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Lombardia

LA VOCE PAVESE – TRENI, DOMANI LO SCIOPERO: CONTINUA IL CALVARIO

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La Voce Pavese di Emanuele Bottiroli: il commento in diretta al fatto del giorno in provincia di Pavia.

Vita dura per i pendolari lombardi e della provincia di Pavia. Dalle 9 alle 13 di domani, venerdì 14 gennaio, è previsto uno sciopero al quale potrebbe aderire esclusivamente il personale del gestore dell’infrastruttura ferroviaria FERROVIENORD S.p.A. e potrà generare ripercussioni sul servizio. Saranno interessati i treni Regionali e Suburbani circolanti su rete FERROVIENORD (Milano Cadorna e Canzo/Asso, Como Lago/Novara Nord/Laveno/Varese – Milano Cadorna, Brescia/Iseo – Edolo) che potranno subire ritardi e variazioni; coinvolti anche i collegamenti aeroportuali “Milano Cadorna/Milano Centrale/Milano P.ta Garibaldi – Malpensa Aeroporto” e “S50 Malpensa Aeroporto – Bellinzona”. Nessuna ripercussione per i treni circolanti esclusivamente sulla rete ferroviaria RFI, mentre saranno possibili ripercussioni nei tratti a gestione mista, sulle linee: “S1” Saronno – Milano Passante – Lodi; “S4” Camnago L. – Milano Cadorna; “S9” Saronno – Seregno – Milano – Albairate; “S13” Milano Bovisa – Pavia. In alcuni casi saranno istituiti autobus sostitutivi a Milano Cadorna per i soli collegamenti aeroportuali di “Milano Cadorna – Malpensa Aeroporto” che partiranno da via Paleocapa 1. Maggiori dettagli sono disponibili seguendo gli aggiornamenti sulla circolazione dei treni in real-time tramite l’App di Trenord o nelle pagine di direttrice del sito internet www.trenord.it. Sono ipotizzabili ripercussioni sulla circolazione ferroviaria anche a conclusione dello sciopero. Permangono inoltre riduzioni al servizio dovute alla pandemia.

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Cronaca

La Lombardia finanzia 185 aziende agricole, Beduschi “110 milioni per gli investimenti”

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MILANO (ITALPRESS) – Regione Lombardia finanzia 185 aziende agricole con 110 milioni di euro. Lo comunica l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, a seguito degli esiti dell’istruttoria della misura SRD01 della PAC 2023-2027, destinata agli investimenti produttivi per il rilancio e la modernizzazione del comparto primario. “Con questi fondi – dichiara l’assessore Beduschi – sosteniamo concretamente le imprese che scelgono di investire per rendere più moderne, efficienti e sostenibili le proprie strutture. Un risultato importante che conferma la capacità della nostra agricoltura di guardare avanti con coraggio e visione”.

La misura, tra le più rilevanti della programmazione regionale nell’ambito dello Sviluppo Rurale, punta a rafforzare la competitività delle aziende agricole attraverso contributi a fondo perduto per interventi strutturali e innovativi. Dalla realizzazione o ristrutturazione di fabbricati produttivi agli impianti per il miglioramento dell’efficienza energetica, fino all’acquisto di attrezzature e tecnologie per una produzione più sicura e sostenibile. Sono inoltre finanziabili opere per la gestione degli effluenti zootecnici, l’impianto di colture arboree, serre, impianti antigrandine e strutture per la vendita diretta dei prodotti aziendali.

“Le risposte arrivate dal territorio ci confermano che le aziende vogliono investire, e che lo fanno con progetti solidi e orientati all’innovazione – conclude Beduschi –Il compito della Regione è accompagnare questo slancio, mettendo a disposizione strumenti semplici, risorse concrete e una visione di lungo periodo per garantire al settore un futuro forte e competitivo”.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

ZONA LOMBARDIA – 22 APRILE 2025

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

Commentate la diretta oppure scriveteci: info@lombardialive24.it.

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Cronaca

SABATO ALLE 10 I FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, DA DOMANI ALLE 9 SALMA ESPOSTA IN VATICANO. IL GOVERNO PROCLAMA CINQUE GIORNI DI LUTTO NAZIONALE

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Ora è ufficiale, Sabato alle 10 sono in programma i funerali, la cerimonia sarà presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Da domani, Mercoledì 23 Aprile alle 9, la salma del Pontefice sarà esposta in Vaticano, dopo la processione da Piazza Santa Marta. Intanto sono state diffuse le prime immagini: Papa Francesco, deposto nella bara nella Cappella di Santa Marta, ha un rosario tra le mani, è vestito con la casula rossa, il pallio e in testa la mitra bianca. La bara è semplice, in legno, accanto a lui le guardie svizzere e il cardinale Pietro Parolin: il porporato veneto, ora decaduto come segretario di Stato, rappresenta la linea della continuità con Francesco e in molti lo vedono come favorito nella successione, assieme al capo dei vescovi e arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi. Sono molti i fedeli che stanno arrivando per portare l’ultimo saluto al Pontefice, scomparso ieri mattina alle 7,35 per un ictus celebrale, seguito dal coma e da un collasso cardiocircolatorio irreversibile. Il consiglio dei ministri di stamane sta predisponendo un piano adeguato anche sul fronte sicurezza, verranno proclamati cinque giorni di lutto nazionale. I funerali vedranno la presenza dei principali leader mondiali, da Trump a Macron, atteso anche Zelensky. Poi la tumulazione, come da volere di Francesco, nella Basilica di Santa Maria Maggiore. E’ stato proprio lui a disporre di essere sepolto «con dignità, ma come ogni cristiano», senza più l’esposizione del corpo su un catafalco, la doppia veglia, titoli magniloquenti e orpelli vari. Ha affidato il compito all’arcivescovo Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, e approvato il 29 aprile 2024 una nuova edizione dell’«Ordo Exsequiarum Romani Pontificis», perché sia chiaro che «le esequie del Romano Pontefice sono quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo», ha spiegato Ravelli.

Cambia il linguaggio, anzitutto: nelle orazioni Francesco verrà chiamato «Papa», «Episcopus Romae» o «Pastor», nel rituale «Romanus Pontifex», e quindi vescovo di Roma, pastore, romano pontefice, senza più appellativi come «Sommo Pontefice della Chiesa Universale» o «Sovrano dello Stato della Città del Vaticano». Ma a essere semplificato è l’intero rito, scandito da tre «stazioni».
Sul fronte trasporti l’azienda del trasporto pubblico, Atac, ha predisposto un piano eccezionale per consentire l’arrivo dei fedeli a San Pietro, potenziando 17 linee di superficie tra cui la 23, 64, 87 e 105, e ricordando le stazioni metro attrezzate per persone con mobilità ridotta. Anche i treni regionali FL1, FL3 e FL5 sono stati indicati come opzione per raggiungere la Basilica.

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