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Cronaca

Zelensky ai territori occupati “L’Ucraina tornerà”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “Kherson, Melitopol, Berdyansk, Enerhodar, Mariupol e tutte le nostre città e comunità che sono sotto occupazione, sotto occupazione temporanea, devono sapere che l’Ucraina tornerà”. E’ la promessa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che come ogni sera, ha inviato un messaggio video ai suoi connazionali.
“Ho firmato – ha detto nel suo discorso – la legge sulla protezione delle persone private della libertà dagli occupanti e anche dei familiari di queste persone. Stiamo parlando di tutti i prigionieri del Cremlino, sia in Crimea che nella parte occupata del Donbass. La legge – ha rassicurato Zelensky – offre loro maggiore protezione e assistenza da parte dello Stato”.
La situazione nel Paese è ancora tutt’altro che semplice. Particolare attenzione è riservata all’acciaieria Azovstal di Mariupol, la città portuale spesso al centro delle cronache in questi mesi di guerra, dove per settimane i residenti hanno sofferto la carenza di servizi essenziali, come la fornitura di acqua corrente, e dalla quale poi molti di loro sono riusciti a scappare. Nello stabilimento sarebbero ancora asserragliati combattenti ucraini, nonostante molti siano già usciti dalla struttura. Il ministero della Difesa russo, ieri ha fatto sapere che nelle 24 precedenti “694 militanti, di cui 29 feriti, hanno deposto le armi e si sono arresi”. Dal 16 maggio, invece, secondo Mosca, il bilancio salirebbe a 959 combattenti, di cui 80 feriti.
Il conflitto nel frattempo si sviluppa anche su altri fronti. Secondo l’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, “l’obiettivo principale” dei russi per ora sarebbe nella “direzione di Donetsk” e l’offensiva prosegue, tra l’altro, nelle direzioni di Severodonetsk, Bakhmut, Avdiivka e Kurakhiv.
“In assenza di risorse di mobilitazione nei territori temporaneamente occupati dell’oblast di Donetsk – aggiunge lo Stato maggiore ucraino -, il comando militare di occupazione prevede di coinvolgere nelle ostilità gli studenti degli istituti di istruzione superiore”.
Intanto, mentre la guerra sul campo continua, anche sul fronte diplomatico la situazione non appare serena. I negoziati tra Russia e Ucraina sono in stallo e sul piano internazionale si aggiungono ulteriori mosse nello scontro tra Russia e Occidente. Ieri Mosca ha annunciato l’espulsione di diplomatici italiani, francesi e spagnoli mentre, dopo la presentazione della domanda di adesione, si discute sull’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato.

– foto agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Inchiesta Milano, Incontro fra Sala e il Pd. “Ribadito il sostegno al sindaco ma servono segnali di cambiamento”

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MILANO (ITALPRESS) – Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha incontrato una delegazione del Pd regionale, dopo l’inchiesta che lo vede indagato. Domani Sala riferirà in Consiglio comunale.

“È stato un incontro costruttivo. Come delegazione abbiamo ribadito al sindaco l’appoggio e il sostegno del Partito Democratico – riferisce Alessandro Capelli, segretario Pd Milano  metropolitana -. Abbiamo espresso le nostre priorità, confermando al sindaco la necessità di segnali di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città. Può essere un’occasione per ripartire, investendo sul confronto serrato con la città da parte di tutto il centrosinistra, dando priorità alle sfide più pressanti che hanno investito Milano: diritto all’abitare, direzione dello sviluppo urbanistico, accessibilità, equità e città pubblica”.

Anche oggi intanto sulla vicenda sono state diverse le prese di posizione.

“Non ci si può dimettere per un avviso di garanzia e non si può fermare lo sviluppo di Milano per una indagine”, ha detto il deputato di Italia Viva Davide Faraone, vicepresidente del partito.

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“Beppe Sala vada avanti e completi il suo mandato per Milano. Non è sopportabile che si chieda un passo indietro al Sindaco e alla Giunta per un’indagine, un avviso di garanzia non può fermare il lavoro per la città”, afferma Andrea Marcucci, presidente del partito liberaldemocratico.

“Basta con le forche del doppiopesismo giustizialista. Forza Italia è e sarà sempre garantista, anche con il sindaco Sala. Un avviso di garanzia non può e non deve comportare automaticamente le dimissioni”, ha affermato il deputato e Responsabile dei dipartimenti di Forza Italia, Alessandro Cattaneo.

“C’è un tema importante, però, che è tutto politico. Chi ha tolto la fiducia a Sala? È il Partito Democratico stesso che sta rinnegando il modello Milano”, ha aggiunto.

Sulla stessa posizione il leader del partito e vicepremier Antonio Tajani.

(ITALPRESS).

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Cronaca

Darderi vince il torneo di Bastad, De Jong ko in tre set

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BASTAD (SVEZIA) (ITALPRESS) – Luciano Darderi cala il tris. Dopo aver vinto i tornei di Cordoba e Marrakech, il 23enne italo argentino scrive il suo nome anche nell’albo d’oro del “Nordea Open”, Atp 250 che si è disputato sulla terra battuta di Bastad, in Svezia, con montepremi totale pari a 596.035 euro. Numero 55 Atp e sesto favorito del seeding, dopo aver battuto in semifinale la prima testa di serie Francisco Cerundolo, in finale Darderi si è imposto in tre set contro l’olandese Jesper De Jong, numero 106 del mondo, battuto 6-4, 3-6, 6-3.

“Ero un pò nervoso all’inizio, è il terzo titolo e sono felice di aver vinto qui a Bastad, davanti a un grande pubblico”. Le sue parole nell’immediato dopo-partita. “Faccio i complimenti a Jesper, che è una bellissima persona, e al suo team, hanno fatto un grande lavoro – ha spiegato Darderi dopo la premiazione -. Adesso penso che questo diventerà il mio torneo preferito. Ho lavorato tutta la vita per momenti come questi, ringrazio anche mio padre e tutto il mio team per il lavoro fatto insieme. Voglio ringraziare l’organizzazione e tutti voi, sono stato benissimo qui”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Trump “In sei mesi abbiamo rilanciato gli Usa”

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WASHINGTON (ITALPRESS) – “Oggi è l’anniversario dei primi sei mesi del mio secondo mandato. E’ importante sottolineare che viene salutato come uno dei periodi più significativi per qualsiasi Presidente. In altre parole, abbiamo fatto molte cose buone e grandiose, tra cui la fine di numerose guerre con paesi che non avevano alcun legame con noi se non quello commerciale e, in alcuni casi, l’amicizia. Un anno fa il nostro Paese era morto, con quasi nessuna speranza di rinascita. Oggi gli Stati Uniti sono il Paese più “in voga” e il più rispettato al mondo”. Lo scrive il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un post su Truth Social.
“I miei numeri nei sondaggi all’interno del Partito Repubblicano e del MAGA – aggiunge – sono aumentati significativamente da quando la bufala di Jeffrey Epstein è stata smascherata. Hanno raggiunto il 90%, il 92%, il 93% e il 95% in vari sondaggi, e sono tutti record per il Partito Repubblicano”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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