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Cronaca

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI ARTICOLO UNO/GRUPPO LEU SULLA VICENDA ADRIATICI

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Alla luce dei fatti emersi nei giorni scorsi a mezzo stampa in merito alle indagini relative alla morte di Youns El Boussetaui a Voghera il 20 luglio scorso e ai dubbi che ne derivano sulla corretta gestione delle indagini,  il Capogruppo di Leu, On. Federico Fornaro e l’On. Federico Conte (entrambi appartenenti ad Articolo Uno) hanno presentato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta alla Ministra Cartabia.

IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE

Interrogazione a risposta scritta al Ministro della Giustizia
Per sapere, premesso che

Il 20 luglio scorso, a Voghera (Pavia), l’assessore comunale alla sicurezza, Massimo Adriatici, della Lega, spara a Youns El Boussettaoui, 39 anni, di origini marocchine, uccidendolo;

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Adriatici, ex funzionario di Polizia, avvocato, riferisce di aver sparato mentre cadeva dopo aver ricevuto una spinta dalla vittima, a seguito di un alterco;

l’assessore leghista viene arrestato e collocato ai domiciliari; la Procura smentisce l’ipotesi di procedimento per omicidio volontario e iscrive Adriatici per eccesso colposo in legittima difesa;

secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica, “il pm Roberto Valli già la mattina dopo la morte, prima dell’autopsia, aveva qualificato i fatti come eccesso di legittima difesa, per poi correggere a penna il verbale di conferimento di incarico, indicando l’articolo 575 dell’omicidio volontario; l’imputazione però scomparirà nella richiesta di misura cautelare”;

La scelta di procedere per eccesso di legittima difesa comporta la decorrenza dei termini di custodia cautelare dopo tre mesi e la scarcerazione di Adriatici avvenuta lo scorso 20 ottobre;

per come si evidenzia fin da subito, la vicenda appare gravata da molte ombre che non sembrano aver ricevuto la dovuta attenzione dagli inquirenti; secondo le ricostruzioni effettuate anche grazie a riprese video dei sistemi di sorveglianza – e pubblicate da alcuni organi di stampa -, l’assessore leghista non avrebbe incontrato la vittima in modo fortuito poco prima della colluttazione ma l’avrebbe pedinata per più di dieci minuti con Adriatici che mostrerebbe la pistola sul palmo della mano ben prima dello sparo;

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altri dubbi si sono via via addensati sulle modalità operative dell’investigazione; l’autopsia è eseguita alle 10.30 della mattina dopo; i legali che già seguivano Youns El Boussettaoui per i suoi problemi di droga, non vengono informati, nonostante la vittima fosse domiciliata presso il loro studio legale per diversi procedimenti; non vengono avvisati neppure i suoi familiari, tutti cittadini italiani e con residenza a Vercelli;

secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica e dall’agenzia Lapresse, mentre il corpo di El Boussettaoui è ancora sul marciapiede di piazza Meardi, un video mostra i carabinieri che svolgono i rilievi nell’area recintata e tra loro c’è anche Adriatici, che parla con altri testimoni. Per i legali della famiglia, Adriatici “manipola la scena del crimine istruendo i testimoni alla presenza dei carabinieri”;

le successive indagini evidenziano che la Beretta di Adriatici, con il colpo in canna, era caricata con proiettili espansivi Winchester calibro 22 Long Rifle, chiamati “dum dum” perché un foro sulla punta dell’ogiva ne aumenta l’apertura provocando maggiori ferite; la procura non ha inteso contestare alcuna accusa sull’uso dei proiettili espansivi, dal 2008 equiparate dalla Cassazione a munizioni di guerra;

il quotidiano La Repubblica ha documentato, con un video, che a un incontro elettorale della Lega a Legnano (convegno del 1° ottobre 2020, tre giorni prima del ballottaggio delle Comunali) ha

partecipato anche il procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, reggente della procura fino all’arrivo del nuovo capo, coordinatore delle indagini sulla morte di Youns; nel video, seduta alla sinistra del procuratore, c’è la candidata sindaco della Lega, poi sconfitta; all’incontro intervengono poi altri due leghisti: l’assessore regionale Claudia Terzi e l’eurodeputato Angelo Ciocca;

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molti dubbi sono stati sollevati sulla gestione dell’indagine da parte della procura di Pavia, con quello che appare quanto meno come un approccio minimalista ai fatti:

– Dal Ministro se non ritenga, per quanto di sua competenza, alla luce di quanto riportato in premessa, di attivare presso gli uffici giudiziari di Pavia, un’ispezione ministeriale per fare chiarezza sulle troppe zone d’ombra emerse nell’inchiesta relativa all’omicidio di Yous El Boussettaoui.

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PRONTO METEO – PREVISIONI PER 15 NOVEMBRE 2025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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TG NEWS ITALPRESS – 14 NOVEMBRE 2025

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ROMA (ITALPRESS) – Stoccolma, bus si schianta contro pensilina, ci sono vittime – Inferno russo su Kiev, nella notte 430 droni e 18 missili – Usa-Paesi Arabi chiedono adozione rapida bozza Onu su Gaza – Manovra, pioggia di emendamenti, 1600 dalla maggioranza – Giovane morto dopo volo da balcone a Roma, arrestato coinquilino – Morto a 10 anni per scoppio granata, condannato nonno – Il 41,8% degli adolescenti in difficoltà ha chiesto aiuto all’IA – Ucraina, Tajani “Pronto nuovo pacchetto di materiale militare” – Previsioni 3B Meteo 15 Novembre.

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All’Under 21 non basta Pisilli, la Polonia batte 2-1 gli azzurrini

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STETTINO (POLONIA) (ITALPRESS) – Italia ribaltata dalla Polonia nella quinta giornata del Gruppo E delle qualificazioni agli Europei Under 21 del 2027 che si disputeranno in Albania e Serbia. Gli azzurri cadono a Stettino (2-1) e vanno ko in un match fondamentale per il primo posto nel girone. Al gol di Pisilli (61′) rispondono le reti nel finale di Bogacz (83′) e Kuziemka (87′), entrati nella ripresa su ottima intuizione del tecnico polacco Brzeczek. Blackout totale per gli azzurrini negli ultimi dieci minuti del match. Pesante l’espulsione per doppia ammonizione rimediata da Koleosho nel finale. La squadra di Baldini resta ferma a 12 punti e vede la Polonia in fuga a quota 15 al primo posto nel Gruppo E. Lunedì l’Italia partirà per Podgorica per affrontare il Montenegro (18 novembre ore 18.30 a Niksic). Martedì si riprenderà con la prima di ritorno. Nel 2026 il rush finale: due incontri a marzo e due a ottobre, l’ultimo dei quali potrebbe essere decisivo per il primo posto: il 5 ottobre 2026, Italia-Polonia.
Buon avvio dell’U21, trascinata dagli strappi sulla fascia di Koleosho. L’esterno dell’Espanyol al 13′ serve in area Cherubini, che stacca di testa ma colpisce il palo alla sinistra di Lubik. Al 21′ la Polonia si rende pericolosa in contropiede dalle parti di Palmisani. Dopo un bel fraseggio, Pienko si trova di fronte all’estremo difensore azzurro, che è reattivo e respinge il tentativo del fantasista polacco. Nella seconda metà del primo tempo i ritmi si abbassano e inizia a scendere qualche goccia di pioggia su Stettino. Nel finale la Polonia sfiora il vantaggio nuovamente con Pienko (38′), ma l’Italia riesce ad andare all’intervallo sullo 0-0.
Secondo tempo sulla scia del finale del primo. Padroni di casa solidi e azzurrini poco precisi in fase di impostazione e palleggio. Al 61′ a sbloccare la sfida è un colpo di classe di Pisilli. Il centrocampista della Roma, servito da Koleosho, salta con un sombrero Drapinski e batte Lubik con una botta di collo pieno imparabile. Polonia che accusa il colpo e non riesce a reagire al vantaggio ospite. La formazione di Baldini mantiene il pallino del gioco in mano e va vicina al raddoppio al 78′ con Cisse, appena entrato per un generoso Camarda, che non riesce a punire un’uscita a vuoto di Lubik da posizione defilata. Nel momento migliore dell’Italia, arriva il pareggio della Polonia. All’81’ Drachal scippa Lipani in mezzo al campo, serve in piena area di rigore Bogacz, che non sbaglia di sinistro davanti a Palmisani. Blackout azzurro e i padroni di casa la ribaltano all’87’. Questa volta punisce Kuziemka, sempre dopo un ribaltamento di fronte propiziato dal grande lavoro della mediana polacca. Nel finale il forcing azzurro non impegna la retroguardia avversaria e la Polonia centra una pesante vittoria in rimonta.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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