Seguici sui social

Politica

L’appello del Papa ai Governi: “Ascoltate il grido dei poveri”

Pubblicato

-

CITTÀ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “La povertà interpella i cristiani, ma anche tutti coloro che nella società hanno ruoli di responsabilità. Esorto perciò i capi degli Stati e i responsabili delle nazioni ad ascoltare il grido dei più poveri”. Lo afferma Papa Leone XIV nel corso dell’omelia per la messa celebrata alla Basilica di San Pietro in occasione del Giubileo dei poveri e della Giornata mondiale loro dedicata.

“Non ci potrà essere pace senza giustizia e i poveri ce lo ricordano in tanti modi, con il loro migrare come pure con il loro grido tante volte soffocato dal mito del benessere e del progresso che non tiene conto di tutti, e anzi dimentica molte creature lasciandole al loro destino”, sottolinea il Pontefice, che prosegue: “Agli operatori della carità, ai tanti volontari, a quanti si occupano di alleviare le condizioni dei più poveri esprimo la mia gratitudine, e nel contempo il mio incoraggiamento ad essere sempre più coscienza critica nella società. Voi sapete bene che la questione dei poveri riconduce all’essenziale della nostra fede, che per noi essi sono la stessa carne di Cristo e non solo una categoria sociologica. Dove il mondo vede minacce, la Chiesa vede figli, dove si costruiscono vede muri, la Chiesa realizza ponti”.

“Impegniamoci tutti. Come scrive l’Apostolo Paolo ai cristiani di Tessalonica, nell’attesa del ritorno glorioso del Signore non dobbiamo vivere una vita ripiegata su noi stessi e in un intimismo religioso che si traduce nel disimpegno nei confronti degli altri e della storia – afferma ancora Papa Leone XIV -. Al contrario, cercare il Regno Dio implica il desiderio di trasformare la convivenza umana in uno spazio di fraternità e di dignità per tutti, nessuno escluso. È sempre dietro l’angolo il pericolo di vivere come dei viaggiatori distratti, noncuranti della meta finale e disinteressati verso quanti condividono con noi il cammino”.

“Oggi, soprattutto gli scenari di guerra, presenti purtroppo in diverse regioni nel mondo, sembrano confermarci in uno stato di impotenza. Ma la globalizzazione dell’impotenza nasce da una menzogna, dal credere che questa storia è sempre andata così e non potrà cambiare. Il Vangelo, invece, ci dice che proprio negli sconvolgimenti della storia il Signore viene a salvarci. E noi, comunità cristiana, dobbiamo essere oggi, in mezzo ai poveri, segno vivo di questa salvezza”, prosegue il Pontefice.

Advertisement

Quante povertà opprimono il nostro mondo. Sono anzitutto povertà materiali, ma vi sono anche tante situazioni morali e spirituali, che spesso riguardano soprattutto i più giovani. Il dramma che in modo trasversale le attraversa tutte è la solitudine – prosegue -. Essa ci sfida a guardare alla povertà in modo integrale, perché certamente occorre a volte rispondere ai bisogni urgenti, ma più in generale è una cultura dell’attenzione quella che dobbiamo sviluppare, proprio per rompere il muro della solitudine”. Per il Papa “dobbiamo essere attenti all’altro, a ciascuno, lì dove siamo, lì dove viviamo, trasmettendo questo atteggiamento già in famiglia, per viverlo concretamente nei luoghi di lavoro e di studio, nelle diverse comunità, nel mondo digitale, dovunque, spingendoci fino ai margini e diventando testimoni della tenerezza di Dio”.

“Nelle persecuzioni, nelle sofferenze, nelle fatiche e nelle oppressioni della vita e della società, Dio non ci lascia soli. Egli si manifesta come Colui che prende posizione per noi. Tutta la Scrittura è attraversata da questo filo rosso che narra un Dio che è sempre dalla parte del più piccolo, dalla parte dell’orfano, dello straniero e della vedova. La presenza della parola di Cristo diventa giubilo e Giubileo per i poveri”, sottolinea il Pontefice. “Tutta la Chiesa esulta e gioisce, e in primo luogo a voi, cari fratelli e sorelle, desidero trasmettere con forza le parole irrevocabili dello stesso Signore Gesù: ‘Dilexi te – Io ti ho amato‘ – spiega Leone XIV -. A fronte della nostra piccolezza e povertà, Dio ci guarda come nessun altro e ci ama di amore eterno. E la sua Chiesa, ancora oggi, forse soprattutto in questo nostro tempo ancora ferito da vecchie e nuove povertà, vuole essere ‘madre dei poveri, luogo di accoglienza e di giustizia’”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Advertisement

Politica

Mattarella “Le uccisioni dei civili nei conflitti non possono restare impunite” / Video

Pubblicato

-

BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Quanti morti serviranno ancora prima di mettere fine alle guerre?”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Reichstag di Berlino, nel suo intervento alla cerimonia della “Giornata del lutto nazionale”, a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. “Dal “mai più guerre” siamo passati a “Di nuovo guerra”. E oggi la guerra colpisce soprattutto chi combattente non è”, aggiunge Mattarella.

“Nel dopoguerra, la nascita delle Nazioni Unite, le Convenzioni di Ginevra, accesero la speranza di una pace fondata sul diritto, riaffermando un principio fondamentale: la popolazione civile deve essere protetta in ogni circostanza. La cronaca successiva — dal Biafra ai Balcani, dal Ruanda alla Siria, fino al Sudan, all’Ucraina e alla Striscia di Gaza — ci mostra, che la guerra continua a colpire soprattutto chi combattente non è. Oggi, secondo le Nazioni Unite, oltre il 90% delle vittime dei conflitti è tra i civili”, sottolinea il capo dello Stato.

“Da sempre la guerra ambisce a proiettare la sua ombra cupa sull’umanità. Il Novecento, con lo sviluppo della industrializzazione della morte, ha trasformato la tragedia dei soldati in tragedia dei popoli. Nei borghi d’Europa e nelle città distrutte dai bombardamenti, nelle campagne devastate, milioni di civili divennero bersagli. Deportazioni, genocidi, hanno caratterizzato la Seconda guerra mondiale – prosegue il capo dello Stato -. Da allora, il volto della guerra non si riflette soltanto in quello del combattente, ma diviene quello del bambino, della madre, dell’anziano senza difesa. È quanto accade, oggi, a Kiev, a Gaza. La guerra totale esige non la sconfitta, la resa del nemico, ma il suo annientamento. Un accrescimento di crudeltà”.

“LE UCCISIONI DEI CIVILI NON POSSONO RESTARE IMPUNITI”

“Oggi, secondo le Nazioni Unite, oltre il 90% delle vittime dei conflitti è tra i civili. Questo non può rimanere ignorato e impunito. Il numero di persone costrette ad abbandonare le proprie case, la propria terra, non ha precedenti. Secondo il rapporto reso noto ad aprile dall’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati, questi erano 122 milioni, in aumento di anno in anno. Non si tratta di statistiche. Sono volti, persone in cammino, famiglie cancellate, alle quali viene sottratto il futuro che preparavano”, prosegue il capo dello Stato.

Advertisement

IL VIDEO

“ITALIA E GERMANIA ORA SONO GRANDI NELL’IMPEGNO PER PACE E UNITA’”

“Tocca alla Repubblica Federale Tedesca, tocca alla Repubblica Italiana – come a tutti nella comunità internazionale – opporre la forza del diritto al preteso diritto della forza”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Bundestag, nel suo intervento alla cerimonia della “Giornata del lutto nazionale”, a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. “Considero questa giornata anche un invito a riflettere, insieme, sullo straordinario percorso che le nostre due Repubbliche hanno compiuto, fianco a fianco, per costruire in questi ottant’anni un mondo migliore, partendo dall’Europa. Per avere raggiunto l’età della saggezza nella vita internazionale e dell’autentico coraggio. Per essere finalmente “grandi – prosegue Mattarella -. Perché questo siamo divenuti in questi decenni, abbracciando la causa dell’unità europea. Abbiamo saputo dar vita a un’area di pace, libertà, prosperità, rispetto dei diritti umani, che non ha paragoni nella storia. Con la lucidità del coraggio di chi chiedeva di voltare pagina e si adoperava per farlo”.

IL VIDEO

 

“IL MULTILATERALISMO NON E’ BUROCRAZIA, MA UNA DIFESA CONTRO LA SOPRAFFAZIONE”

“Il Diritto internazionale umanitario, argine alla disumanità della guerra, è messo in discussione dai fatti. Ma nessuna “circostanza eccezionale” può giustificare l’ingiustificabile: i bombardamenti nelle aree abitate, l’uso cinico della fame contro le popolazioni, la violenza sessuale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Bundestag, nel suo intervento alla cerimonia della “Giornata del lutto nazionale”, a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. “La caduta della distinzione tra civili e combattenti colpisce al cuore lo stesso principio di umanità – prosegue il capo dello Stato -. È l’applicazione sistematica della ignobile pratica della rappresaglia contro gli innocenti. Colpisce l’ordine internazionale, basato sul principio del rispetto tra i popoli e del riconoscimento dell’orrore della guerra, oggi aggravata dal continuo irrompere di nuove armi. Questo scenario di dolore, eppure, ha antidoti. La pace non è frutto di rassegnazione di fronte alle grandi tragedie. Ma di iniziative coraggiose, di persone coraggiose. In questi decenni tanti attori della comunità internazionale – e tra essi l’Unione Europea – con ostinazione e non senza fatica, hanno perseguito la pace, che si nutre del rispetto dei diritti umani fondamentali”.

“Perché, se vuoi la pace, devi costruirla e preservarla. La cooperazione tra Stati, istituzioni, popoli è la sola misura che può proteggere la dignità umana – aggiunge Mattarella -. Sono le istituzioni multilaterali come le Nazioni Unite, la Corte Penale Internazionale, le missioni di pace, le agenzie umanitarie a concorrere alla impegnativa e affascinante fatica della costruzione di una coscienza globale. Il multilateralismo non è burocrazia, come, invece, asseriscono i prepotenti: è l’utensile che raffredda le divergenze e ne consente soluzione pacifica; è il linguaggio della comune responsabilità. È la voce che richiama al valore della vita di ogni singola persona, contrapposta all’arroganza di chi vorrebbe far prevalere la logica di una spregiudicata presunta ragion di Stato, dimentica che la sovranità popolare appartiene, appunto ai cittadini – sottolinea il presidente -. La sovranità è dei cittadini e non a un Moloch impersonale che pretenda di determinarne i destini. È uno strumento di difesa che gli abitanti del pianeta possono opporre alla logica della sopraffazione di chi – sentendosi momentaneamente in posizione di vantaggio – si ritiene legittimato a depredare gli altri”. 

IL VIDEO

-Foto ufficio stampa Quirinale-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Politica

Manovra, Musumeci “Abbiamo fatto il massimo con prudenza ed estremo realismo” / Video

Pubblicato

-

PALERMO (ITALPRESS) – “Sulla manovra abbiamo fatto il massimo, con una prudenza improntata a estremo realismo”. Lo sottolinea il ministro della Protezione civile e delle Politiche per il mare Nello Musumeci a margine del convegno ‘3 anni di governo Meloni. 3 anni di risultati’ al Palermo Marina Yachting.

“In questi tre anni non abbiamo perso di vista la necessità di sostenere i redditi bassi, le famiglie in difficoltà, le piccole e medie imprese – aggiunge Musumeci, – Inoltre lo spread è passato dai 300 punti circa a inizio legislatura a 79, la credibilità internazionale cresce, il disavanzo pubblico è sotto la soglia del 3%. Credo che questi siano risultati innegabili, che dimostrano come le promesse siano state mantenute: non abbiamo certamente risolto tutti i problemi, ma abbiamo dimostrato che un’azione di governo seria e una stabilità senza precedenti possono fare dell’Italia una potenza internazionale credibile e autorevole, con un futuro diverso rispetto alla marginalità del passato”.

IL VIDEO

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Politica

Mattarella incontra Steinmeier a Berlino “Il rapporto di solidarietà ha unito i nostri Paesi” / Video

Pubblicato

-

BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Oggi più che mai le Municipalità sono protagoniste di un nuovo capitolo della storia globale. Nel mondo attraversato da profonde tensioni, geopolitiche, climatiche, da spinte regressive, le città non sono soltanto luoghi in cui riparare: sono fucine di umanità, incontro tra popoli, nodi di una rete in cui si vivono esperienze che possono migliorare la vita delle nostre comunità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Palazzo Bellevue a Berlino con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier in occasione della cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio dei Presidenti per la Cooperazione comunale tra Italia e Germania.

“Sono trascorsi cinque anni dalla prima edizione, nata, nel contesto dell’emergenza pandemica, dalla volontà di rendere ancor più intenso il rapporto di solidarietà che ci ha uniti in quelle drammatiche circostanze – ha aggiunto Mattarella -. Il Premio valorizza il ruolo dei Comuni e incoraggia le Amministrazioni locali a tessere sempre nuovi rapporti con le realtà di altri Paesi, sviluppando così una vera e propria rete di diplomazia comunale. Gemellaggi, reti di cooperazione, scambi culturali, progetti congiunti tra i Comuni di Germania e Italia permettono di accrescere la conoscenza reciproca, sviluppando cooperazione e fiducia”.

“La collaborazione tra Comuni dei due Paesi, unendo le rispettive memorie, identità, aspirazioni, dà ai propri concittadini un tangibile esempio dei benefici che derivano dall’apertura al mondo, dalla condivisione – ha sottolineato il capo dello Stato -. Le comunità locali, in tal modo, non sono soltanto ambasciatrici dei valori della propria comunità, ma danno vita a un modello ricco di fiducia nell’avvenire che ci unisce nella cornice europea”.

“I municipi sono maestri di cittadinanza: a partire dalla finalizzazione, progettazione, organizzazione e dalla condivisione degli spazi. I luoghi in cui abitare, comunicare, esprimersi, lavorare, sono di per sè assai indicativi. È lì che i giovani sperimentano davvero cosa significhi democrazia, partecipazione, vita in comunità. E’ così che una collettività cresce, investendo sul suo futuro. I Comuni si trovano ad essere laboratori di innovazione, a confronto con la sfida ambientale. A fronte di questioni come l’inquinamento, il traffico, gli sprechi anche energetici, così come lo spopolamento e il rischio di desertificazione di servizi per i centri minori, nascono soluzioni creative. Di cui beneficiano i livelli nazionali e sovranazionali. Rafforzare il loro protagonismo, sostenere le reti tra amministrazioni locali, valorizzando il dialogo tra città e cittadini è, dunque, lungimirante”, ha aggiunto Mattarella.

Advertisement

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.