Cronaca
Florovivaismo, Confagricoltura “Settore in crescita ma serve attenzione”
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4 mesi fa-
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Redazione
GENOVA (ITALPRESS) – Oltre 3 miliardi di valore prodotto dal florovivaismo in Italia, circa il 4,7% della produzione agricola totale, numeri che mettono l’Italia al terzo posto nell’Unione Europea dopo Paesi Bassi e Spagna. Una vetrina straordinaria per il comparto in questi giorni a Euroflora, esposizione di piante e fiori in corso a Genova fino al 4 maggio, dove Confagricoltura fa il punto della situazione tra punti di forza e preoccupazioni per la situazione economica internazionale.
“L’Italia negli ultimi anni con l’agricoltura dell’agroalimentare ha contribuito in maniera significativa a migliorare la nostra bilancia commerciale – spiega Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura -. Dieci anni fa eravamo a 27 miliardi di euro, oggi siamo arrivati a 70, quindi una crescita esponenziale. Siamo un paese forte sui mercati e in questa forza ovviamente anche il settore florovivaistico è una parte importante. Oggi quasi il 40% di quello che produciamo viene esportato. In alcune aziende del settore florovivaistico addirittura abbiamo aziende che fanno il 90% di export in tutto il mondo. Ci stiamo caratterizzando sull’alta qualità, sui prodotti premium. E ancor di più qui oggi in Euroflora si vede dove siamo arrivati. Grazie al lavoro dei nostri straordinari imprenditori, alla ricerca, all’innovazione delle nostre aziende, siamo leader a livello globale e questa leadership però va mantenuta, va coltivata”.
“Euroflora io la definisco la fashion week del florovivaismo, la settimana della moda del florovivaismo. In Italia ci sono 20mila aziende, un settore estremamente produttivo, un settore che è orgogliosamente nato in Italia – aggiunge Luca De Michelis, presidente della Federazione nazionale del florovivaismo -. Oggi stiamo lavorando col ministero perchè il florovivaismo è l’unico settore che non ha rappresentanza, a differenza di altri Paesi. Abbiamo bisogno di questa attenzione particolare”.
Secondo i dati di stima preliminare dei conti economici dell’agricoltura nel 2024 dell’Istat il settore fiori e piante a livello Ue ha raggiunto 24,5 miliardi di euro (+1% rispetto al 2023). La crescita del valore è sostanzialmente dipesa dall’aumento di prezzo (+5,5%) mentre la quantità prodotta ha mostrato una contrazione del 4,2% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda l’Italia invece, la crescita ha riguardato sia l’aumento dei volumi (+1%) che quello dei prezzi (+2,5) ed ha portato ad un valore complessivo di 3,25 miliardi di euro (+3,5%).
I territori dove si concentra maggiormente la produzione florovivaistica nazionale sono: la Liguria che detiene il primato delle aziende di coltivazione di fiori e fronde recise in piena aria e piante in vaso, la Sicilia e la Campania specializzate nella coltivazione di fiori e piante in vaso, e poi Toscana e Lombardia dove sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali. Più precisamente, secondo l’elaborazione Ismea dei dati Istat, la Toscana rappresenta un terzo della produzione florovivaistica nazionale in valore; seguono Liguria (14,2%), Sicilia (9,6%), Lombardia (8,8%), e Lazio (6,1%) che, insieme alla Toscana, racchiudono il 70% della produzione italiana. Ancor più nel dettaglio, la Toscana rappresenta più della metà della produzione vivaistica nazionale (54,9% in valore) mentre la Liguria un terzo di quella di fiori e piante in vaso (29,9%) a cui seguono Sicilia (14,3%), Campania (11%) e Lazio (9,5%).
L’export florovivaistico nazionale nel 2024 è di 1,2 miliardi di euro, in crescita, ma rispetto a questo valore vendite verso gli Usa rappresentano solo l’1,3%, peraltro in calo del 3,3% rispetto allo scorso anno e del 21% rispetto al 2022. Tutto questo però non basta per dormire sonni tranquilli.
“Il florovivaismo è proprio il classico esempio di quando non conviene utilizzare lo strumento dei dazi e delle barriere tariffarie per fare la guerra agli altri – riprende Giansanti -. Le esportazioni del settore florovivaistico negli Stati Uniti sono ad una percentuale bassissima, prossima allo zero, proprio perchè gli Stati Uniti hanno imposto barriere fitosanitarie all’ingresso dei nostri prodotti. Quando ascolto l’amministrazione americana che dice a noi europei che dobbiamo abbassare le nostre barriere, nel caso del florovivaismo ci aspettiamo altrettanto, perchè per noi sarebbe un mercato importante”.
Cosa può fare il Governo italiano? “Per ora deve mantenere il profilo europeo, quindi in una trattativa a Bruxelles, se e quando ci sarà, quando si discuterà di barriere non tariffarie, dovremo farci sentire. Sul fitosanitario americano dobbiamo rivedere alcune norme, altrimenti alcune nostre straordinarie produzioni del florovivaismo non arriveranno mai”.
Non solo economia, però. A Euroflora si discute anche di innovazione nel mondo delle piante e delle ricadute sociali sulle nostre città. “Se pensiamo al tema più ampio del verde pubblico – aggiunge Giansanti – si arriva alla dimensione del benessere. In questa dimensione noi abbiamo investito molto, stiamo continuando a investire sul Libro bianco del verde. Nei prossimi giorni presenteremo la nuova edizione”.
“Secondo gli studi – spiega il produttore Enrico Noberini, attivo soprattutto nella gestione del verde pubblico – fra circa 50 anni in Liguria avremo lo stesso clima che attualmente c’è a Marrakech, quindi si andrà sempre più verso piante del basso Mediterraneo, tipiche del Nord Africa, che si adatteranno meglio al clima futuro e contemporaneamente avranno anche bisogno di molta meno acqua. Questa sarà destinata più che altro all’agricoltura e a soddisfare i bisogni principali di noi esseri umani”.
“Confagricoltura si fregia di essere all’avanguardia per innovazione. I più grandi ibridatori sono soci di Confagricoltura – conclude De Michelis -. L’innovazione serve non solo per un colore più bello del fiore, ma per avere piante più resistenti, più compatibili col nuovo cambiamento climatico, più sostenibili e quindi per avere un’agricoltura più innovativa e più facile”.
-foto xa8/Italpress-
(ITALPRESS).
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Cronaca
Palazzo Chigi “Italia non parteciperà a forza multinazionale in Ucraina”
Pubblicato
1 ora fa-
28 Agosto 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuta questa mattina a Palazzo Chigi una riunione convocata dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per un punto di situazione sul possibile percorso negoziale per la pace in Ucraina a seguito dei recenti colloqui alla Casa Bianca, a cui hanno partecipato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Lo rende noto Palazzo Chigi.
Durante la riunione sono state approfondite le opportunità di dialogo verso una pace giusta, che si sono dischiuse nelle ultime settimane: si tratta di un percorso la cui chiave di volta è costituita da robuste e credibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina, da elaborare insieme agli Stati Uniti e ai partner europei e occidentali.
L’Italia sta fornendo un contributo alla loro definizione con la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington. E’ stato inoltre ribadito come non sia prevista alcuna partecipazione italiana a un’eventuale forza multinazionale da impegnare in territorio ucraino, mentre sono al vaglio ipotesi di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini solo una volta raggiunta la cessazione delle ostilità.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Cronaca
Stellantis. Pinzoni guida relazioni istituzionali, D’Amico comunicazione
Pubblicato
1 ora fa-
28 Agosto 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Stellantis ha riorganizzato le sue attività italiane di Corporate Affairs e Communications suddividendo la struttura in due dipartimenti specifici, a riporto delle rispettive organizzazioni europee. In particolare, a partire dal primo luglio è entrato nel Gruppo Paolo Pinzoni nel ruolo di Direttore delle Relazioni Istituzionali di Stellantis in Italia. In questa posizione rappresenta l’Azienda nei confronti delle Istituzioni Italiane e degli altri Enti Pubblici ed è a diretto riporto di Christoph Hinrichsen. Vice President Public Affairs Enlarged Europe, sotto la leadership di Marion Beyret, Senior Vice President Public Affairs e Communications Stellantis Enlarged Europe. Dopo la laurea in Giurisprudenza presso l’Università Bocconi, Paolo Pinzoni ha iniziato la sua carriera presso l’ufficio legale di Edison. Successivamente ha svolto la pratica forense ed esercitato la professione di avvocato per tre anni in un importante studio legale a Milano. Spinto da un forte interesse per gli affari internazionali, ha completato un Master in Studi Diplomatici presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) a Roma. Ha poi ricoperto incarichi di responsabilità in ambito pubblico. Ha lavorato presso la Segreteria del Presidente della Regione Lombardia. Successivamente ha svolto il ruolo di vice capo dell’ufficio Legislativo e di consigliere giuridico del ministro presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Prima di entrare in Stellantis, Paolo Pinzoni ha lavorato in Vodafone Italia, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare Head of Public Affairs, Foundation and Sustainability.
Sul fronte della Comunicazione stampa Corporate e Prodotto, Claudio D’Amico è stato confermato Direttore della Comunicazione di Stellantis in Italia, a diretto riporto di Alessandro Nardizzi, Vice President Communications, Enlarged Europe, che riporta a sua volta a Marion Beyret. Claudio D’Amico, giornalista professionista, a 16 anni ha iniziato a scrivere il suo primo articolo e, in oltre 40 anni di attività, ha seguito i più importanti avvenimenti nazionali e internazionali di sport, cronaca, politica, cultura ed economia per numerose testate giornalistiche. Ha lavorato per 21 anni all’Agenzia Ansa sino ad assumere la responsabilità della redazione del Piemonte. Nell’aprile del 2010 è stato chiamato a coordinare l’attività dell’ufficio stampa Corporate dell’allora Gruppo Fiat e negli ultimi quindici anni ha seguito tutte le principali vicende che hanno caratterizzato l’evoluzione del Gruppo da Fiat a FCA e la successiva fusione con PSA per la nascita di Stellantis di cui fin dal primo giorno ha seguito le attività di Comunicazione per l’Italia. Marion Beyret afferma: “Questa organizzazione supporterà e rafforzerà il nostro posizionamento in Italia, culla storica e mercato principale per l’azienda”.
– Foto ufficio stampa Stellantis –
(ITALPRESS).
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