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Cronaca

Sanità, Bertola “Una mutua per la diaspora rumena in Italia”

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MILANO (ITALPRESS) – Nasce Uniria, “la prima mutua sanitaria in Italia dedicata a una comunità di stranieri, in questo caso quella rumena”. Lo annuncia Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. “L’iniziativa nasce con il supporto di Mutua Mba, abbiamo pensato che poter dare un sostegno, un’assistenza sanitaria integrativa a quella pubblica anche ai rumeni che stanno in Italia poteva essere un passo importante e quindi siamo andati in quella direzione. E’ un’iniziativa estremamente inclusiva perchè per la prima volta pensiamo a famiglie che sono separate tra Paesi, e anche ai genitori anziani della diaspora che sono rimasti in Romania”, aggiunge.
Sul fronte sociale, un progetto che è già avviato e che ha raggiunto i primi risultati, tra cui l’apprezzamento delle Nazioni Unite, è “Vino a casa” (“Vieni a casa” in rumeno), che “ha un dialogo importante con la diaspora, in questo caso in Italia, ma stiamo ricevendo anche delle richieste da altri paesi – spiega Bertola -. In questo dialogo andiamo ad analizzare i motivi della partenza di queste persone, per la maggior parte motivi economici, e nel rispetto dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite cerchiamo di costruire un rientro dei cittadini della diaspora, protetto, coordinato, in sicurezza, e che salvaguarda la dignità della persona. “Vieni a casa” per dire che la nazione ha bisogno di te e tu puoi essere protagonista dell’evoluzione e della costruzione della nuova Romania”.
“E’ un progetto fuori da ogni ideologia, che mette al centro dell’attenzione la persona e la famiglia – sottolinea il presidente di Confindustria Romania -. E’ molto apprezzato, abbiamo abbiamo già dei primi rientri, il Paese ha bisogno di competenze”.
Novità importanti arrivano anche sul fronte della rappresentanza associativa, con Bertola che è anche presidente della Fpiar e vicepresidente della Cair. “Abbiamo alzato per la prima volta in tutta l’Europa dell’Est il livello della rappresentanza associativa istituzionale, in funzione anche della nuova legge sull’organigramma associativo federativo e confederativo in Romania – spiega Bertola -. Abbiamo fondato la Fpiar, che è la Federazione dei Patronati degli Industriali e degli Imprenditori della Romania, siamo saliti di livello. A sua volta la Fpiar, di cui ho l’onore di essere presidente, ha fondato insieme alle Federazioni del Turismo, dell’Agricoltura, dei Costruttori edili, delle Infrastrutture, dell’Energia rinnovabile, dei Commercialisti, la confederazione che è il più alto grado associativo che si può esprimere in Romania. E’ la Cair, Confederazione degli imprenditori e degli industriali della Romania. Per la prima volta in 30 anni di interazione economica tra Italia e Romania un italiano ha una posizione di rilievo all’interno di una confederazione rumena”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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