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Cronaca

Bankitalia, Italia verso la ripresa ma non a livelli pre-pandemia

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ROMA (ITALPRESS) – L’economia italiana ha risentito pesantemente degli effetti della crisi da Covid-19. Le misure di sostengo a famiglie e imprese hanno contribuito a contenere la caduta del prodotto nel 2020. E’ quanto emerge dalla pubblicazione della Banca d’Italia “L’economia delle regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali”. L’avvio della campagna vaccinale all’inizio dell’anno in corso, il graduale allentamento delle restrizioni introdotte per contenere i contagi e la prosecuzione degli interventi pubblici a beneficio di famiglie e imprese hanno concorso a sostenere l’inversione di tendenza osservata nel secondo trimestre di quest’anno, quando l’attività economica è aumentata di oltre il 17% rispetto al corrispondente periodo del 2020. Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d’Italia, la ripresa è stata più marcata al Nord rispetto al resto del Paese. La ripresa è stata ovunque favorita dal recupero delle esportazioni, iniziato nella seconda metà del 2020. In base al sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi condotto dalla Banca d’Italia in autunno la dinamica degli investimenti nell’anno in corso è superiore ai piani formulati l’anno precedente. Nel primo semestre dell’anno in corso, la liquidità delle aziende ha continuato ad aumentare. “Dalle analisi congiunte emerge un’evidente inversione di tendenza nel 2021 rispetto al 2020, registrata in tutte le aree del Paese, con un’inversione più marcata nel Nord”, hanno spiegato da Banca d’Italia. Bene anche il mercato del lavoro che registra “segni di miglioramento nei primi 8 mesi dell’anno. La partecipazione al mercato del lavoro è tornata a crescere ma rimane inferiore ai valori pre pandemici”.
Dati positivi, ma la strada è ancora lunga: “Sono lontani i livelli pre pandemia”, fanno notare da Bankitalia. “Il Mezzogiorno si colloca dietro la media nazionale, il recupero di quest’area deve essere una priorità nazionale, una ripresa che condizionerà l’intera economia del Paese”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Case e riscaldamento: il 93% delle abitazioni ha un impianto, prevale l’autonomo

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MILANO (ITALPRESS) – Il 93% delle abitazioni in Italia è dotato di un impianto di riscaldamento e, nella maggior parte dei casi, si tratta di una soluzione autonoma. E’ quanto emerge da uno studio condotto da idealista, basato sulle caratteristiche dichiarate dagli inserzionisti nel terzo trimestre del 2025. Nel dettaglio, il 75% delle abitazioni presenti sul mercato dispone di riscaldamento autonomo mentre il 18% è dotato di impianto centralizzato. Una quota residuale, pari al 6%, dichiara invece l’assenza di qualsiasi sistema di riscaldamento.
Trapani è il capoluogo con la più alta percentuale di abitazioni in vendita prive di riscaldamento (42%), seguita da Palermo (41%) e Reggio Calabria (36%). All’estremo opposto, in otto città – Monza, Aosta, Asti, Varese, Pavia, Modena, Novara e Cuneo – non risultano abitazioni sul mercato senza impianti di riscaldamento.
Nelle grandi città, la quota di immobili privi di riscaldamento è molto contenuta: a Roma si attesta al 2%, mentre a Milano scende all’1%.
Il riscaldamento autonomo rappresenta la soluzione predominante in 96 capoluoghi su 104 monitorati. Le percentuali più elevate si registrano a Frosinone, Enna, Matera e Latina (tutte al 96%), seguite da Lecce (95%) e Benevento e Caserta (94%). A Roma il riscaldamento autonomo è presente nel 68% delle abitazioni.
Torino e Bolzano (entrambe al 38%), Aosta (40%) e Milano (45%) sono invece le città con la minore diffusione di impianti autonomi, dove il riscaldamento centralizzato risulta maggiormente utilizzato.
Bolzano guida, infatti, la classifica dei capoluoghi con la maggiore incidenza di riscaldamento centralizzato (62%), seguita da Torino (61%) e Aosta (60%). Milano raggiunge il 54%. Al contrario, a Reggio Calabria, Enna e Barletta nessuna abitazione in vendita risulta dotata di impianto centralizzato.
Nel Sud Italia e nelle Isole maggiori, caratterizzate da un clima più mite, si concentra la quota più elevata di abitazioni prive di riscaldamento. Palermo guida la classifica con il 43%, seguita da Messina e Reggio Calabria (30%), Catania e Crotone (27%), Trapani e Nuoro (25%).
Le province con la minore incidenza di immobili senza riscaldamento sono invece Milano, Modena, Lodi, Pavia, Parma, Asti, Varese, Prato e Monza-Brianza, tutte ferme all’1%.
Benevento e Macerata, entrambe al 95%, sono le province con la più alta diffusione di riscaldamento autonomo, seguite da Teramo (94%), Rimini (93%) ed Enna (92%). In provincia di Roma la quota di impianti autonomi raggiunge il 76%, mentre in quella di Milano si ferma al 51%. Torino, con il 49%, è la provincia con la percentuale più bassa di abitazioni dotate di riscaldamento autonomo.
Milano, Torino e Bolzano, tutte al 49%, sono le province con la maggiore diffusione di riscaldamento centralizzato, seguite da Asti (45%), Alessandria (44%) e Cuneo (43%). In provincia di Roma la percentuale scende al 20%. In 14 province, prevalentemente nel Sud Italia – tra cui Messina, Trapani, Lecce e Reggio Calabria – si registra infine la quota più bassa di immobili dotati di impianto centralizzato.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Ucraina, Zelensky “Importante che USA ottengano risposta dalla Russia”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ importante che gli Stati Uniti riescano ad avere una risposta da parte della Russia: una reale volontà da parte russa di concentrarsi su qualcosa di diverso dall’aggressione”. Lo dice su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Cronaca

Furti in abitazione nel veronese, fermata banda di 4 albanesi

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VERONA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, ha eseguito il fermo nei confronti di 4 albanesi, di età tra i 25 e i 28 anni, in quanto ritenuti responsabili di furti in abitazione commessi in territorio Veronese.

L’indagine è stata avviata a seguito di un sensibile aumento dei furti in abitazione, registratosi tra i mesi di novembre e dicembre. E’ stata individuata l’auto utilizzata da quella che si è poi rivelata essere una vera e propria banda specializzata nei furti in abitazione. Il gruppo criminale operava in tutti i quartieri cittadini, in orario pomeridiano e serale, adottando sempre la stessa tecnica: dopo aver individuato l’abitazione da depredare, due componenti rimanevano nell’auto, allo scopo di sorvegliare l’area circostante, mentre altri due scendevano, muniti di strumenti atti all’effrazione, tra cui anche un flessibile contenuto in un borsone. Dopo essersi arrampicati anche su balconi di piani superiori al primo, in costante contatto con i complici nell’auto, attraverso radio ricetrasmittenti, forzavano la porta finestra, anche con l’uso del flessibile se necessario, e, una volta entrati, mettevano a soqquadro l’intero appartamento in cerca di monili, oggetti di valore e denaro contante, anche se custoditi in casseforti che all’occorrenza venivano forzate con il flessibile. L’azione aveva una durata che andava dai 5 ai 15 minuti.
Il 19 dicembre, il gruppo criminale, dopo aver commesso due furti in abitazione, in Via Oliosi e in Via Cristoforo Colombo, in uno dei quali è stata portata via una cassaforte contenete monili in oro e denaro contante, è stato bloccato al momento in cui ha fatto rientro a Garda.

I quattro albanesi, in quel momento per la prima volta identificati sono stati sottoposti a fermo e all’interno dell’autovettura, oltre al provento dei due furti, ovvero cassaforte, monili e denaro contante, sono stati rinvenuti numerosi arnesi atti allo scasso, un flessibile con 6 dischi (utilizzato per forzare grate e casseforti) e 3 radioline ricetrasmittenti.
La successiva perquisizione presso il luogo di dimora ha consentito di rinvenire e sequestrare numerosi monili, denaro contante e altri oggetti di valore, tutti di verosimile provenienza furtiva e sui quali sono in corso accertamenti per individuarne i titolari.
Alla luce delle attuali emergenze investigative è possibile che il gruppo criminale abbia consumato numerosi furti in territorio veronese. I quattro albanesi sono stati associati alla casa circondariale di Verona “Montorio”.

– Foto: da video Polizia di Stato –

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(ITALPRESS).

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