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Economia

Dall’Ugl racconti di donne per promuovere l’empowerment

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“Donne di lavori, donne di valori”, una maratona televisiva, uno spazio di confronto con storie e racconti di diverse lavoratrici per promuove l’empowerment femminile, per condividere lotte, vittorie, strategie, nuovi approcci e soluzioni alle sfide più importanti per il cambiamento del mondo del lavoro. E’ il modo nuovo scelto dall’Ugl per celebrare l’8 marzo. “Abbiamo scelto questo nuovo format non per fare un racconto teorico delle donne che devono avere spazio ma un racconto attraverso le donne, le loro difficoltà nonostante le quali sono riuscite ad affermarsi e andare oltre. Raccontiamo cosa hanno fatto le donne e come, attraverso questi racconti, vogliamo dare un segnale positivo a tutti, abbiamo scoperto e riscoperto quanta forza c’è dietro ogni donna, se il format funziona potrebbe diventare un premio: crediamo possa essere utile fare una selezione e premiare le donne che si sono affermate”, spiega il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. Michela Toussan, segretaria confederale del sindacato, sottolinea come “le donne così forti devono essere un esempio, vogliamo immaginare queste donne che ce l’hanno fatta e chiedere loro come, cercando di carpire i loro segreti, i loro obiettivi, la loro forza”.
Sono sei le donne segretarie confederali del’Ugl: “nel tempo abbiamo sentito la mancanza della presenza delle donne all’interno del sindacato”, il commento di Gianna De Amici. La prima a raccontare la sua storia è stata Barbara Faccenda, consulente politico dell’Esercito: “le missioni all’estero sono sempre particolari, hanno sempre difficoltà ma sono anche grandi esperienze di vita, c’è sempre tanto sacrificio da fare con le difficoltà anche nell’essere donna in ambienti particolarmente maschili, difficoltà superabili che arricchiscono e aiutano a crescere”. Manuela de Fabiis, dirigente ostetrica Casa di Cura Santa Famiglia Roma, ha descritto in che modo si può conciliare vita lavorativa e familiare. “Sicuramente dormo molto poco, prendo servizio alle 7 di mattina, e c’è una cosa che mi manca: il fatto di accompagnare i miei figli a scuola, ma il pomeriggio sono totalmente a loro disposizione. C’è fatica ma il risultato sia della parte lavorativa sia da quella familiare è positivo, sono molto stanca ma contenta di quello che riesco a fare anche con l’aiuto di mio marito. Se si ha la fortuna di scegliere un lavoro che si ama tutto sarà più facile e poi ci deve essere una buona organizzazione familiare, fare tutto con coraggio ed estrema felicità”. Dal mondo dello sport è intervenuta Brunella Roscetti, prima partecipante come azzurra a un evento internazionale di Parareining Equestre. “La mia passione per i cavalli mi ha accompagnata da sempre, da quando sono nata, i cavalli mi hanno sempre aiutata ad andare avanti, la vita è in salita però se tiriamo fuori un pò di benzina poi riusciamo a fare tutto, non si deve correre ma dobbiamo andare insieme”. Giusy e Antonella Donato, Pescaturismo “I Mancuso”, hanno messo da parte anni di studi e fatica per dedicarsi alla pesca: “quando abbiamo deciso di intraprendere questo lavoro in famiglia, all’inizio sono rimasti increduli, ma poi hanno provato ad aiutarci, abbiamo iniziato la formazione per diventare pescatori, uscivamo di notte con il freddo, tutte le sere, abbiamo un rapporto con il mare molto viscerale quando usciamo al mattino ne scopriamo una grandezza che ci da un senso di libertà, è diventato un elemento al quale guardiamo più spesso di prima”. (ITALPRESS).

Economia

Federlegnoarredo, il primo trimestre chiude a -0,7%: in linea con il 2024

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MILANO (ITALPRESS) – Per la filiera legno-arredo, il primo trimestre 2025 risulta in linea con l’andamento del gennaio-marzo 2024, registrando un -0,7% complessivo, senza differenze sostanziali tra il mercato nazionale (-0,5%), che pesa poco meno del 56% e l’export (-1%).

È questa la fotografia scattata dal Monitor realizzato dal Centro studi di FederlegnoArredo su un campione di circa 400 aziende che nel trimestre indagato hanno realizzato vendite per oltre 2,2 miliardi di euro. Il macrosistema arredamento, che rappresenta oltre il 60% delle vendite totali, chiude il primo trimestre 2025 con un -2%, determinato sia dalle esportazioni (-2,4%) che dal mercato interno ( -1,7%).

Leggermente migliore l’andamento del macrosistema legno: +1,9% il totale, +1,3% mercato interno e +3,2% l’export. “Dati che potremmo definire confortanti, stante la situazione internazionale e le ricadute che le scelte Oltreoceano stanno avendo sulle nostre imprese. Abbiamo chiesto ai nostri associati – spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredodi azzardare anche una previsione per tutto il 2025, per quanto difficile, data l’incertezza del momento. E chi ha comunque provato a quantificare la chiusura d’anno l’ha rivista al ribasso, rispetto alla precedente rilevazione, seppur mantenendo una chiusura d’anno positiva, guidata più dalle esportazioni che dal mercato interno (+2,8%). Se le previsioni fatte a inizio 2025 individuavano, per la filiera, una chiusura d’anno a +6,4%, adesso la percentuale scende a +4,7, per il mercato interno si passa dal +4,7% al +2,8%, mentre per l’export dal + 8,7 % al +7,1%. Nel macrosistema arredamento, particolarmente votato all’export, le previsioni del segmento passano dal +8,8% di inizio anno al 6,5% attuale. Più che previsioni – conclude Feltrin – tenderei a definirle speranze, consapevoli che, data la velocità con cui cambiano gli scenari geopolitici e con quale forza impattano da un giorno all’altro nel business delle aziende, sono sempre più spesso letture ‘di breve respiro’”.

Dal focus dedicato al tema dei dazi si evince che poco meno della metà dei rispondenti ritiene di poter subire un impatto, di questi circa la metà lo quantifica in un 5%; il 26% ritiene invece che avrà un impatto che può arrivare fino al 10%, e il restante 25%, dichiara oltre il 10%, ma c’è anche chi non è in grado di fare nessun tipo di previsione. “È questo il dato a mio avviso più preoccupante – commenta Feltrin – che testimonia lo stato di confusione e totale incertezza che ha immobilizzato molte aziende, nell’attesa di avere un quadro stabile e decidere le strategie future, a partire dall’apertura verso nuovi mercati o la scoperta di potenziali. Nonostante ciò, uno spiraglio di ottimismo arriva dai dati della produzione industriale di aprile che vedono l’industria del mobile segnare un +7,1% rispetto aprile 2024 e quella del legno un +2,7%, mentre l’andamento generale della manifattura è stazionario (-0,1%). Aspettiamo almeno il primo semestre per capire davvero la direzione che sta prendendo l’anno in corso”.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Banca Ifis, alzata la sotto-soglia minima per l’efficacia dell’Offerta a illimity

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VENEZIA (ITALPRESS) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie di illimity Bank promossa da Banca Ifis, Banca Ifis rende nota la decisione di modificare la sotto-soglia minima irrinunciabile di efficacia dell’Offerta.

In particolare, l’Offerente si riserva quindi la facoltà di rinunciare alla soglia dell’Offerta pari al 66,67% del capitale sociale di illimity esclusivamente nel caso in cui il numero di azioni di illimity portate in adesione all’Offerta sia almeno pari al 60% del capitale sociale di illimity (anziché al 45% più un’azione di illimity, come riportato nel Documento di Offerta.

L’Offerente ritiene infatti che il raggiungimento di una partecipazione in illimity pari almeno al 60% del capitale sociale consentirebbe al medesimo di esprimere nell’assemblea straordinaria degli azionisti dell’Emittente un numero di voti sufficiente ad approvare la fusione per incorporazione di illimity in Banca Ifis. L’Offerente rende inoltre noto che non intende prorogare la durata del periodo di adesione all’Offerta. Pertanto, il periodo di adesione all’Offerta terminerà alle 17:30 (ora italiana) del 27 giugno 2025.

-Foto ufficio stampa Ifis-
(ITALPRESS).

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Economia

L’iniziativa del Corriere dell’Umbria per riportare i lettori alle edicole

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ROMA (ITALPRESS) – Stop ai titoli urlati, le locandine del Corriere dell’Umbria puntano ora a riportare i lettori in edicola con la “campagna del punto interrogativo” pensata per catturare l’attenzione di chi si è allontanato o ancora non si è mai avvicinati all’acquisto dei quotidiani in edicola.

Ogni giorno, infatti, le locandine esposte nelle edicole umbre saranno sostituite da un grande punto interrogativo e da uno slogan provocatorio che cambierà quotidianamente, con l’obiettivo di stimolare la curiosità e far riflettere sul valore dell’informazione cartacea.

La scelta arriva in un momento particolarmente positivo per il Gruppo Corriere di cui il Corriere dell’Umbria è il quotidiano principale, che nei primi quattro mesi del 2025, secondo i dati Audipress, ha registrato un incremento del +27,3% di lettori.

“Abbiamo voluto promuovere questa campagna e rinunciare per qualche giorno ai titoli urlati delle notizie – spiega il direttore del Gruppo Corriere Sergio Casagrandeperché siamo davvero convinti che ci sia ancora una larga fetta di potenziali lettori che i giornali cartacei possono riconquistare, nonostante le difficoltà che l’intero comparto editoriale continua ad attraversare”.

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“I successi che stiamo ottenendo, unitamente a un ritorno quotidiano di lettere scritte e inviate alle nostre redazioni dai lettori, ci confermano che, se si mantiene un rapporto diretto e quotidiano con i lettori e si racconta ogni giorno il territorio, esistono ancora motivazioni forti per la sopravvivenza e la centralità della carta stampata”.

La campagna del punto interrogativo vuole quindi essere anche un messaggio a chi, passando davanti alle edicole, non si ferma più: un invito a riflettere sul valore dell’informazione verificata, approfondita e radicata nel proprio territorio, in alternativa al flusso spesso confuso e frammentario delle notizie via web e social.

“Abbiamo scelto di lanciare questa iniziativa proprio adesso, in un momento in cui i risultati sono dalla nostra parte – prosegue Casagrande -. Se fossimo stati in difficoltà, non saremmo stati credibili. Il Corriere dell’Umbria fortunatamente oggi non è più in difficoltà e vuole essere sempre più al servizio della comunità alla quale appartiene, offrendo ogni giorno un quotidiano da leggere, non da sfogliare, capace di porsi ogni giorno una domanda per la quale valga la pena fermarsi e informarsi”.

– Foto Ufficio stampa Corriere dell’Umbria –

(ITALPRESS)

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