La Voce Pavese di Emanuele Bottiroli: il commento in diretta al fatto del giorno in provincia di Pavia.
Oggi, martedì 2 novembre, su Italia 1 (Mediaset) la trasmissione Le Iene parlerà di Voghera. Tra i tanti servizi, Gaetano Pecoraro si occuperà del “caso Voghera” e della morte del marocchino Youns El Boussettaoui, ucciso dall’ex assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici che gli ha sparato con la sua pistola il 20 luglio scorso durante una colluttazione in piazza Meardi, vicino al centro della città. Al momento l’avvocato Massimo Adriatici si trova indagato per eccesso colposo di legittima difesa e, per la decorrenza dei termini della custodia cautelare (è stato agli arresti domiciliari tutta l’estate), è tornato in libertà. Ma a fare da sfondo alla vicenda c’è l’immagine di una città sfregiata e ci sono troppi silenzi da parte dell’amministrazione comunale.
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LA VOCE PAVESE – PAVIA POLO LOMBARDO DELLA MICROELETTRONICA
Le “Zone di innovazione e sviluppo” di Regione Lombardia aprono la sfida fra territori. “Ogni provincia potrà candidarsi a capitale di un settore puntando sulle proprie eccellenze”.
La Regione Lombardia accelera sulla strategia delle cosiddette “Zis”, acronimo di Zone di innovazione e sviluppo: aree ad alta concentrazione di ricerca, formazione, impresa e finanza, pensate per rendere il sistema territoriale più competitivo anche su scala internazionale. L’obiettivo dichiarato è connettere università, centri di ricerca, hub di innovazione, filiere produttive e credito, in modo da trasformare le vocazioni locali in distretti di riferimento.
In questo perimetro strategico Pavia avanza una candidatura con ambizione: diventare il polo lombardo della microelettronica. A consolidare la prospettiva è l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, che presenta le Zis come “un’opportunità di crescita per tutti”, ma invita i territori a non rimanere attendisti: “Ogni provincia potrà candidarsi a capitale di un settore puntando sulle proprie eccellenze”.
Per Pavia – spiegano dai tavoli tecnici – la carta da giocare è proprio la filiera della microelettronica: un comparto che intreccia saperi universitari, competenze ingegneristiche, laboratori ad alta specializzazione e possibilità di sviluppo industriale. Portare questa rete a sistema significherebbe agganciare in modo strutturale una filiera globale in costante espansione, dall’industria dei chip alle applicazioni per automotive, aerospace, telecomunicazioni e intelligenza artificiale.
Assolombarda, in più occasioni, ha richiamato l’urgenza di non perdere il treno delle tecnologie abilitanti, ricordando come i microchip siano ormai un asset geopolitico. L’orientamento regionale va nella stessa direzione, con la pubblicazione imminente dell’avviso di manifestazione di interesse rivolto agli enti che intendono candidarsi a ospitare una Zis.
La sfida non è solo industriale, ma identitaria: se Pavia saprà dimostrare di possedere un ecosistema già maturo, potrà porsi come piattaforma lombarda di riferimento nella microelettronica, trasformando una vocazione tecnica in una leva strutturale di crescita economica e posizionamento competitivo.
ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: – Scompenso cardiaco, nuove linee d’azione in un policy paper – All’Humanitas il mese della prevenzione del tumore al seno – “Biologia su misura", a Palermo esperti a confronto – "Un Consiglio in salute", torna il programma per la prevenzione nel Lazio
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