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Cronaca

Salini “Il Pnrr un’occasione storica per riforme e infrastrutture”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il PNRR è l’”Occasione Italia”, una opportunità unica per risolvere e superare le debolezze del nostro Paese, per fare riforme necessarie, migliorare la pubblica amministrazione, dotare l’Italia di infrastrutture adeguate e sostenibili in grado di modernizzare le infrastrutture nel Sud del Paese”. Così Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild, in un’intervista al Financial Times, sottolineando l’importanza di un approccio collaborativo tra tutte le forze in campo per riportare il Paese a crescere nel lungo periodo.
“Siamo il principale gruppo infrastrutturale in Italia, con competenze sviluppate in alcuni dei progetti più complessi al mondo, come il Grand Paris Express in Francia, l’alta velocità in Texas, tratte rilevante della Galleria di Base del Brennero e, tra le opere già realizzate, il Ponte Genova San Giorgio. Questo ci permette di mettere al servizio del Paese un know-how consolidato”, ha aggiunto Salini.
“La transizione energetica è una delle sfide più importanti che oggi l’Italia deve affrontare. Serve ridurre la dipendenza del nostro Paese dal gas. E il solare e l’eolico non possono rappresentare le uniche alternative, a supporto di una produzione competitiva del nostro sistema industriale. Escludere l’opzione del nucleare, oggi come oggi, sarebbe una follia”, aggiunge.
Per Salini “il PNRR è una opportunità per garantire crescita duratura e posti di lavoro ai nostri giovani e ai disoccupati.
Come Webuild prevediamo di assumere 9.000 persone in Italia entro il 2022 a supporto delle numerose iniziative che ci coinvolgono nell’ambito del piano di ripresa”. “Il PNRR può anche essere occasione per favorire la coesione territoriale e lo sviluppo del Sud Italia. Oggi occorre una giornata intera per raggiungere la Sicilia da Milano e questo è un grande limite per la competitività e la produttività del nostro Paese – prosegue l’AD di Webuild -. Oggi ci sono le condizioni per superare i vincoli della burocrazia, l’aumento dei costi, la necessità di formazione di nuove figure professionali, la mancanza di standardizzazione delle competenze in termini di sicurezza e sostenibilità. Sono fiducioso e credo che il tandem Draghi-Mattarella garantisca la giusta credibilità a livello internazionale per il nostro Paese”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Eastwest, Scognamiglio “Imprese hanno bisogno di diminuire l’incertezza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Noi trasferiamo conoscenza, sia per stare sui mercati dove già si è presenti, che per andare a esplorarne di nuovi, perchè bisogna capire le storie di questi Paesi altrimenti si fanno errori banali e si rischiano diseconomie”. Così Giuseppe Scognamiglio, fondatore e CEO di Eastwest, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Eastwest è una piattaforma che fa informazione, formazione e assistenza alle imprese affinchè possano capire meglio come fare per andare all’estero. Siamo in grado di seguire l’imprenditore e l’azienda sia dal punto di vista strategico che nella gestione dello sviluppo – aggiunge -. La ragione per la quale sono partito da una rivista geopolitica e sono arrivato all’assistenza alle imprese è proprio cercare di diminuire il più possibile il fattore incertezza. Ovviamente non possiamo prevedere tutto in un mondo che è diventato sempre più imprevedibile”.
Diversi sono stati i temi trattati nel corso dell’intervista, dalle crisi geopolitiche in corso fino ai dazi. “L’Italia si è portata avanti, è protagonista di una iniziativa corretta e che ci vede in prima linea, per impostare la pace bisogna programmare, è una scelta politica, una scelta di coinvolgere le imprese, un segnale positivo e ben venga un’operazione del genere che mette insieme interessi delle imprese e prospettiva politica”, spiega Scognamiglio, parlando della Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio.
“Il dialogo con l’establishment ucraino è importante anche da questo punto di vista. Noi ci saremo e accompagneremo le imprese. La guerra tra Russia e Ucraina era molto più facile prevenirla che risolverla oggi, quando avremo la pace le condizioni saranno peggiori di quanto avremmo potuto ottenere cedendo qualcosa prima della guerra. Non si può parlare di sorpresa”.
La crisi tra Israele e Palestina è riesplosa “a causa della trascuratezza della comunità internazionale che per 20 anni si è dimenticata che esisteva questa crisi – afferma -, dagli accordi di Oslo in poi ci siamo dimenticati dell’obiettivo di creare due Stati, questo dal punto di vista politico è stato un errore. Siamo lontanissimi ma non può che essere quello l’obiettivo finale. Il fatto di aver ostacolato quello che era previsto a Oslo, secondo me ha fatto sì che il 7 ottobre non potesse essere considerato una sorpresa. E’ stato un atto efferato, ma chiunque sia stato a Gaza negli ultimi 20 anni non poteva non immaginare una reazione scomposta”.
Ed è proprio parlando di pace che Scognamiglio ricorda anche l’importanza degli accordi multilaterali. “Io sono un sostenitore dell’approccio multilaterale, è il presupposto per la pace perchè se hai Stati che commerciano è difficile fare la guerra. Invece oggi purtroppo andiamo verso l’approccio bilaterale e questa non è una buona notizia”.
Infine, i grandi eventi. “Io sono stato direttore generale del comitato Expo Roma 2030, abbiamo provato a portare l’Expo a Roma e la mia testimonianza è basata sull’esperienza diretta. Secondo me i grandi eventi sono un moltiplicatore e acceleratore di progetti straordinario e bisognerebbe impegnarsi per portarli a casa. Credo che noi democrazie occidentali abbiamo un grande vantaggio rispetto ai player che oggi si accaparrano questi eventi, come Cina o Arabia Saudita, noi possiamo davvero coinvolgere la popolazione dal basso e farla partecipare. Non dobbiamo rinunciare a tutto questo – conclude -, non dobbiamo lasciare ad altri paesi questo primato altrimenti è anche un pò rinunciare al nostro protagonismo politico e culturale”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa “Droga prigione invisibile. Combattere il business, non le vittime”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “La vostra presenza qui è una testimonianza di libertà. La droga e le dipendenze sono una prigione invisibile che voi, in modi diversi, avete conosciuto e combattuto, ma siamo tutti chiamati alla libertà”. Così Papa Leone XIV, ricevendo in udienza i partecipanti alla Giornata Internazionale per la Lotta contro la Droga. “Il nostro combattimento è contro chi fa delle droghe e di ogni altra dipendenza – pensiamo all’alcool o al gioco d’azzardo – il proprio immenso business. Esistono enormi concentrazioni di interesse e ramificate organizzazioni criminali che gli Stati hanno il dovere di smantellare”, sottolinea Papa Leone XIV.

“E’ più facile combattere le loro vittime. Troppo spesso, in nome della sicurezza, si è fatta e si fa la guerra ai poveri, riempiendo le carceri di coloro che sono soltanto l’ultimo anello di una catena di morte. Chi tiene la catena nelle sue mani, invece, riesce ad avere influenza e impunità. Le nostre città non devono essere liberate dagli emarginati, ma dall’emarginazione; non devono essere ripulite dai disperati, ma dalla disperazione”, conclude il Pontefice.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Luciano Buonfiglio eletto nuovo presidente del Coni

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ROMA (ITALPRESS) – A guidare lo sport italiano nel prossimo quadriennio che porta ai Giochi Olimpici di Los Angeles sarà Luciano Buonfiglio. All’assemblea elettiva svolta al Palazzetto Polifunzionale del Centro Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” a Roma, il presidente della Federcanoa ha ottenuto 47 voti favorevoli sugli 81 votanti già al primo scrutinio (ne bastavano 41), battendo la concorrenza di Luca Pancalli, che si è fermato a 34. Nessun voto, invece, per gli altri quattro candidati rimasti in corsa – Franco Carraro, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli e Carlo Iannelli – mentre poco prima della votazione avevano fatto un passo indietro Duccio Bartalucci e Giuseppe Macchiarola. Respinti, inoltre, i ricorsi di Ettore Thermes e Saimon Conti contro la loro esclusione dalla corsa alla presidenza. Buonfiglio succede dunque a Giovanni Malagò, che dopo 12 anni si è fatto da parte per aver raggiunto il limite massimo di mandati. Proprio a Malagò è andato il primo ringraziamento del neo presidente “per quanto fatto”, oltre a un grazie “a tutti che sono stati a fianco a me in questo percorso”. Buonfiglio ha speso belle parole per il suo rivale (“Non era facile ma desidero sottolineare la correttezza di Luca Pancalli, a cui va tutto il più affettuoso saluto”) prima di sottolineare la presenza dei membri Cio “perchè sono un valore aggiunto. L’Italia è protagonista nel mondo e loro ci rappresentano dove si decide lo sport mondiale. Dobbiamo essere consapevoli delle competenze che abbiamo qua attorno. Dobbiamo impegnarci ad arrivare nei board internazionali perchè vuol dire rafforzare il prestigio ed essere presenti dove si decide, e solo se ci sei puoi essere protagonista”. Nato il 15 novembre 1950, il nuovo presidente del Coni è da sempre legato al mondo della canoa, prima da atleta e poi da dirigente. In particolare, nella carriera da atleta vanta un totale di 36 presenze con la Nazionale. E’ stato numerose volte campione d’Italia e ha partecipato a cinque edizioni dei Mondiali, oltre ad aver preso parte alle Olimpiadi di Montreal del 1976. In totale, la sua carriera da atleta è durata dodici anni, dal 1968 al 1980. Subito dopo diventa consigliere nazionale della Federazione Italiana Canoa Kayak, incarico che ricopre fino al 1988, mentre dal 1990 al 2003 è membro European Canoe Association; nello stesso periodo, sarà anche presidente del comitato organizzatore dei Campionati del Mondo (1999) e dei Campionati d’Europa (2003) di velocità a Milano. Nel 2005 diventa presidente della Fick, incarico ricoperto fino ad oggi, e membro del Consiglio Nazionale del Coni, di cui è stato anche vicepresidente tra il 2013 e il 2018, ovvero nel corso del primo mandato di Giovanni Malagò. Ora la guida del Comitato Olimpico Italiano.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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