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Cronaca

Ucraina, Borghi “Guerini minacciato perchè impedì lo spionaggio russo”

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ROMA (ITALPRESS) – «Mosca non perdona a Guerini di avere agito per mettere in assoluta sicurezza le nostre infrastrutture strategiche quando nel marzo del 2020 un contingente militare russo venne in Italia per l’emergenza Covid». Sono le parole di Enrico Borghi, responsabile sicurezza del Pd, amico personale del ministro della Difesa, intervistato a La Repubblica.
“Avere impedito allora l’attività di spionaggio dei russi è una delle ragioni del ‘pizzinò fatto recapitare da Putin al governo italiano. Come ha reagito in privato il ministro? Ha rassicurato tutti noi. E ha sdrammatizzato. Ci vuole ben altro per spaventare un patriota vero, detto senza retorica, come Lorenzo».
«I russi hanno interpretato la loro attività degli ultimi dieci anni immaginando che l’Italia fosse il ventre molle dell’Europa. Almeno dalla crisi del debito sovrano in poi.
Probabilmente certe reazioni stizzite tradiscono il fatto che quello che credevano un ‘investimentò non ha ritorni”.
“Pezzi di politica nostrana sono stati o sono al servizio di Mosca? Ci sono fatti che parlano da soli. Berlusconi non ha espresso un giudizio sulla guerra in Ucraina. L’automatico rinnovo del protocollo di collaborazione tra la Lega di Salvini e il partito di Putin è un fatto.
Le posizioni di quei 5Stelle i quali sostengono che dopo Zelensky in Parlamento debba parlare anche Putin, sono l’altro tassello di questo puzzle. Per fortuna che il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha fatto chiarezza. Però c’è ‘un prima e un dopò il 24 febbraio del 2022, la data dell’inizio della guerra. E’ come il 22 settembre del 1947, quando Stalin fece nascere il Cominform, gettando il mondo dentro una polarizzazione che ha spazzato via i ‘terzismì. C’è il pericolo di una terza guerra mondiale?
Non dobbiamo neppure abituarci ad evocarla. Penso a quando Papa Francesco parlò di terza guerra mondiale a pezzetti: sembrava un paradosso, era una profezia».
(ITALPRESS).

Cronaca

Vincono Berrettini E Sinner, ItalDavis in finale con Olanda

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MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Josè Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta e in rimonta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere subito i conti e ad evitare il doppio è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente e in finale per il secondo anno consecutivo, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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