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Cronaca

La collaborazione pubblico-privato accelera la ricerca bio-medica

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ROMA (ITALPRESS) – La pandemia CoViD-19 ha sconvolto molti aspetti della vita delle persone, ma ha anche impartito numerose lezioni sui comportamenti da tenere anche quando tutto sarà finito. Tra queste, l’importanza della collaborazione pubblico-privato per sviluppare in tempi rapidi cure innovative, come ad esempio i vaccini, e renderle fruibili al maggior numero di persone possibile. Il rapporto tra enti pubblici e organismi privati nella ricerca biomedica è il tema del Libro Bianco ‘La ricerca biomedica e il rapporto pubblico-privatò, che fa seguito ad una iniziativa dedicata alla Ricerca Indipendente sviluppata nel 2019 dagli stessi promotori (la Società Scientifica di Medicina Interna FADOI e Fondazione Roche).
‘La ricerca è da sempre il cuore delle attività che Fondazione Roche sostiene con forte impegno, non solo sotto forma di finanziamenti per la comunità scientifica, ma anche attraverso iniziative di formazione e informazione per far comprendere quanto una ricerca di qualità sia preziosa per i giovani, per gli scienziati, per i pazienti e per l’intero Paese – afferma Mariapia Garavaglia, presidente di Fondazione Roche – pertanto siamo convinti che promuovere una giusta e sana collaborazione tra pubblico e privato possa fare la differenza in quanto garantisce benefici a livello economico, ma soprattutto soluzioni sempre più efficaci per la salute del nostro Paesè.
‘Con CoViD-19 abbiamo compreso il ruolo significativo che il supporto pubblico può esprimere per accelerare e amplificare lo sviluppo e la disponibilità per i cittadini e i pazienti delle tecnologie per la salute. La gestione dell’emergenza ha evidenziato l’importanza di una visione strategica in tema di salute pubblica, dove la collaborazione pubblico-privato può fare la differenza e rendere il nostro Paese più competitivò, ha affermato il direttore scientifico di FADOI, Gualberto Gussoni, che insieme a Sergio Scaccabarozzi della Direzione Scientifica della Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia ha curato la realizzazione del Libro Bianco.
‘Il rapporto pubblico-privato – aggiunge Gussoni – non è da intendersi solo a livello finanziario, ma anche come contaminazione culturale e di obiettivi, che nella ricerca biomedica devono trovare un sintesi perchè il fine ultimo della ricerca deve comunque essere per tutti quello della salute dell’individuo e della comunità’.
Che il valore della ricerca non sia solo finanziario lo sottolinea anche Sergio Scaccabarozzi: ‘Spesso si tende ad assimilare il valore della ricerca al ritorno finanziario per chi l’ha promossa, ed è indubbio che gli effetti positivi della ricerca sulla salute pubblica consentano a un Paese significativi vantaggi competitivi ed economici, ma ‘valorè non è solo questo: aspetti più difficilmente quantificabili, come l’impatto sul progresso della conoscenza, sulla qualità della vita, sulla socialità, sul benessere della popolazione sono altrettanto, se non prospetticamente anche più importantì.
Ma in Italia la collaborazione tra pubblico e privato per lo sviluppo di una ricerca efficace sembra trovare non pochi ostacoli, come ha rilevato l’avvocato Alessandro De Nicola, presidente della Adam Smith Society. De Nicola ha citato l’esempio della sospensione dello sviluppo del vaccino made in Italy dopo che l’azienda privata ReiThera ne aveva già avviato la sperimentazione, e questo a causa del blocco dei finanziamenti pubblici decretato dalla Corte dei Conti per motivi tecnico-giuridici legati al contratto di finanziamento che doveva essere erogato da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e di Invitalia. ‘E’ innegabile – ha affermato De Nicola – che nel nostro Paese la collaborazione pubblico-privato sia spesso ostacolata a causa di pregiudizi e vecchi retaggi. Infatti, da una parte vi è un’antica concezione per cui le aziende private sono fortemente incentrate sul profitto, e dall’altra, per il privato, il pubblico rappresenta un lento meccanismo burocratico. Per questo, spesso nel nostro Paese parlare di collaborazione pubblico-privato è come parlare del diavolo e dell’acqua santa, nonostante talvolta tale collaborazione abbia funzionatò.
La necessità di ‘superare definitivamente approcci del passato a cui sono da far risalire molte delle criticità e fragilità sperimentate nell’affrontare la pandemià, è stata sottolineata anche da Luca Pani, professore ordinario di Farmacologia all’Università di Modena e Reggio e di Psichiatria Clinica all’Università di Miami (Florida), secondo cui ‘in Italia la ricerca e lo sviluppo clinico di farmaci e vaccini dovrebbero ricevere un importante impulso attraverso l’attuazione di proficue collaborazioni pubblico-privato, che siano basate su una chiara definizione e distinzione di ruoli. L’Italia può per esempio contare su una miniera di dati sanitari che necessita di essere valorizzata anche attraverso una trasparente e fattiva collaborazione fra pubblico e privato, nell’interesse della ricerca e della salute per il Paesè.
Carlo Nicora, direttore generale Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, nel cui laboratorio di virologia molecolare è stato diagnosticato il primo caso in Italia di infezione autoctona da SARS-CoV2, ha ripercorso le tappe che hanno scandito l’attività sanitaria del Policlinico durante l’emergenza pandemica, e ha ricordato che ‘nel 2020 la Fondazione IRCCS San Matteo è stata in prima fila nella lotta alla pandemia sia dal punto di vista dell’assistenza, che della ricerca con 282 lavori dedicati a CoViD-19. Abbiamo cercato, grazie al supporto di ENI, di creare le condizioni per fronteggiare eventuali epidemie future grazie alla creazione di una struttura all’avanguardia nella gestione di emergenze infettivologiche. Nonostante la pandemia, nel 2020 in generale l’attività di ricerca dell’IRCCS San Matteo ha generato un numero elevato di pubblicazioni pari a 1186 con un impact factor totale di 6484. Occorre creare le condizioni affinchè la generazione di conoscenze scientifiche sia potenziata e valorizzata nell’interesse dei pazienti e del Paesè.
Il punto di vista di un soggetto attivo nella raccolta di finanziamenti per la ricerca indipendente e contemporaneamente nello sviluppo di terapie avanzate per le malattie genetiche è espresso da Francesca Pasinelli, direttore generale di Telethon, secondo cui ‘il coordinamento e un assetto collaborativo della ricerca stanno diventando imprescindibili. Sono oggi richiesti approcci condivisi e sinergie tra i diversi attori del sistema salute, tra cui le strutture sanitarie pubbliche, gli istituti di ricerca, le Università e gli enti non profit, al fine di incentivare progetti di ricerca e attività collaborative in cui sia possibile valorizzare e condividere competenze professionali, strutture e dati, con una visione a lungo termine. Nel Libro Bianco viene citata una collaborazione virtuosa fra Telethon e Fondazione Cariplo, entrambe impegnate nella promozione e sostegno dell’attività di ricerca nel nostro Paese, e operanti secondo metodologie rigorose nella assegnazione e valorizzazione dei finanziamentì.
Carmine Pinto, presidente della Federation of Italian Cooperative Oncology Groups, che nel Libro Bianco ha curato insieme ad altri autorevoli colleghi un articolo nella prospettiva dei ricercatori clinici, ha opportunamente ricordato che il Regolamento UE n. 536/2014, che entrerà effettivamente in vigore a inizio 2022, in merito alla sperimentazione clinica di medicinali per uso umano ‘pone tutto il mondo della ricerca, dai ricercatori alle Istituzioni competenti e al mondo dell’industria, di fronte a uno scenario completamente rinnovato per il quale è indispensabile rimodulare e modernizzare il sistema ricerca sia a livello europeo sia nei singoli Stati membri. Anche per l’Italia quindi il nuovo Regolamento rappresenta una importante sfida e una occasione per il rilancio della ricerca, e in questa prospettiva diventa indispensabile procedere con cambiamenti normativi, strutturali e organizzativi. L’opportunità del Regolamento dovrebbe tra l’altro creare le condizioni per superare la dicotomia tra ricerca sponsorizzata da aziende farmaceutiche e ricerca ‘no profit’, muovendosi verso una ricerca il più possibile collaborativa e valorizzando le competenze mediche e scientifiche complessive presenti nel nostro Paese, nell’interesse primario dei pazientì.
Anna Maria Porrini, direttore Medico di Roche Spa, ha auspicato una evoluzione normativa e culturale, affinchè gli ingenti investimenti in ricerca e sviluppo di grandi gruppi industriali del mondo biomedicale/farmaceutico possano trovare uno sbocco importante anche nel nostro Paese, valorizzando una sana e trasparente collaborazione tra pubblico e privato. Anche Renato Balduzzi, professore ordinario di Diritto Costituzionale, Università Cattolica del Sacro Cuore, ha affermato che un’ulteriore opportunità di crescita per la ricerca italiana può derivare dal Regolamento EU 536/2014 di prossima applicazione e da interventi come la legge 3/2018, ma è fondamentale arrivare all’introduzione di meccanismi organizzativi e normativi che favoriscano collaborazioni strutturali e non episodiche tra industria, privato not for profit e strutture pubbliche.
Giuseppe Banfi, direttore scientifico IRCCS Galeazzi Milano, ha sottolineato come ‘il progetto MIND Milano Innovation District, con Human Technopole, l’Ospedale Galeazzi, l’Università di Milano e numerose realtà di ricerca e imprenditoriali private, rappresenti un esempio virtuoso di come anche in Italia sia possibile avvicinare realtà istituzionalmente e culturalmente diverse per fare networking e creare innovazione e valore per tutto il sistema salutè.
I lavori dell’evento di presentazione del Libro Bianco sono stati aperti dalla senatrice Mariapia Garavaglia, presidente della Fondazione Roche, e hanno portato il loro contributo Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, e Roberto Speranza, ministro della Salute.
Sui temi dibattuti nelle tavole rotonde seguite alla presentazione del Libro Bianco, moderate dal giornalista Nicola Porro, sono intervenuti anche Andrea Mandelli, vicepresidente della Camera e presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani; Annalisa Mandorino, segretario generale
Cittadinanzattiva; Beatrice Lorenzin, Commissione Bilancio della Camera dei Deputati; Marco Vignetti, presidente GIMEMA Onlus. Nelle conclusioni dell’incontro, il presidente FADOI Dario Manfellotto ha sottolineato come, dalla prospettiva dei clinici ‘la ricerca biomedica è sempre più strettamente legata all’assistenza. Ricerca più efficiente significa cure migliori, e tutto ciò che aiuta a potenziare e sviluppare la ricerca, rendendola più qualitativa, inclusa una maggiore sinergia fra pubblico e privato, non può che trovare sia nei pazienti sia nei professionisti sanitari la massima condivisionè.
(ITALPRESS).

Cronaca

2024 da record per l’Italia delle crociere, al via nuova stagione NCL

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ROMA (ITALPRESS) – Il 2024 sarà un altro anno da record per l’Italia delle crociere. Le previsioni di Cemar Agency Network confermano infatti gli indicatori di crescita del traffico crocieristico nei porti italiani, già evidenziati nel 2023 e collegati alla forte ripresa della domanda da parte del mercato, come riporta ShipMag.it. Nel 2024 il nuovo record si attesterà a 13.800.000 passeggeri movimentati nei porti della penisola, con 5.187 toccate navi e ben 166 unità che solcheranno le acque italiane in rappresentanza di 53 compagnie di navigazione. I porti italiani coinvolti nel traffico crocieristico saranno 74. Sul podio vedremo il nuovo primato di Civitavecchia (3,5 milioni di passeggeri), seguita da Genova (1,7 milioni) e Napoli (1,6 milioni).
In questo contesto Norwegian Cruise Line (NCL) ha lanciato la stagione crocieristica 2024 in Europa, con l’arrivo della Norwegian Epic al suo porto di partenza stagionale a Roma (Civitavecchia), prima di imbarcarsi per un viaggio di 10 giorni tra le Isole Greche e l’Italia.
Durante la stagione estiva, i viaggiatori che si imbarcheranno sulle crociere NCL in Europa avranno l’opportunità di scegliere fra 101 itinerari differenti con 38 viaggi di andata e ritorno e 63 partenze a open-jaw che fanno scalo in 140 affascinanti porti tra il Nord Europa, il Mediterraneo, le Isole Greche e la Costa Atlantica. Inoltre, gli ospiti possono esplorare a fondo destinazioni di spicco come Istanbul, Turchia; Firenze (Livorno), Italia e Reykjavik, Islanda con itinerari selezionati che offrono scali notturni. Le crociere partiranno da 13 porti quali New York City; Parigi (Le Havre), Francia; e Oslo, Norvegia. La Compagnia avrà un totale di nove navi nella regione, comprese le innovative e nuovissime navi, Norwegian Prima e Norwegia Viva, così come la Norwegian Escape, che tornerà in Europa dopo la sua stagione di successo nel 2022.
Con una media di 10 ore in porto, gli ospiti possono esplorare autonomamente o scegliere tra un’ampia gamma di escursioni a terra pensate per fornire un’esperienza approfondita di ciascuna destinazione. Per esperienze più coinvolgenti, NCL offre collezioni uniche di escursioni a terra inclusi, Beyond Blueprints, per scoprire i segreti del design e le storie dei monumenti più iconici d’Europa; Gourmet Tours, ideato per gli amanti del buon cibo, che potranno scoprire il dietro le quinte delle cucine locali; e Go Local, una selezione di escursioni che invitano a riscoprire i ritmi e i costumi quotidiani della vita nelle destinazioni. Gli ospiti che aspirano a spendere sempre più tempo in Europa e a immergersi più a fondo nella ricca storia della regione possono approfittare del programma Cruisetours di NCL, un’opzione pre e post crociera che include voli di andata e ritorno, soggiorni in hotel, trasporti ed escursioni. I Cruisetours sono attualmente disponibili in 10 destinazioni europee, tra cui Istanbul, Turchia; Parigi, Francia; Barcellona, Spagna; Reykjavik, Islanda; Roma e Venezia, Italia, fra gli altri.
“Mentre torniamo in Europa per questa stagione, il nostro obiettivo rimane coerente: creare esperienze ineguagliabili e accattivanti affinchè gli ospiti possano immergersi nelle destinazioni più iconiche e ricercate d’Europa, affinchè possano massimizzare il loro viaggio con noi”, afferma David J. Herrera, President di Norwegian Cruise Line. “In effetti, abbiamo scoperto che una crociera in Europa con NCL offre fino a 20% in più del valore di una vacanza simile a terra, rendendola non solo un’esperienza memorabile, ma anche più conveniente. C’è ancora tempo per prenotare una vacanza all’ultimo minuto in Europa con NCL e godersi la bellezza di svegliarsi in una nuova destinazione quasi ogni giorno”.
NCL in Europa fornisce “anche una varietà di offerte di cui beneficiare a bordo, incluso un intrattenimento ad alto valore produttivo; fino a 20 opzioni di ristorazione di livello mondiale e una vasta gamma di attività a bordo adatte a tutta la famiglia, da emozionanti gare sui circuiti a tre livelli unici in mare, ai momenti sereni nella pluripremiata Mandara Spa – si legge in una nota -. Inoltre, con la filosofia Freestyle Cruising di NCL, gli ospiti hanno la libertà di personalizzare la propria esperienza di vacanza in base alle proprie preferenze, senza orari fissi. La libertà di scelta e la proposta di valore di NCL invitano gli ospiti a esplorare il mondo beneficiando della comodità di disfare le valigie solo una volta e di svegliarsi in una nuova ed entusiasmante destinazione quasi ogni giorno. In aggiunta, con l’offerta Free at Sea di NCL, gli ospiti possono personalizzare ancora di più la propria vacanza in base ai propri desideri, ricevendo vantaggi come cene di specialità, pacchetto bevande illimitato, crediti per escursioni a terra e altri”.
La Norwegian Star è l’unica nave della flotta di NCL attrezzata per la navigazione polare, che le consente di raggiungere i porti sopra il Circolo Polare Artico. Pertanto, la nave sarà la prima della flotta NCL a offrire una nuova serie estiva di crociere da 12 a 14 giorni, ricche di porti, tra New York City e Reykjavik, in Islanda, con scali ad Akureyri e Grundarfjordur, Islanda; Qaqortoq, Groenlandia; e St. John’s (Terranova) e Halifax, Canada. Questi itinerari partiranno a luglio e agosto 2024.
La Norwegian Getaway farà scalo ad Atene (Pireo), in Grecia, il 25 giugno, per intraprendere itinerari di andata e ritorno da sette a dieci giorni nelle isole greche. Ogni giorno, la nave ormeggerà in un nuovo porto consentendo agli ospiti di esplorare destinazioni da non perdere come Istanbul, in Turchia; Eraclio (Creta), Santorini e Mykonos, in Grecia, nonchè gemme nascoste come Izmir (Efeso), in Turchia. Partenze selezionate includono pernottamenti a Istanbul che offrono agli ospiti più di 24 ore per visitare la Basilica di Santa Sofia, il Palazzo Topkapi e il Gran Bazar.
Tra Maggio e Novembre 2024, la nuovissima nave della NCL, Norwegian Viva, offrirà agli ospiti una selezione di viaggi open-jaw di nove, 10 e 11 giorni in crociera nel Mediterraneo. Questi itinerari unici prevedono un diverso porto di imbarco e sbarco in destinazioni ambite come Atene (Pireo), Grecia; Lisbona, Portogallo; Venezia (Trieste) e Roma (Civitavecchia), Italia, offrendo ai viaggiatori l’opportunità di pianificare una vacanza prolungata prima o dopo la crociera.
La Norwegian Escape sarà la nave più grande della compagnia in Europa questa stagione con quasi 165.000 tonnellate lorde. Questa nave farà scalo a Barcellona, Spagna; Roma (Civitavecchia), Italia; e Venezia (Trieste), Italia, con crociere di andata e ritorno da 8 a 10 giorni nel Mediterraneo occidentale con scalo ogni giorno in un porto baciato dal sole, nonchè crociere open-jaw da 7 a 11 giorni con tappe in Italia, Grecia e Francia con un solo giorno in mare.
Inoltre, le crociere NCL in Europa sono già in vendita fino a dicembre 2025, offrendo agli ospiti la possibilità di pianificare e prenotare in anticipo la loro prossima vacanza estiva.

– Foto ufficio stampa Norwegian Cruise Line –

(ITALPRESS).

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Meloni “Il Papa parteciperà a lavori del G7 su intelligenza artificiale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono onorata di annunciare oggi la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale. Ringrazio di cuore il Santo Padre per aver accettato l’invito dell’Italia. La sua presenza dà lustro alla nostra nazione e all’intero G7. E’ la prima volta, nella storia, che un pontefice partecipa ai lavori del Gruppo dei 7 e il Santo Padre lo farà nella sessione ‘outreach’, quella aperta anche ai paesi invitati e non solo ai membri del G7”. Così il premier, Giorgia Meloni, in un video in cui illustra i temi che saranno affrontati dalla presidenza italiana del G7. “Sono convinta che la presenza di Sua Santità darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale, perchè sul presete e sul futuro di questa tecnologia si misurerà ancora una volta la nostra capacità politica”, aggiunge.
Secondo il presidente del Consiglio la presidenza del G7 per l’Italia è “una responsabilità storica in un tempo particolarmente complesso. Le sfide che il G7 è chiamato ad affrontare sono di importanza strategica per il nostro presente e per il nostro futuro. Il G7 confermerà il suo sostegno all’Ucraina, continuerà a lavorare per una pace giusta e duratura. Ci occuperemo del conflitto in Medio Oriente lavorando per scongiurare una escalation e riportare pace, stabilità e sicurezza in tutta la regione. Affronteremo le grandi sfide del nostro tempo dal nesso clima-energia, fino alla sicurezza alimentare. Getteremo le basi per costruire un rapporto nuovo, da pari a pari con le nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti e in particolare con il continente africano”, conclude.
(ITALPRESS).
– Foto: Palazzo Chigi –

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Bagnaia vola nel pomeriggio di Jerez, Vinales e Marquez dietro

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JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Pecco Bagnaia, in sella alla Ducati ufficiale, è stato il migliore nella practice di MotoGP del Gran Premio di Spagna, in scena sul tracciato di Jerez. Con il tempo di 1’36″025 il pilota due volte campione del mondo è riuscito ad abbassare il proprio precedente record sulla pista spagnola. Secondo posto per Maverick Vinales (Aprilia, +0″100), mentre è terzo Marc Marquez (Ducati Gresini, +0″143). Si rivede Marco Bezzecchi nelle prime posizioni con il quarto tempo (Ducati Pertamina, +0″339); quindi, quinto Jorge Martin (Ducati Prima Pramac, +0″410). Nell’ordine, chiudono la top ten Pedro Acosta, Aleix Espargaro, Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio e Alex Marquez. Fuori dal Q2 diretto tutte le moto giapponesi e le Ktm di Binder e Miller. Tra gli altri sono caduti, nel corso del turno, Alex Marquez, Vinales, Bezzecchi, Binder e Quartararo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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