in una strategia più ampia di prevenzione e promozione della salute visiva, con l’obiettivo di ridurre i casi di non autosufficienza e di disabilità visiva legati a patologie oculari.
Dal 24 novembre 2025 in Liguria partirà anche la sperimentazione del progetto di screening in farmacia con Tomografia a Coerenza Ottica (OCT) in Asl 3 e Asl 2, area genovese e savonese. L’iniziativa consentirà ai cittadini liguri di eseguire gratuitamente un esame diagnostico avanzato, rapido e non invasivo, fondamentale per intercettare precocemente patologie oculari di grande impatto.
L’OCT è un test che utilizza la luce per ottenere immagini ad alta risoluzione della retina, della macula e del nervo ottico. E’ uno strumento essenziale per la diagnosi e il monitoraggio di malattie come degenerazione maculare e retinopatia diabetica, condizioni sempre più diffuse soprattutto in una popolazione con età media elevata come quella ligure.
Lo screening OCT in farmacia sarà rivolto ai residenti in Liguria, che non abbiano diagnosi accertata di maculopatia o che non abbiano effettuato un OCT negli ultimi 18 mesi, appartenenti alle seguenti categorie: persone con diabete, identificate tramite prescrizioni di farmaci antidiabetici (codice ATC A10) o tramite esenzione per diabete; cittadini di età pari o superiore a 55 anni.
In questa prima fase saranno coinvolte 8 farmacie, individuate nei territori delle due Asl e debitamente formate. L’esame sarà eseguito da un ortottista, che effettuerà una prima valutazione per individuare eventuali criticità e indirizzare tempestivamente gli assistiti verso ulteriori approfondimenti clinici, quando necessario.
“La Liguria è stata una delle prime regioni d’Italia ad avviare i progetti previsti nell’ambito del progetto ministeriale sulla sperimentazione della Farmacia dei Servizi – aggiunge l’assessore Nicolò -. Infatti, fin da subito, ci siamo attivati perchè lo stanziamento assegnato dal Ministero della Salute alla nostra regione, pari a 2,2 milioni, poi diventati 3 milioni con il finanziamento per l’anno in corso, fosse prontamente ed efficacemente impiegato per la sperimentazione di alcuni servizi erogati dalle farmacie al fine di valutarne l’efficacia, per renderli strutturali e pienamente integrati all’interno del Servizio Sanitario Regionale. Il recente ed innovativo progetto dedicato allo screening OCT in farmacia, grazie alla capillarità delle farmacie e alla collaborazione con Medici di medicina generale, oculisti, diabetologi e geriatri, contribuirà a rafforzare la presa in carico delle cronicità. Si tratta di un intervento strategico per la Liguria, che prevede un iniziale investimento pari a circa 100.000 euro e che si conferma un vero e proprio “laboratorio epidemiologico” a livello nazionale, dove i modelli di integrazione tra territorio e specialistica possono generare benefici significativi per la salute dei cittadini”.
“La sperimentazione dello screening OCT gratuito nelle farmacie conferma il ruolo centrale della Farmacia dei Servizi nel nostro Sistema sanitario – sottolinea la direttrice Politiche del farmaco della Regione Liguria, Barbara Rebesco -. Grazie alla loro capillarità, le farmacie diventano un punto di accesso rapido e vicino alla prevenzione, offrendo un esame diagnostico avanzato senza costi e senza attese a chi ne ha diritto. Questo progetto rafforza l’integrazione tra territorio e specialistica e rappresenta un passo concreto verso la stabilizzazione di nuovi servizi che migliorano la presa in carico delle cronicità e la qualità dell’assistenza in Liguria”.
“La possibilità di effettuare l’esame diagnostico OCT a titolo gratuito nelle farmacie è un’altra innovazione importante che si inserisce nel contesto della ‘farmacia dei servizì che stiamo sempre più rafforzando ed ampliando, lavorando di concerto con le istituzioni – dichiara il vicepresidente di Federfarma Liguria e presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Genova, Giuseppe Castello -. Anche in questo caso la Liguria è capofila a livello nazionale, essendo la prima regione in cui viene realizzata questa sperimentazione, che naturalmente ci auguriamo possa diventare un servizio stabile. Partiamo già dalla prossima settimana con un piccolo gruppo di farmacie per testare in dettaglio tutti gli aspetti operativi dell’attività e per garantire il servizio più efficace ed efficiente possibile. Il servizio sarà quindi esteso il prossimo anno a tutte le farmacie della regione che intendano partecipare al progetto. L’esame OCT potrà essere effettuato sia a titolo di screening per i soggetti che ne abbiano i requisiti, che su presentazione di ricetta medica dematerializzata”.
Gli Ortottisti, attori protagonisti coinvolti nel progetto, hanno risposto con entusiasmo e hanno collaborato con grande impegno alla sua realizzazione: “Questo progetto dimostra concretamente quanto sia importante lavorare insieme: quando istituzioni regionali e ordini professionali uniscono le forze, nascono soluzioni innovative che rendono la sanità più vicina ai bisogni reali dei cittadini – commenta il presidente dell’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione di Genova, Imperia e Savona, Antonio Cerchiaro -. Gli Ordini professionali svolgono e continueranno a svolgere un ruolo fondamentale nel valorizzare la multiprofessionalità e il lavoro di èquipe. Solo attraverso una vera integrazione tra competenze diverse possiamo costruire una sanità capace di prendersi cura, realmente, della persona nella sua totalità biologica, culturale e relazionale”.
“La prevenzione visiva è uno dei campi di attività dell’ortottista e lo screening è un intervento di prevenzione – commenta la Presidente dell’Albo Ortottisti di Genova, Imperia e Savona, Monica Ciarlanti -. Purtroppo, ad oggi in Italia, non si riscontrano programmi strutturati di screening della retinopatia diabetica, nonostante le Linee guida da anni esortino i servizi sanitari alla loro pianificazione e organizzazione e attualmente l’eventuale loro realizzazione è affidata alle singole iniziative delle Aziende sanitarie/ospedaliere; anche per questo motivo, gli ortottisti sono molto orgogliosi di questo lavoro di squadra”.
– foto ufficio stampa Regione Liguria –
(ITALPRESS).
Cronaca
Play-off Mondiali, semifinale Italia-Irlanda del Nord, finale in Bosnia o Galles
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36 minuti fa-
20 Novembre 2025di
Redazione
ZURIGO (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Sarà l’Irlanda del Nord
l’avversaria dell’Italia di Gattuso nel primo turno dei play-off
europei per i Mondiali del 2026. E’ quanto stabilito dal sorteggio
effettuato oggi a Zurigo. La partita si disputerà il 26 marzo, con gli azzurri che potranno contare sul fattore campo. L’Irlanda del Nord è una vecchia e sfortunata conoscenza per l’Italia, che nel dicembre 1957 crollò a Belfast perdendo il treno per il Mondiale in Svezia e che poi nel 2021 fece 0-0 nel girone, pari che di fatto spedì gli azzurri ai play-off persi poi con la Macedonia. La nazionale nordirlandese ha chiuso al terzo posto il
gruppo A alle spalle di Germania e Slovacchia con 9 punti in sei
partite ed è stata ripescata per i play-off grazie al percorso in
Nations League.
Gli azzurri sono stati inseriti nel percorso A e, in caso di vittoria contro l’Irlanda del Nord, andrebbero a giocarsi il pass per il Mondiale contro la vincente della sfida fra Galles e Bosnia ed Erzegovina. La finale dei play-off si giocherà il 31 marzo in Galles o in Bosnia ed Erzegovina.
Nel percorso B si affronteranno Ucraina-Svezia e Polonia-Albania,
nel percorso C Turchia-Romania e Slovacchia-Kosovo. Nel percorso D la Danimarca ospiterà la Macedonia del Nord mentre la Repubblica Ceca affronterà l’Irlanda. In totale verranno assegnati quattro posti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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