Lombardia
Lombardia, Commissione Agricoltura approva progetto di legge per il contenimento della nutria
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1 anno fa-
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Redazione
Più poteri agli enti locali e un ampliamento delle modalità operative e degli strumenti per la caccia e la cattura delle nutrie, i grossi roditori che infestano le campagne lombarde causando gravi danni alle coltivazioni. E’ quanto previsto da un progetto di legge approvato oggi dalla Commissione Agricoltura, presieduta da Ruggero Invernizzi (FI), con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza. Relatrice del provvedimento, che modifica la normativa regionale del 2002 e intende porre le condizioni per attuare iniziative più incisive nei momenti e nei luoghi che le rendono necessarie, è la consigliera Barbara Mazzali (FdI).
Innanzitutto vengono ridefinite le competenze di ogni singolo livello istituzionale a partire dai Comuni, che vengono considerati “competenti alla gestione delle problematiche relative al sovrappopolamento delle nutrie” e possono utilizzare “tutti gli strumenti sinora impiegati per le specie nocive”. Indirizzi generali e prescrizioni operative spettano alla Regione, che allo scopo predispone un Programma di contenimento ed eradicazione, documento di riferimento per la stesura di uno specifico piano da parte di Province e Città Metropolitana. Il progetto di legge precisa che Province e Città Metropolitana possano essere commissariate dalla Giunta regionale “qualora non adempiano all’obbligo di attuare il Programma regionale”. Presso le Province verrà istituito il tavolo provinciale di coordinamento con Prefetture, Comuni, associazioni agricole, associazioni venatorie, consorzi di bonifica e altri soggetti interessati, al fine di monitorare annualmente gli obiettivi di eradicazione, mentre per il supporto all’attività di controllo i Comuni possono stipulare convenzioni con associazioni venatorie, ambiti territoriali di accia e comprensori alpini. L’attuazione dei piani di controllo è ritenuto un servizio di pubblica utilità.
Per quanto riguarda le metodologie di eradicazione, la nuova classificazione prevede armi comuni da sparo, la gassificazione controllata, la sterilizzazione controllata, l’uso di trappole con successivo abbattimento dell’animale con narcotici, armi ad aria compressa o armi comuni da sparo, metodi e strumenti scientifici messi a disposizione dalla comunità scientifica e ogni altro sistema validato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) o dal Centro di referenza nazionale per il benessere animale.
Altra regola riguarda la possibilità per le Province, d’intesa con i sindaci dei Comuni interessati, di autorizzare all’abbattimento diretto degli animali la polizia municipale e provinciale, gli agenti venatori volontari, le guardie giurate, gli operatori della vigilanza idraulica, gli operatori dei consorzi irrigui, gli incaricati delle ditte “pest control”, i cacciatori e i proprietari o conduttori e i loro familiari dei fondi agricoli.
Viene stabilito che l’eradicazione delle nutrie avvenga in ogni periodo dell’anno su tutto il territorio regionale, compreso quello vietato dalla caccia, ed è previsto per il 2021 uno stanziamento di 500 mila euro. L’approvazione finale verrà calendarizzata in una delle prossime sedute consiliari.
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Cronaca
La Milano-Laghi sarà la prima autostrada a cinque corsie del Paese
Pubblicato
2 giorni fa-
7 Febbraio 2023di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – A un secolo dalla sua prima inaugurazione, l’A8 Milano Laghi si accinge a diventare la prima – nonchè unica – autostrada a 5 corsie della Penisola. Il progetto, realizzato da Autostrade per l’Italia, ha l’obiettivo di aumentare la capacità di uno dei tratti più trafficati del Paese – 120.000 veicoli al giorno, con picchi di 150.000 – fungendo da collegamento tra le più grandi direttrici del Nord Italia, parte integrante di due corridoi internazionali verso i Paesi del Nord Europa. Giunto a circa il 70% di avanzamento, l’intervento prevede la realizzazione di una corsia aggiuntiva tra la barriera di Milano nord e l’interconnessione con l’autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso, per un totale di circa 4,4 km a servizio della città Metropolitana di Milano e dei distretti produttivi che caratterizzano l’area. Grazie a un investimento complessivo di circa 147 milioni di euro l’infrastruttura migliorerà i tempi di percorrenza, con un risparmio pari a 1 milione di ore l’anno. L’intero progetto di potenziamento della A8 si caratterizza per un approccio altamente sostenibile, sia nella gestione delle fasi di cantiere che nella realizzazione di interventi a beneficio dell’ambiente e della qualità di vita del tessuto urbano. Particolare attenzione è stata posta al riutilizzo dei materiali di scavo (circa l’88% reimpiegato in attività di costruzione previste dall’intervento) e alla tutela delle acque (100% del sistema di drenaggio chiuso e controllato). E’ prevista inoltre la piantumazione pari a 10 ettari di specie arboree autoctone in prossimità dell’abitato che contribuirà a migliorare la qualità dell’aria, con una riduzione delle emissioni di polveri sottili fino al 40%. Questa mattina una delegazione composta, tra gli altri, dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, l’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, il sindaco di Lainate, Andrea Tagliaferro e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ha visitato i cantieri. Il sopralluogo si è svolto in particolare all’interno della nuova Galleria di Lainate, una importante opera di ricucitura dell’area metropolitana, elemento fondamentale della nuova viabilità di collegamento tra la SP 101 e la SP 109, che prevede un sottopasso dell’interconnessione tra le Autostrade A8 e A9, la realizzazione su Corso Europa di due complanari e una nuova rotatoria che permetterà l’innesto su via Nervino. A beneficio della città di Lainate, inoltre, il nuovo cavalcavia in viale Manzoni, già in esercizio, la nuova viabilità di collegamento con il comune di Rho e nuove piste ciclabili. Altri interventi di adduzione alla rete autostradale sono previsti inoltre nel Comune di Turate e Rho. “Stiamo lavorando per completare l’ampliamento della prima autostrada a 5 corsie del nostro Paese che servirà uno dei più importanti centri
metropolitani d’Italia.Un’opera simbolica e strategica non solo per il territorio, ma anche una via di collegamento da e verso le altre Capitali Europee. Come Gruppo siamo impegnati nel potenziamento e ammodernamento della rete autostradale dell’intero Paese: solo in Lombardia stiamo portando avanti altri importanti progetti come l’ampliamento alla quarta corsia dinamica sull’A4 tra Milano Viale Certosa e Sesto San Giovanni, e l’ampliamento della A1 tra Milano e Lodi – ha dichiarato Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia -. Questo progetto è la dimostrazione di come sia importante portare avanti un costante confronto con i cittadini e le Istituzioni, passaggio fondamentale per individuare soluzioni che possano rispondere alle nuove esigenze della mobilità e migliorare la vita delle comunità”.(ITALPRESS).
Photo Credits: ufficio stampa Autostrade per l’Italia
Cronaca
Liberisti Italiani “Votiamo Lega e sosteniamo Fontana, Rocca nel Lazio”
Pubblicato
2 giorni fa-
6 Febbraio 2023di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Si sono incontrati a Milano il presidente d’onore di Liberisti Italiani Giancarlo Morandi con il candidato presidente della regione Lombardia di centro-destra Attilio Fontana.
“In Lombardia voteremo Lega e sosteniamo Fontana e non abbocchiamo agli appelli liberalsocialisti di Calenda/Moratti.
La Lega si è resa disponibile a collaborare con i Liberisti Italiani su temi importanti – come fisco ed economia – e ora dobbiamo cercare di portare avanti i nostri obiettivi comuni anche nelle politiche regionali”, commenta Giancarlo Morandi, a margine dell’incontro con Fontana a Milano.
“Liberisti Italiani ha sempre creduto che i liberali in Italia dovessero dialogare con il centro destra, ma sui contenuti concreti e ipotesi di riforma”, replica da Roma il presidente di Liberisti Italiani Andrea Bernaudo. “Abbiamo trovato nella Lega un interlocutore attento” continua “domenica e lunedì invitiamo tutti coloro che ci seguono a votare Lega in Lombardia e nel Lazio e nella circoscrizione di Roma e provincia – conclude Bernaudo – ad esprimere la preferenza per la nostra dirigente nazionale Alessandra Baldassari, nostra candidata indipendente nella lista della Lega”.
foto ufficio stampa Liberisti Italiani
(ITALPRESS).
Cronaca
Regionali Lombardia, Pregliasco “Più attenzione a chi vive ai margini”
Pubblicato
2 giorni fa-
6 Febbraio 2023di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “La mia intenzione è essere vicino e orientare la politica regionale lombarda di attenzione ai più fragili, alle persone che sono ai margini della comunità ma soprattutto fare coesione sociale. C’è un’enorme quantità di persone in Italia e in Lombardia che hanno voglia di essere parte civile”. Lo ha detto Fabrizio Pregliasco, virologo e candidato alle elezioni regionali della Lombardia in una lista civica a sostegno di Pierfrancesco Majorino, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano Regionali” dell’agenzia Italpress.
Oltre alla sua attività e alla divulgazione scientifica, Pregliasco è impegnato da molti anni nel mondo del volontariato. Ora ha deciso di candidarsi alle elezioni regionali lombarde. “E’ necessario a mio avviso esserci – ha spiegato -, portare queste istanze, soprattutto quella che, per noi nell’ambito del volontariato, del terzo settore, delle fondazioni e delle cooperative, è una voce che manca”.
“Nel terzo settore c’è tanta importanza alla vicinanza con gli ultimi, con la disabilità. Bisogna essere nelle istituzioni – ha continuato -, quindi ho deciso di provare a mettermi a disposizione. Molte persone mi ascoltano e spero che gli elettori abbiano voglia di votarmi e votare la nostra coalizione”.
Il virologo si è soffermato anche sulla situazione del Covid. “Non si può – ha detto – definire per decreto legge o disposizione, anche dell’Oms, la fine di una pandemia. Siamo in una fase di convivenza con questo virus, che probabilmente avrà andamenti ondulanti. Speriamo come quelli di un sasso in uno stagno, quindi con un lento digradare, salvo l’insorgenza possibile. Per questo dobbiamo mantenere alta l’attenzione a varianti. E’ difficile per la politica e la sanità pubblica – ha continuato – equilibrare le esigenze di salute, quelle economiche e le problematiche psichiche che si sono create. Siamo in una fase difficile – ha aggiunto -, di necessità, di richiami vaccinali per i fragili, di attenzione e di buon senso”.
Nell’ambito delle proposte per la Lombardia, secondo Pregliasco è “importante cambiare la gestione della sanità” e rivedere “gli elementi di attenzione al territorio, ai disabili e ai soggetti più fragili che si è visto essere assolutamente carente”. Sul Covid, la Lombardia è “riuscita a tamponare” grazie “alle strutture ospedaliere ma ha fatto vedere – ha sottolineato – questa scelta negativa e disattenta verso tutto ciò che è il sociale, il sociosanitario e la lungodegenza, elementi importanti perchè teniamo conto che il 30% della popolazione lombarda è fragile e anziana”.
Inoltre, “il medico di famiglia – ha evidenziato Pregliasco – spesso non riesce a garantire una possibilità di presa in carico perchè non ha la possibilità di avere strutture e servizi intermedi a disposizione. In Lombardia abbiamo Rsa molto ben gestite e, nonostante un progetto regionale, non si sono aperte al territorio. Invece possono essere luoghi dove l’anziano o la persona con patologie croniche può riferirsi, in continuità con l’attività del medico, e rispondere a una quota di bisogni”.
Inoltre, in Lombardia non si “riesce a mettere a fattor comune le liste del pubblico e del privato”, ha affermato, parlando di “ampliamento e messa in comune soprattutto dell’attività del privato che in questo momento collabora”. “Una collaborazione, però – ha aggiunto -, che tenga conto dei bisogni dei cittadini. Ci vuole un’azione anche per far sì che non ci sia un eccesso di domanda”. Serve, quindi, “una pianificazione dell’attività di prevenzione”, ha spiegato.
Il diritto alla salute è anche uno dei temi dell’autonomia differenziata. “Credo che – ha affermato – questo percorso di riorganizzazione del rapporto tra Regioni e Stato sia importante. Al Consiglio di Stato una gran quantità di contestazioni è derivata da questa interconnessione e non chiara distinzione. Credo che tutto questo debba essere attuato in un percorso trasversale con le istituzioni”, ha aggiunto, parlando però di ciò che “sembra uno spot perchè quegli elementi che erano propri della prima proposta Calderoli – ha detto – in realtà sono stati annacquati. Per esempio la necessaria definizione dei Lep, i livelli essenziali di prestazioni, che devono essere definiti nell’arco di dodici mesi prima di poter andare oltre”.
“Credo che sia un percorso da fare perchè si è vista la difficoltà che, in base all’esempio del Covid, questa disomogenea organizzazione e non ruolo di regia da parte del livello nazionale ha fatto sì che ci fossero risposte diverse, a volte inefficienti. Si tratta – ha concluso – di trovare modalità per semplificare passaggi spesso difficili in termini di tempi di attuazione”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).


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