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Squillo Ferrari in Cina, Hamilton partirà in pole position nella Sprint

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SHANGHAI (CINA) (ITALPRESS) – Pole position per Lewis Hamilton (Ferrari) nelle prime Qualifiche Sprint della stagione nel Gran Premio di Cina. 1’30″849 e record della pista per il britannico sette volte campione del mondo, che batte di 0″018 l’olandese e iridato in carica Max Verstappen (Red Bull). Terzo Oscar Piastri (McLaren) a 0″080, Charles Leclerc (Ferrari) è quarto a 0″208. Lando Norris (McLaren) non va oltre il sesto posto a 0″544. In mezzo George Russell (Mercedes). Completano la top ten Andrea Kimi Antonelli (Mercedes), Yuki Tsunoda (Racing Bulls), Alexander Albon (Williams) e Lance Stroll (Aston Martin).

“Non mi aspettavo questo risultato, ma sono felicissimo e orgoglioso della giornata di oggi. Melbourne era stato un disastro e sapevamo di non aver estratto tutto il potenziale della macchina. Abbiamo fatto qualche aggiustamento, ma non mi aspettavo la pole”. Queste le parole di Lewis Hamilton dopo la pole position in Cina: “Sono migliorato gradualmente nel corso delle qualifiche. Domani faremo la prima vera simulazione di gara, la McLaren e Verstappen sembrano veramente veloci”, conclude il britannico, sette volte campione del Mondo.

“Sicuramente siamo andati meglio della settimana scorsa, ma non è facile analizzare i dati tra una sessione e l’altra. Ci sarà tanto lavoro da fare. A Melbourne abbiamo faticato tanto a partire dalla qualifica e la pole di oggi darà tanta energia al team. Hamilton è stato davanti anche in Q1, è stata una giornata positiva”, ha aggiunto il team principal della Rossa, Fred Vasseur.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Panchina d’Oro a Simone Inzaghi, premio speciale per Gasperini

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COVERCIANO (ITALPRESS) – Simone Inzaghi ha vinto la 33esima edizione della “Panchina d’oro”, premio che viene assegnato al miglior allenatore della Serie A. Il riferimento è alla stagione 2023-24, anno in cui il tecnico piacentino ha vinto il suo primo scudetto, il ventesimo della storia dell’Inter. Sono stati 26 i voti per il tecnico nerazzurro, secondo Gian Piero Gasperini con 14 voti, terzo Vincenzo Italiano con 4 voti.

“Stamattina le votazioni sono state fatte dai colleghi che ho ringraziato pubblicamente perchè è grazie a loro che cerco sempre di migliorare, sfidandoci ogni domenica sui campi si cerca sempre di migliorarsi – le parole di Inzaghi – Poi tifosi e società sanno qual è il lavoro che svolgo, mi sento apprezzato, sto molto bene all’Inter, la mia famiglia sta bene a Milano, bisogna continuare sapendo che, come è giusto che sia, gli allenatori vengono giudicati ogni 72 ore”.

Inzaghi ha ringraziato poi “lo staff, la dirigenza, la proprietà, i giocatori che sono la parte essenziale di tutto. Adesso ci saranno gli ultimi tre mesi, non sto qui a dire le partite che dobbiamo fare, saranno tante, ma sarà molto emozionante, ogni tre giorni avremo partite durissime, sia in Italia che in Europa, ma volevamo essere in questa situazione alla fine di marzo a giocarci tutto, ce la giocheremo con tantissimo entusiasmo”.

Dal tecnico nerazzurro anche una battuta sull’esonero di Motta alla Juve: “E’ un collega che stimo, ci siamo incontrati tante volte. E’ capitato, mi dispiace per lui perchè lo stimo come allenatore e soprattutto come persona, penso che ritornerà molto velocemente perchè è un allenatore veramente bravo”.

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Battuto da Inzaghi, Gasperini – che in giornata ha ricevuto anche il premio Bearzot – si è consolato con la “Panchina d’oro Speciale” per aver trionfato nell’Europa League 2023-24 alla guida dell’Atalanta. “Chiaramente quando fai un risultato così non può essere merito solo dell’allenatore, ma di tutti, staff, società – ha dichiarato sul palco – ma soprattutto di una città, per Bergamo è stato qualcosa di straordinario, mi viene in mente la gioia, la festa, è stato un percorso fantastico che mai ci saremmo aspettati”.

Al terzo riconoscimento nell’ambito della Panchina d’Oro (“ne ho vinta una anche in Serie B col Genoa, ma l’ultima è sempre la più bella, arriva per un risultato davvero straordinario”), Gasperini è stato anche interpellato sul suo futuro. “Io sto molto bene dove sono, poi in tutte le cose c’è un inizio e una fine. L’inizio si sa, la fine no, ma adesso noi viviamo di presente, il presente è che ci sono partite molto difficili per tutte le squadre, devo dire che è un campionato bellissimo”. Il tecnico ha poi scherzato sulla petizione lanciata da alcuni tifosi nerazzurri che vorrebbero creare una statua in suo onore: “Direi di aspettare. Io mi metto in fila, in coda. Ho intenzione di aspettare ancora molto”, ha commentato ridendo.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Marotta “Rinnovo di Inzaghi una formalità, in tre per lo scudetto”

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ROMA (ITALPRESS) – “La Nazionale è un gruppo giovane e un pò inesperto, ma ha delle qualità. Il lavoro di Spalletti si valuterà da giugno in poi, quando sarà alle prese con un esame importantissimo per il nostro movimento calcistico. Sarà anche un banco di prova per questa gioventù che sta crescendo di partita in partita”. Il presidente dell’Inter Beppe Marotta, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, commenta così il momento della Nazionale di Spalletti, fuori dalla Nations League dopo la doppia sfida con la Germania.

“Non abbiamo una base storica di reclutamento, squadre come la Germania e il Belgio possono contare sui cosiddetti giocatori assimilati – ha aggiunto sul tema il numero uno del club nerazzurro – Bisogna avere pazienza, è un ciclo nuovo e bisogna dare tempo a Spalletti, che a mio avviso sta facendo un ottimo lavoro”.

Per quanto riguarda la sfida scudetto, ha proseguito Marotta, “ci sono tre squadre candidate maggiormente alla vittoria finale, con un campionato avvincente e molto aperto come non si vedeva da tanti anni e questo fa bene al movimento. Siamo ancora in una fase interlocutoria, i punti sono tanti. Spesso si considerano solo gli scontri diretti, si sottovalutano quelle che sono le partite da calendario facile”.

Marotta ha svelato che è arrivato il tempo anche per l’Inter di avere una seconda squadra: “Ne ero un fautore anche alla Juventus. Ritengo che lo strumento dell’Under 23 sia propedeutico al fatto di inserire in prima squadra dei giovani. Del resto, il divario tra Under 19 e prima squadra è troppo forte, ci vuole una squadra di mezzo. Anche noi presenteremo al momento opportuno la domanda alla federazione per poter partecipare l’anno prossimo al campionato di Lega Pro”.

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Capitolo calendario, sempre più intenso: “Ricordo quando il campionato era a 16 squadre, oggi siamo a 20. La prima riflessione è che bisognerebbe arrivare a 18 squadre. Gli impegni tra Nazionale e club rappresentano il primo problema. Il secondo problema è legato al fatto che l’aspetto tattico, tecnico e agonistico è molto diverso dal recente passato. Oggi il dispendio di energie psico-fisiche non è quello degli anni Ottanta o Novanta. Questo genera affaticamento tanti più contrasti che poi sfociano tanti infortuni”.

Inzaghi ha recentemente affermato che si fanno troppi pochi elogi per questa Inter: “E’ la reazione di un professionista, va compresa. Del resto, noi siamo l’Inter, come i grandi club è oggetto di grande pressione. Fa parte del gioco. Ma al tempo stesso non dobbiamo nasconderci, dobbiamo essere ambiziosi dal punto di vista sportivo ed essere presenti al momento giusto nelle varie competizioni”.

A proposito di Inzaghi, per il rinnovo, ha assicurato Marotta, non ci saranno problemi: “Siamo molto contenti di Inzaghi, credo che il rinnovo di contratto sia una formalità, ha lavorato molto bene in questi anni ed è un grande punto di riferimento per il nostro modello societario dal punto di vista tecnico. E’ un allenatore tra i migliori al mondo ed ha anche il vantaggio di essere stato un ottimo giocatore, siamo molto contenti di averlo con noi. A bocce ferme poi ci ritroveremo e rinnoveremo il contratto”.

La scorsa settimana un grande ex come Beppe Bergomi ha consigliato di ‘sondarè la Lazio per il danese Isaksen: “Siamo l’attacco più prolifico, se non ricordo male solo in una partita non abbiamo segnato. Il gioco di Inzaghi si sposa bene con una squadra a propulsione offensiva. Isaksen è un buon giocatore, ma ogni giorno mediaticamente ci attribuiscono l’interessamento di questo o di quel giocatore. Di sicuro abbiamo Lautaro-Thuram, la coppia d’attacco migliore in Italia e di alto profilo a livello europeo. Faremo più avanti il nostro programma con il ds Ausilio e Baccin, terremo conto di quello che il mercato offre e di tante valutazioni – ha concluso Marotta – sempre nell’ottica di costruire una squadra competitiva per gli obiettivi che ci siamo prefissati”.
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Successo casalingo per Detroit, 8 punti realizzati da Fontecchio

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Successo casalingo di Detroit nella notte italiana della regular-season dell’Nba.

Di fronte agli oltre ventimila spettatori della Little Caesars Arena, i Pistons hanno superato i New Orleans Pelicans per 136-130 nonostante i 40 punti, tra gli ospiti, di un immarcabile McCollum, top-scorer per distacco dell’incontro; tra i padroni di casa, 26 punti di Holland e una buona prova dell’azzurro Simone Fontecchio, che entra nelle rotazioni e chiude con un bottino di 8 punti, 2 rimbalzi e un assist in 19 minuti di impiego.

Sesta vittoria consecutiva per Oklahoma City: i Thunder espugnano per 103-101 il parquet dei Los Angeles Clippers con 26 punti siglati da Gilgeous-Alexander, meno prolifico rispetto ai suoi standard abituali grazie ad un’ottima performance della difesa californiana.

Dopo una striscia negativa di dieci sconfitte, Miami torna a sorridere: gli Heat mettono al tappeto i Charlotte Hornets per 122-105 sfruttando la vena realizzativa di Wiggins, dominatore della scena con 42 punti all’attivo, e di Herro, che si ferma a quota 29.

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Affermazione esterna dei Cleveland Cavaliers, che non hanno difficoltà nel dilagare sul campo di Utah Jazz sino al 120-91 dell’ultima sirena. A finire in parità è solo il duello a distanza tra Allen e Filipowski, che firmano 18 punti a testa.

A valanga anche i San Antonio Spurs, che violano l’impianto dei Toronto Raptors per 123-89 con 25 punti di Vassell, assoluto trascinatore dei suoi.

Successo interno per gli Atlanta Hawks, che hanno la meglio sui Philadelphia 76ers per 132-119 con 28 punti di Young. Vittorie esterne, infine, per i campioni in carica dei Boston Celtics e per i Denver Nuggets, che si impongono rispettivamente sui Portland Trail Blazers (129-116) e sugli Houston Rockets (116-111).
– Foto Ipa Agency –
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