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Cronaca

Automotive, Guidesi “L’UE cambi passo, i biocarburanti per salvare il settore”

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MILANO (ITALPRESS) – I carburanti rinnovabili come strategia per accompagnare l’evoluzione ecologica del settore automotive. Questo il focus della seconda tappa italiana del ‘Tour d’Europe’ che si è svolta oggi a Palazzo Lombardia. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, è stata promossa da aziende e associazioni della filiera del comparto automobilistico, tra cui Enilive.

Si tratta di un evento itinerante che segue il viaggio di diversi veicoli leggeri e pesanti, alimentati da carburanti prodotti con materie prime rinnovabili, attraverso 20 Paesi europei, con l’obiettivo di evidenziare l’importanza dei biocarburanti nel percorso di decarbonizzazione dei trasporti.

“Questa iniziativa si inserisce in un percorso iniziato tre anni fa – ha spiegato Guidesi – . Una battaglia caratterizzata dalla nostra volontà di salvare il settore dell’industria automotive, indispensabile per la manifattura europea. Anche oggi ribadiamo la necessità, ormai non più rimandabile, di un cambio netto di regolamentazione europea; confermiamo altresì, come sempre fatto, la condivisione degli obiettivi ambientali ma senza imporre un solo tipo di trazione, come quella elettrica. Deve essere sancito chiaramente il principio di ‘neutralità tecnologica’ lasciando liberi i cittadini di scegliere l’auto da utilizzare”.

Per questo, l’iniziativa ‘Tour d’Europe’, “promossa da Enlive e che abbiamo deciso di presentare il Regione Lombardia rappresenta l’ultimo pezzo del puzzle che abbiamo costruito in tre anni di lavoro tecnico scientifico coinvolgendo tutti, dai territori alle aziende e alle università – ha sottolineato poi l’assessore – . Il lavoro della Lombardia è da tempo nelle mani della Commissione Europea a cui chiediamo di salvare l’industria dell’Automotive cambiando le stupide regole imposte. Adesso è solo ed esclusivamente una volontà politica perché agli elementi tecnico scientifici ci abbiamo pensato noi”.

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Regione Lombardia da tempo è capofila nella battaglia a difesa del comparto automobilistico e della filiera della componentistica, delle imprese e dei posti di lavoro, “spingendo sulle alternative ambientalmente sostenibili che non si limitino al motore elettrico”. E’ recente la promozione dell’aggiornamento del ‘Manifesto Carburanti Rinnovabili per le filiere produttive della mobilità in Lombardia’ sottoscritto dai principali stakeholder e associazioni di categoria e presentato lo scorso aprile a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, dall’assessore Guidesi, secondo cui, se la Commissione europea non attuerà un cambio di passo entro qualche mese “dovremo gestire dal punto di vista sociale quello che lascerà sul campo l’ex industria dell’automotive, il più grande suicidio industriale della storia”.

“L’appello lo faccio anche al nuovo governo tedesco perché abbiamo bisogno che dica qualcosa – ha proseguito – L’industria dell’automotive tedesca, complementare a quella della componentistica, ha bisogno di messaggi politici chiari. Ne va del futuro dell’industria più storica e di più grande valore aggiunto per il Pil europeo. Passi avanti ne sono stati fatti due settimane fa nel Parlamento europeo, sono stati positivi e emergenziali, ma non bastano”.

“Abbiamo sin da subito deciso di sostenere il Tour d’Europe – ha commentato nel corso dell’evento Andrea di Stefano, responsabile Affari regolatori di Enilive – perché mette insieme aziende, istituzioni e associazioni per valorizzare i biocarburanti HVO, che Enilive produce nelle proprie bioraffinerie italiane e distribuisce in oltre 1300 stazioni di servizio. I biocarburanti sono una soluzione già adottata per contribuire alla riduzione delle emissioni del trasporto aereo, grazie al regolamento europeo RefuelEU, e possono dare un importante supporto alla transizione anche dei mezzi su strada, compresi i cosiddetti ‘hard to abate’ e iniziative come il ‘Tour d’Europe’ sono per questo molto importanti”.

Il ‘Tour d’Europe’, oltre che da Enilive, è sostenuto anche da AVIA, BMW, Bosch, Collective du Bioéthanol, DAF Trucks, EBB, ePURE, EWABA, FuelsEurope, Honda, Hyundai, IRU, IVECO, Moeve, Neste, PRIO, Repsol, TJA, Transportes Aguieira, University Darmstadt, University Karlsruhe e ViGO bioenergy.

– foto xm4/Italpress –

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(ITALPRESS.

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TERRE D’OLTREPÒ, SI DIMETTONO I CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE: “UN ATTO DI RESPONSABILITÀ PER AMORE DEL TERRITORIO”

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Sofferta scelta a sorpresa di Terre d’Oltrepò S.c.a.p.a. e per Terre d’Oltrepò S.p.A. dopo una lotta serrata per il cambiamento e il riposizionamento del territorio sull’onda del primo piano industriale nella storia della cooperativa vitivinicola. Nella giornata di oggi, i rispettivi Consigli di Amministrazione hanno annunciato le dimissioni irrevocabili con effetto immediato. Una decisione motivata dall’avvenuta presentazione di una nuova lista di candidati alla guida della cooperativa, formalmente sostenuta dalla Regione Lombardia e dalle associazioni di categoria, e assunta – sottolineano i dimissionari – con lo stesso spirito di servizio con cui hanno operato fino ad ora.

“Lo facciamo con senso di responsabilità – scrivono i Consigli dimissionari in una lunga comunicazione ai soci – per rispetto del mandato affidatoci, della verità dei fatti, della dignità delle istituzioni cooperative e, soprattutto, per amore del territorio che ci è stato affidato come bene comune da custodire e proteggere”.

Insediatisi nel febbraio 2023 per la Cooperativa e nel dicembre 2024 per la S.p.A., gli amministratori sottolineano di aver operato gratuitamente, rinunciando a ogni compenso, in un contesto definito “complesso, talvolta ostile”, attraversato da sfide economiche e produttive rilevanti. Tra queste, la vendemmia 2024 – considerata tra le più drammatiche degli ultimi decenni – ha visto un crollo dei conferimenti da parte dei soci, con soli 159.000 quintali di uve raccolte contro i 309.000 dell’anno precedente e i circa 400.000 della media storica.

Nonostante le difficoltà, Terre d’Oltrepò ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2025 con un fatturato superiore ai 24 milioni di euro. Una tenuta giudicata significativa, con un calo contenuto al 10% rispetto all’anno precedente e al 20% sulla media degli ultimi tre esercizi, pur in presenza di una perdita superiore al 50% della disponibilità di uva.

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Tra i risultati rivendicati dalla governance uscente, anche l’adozione di un modello innovativo che ha affiancato alla cooperativa una società per azioni operativa: “Una scelta – spiegano – che coniuga il principio mutualistico con l’efficienza industriale, per attrarre capitali, rafforzare i margini operativi e accedere ai mercati globali”.

Il percorso di rinnovamento ha incluso l’ottenimento dell’iscrizione del marchio La Versa tra i “Marchi Storici”, il conseguimento delle certificazioni BRC, IFS ed Equalitas con i massimi punteggi, e l’introduzione di un sistema di contabilità industriale per il monitoraggio puntuale di costi e redditività.

Non mancano i riferimenti a interventi concreti sul piano infrastrutturale: tra questi, la trasformazione di uno scantinato in disuso nello stabilimento di Broni in un magazzino climatizzato capace di ospitare 400.000 bottiglie di Metodo Classico. Nel solo 2024, le bottiglie prodotte con questo metodo sono state oltre 800.000, in crescita rispetto alle 600.000 del 2023: numeri che, in due anni, superano l’intera produzione dell’Oltrepò in questo segmento.

Sul fronte delle difficoltà, i Consigli ricordano “l’inevitabile tensione finanziaria” che ha caratterizzato la gestione, aggravata – si legge – dall’azione di una minoranza di soci che non hanno conferito uve e da un contenzioso con la società Mack & Schühle Italia, accusata di aver bloccato i conti della cooperativa per oltre cinque mesi “in modo ingiustificato”. Da qui la decisione di presentare istanza alla Camera di Commercio per l’accesso allo strumento della Composizione Negoziata della Crisi, con l’obiettivo di salvaguardare azienda, lavoratori e filiera.

Parallelamente è stato avviato un confronto con il Fondo Salvaguardia e con i vertici di Invitalia per il rilancio del marchio La Versa, definito “fondamentale per la continuità aziendale”.

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“Abbiamo lavorato con dedizione e passione – concludono gli amministratori uscenti – per costruire un futuro sostenibile. Ora lasciamo spazio a chi sarà chiamato a proseguire questo percorso, oggi più che mai necessario”.

Il saluto si chiude con un ringraziamento a quanti hanno condiviso il cammino intrapreso, “offrendo tempo, intelligenza e coscienza”.

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 8/7/2025

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In questa edizione:  Orio al Serio, muore risucchiato da motore aereo – Bressana, senso unico alternato del Ponte sul Po dal 21 Luglio – Fa il bagno in Ticino a Pavia, scatta multa da 150 euro – Diesel Euro 5 Lombardia, divieto slitta al 2026 – Trenord, poche conseguenze per lo sciopero – In Lombardia 40mila fulmini in 3 giorni – Pronto Meteo Lombardia per il 9 Luglio.

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BRESSANA, SENSO UNICO ALTERNATO DEL PONTE SUL PO DAL 21 LUGLIO

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Ora è ufficiale: il senso unico alternato al Ponte sul Po di Bressana partirà Lunedì 21 Luglio. Questa la decisione presa stamane nell’ambito interistituzionale a Palazzo Malaspina a Pavia dal Prefetto Francesca De Carlini.
Dal lunedì al venerdì:

  • 06:00 – 14:00: senso unico in direzione Bressana – Pavia;
  • 14:00 – 21:00: senso unico in direzione Pavia – Bressana;
  • 21:00 – 06:00: senso unico alternato, regolato da impianto semaforico centralizzato e presidio fisso di movieri.
    Sabato e domenica, nel periodo estivo, fino alla ripresa dell’attività scolastica:
  • 06:00 – 14:00: direzione Pavia – Bressana;
  • 14:00 – 21:00: direzione Bressana – Pavia;
  • 21:00 – 06:00: senso unico alternato, regolato da impianto semaforico centralizzato e presidio fisso di movieri.
    Relativamente ai treni, invece, il traffico su binario unico con interruzione notturna, già iniziato lo scorso 1 Giugno, sarà rimodulato dal 21 Luglio al 29 Agosto con interruzione totale della circolazione dei treni e rafforzamento del servizio di trasporto pubblico locale, con orari disponibili sui siti dei gestori ferroviari e su gomma.

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