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LA VOCE PAVESE – IL LOGORIO DELLA CLASSE DIRIGENTE E LA DERIVA DELLA POLITICA LOCALE

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La Voce Pavese di Emanuele Bottiroli: il commento in diretta alle 20 al fatto del giorno in provincia di Pavia.

Domani si vota per il rinnovo del presidente e del consiglio dell’Amministrazione Provinciale di Pavia. Due i candidati in lizza per la successione a Vittorio Poma: Giovanni Palli, sindaco di Varzi e presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese compagno della parlamentare Elena Lucchini (Lega), e l’antagonista Angelo Bargigia, sindaco di Marzano sostenuto dall’europarlamentare Angelo Ciocca e dal consigliere regionale Roberto Mura (Lega) oltre che da una serie di primi cittadini scontenti della dinamica che ha portato all’investitura di Palli a candidato presidente, sotto l’egida di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Oggi il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, ha raccontato alla Provincia Pavese di essere stato di fatto posto sotto ricatto in procinto del voto sul bilancio comunale per ritirare il suo sostegno a Bargigia e dichiararsi per Palli. Ma è solo l’ultima di una lunga serie di anomalie, veleni e incongruenze che negli ultimi mesi si sono succeduti senza soluzione di continuità. Il clima dà il segno di una classe dirigente logorata e di una politica che ha perso il senso del proprio ruolo, da destra a sinistra. Si sta parlando quasi solo di rivalità personali e pochissimo di programmi, progetti e rilancio pur a fronte dell’indagine del Sole 24 Ore recentemente pubblicata che colloca la provincia di Pavia all’ultimo posto in classifica generale tra le province della Lombardia. Pur essendo quelle di domani elezioni di secondo livello (voteranno solo sindaci e consiglieri comunali) molti avrebbero preferito sentir parlare di programmi e contenuti anziché di veleni: l’aria è da “fratelli coltelli” Non finirà che a pagare saranno come sempre i cittadini? Ad aggiungersi alle stranezze c’è anche il comunicato di ieri di Elena Lucchini che ha annunciato lo stanziamento da parte di Regione Lombardia di 1.6 milioni di euro per completare il recupero del Teatro Sociale. Una notizia bellissima, peccato solo il voler far passare uno stanziamento per la cultura nella terza città della provincia di Pavia da parte di Regione come soldi ottenuti dalla politica. In verità a scrivere e a rendere operativo il progetto del Sociale di Voghera era stato l’ex sindaco Carlo Barbieri che, in particolare, attraverso un accordo con Esselunga era riuscito a far tutto e a finanziare l’opera fino allo step finale senza mettere le mani in tasca ai vogheresi. Non solo: partendo dall’attività dell’associazione Amici del Teatro, Barbieri aveva anche fatto nascere la Fondazione Teatro Sociale per gettare le basi di una riapertura meditata e organizzata. Poco elegante, forse, non far notare i meriti di chi è venuto prima a fronte di “un anno di nulla” della nuova giunta fatto notare da molti, tra scandali, inchieste e progettualità zero.

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UNIVERSITÀ DI PAVIA, PREMIATA CON LA FASCIA “A” DAL MINISTERO

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LA VOCE PAVESE – UNIVERSITÀ DI PAVIA, PREMIATA CON LA FASCIA “A” DAL MINISTERO
L’Università di Pavia entra nell’élite degli atenei italiani. Con decreto del 14 agosto 2025, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha attribuito all’ateneo la fascia A, il livello di eccellenza più alto previsto dal sistema nazionale di valutazione condotto dall’ANVUR.
La decisione arriva al termine di un’accurata analisi svolta lo scorso novembre da una Commissione di Esperti della Valutazione (CEV), che ha ispezionato aule e laboratori, intervistato studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo e verificato i documenti strategici.
Solo tre università in Italia, sulle 26 finora esaminate, hanno ottenuto la collocazione nella fascia A. Pavia ha ricevuto la valutazione massima in cinque ambiti chiave: pianificazione e organizzazione, gestione delle risorse, assicurazione della qualità, didattica e servizi agli studenti, ricerca e terza missione.
Soddisfatto il Rettore Francesco Svelto: “È un riconoscimento di grande prestigio che premia l’impegno e la professionalità della nostra comunità accademica. Questo risultato rafforza l’orgoglio di appartenere al nostro ateneo e la fiducia con cui guardiamo al futuro”.

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